Reggio Calabria: “I Tesori del Mediterraneo” pronti per il gran finale di stasera

L’eleganza ed il fascino della notte, l’accrescersi del  pathos per la competizione, l’entusiasmo del traboccante pubblico, hanno  reso “La Regata del Mediterraneo” un tesoro degno  di essere rubato. Le formazioni delle varie delegazioni, con spirito sportivo, hanno remato per le acque dello Stretto, lungo un tragitto di 500 metri. “Nuvole bianche in mezzo al mare” è così che Carlo Arnese, al  commento televisivo ed in filodiffusione sull’intero lungomare delle prove, ha definito le imbarcazioni schierate sul campo di regata (nella foto). Gli equipaggi, composti da quattro rematori e un timoniere, hanno visto schierate al via anche diverse rappresentanti del gentil sesso.  Se da una parte le donne mettono in gioco se stesse attraverso gare sportive, dall’altra  le miss si confrontano ancora una volta con una giuria preparata ad esaminare non solo l’aspetto estetico ma anche l’aspetto psicologico ed intimo di una persona. 

Nel pomeriggio di ieri si è svolto il salotto televisivo in diretta sul canale 872 di SKY (nella foto). A condurlo la consolidata coppia televisiva Eva Giumbo e Carlo Arnese. Hanno partecipato: il consigliere del comune dell’ Aquila Salvatore Placidi, il consigliere del comune di Ocre Roberta Spaziani, Franco Tramontana e Santo Forti, imprenditori , il poliedrico Patrick Ray Pugliese, l’Assessore al Turismo del Comune di Villa San Giovanni Giovanni  Siclari, Andrea Cretella per la delegazione di Amalfi, Ugo  Suraci, assessore della Comunità Montana Versante dello Stretto, Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, il presidente della Recasi Franco Germanò, il rettore dell’università per gli stranieri “Dante Alighieri ”Salvatore Berlingò, il presidente dell’associazione “Nuovi Orizzonti” Natalia Spanò e l’organizzatore dell’evento Paolo Catalano. Ciascuno ha condiviso il proprio pensiero a proposito delle problematiche della Regione Calabria e delle altre regioni che sul Mediterraneo insistono, indicando anche  possibili soluzioni. Lucio Dattola, riferendosi alla kermesse, ha preso spunto per affermare come oltre al turismo ed alle bellezze naturali ci sia molto di più; e che la manifestazione sia un trampolino di lancio, positivo per la città. Il rettore Berlingò si è pronunciato in merito al biglietto da visita che i calabresi presentano al di fuori dei propri confini, dichiarando come il popolo reggino dovrebbe “raffinarsi nell’osservanza delle leggi, partendo già dalle semplici regole” e come si dovrebbe eliminare il cosiddetto “ blocco di mentalità”. L’assessore  Giovanni  Siclari   ha aggiunto anche come la città abbia una posizione di vantaggio, poiché nello Stretto c’è molto traffico navale ma che tale traffico deve essere indirizzato e canalizzato verso un turismo più strutturato. La serata è stata altrettanto entusiasmante. Differentemente dal tesoro “Salite a Bordo”in cui i protagonisti, i bambini, hanno sbalordito per l’estroversia e per la padronanza delle proprie doti naturali. Venerdì sera, una gremita Arena dello Stretto Ciccio Franco, è stata  animata dagli intrattenimenti dei Dj : Gianni San Filippo, Fabio Polimeni, Massimo Trunfio e, direttamente dal Grande Fratello, il DJ Patrick Ray Pugliese. Animazione, ritmo, musica allo stato puro, hanno letteralmente trascinato la folla al ritmo dei più bei pezzi di musica disco. Ieri le Miss incontrano nuovamente la giuria, alle 18,00 apertura “Cittadella del mediterraneo”. Ore 18,00 continua il salotto SKY visibile in diretta sul canale 872. Alle 21,30 grande serata con lo spettacolo “I Giochi delle Dee” nel corso del quale le miss si esibiranno, mostrando le proprie qualità. Alle 22,00 continua la “Regata del Mediterraneo” con le semifinali, ultimo appuntamento per staccare i cinque posti validi per l’accesso alla finalissima di Domenica sera. Dieci gli equipaggi rimasti ancora in gara: Provincia di Reggio Calabria, Comune di Villa San Giovanni, Regione Calabria (nella foto), Comune di Reggio Calabria (nella foto), Provincia di Catanzaro, Comune di Amalfi, Provincia di Salerno, Comune di Messina, Regione Campania, Comune di Roma.

