San Giorgio Morgeto: arresto per detenzione di armi e droga

Alla fine del mese di agosto i Carabinieri gli avevano arrestato il padre, ritenendolo il responsabile di una coltivazione di Canapa Indiana: ieri la stessa sorte è toccata a S.F. trentasettenne di San Giorgio Morgeto. I Carabinieri della Compagnia di Taurianova, insieme a quelli delle Stazioni di San Giorgio Morgeto e Cinquefrondi, nell’ ambito di una serie di controlli finalizzati al monitoraggio delle zone extraurbane, hanno effettuato la perquisizione del complesso agricolo della persona arrestata, dislocato in località Iannolello, zona aspromontana del comune di San Giorgio Morgeto.

 

Una minuziosa perquisizione di un fienile ricavato su di un piano soppalcato della stalla ha consentito ai militari di raggiungere il primo risultato utile, cioè quello di recuperare sei involucri perfettamente sigillati e sottovuoto, che contenevano complessivamente 3,5 chilogrammi di Marijuana, quella che tra i più giovani viene comunemente indicata come erba. La droga, perfettamente essiccata, stando alla cura con cui era stata preparata è apparsa pronta per essere immessa sul mercato; le indagini dei Carabinieri adesso dovranno chiarire se su quello locale o, magari, in altre parti d’Italia.  Gli operatori impegnati nelle ricerche sono andati oltre e sotto a delle assi di legno, in una sorta d’intercapedine, hanno trovato un fucile sovrapposto franchi, tipo Alcione,  calibro 12 con la matricola punzonata e 23 cartucce dello stesso calibro. Quest’ultimo dettaglio oltre che aggravare la detenzione dell’arma, facendola diventare in termini giuridici “clandestina”, dimostra che sia il frutto di una pregressa attività illecita, quale potrebbe essere un furto o magari una delle famigerate rapine ai cacciatori.  Le accuse mosse dai militari dell’Arma nei confronti di quello che è ritenuto il responsabile sono molto pesanti e vanno dalla detenzione della sostanza stupefacente, aggravata dall’ingente quantitativo, al possesso di un arma clandestina, con la conseguente contestazione anche del reato di ricettazione, oltre naturalmente al possesso delle munizioni, ritenute per arma comune da sparo. Le operazioni sono proseguite nella compagnia di Taurianova, dove i Carabinieri hanno potuto accertare il principio attivo della droga contenuta in ogni singola confezione con l’uso di appositi reagenti; ora si dovranno attendere le analisi di laboratorio per capire quante singole dosi “droganti”, se ne sarebbero potute ricavare, ma stando ai parametri per sostanze simili questo dato non potrà che aggravare le prove a carico dell’accusa. Questa brillante operazione rientra in una più articolata strategia di contrasto che la Compagnia di Carabinieri di Taurianova sta attuando per la repressione di reati che interessano proprio lo spaccio di sostanze stupefacenti e, soprattutto, le armi.

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Author: Maurizio Gangemi