Reggina: Cardona “… atteso che le sciarpe si portano nel cuore!” – IL REGGINO

Ha chiuso così il Presidente Cardona la conferenza stampa di presentazione dell’incarico ricevuto dal proprietario Felice Saladini. Una frase semplice, pronunciata a seguire l’invito rivolto ai fotografi a posizionarsi per le foto di rito. Un frase così tanto semplice che nessuno tra i colleghi presenti ha ritenuto opportuno riportarla nella narrazione di quanto accaduto ieri al “Granillo”. Nessuno tranne noi, evidentemente.

Marcello Cardona – il cui curriculum professionale è superfluo elencare – è un Reggino. Ed è un Calabrese fiero di esserlo. Nel suo primo intervento ha parlato da grande oratore, senza la benché minima traccia di demagogia, toccando le corde giuste: quelle dei sentimenti. E sebbene di sentimenti il calcio moderno è assolutamente scevro, il Presidente ha saputo risvegliare (nei presenti non lo so, in noi certamente si) quel senso di appartenenza, quell’orgoglio, quella dignità che accompagna da sempre i Reggini. Non tutti, ovviamente. O meglio, non tutti quelli che sono nati e continuano a vivere qui: se così fosse, se fossero dotati di sano campanilismo, di amore per la propria città e di mancanza di presappochismo e strafottenza, evidentemente, non vivremmo in una Città straordinaria ma anche martoriata e vituperata ancor prima che dagli altri da noi stessi. Il presidente, pensando alla propria carriera lontana da Reggio, è giunto alla conclusione che, comunque, tutto “è partito da qua”! Da Reggio, dall’educazione ricevuta dalla sua famiglia (“Mia mamma, 94 anni, è ancora qui che comanda”) e dalla frequentazione degli amici che gli hanno insegnato valori imprescindibili.

Cardona ha parlato sì da Reggino ma anche da Calabrese vero e fiero: i riferimenti all’ingiusta eliminazione dai playoff subita dal Catanzaro o le bacchettate alla cronista che ha maldestramente risposto al piccolo tifoso bruzio dopo il playout Cosenza-Vicenza sono sentiti ed apprezzati dalla platea di giornalisti in rigoroso silenzio. Certo, non può chiederci di tifare Catanzaro o Cosenza ma questo è un altro discorso. E non lo farà nemmeno lui s’è vero com’è vero che ha ricordato a memoria la formazione, allenata da Maestrelli con presidente Granillo, che nel 1965 portò per la prima volta nella sua storia Reggio e la Reggina in serie B (“Persico, Mupo e Barbetta, Baldini, Gallusi e Neri, Alaimo, Camozzi, Santonico, Florio e Rigotto).

Il Presidente ha definito “storica” l’occasione datagli da Saladini (“Sul quale garantisco io”) di guidare la squadra della propria Città ed è per questo che ha accolto l’invito del rampante imprenditore lametino. Anzi, dell’imprenditore Calabrese. “Sappiamo tutti cos’è e quanto la Reggina vale per noi. Io qui sono venuto a mettere a disposizione la mia esperienza, il mio modo d’essere, la mia trasparenza al servizio della Città e della Reggina. Sono qui per sostenere un imprenditore Calabrese con uno straordinario appeal nazionale. Sono qui per quello che è stato il mio motivo di vita: sognare! Ecco credo che dobbiamo ritornare a sognare”! “Sono qui per dire grazie alla gente della mia Città. Oggi sono qua perchè sento il dovere di esserlo, perchè per me è una grande opportunità”.

Ordunque, noi che abbiamo superato i 50 anni; noi che ne abbiamo quasi 40 di presenza allo stadio trascorsi tra i gradoni in cemento della Gradinata, i seggiolini in Tribuna e le postazioni in Tribuna Stampa; noi che abbiamo scolpiti nel cuore “Rosin Bagnato, Attrice, Armenise, Sasso Mariotto, Lunerti, Guerra, Catanese, Raggi ed Onorato”; noi che da oltre 30 apparteniamo all’Ordine dei Giornalisti e che abbiamo visto nascere le Reggina di Pino Benedetto, Lillo Foti, Mimmo Praticò e Luca Gallo; ecco, noi che tutto questo mai avevamo assistito alla presentazione di una governance della Reggina fondata su determinati valori ed intrisa così tanto di passione. Mai. Mai avevamo ascoltato parole così tante intrise di regginità, di orgoglio e di fierezza.

Ovviamente alle parole dovranno seguire i fatti ed i Reggini, se vogliono, i fatti li sanno fare.

Ha ragione Cardona “…le sciarpe si portano nel cuore!”

Ad maiora, Reggina!

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Author: Maurizio Gangemi