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Caulonia (RC): è calato il sipario sulla XII^ edizione del Kaulonia Tarantella Festival

E sulle note del concerto di Eugenio Bennato che ieri sera si sono spente le luci sul Kaulonia Tarantella Festival. Un movimento nato dodici anni fa, dodici anni di appasionata musica popolare, dodici anni di crescita continua, dodici anni di conferma di una tradizione, la tarantella, che sa essere capace di andare oltre i confini spazio temporali. Negli ultimi anni, il festival diretto da Eugenio Bennato, ha visto confermare e ancor più crescere questa tradizione che guarda al futuro. Tante le figure artefici di questo successo: il comune di Caulonia, con il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Reggio Calabria, Eugenio Bennato e da quest’anno anche la storica etichetta discografica CNI MUSIC. Ma se queste sono le menti, un grazie particolare va agli artisti tutti che in dodici anni hanno fatto di questo festival, un punto di riferimento certo per gli amanti della musica popolare e non solo.

L’edizione 2010 del Kaulonia Tarantella Festival, ha visto sul palco: ENZO AVITABILE (nella foto) e i BOTTARI, MIMMO CAVALLARO TARANPROJECT (nella foto), DANIELE SEPE (nella foto) & BRIGADA INTERNAZIONALE, AVION TRAVEL (nella foto), MIMMO EPIFANI,  MARVANZA REGGAE SOUND, LISARUSA, I SOLISTI DI MONTEMARANO, ORCHESTRA POPOLARE CASERTANA (nella foto), BANDA CORAPI, MARIO INCUDINE & GRUPPO TERRA, ILENIA, MUSICISTI BASSO LAZIO, FRANCESCO LOCCISANO, SCIALARUGA, INVECE, MUJURA, MARISA BUFFONE e ieri sera la ricca passerella di artisti, si è completata con OTELLO PROFAZIO e naturalmente EUGENIO BENNATO con L’ORCHESTRA POPOLARE DEL SUD. Un grande risultato è quello, dalla crescita del pubblico, che nella totalità delle giornate ha raggiunto un’affluenza, (tra concerti,  corsi e seminari) di più di 50000 persone. Pubblico in continuo aumento dunque, nonchè crescita degli iscritti ai corsi. Una delle caratteristiche fondamentali del Kaulonia Tarantella Festival è proprio il paese stesso, protagonista di una coreografia unica e affascinante, fondamentale per tutto l’evento. L’omaggio ad un popolo che si ritrova in un antico borgo-palcoscenico e che vede il contemporaneo movimento di migliaia di danzatori che al ritmo della tarantella si proiettano verso il futuro, dando vita ad uno solo grande spettacolo. Non singola comunità locale ma moltitudine di genti, di usi e di costumi, che si ritrovano in cinque fantastiche serate. E alla fine del programma, ogni serata si conclude con centinaia di ragazzi che ballano la spontanea tarantella che nasce nella parte più alta della città, lo sperone di Caulonia, dove la festa continua fino all’alba. «Sono testimone di qualcosa di straordinario – ha dichiarato Eugenio Bennato nel corso delle conferenze stampa di presentazione del festival – ovvero dodici anni di lungimiranza da parte del comune di Caulonia, per una musica che cresce di anno in anno. Ciò ha portato alla nascita di un movimento che da locale è diventato nazionale e poi, via via, internazionale, dimostrando come non ci sono più i complessi relativi alle proprie radici ma un orgoglio da parte di un popolo depositario di ricchezza e cultura. La musica popolare è dinamica. La nostra scommessa è di fare in modo che tutto ciò funga da traino per la Regione, proponendoci sempre, come Festival, di stare avanti rispetto agli altri. E’ importante l’entusiasmo legato a questo festival, che è la base per una creatività nuova. Il pubblico dei festival è il più forte in questo momento in Italia, il pubblico della musica etnica è superiore. Grande merito è proprio degli stessi artisti che fanno vivere la musica popolare. Qui a Caulonia si fa la tarantella vera. Quella che riguarda la vita di tutti i giorni, le feste di tutte le sere. E’ importante che ogni anno questo festival proponga cose nuove. Durante tutto il festival, le proposte sono varie ed interessanti, nel rispetto del dna della tarantella. Il Kauolonia è una fucina di fatti nuovi, non solo novità ma è anche un sottile gusto che va in una certa direzione. Vorrei rispondere ad alcune critiche che mi sono state rivolte in questi giorni dicendo che in questa rassegna è fondamentale privilegiare gli artisti, se così non fosse la tarantella sparirebbe in quattro o cinque anni. Senza gli artisti della tradizione e i giovani che fanno musica popolare, fare questo festival non avrebbe senso. Qualcuno ha scritto che questa è la mia ultima gestione del festival, io prendo questo articolo come un colpo giornalistico per far venire più gente questa sera, ma una cosa è certa io a Caulonia sono a casa”. Mimmo Cavallaro, che si era esibito la seconda sere e che ha diretto i corsi di questa edizione del festival, ha affermato: “Da quest’anno ho il piacere di dirigere i corsi che sono stati un successo dal primo momento. Quest’anno c’è stato grande entusiasmo. Il clima e l’atmosfera che si sono creati, sono incredibili”. Cavallaro, coadiuvato da Eugenio Bennato, ha presentato anche il suo nuovo cd, uscito proprio in concomitanza con il Kaulonia Tarantella Festival, dal titolo “Hjiuri di Hjiumari”. Caulonia è la testimonianza che in questi anni, nella musica popolare qualcosa si è mosso, e la proliferazione di talenti nella tarantella, ne è la conferma. Dodici anni fa quando tutto questo ebbe inizio la gente mostrava titubanza. Oggi invece, per fortuna, non è più così e vedere ragazzi di 16 anni, che ballano la tarantella con disinvoltura, in piazza, è senza dubbio un grande risultato. Facendo un bilancio del festival, l’Assessore alla cultura e allo spettacolo Giovanni Riccio ha dichiarato: “Sono estremamente soddisfatto di questa edizione. Abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissi con il direttore artistico. La valorizzazione degli artisti locali è un grande risultato, vedi Mimmo Cavallaro, figlio di questo festival, che qualche sera fa si è esibito anche alla Notte della Taranta. E’ la strada giusta da percorrere. Vedere bambini di 7-8 anni con strumenti di musica popolare come lira e tamburelli, che sembravano dovessero andare in estinzione, ci da la forza per continuare a lavorare. Caulonia è stata etichettata come il paese che balla ma dal mio punto di vista Caulonia è anche il paese che sa ascoltare, che sa fare cultura”. L’Assessore provinciale Attilio Lucci ha detto: “Un fenomeno costantemente in crescita, la cittadinanza tutta e l’amministrazione hanno ancora avuto modo di valutare le potenzialità che questo festival che può ancora avere soddisfazioni a livello nazionale ed internazionale. La tarantella non è un fatto di moda, noi  vogliamo dare la possibilità alle nuove generazioni di potersi esprimere. Mi piacerebbe la costituzione di una scuola, un centro di alta formazione di musica popolare proprio qui a Caulonia”. Per il Vice Sindaco Angelo Di Masi, quello di Caulonia non deve essere solo un festival locale ma deve portare la Calabria anche fuori dalla regione, in tutta Italia, ed ha aggiunto: “Ringrazio Bennato, la Provincia e tutti quelli che hanno creduto in questa manifestazione anni fa perché oggi è possibile fare tarantella ad alti livelli. La musica deve essere veicolo di sviluppo e di riscatto perché il sud fa parte dell’Italia, con i suoi pregi e i suoi difetti”. Il Festival quest’anno si è arricchito della preziosa collaborazione della storica etichetta discografica CNI MUSIC, che con il suo management si è occupata dell’organizzazione della logistica e della comunicazione. Altra grande novità di questa edizione è il cd “Kaulonia Tarantella Festival 2010” distribuito proprio da CNI Music, che contiene un brano di ogni artista protagonista del festival. Il cd che è già stato venduto durante le serate, sarà scaricabile anche su i-Tunes a partire dal 30 agosto.

