di Walter Curatola*. "La legalità non è un mero principio da enunciarsi astrattamente ma è invero, un primario obiettivo per il raggiungimento del quale, le istituzioni tutte, attraverso azioni congiunte, devono basare la propria attività quotidiana concretamente e costantemente, e non solo quando accadono fatti come il caso della famiglia Ventura, che compromettono il vivere civile e scuotono le coscienze. Questa vicenda ha riaperto in me vecchie ferite ma, soprattutto, risolleva una questione delicata e che, forse, mai nessuno ha voluto affrontare nonostante già in passato altri episodi di questo genere, avessero accesso la spia della preoccupazione.
Durante il mio incarico di Assessore al Patrimonio Edilizio, ricordo che il 30 Maggio 2012 su espressa richiesta del Sindaco, di concerto con l'Aterp, veniva convocato il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza presieduto dal prefetto Vittorio Piscitelli. I molti casi a noi segnalati, ci avevano indotto a portare a conoscenza delle Forze dell’Ordine la questione relativa all’occupazione abusiva degli alloggi popolari. In quella sede alla presenza dei rappresentanti istituzionali, Procura, Prefettura, Giunta Comunale, Aterp ed anche dei rappresentanti dell’Enel (che lamentava, tra l’altro, il furto di energia elettrica in località Arghillà negli alloggi Aterp occupati abusivamente), si auspicava una maggiore sinergia interistituzionale al fine di ripristinare la legalità. Ancora, in quella sede abbiamo segnalato i ripetuti episodi di violenza e le gravi intimidazioni che si verificavano in gran parte ai danni delle famiglie assegnatarie degli alloggi siti ad Arghillà. Ricordo in particolare, il caso di una famiglia, per il quale si interessò direttamente il Prefetto Piscitelli, sollecitando l’Amministrazione comunale per un cambio alloggio per motivi di sicurezza e di incolumità. In quella circostanza il Sindaco Arena riuscì ad intervenire tempestivamente reperendo un diverso alloggio. Tuttavia, provammo comunque un senso di sconfitta in quanto con quella soluzione avevamo sì risolto il problema di una famiglia che viveva nel terrore, ma non si era eliminato il male alla radice non essendo stati puniti i responsabili di quegli ignobili atti di prepotenza. E' lo Stato che deve garantire la legalità e l'ordine pubblico, salvaguardando i diritti dei cittadini. Per fronteggiare tale emergenza sociale l'Aterp e l'Amministrazione Comunale possono solo attivare le procedure amministrative previste dalla legge, che comunque si presentano farraginose e, spesso inadeguate. Occorre un impegno forte da parte dello Stato per supportare l'operato della Prefettura e delle Forze dell’Ordine specie nei territori afflitti dalla criminalità organizzata, ma è anche necessario continuare insieme quella “lotta” per garantire e non sacrificare la tutela dell'ordine pubblico. Lo si deve alla tante famiglie che giornalmente vivono nel terrore che il loro alloggio popolare venga occupato abusivamente o che siano ingiustamente privati di un sacrosanto diritto, ma lo si deve in generale alla comunità reggina che deve sapere che la battaglia per la legalità si gioca a 360%. *Già Assessore al Patrimonio edilizio del Comune di Reggio Calabria.