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Serie Bwin, II^ giornata: Siena Reggina 2-1

Siena – Reggina: 2-1. Siena (4-4-2): Coppola; Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso; Troianiello (dall’88° Kamatà), Bolzoni, Carobbio e Sestu (dal 71° Reginaldo); Mastronunzio e Calaiò (c) (dal 60° Larrondo). In panchina: Iacobucci, Odibe, Ficagna e Marrone. All.: Conte. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza ed Acerbi; Laverone, Missiroli (c), N. Viola (dal 77° A. Viola), G. Rizzo e Barillà; Bonazzoli (dal 64° Campagnacci) e Zizzari (dal 77° Adiyiah). In panchina: Kovacsik, Burzigotti, Rizzato e Verruschi. All.: Atzori. Arbitro: Candussio di Cervignano del Friuli. Assistenti: Segna e Tasso. Marcatori: Bonazzoli al 9°, Mastronunzio al 20° e Larrondo all’80°. Ammoniti: Barillà al 25°, G. Rizzo al 42°, Terzi al 56°, Rossettini al 58° e Larrondo all’89°. Recupero: 1’ (p.t.) e 3’ (s.t.).

Note. Nel Siena di Antonio Conte, certamente tra le maggiori indicate all’immediato ritorno in A assieme all’Atalanta, Livorno e Torino, ci sono tre ex amaranto: Coppola, Carobbio e Sestu. Nella Reggina il neo arrivato ghanese Adiyiah trova spazio in panchina. Cronaca e commento. Al 2° minuto Siena pericolosissimo. Mastronunzio “taglia” tutto il campo con un lancio millimetrico per Troianiello che entra in area e calcia ma trova un grande Puggioni che devia in corner. Lodi per il numero 1 amaranto e sferzate per la retroguardia amaranto fattasi trovare nell’occasione completamente imbambolata. All’8° ancora Siena. Sestu (ma non doveva essere “finito”?) riceve in verticale e s’invola, Adejo riesce ad intervenire in area ed a mettere in corner. In questi minuti iniziali è la Reggina a mantenere il possesso malla, ma il Siena ad essere pericoloso. La stranezza e la particolarità del gioco del calcio si materializzano al 9° quando è la Reggina a passare in vantaggio. Laverone, grande protagonista della gara d’esordio contro il Crotone, crossa a mezz’altezza in area dove interviene Bonazzoli a toccare quel poco che basta per anticipare Coppola e mettere in rete. Goal a sorpresa, quindi, che lascia tutti di sasso tranne che gli amaranto e Bonazzoli che realizza il primo goal stagionale amaranto ed, ovviamente, anche il suo. Al 13° prova a reagire il Siena. Carobbio dalla bandierina per Calaiò che, di testa, manda al lato. Stessi protagonisti (cross di Carobbio e testa di Calaiò) al 15° e stessa fine del pallone questa volta non al lato ma alto sulla traversa. Siamo già all’assedio da parte dei padroni di casa che, dopo il goal subito, parrebbero aver “rubato” il possesso palla agli amaranto (co)stringendoli nella propria metà campo e, di fatto, ad arretrare ed a subire le iniziative alla ricerca del pari. Al 19° ci prova Mastronunzio che, ben piazzato al limite dell’area, calcia centralmente ma Puggioni addirittura blocca in volo. Al 20° il Siena pareggia proprio con Mastronunzio. La “Vipera” riceve in verticale in area e, questa volta in diagonale, batte inesorabilmente Puggioni sul lato opposto a quello del tiro. 59 goals in tre stagioni ad Ancona non sono noccioline e Salvatore Mastronunzio è, a pieno titolo, uno dei migliori attaccanti che la B annovera tra le “rose” di tutte le 22 squadre. Al 30° ancora un pericolo per la Reggina. E’ Carobbio (uno dei tre ex in campo), direttamente su punizione, a mandare di pochissimo al lato alla sinistra di Puggioni. La Reggina, dopo il goal realizzato, si è lasciata sopraffare dai padroni di casa impegnati con abnegazione alla ricerca del pari, prima, e del vantaggio, dopo. Il Siena, d’altro canto, dopo i primi 30 minuti “all’arma bianca”, lascia un po’ di campo agli ospiti allentando la presa. Atzori, perennemente in piedi davanti alla sua panchina e sempre con il foglio pieno di appunti ed indicazioni da seguire in gara in mano, indefessamente urla ai suoi come vorrebbe giocassero. Al 39° timidamente ci prova Nicolas Viola con un sinistro da fuori area che termina alto. 30 secondi dopo risponde il Siena con Carobbio che, sempre di sinistro e sempre da fuori area, impegna Puggioni ad allungarsi a terra ed a bloccare alla sua sinistra. I toni della gara si abbassano vuoi per lo sforzo già profuso vuoi anche per il gran caldo presente al “Franchi”. Il primo tempo si chiude così. La ripresa inizia con un’altra azione pericolosa di Mastronunzio che batte a rete, ma per fortuna al lato sciupando un’ottima occasione. Risponde al 48° la Reggina. N. Viola calcia un corner da sinistra, irrompe Cosenza ma il suo colpo di testa sbatte su un difensore senese e termina lontano dalla porta ma ancora in gioco. Ripresa giocata senza alcun dubbio giocata a ben altri ritmi rispetto alla prima metà del primo tempo. Siena che appare molto stanco e Reggina che sembra messa meglio in quanto ad energie e che, forse, potrebbe e dovrebbe osare di più proprio in virtù di questo. Al 63° si sveglia il Siena. Troianiello ruba palla a Barillà, si allarga e crossa in area dove stoppa e tira Sestu. Il pallone termina largo lontano dalla porta difesa da Puggioni. Prende coraggio la squadra di casa ed un minuto quasi replica. Ancora Troianiello (su cui continua a faticare Barillà) da destra per Larrondo in area. Cosenza anticipa il neo-entrato di un soffio e l’azione senese sfuma. Atzori (nella foto) effettua il primo cambio, esce uno stanchissimo Bonazzoli ed entra Campagnacci e, nel frattempo, con il suo “secondo” Bergamo studia le presumibili mosse del suo omologo Conte ed immagina le sue di (contro)mosse. Al 70° rischia grosso il Siena per via di un’incomprensione difensiva che Zizzari sta per sfruttare prima che Coppola ponga rimedio. Pochissime emozione nella ripresa, lo dicevamo. Comprensibilmente, aggiungiamo, considerato che si è alla seconda di campionato e che il gran caldo imperversa sfiancando le squadre con ancora troppo addosso i carichi della preparazione lunga e pesante sul piano prettamente fisico. Al 76° Mastronunzio ha l’occasione utile per il raddoppio. Entra in area e calcia a rete, Puggioni è ancora una volta straordinario e respinge. Atzori cambia ancora: esce Nicolas Viola per lasciare spazio al fratello Alessio ed esce anche Zizzari per il neo amaranto Adiyiah. Al 79° ancora Siena vicinissimo al vantaggio. Troianiello crossa da destra e Cosenza devia in corner non senza apprensione per via della palla che termina di pochissimo sul fondo. Sul successivo angolo il Siena passa. E’ l’80° e, dopo un batti e ribatti in area, irrompe Larrondo e, di testa, mette in rete sotto la traversa e con il pallone che passa sopra un nugolo di amaranto posti sulla linea di porta. Il Siena viene premiato per lo sforzo profuso pur stanchissimo, la Reggina viene punita per non aver osato allorquando avrebbe potuto. Il calcio, si dirà, è (anche) questo! La Reggina gioca i restanti 10 minuti a testa bassa cercando il pari, ma appare anch’essa molto stanca e, quindi, poco lucida e precisa nella costruzione e finalizzazione delle azioni d’attacco. Ci prova Cosenza, all’88°, con una girata al volo su cross di Campagnacci, ma il suo tiro termina molto alto. Idee poche e confuse quelle della squadra di Atzori che dovrà lavorare ancora molto partendo comunque da una base di non poco conto: questa squadra piace, ma manca di certo di tasso di esperienza in campo e se anche la qualità aumentasse non sarebbe affatto male. A Foti (nella foto) il testimone, fino al 31 agosto ha tempo per rendere migliore la sua squadra. La partita finisce ed arriva la prima sconfitta stagionale per gli amaranto. Ad majora.

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Serie Bwin, II^ giornata: Siena Reggina 1-1 (primo tempo)

Siena – Reggina: 1-1. Siena (4-4-2): Coppola; Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso; Troianiello, Bolzoni, Carobbio e S estu; Mastronunzio e Calaiò (c). In panchina: Iacobucci, Odibe, Ficagna, Marrone, Reginaldo, Immobile e Larrondo. All.: Conte. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza ed Acerbi; Laverone, Missiroli (c), N. Viola, G. Rizzo e Barillà; Bonazzoli e Zizzari. In panchina: Kovacsik, Burzigotti, Rizzato, Montiel, Verruschi, A. Viola e Campagnacci. All.: Atzori. Arbitro: Candussio di Cervignano del Friuli. Assistenti: Segna e Tasso. Marcatori: Bonazzoli al 9° (nella foto) e Mastronunzio al 20° (nella foto con la maglia dell'Ancona). Ammoniti: Barillà al 25° e G. Rizzo al 42°. Recupero: 1’. Note. Nel Siena di Antonio Conte, certamente tra le maggiori indicate all’immediato ritorno in A assieme all’Atalanta, Livorno e Torino, ci sono tre ex amaranto: Coppola, Carobbio e Sestu.

Cronaca e commento. Al 2° minuto Siena pericolosissimo. Mastronunzio “taglia” tutto il campo con un lancio millimetrico per Troianiello che entra in area e calcia ma trova un grande Puggioni che devia in corner. Lodi per il numero 1 amaranto e sferzate per la retroguardia amaranto fattasi trovare nell’occasione completamente imbambolata. All’8° ancora Siena. Sestu (ma non doveva essere “finito”?) riceve in verticale e s’invola, Adejo riesce ad intervenire in area ed a mettere in corner. In questi minuti iniziali è la Reggina a mantenere il possesso malla, ma il Siena ad essere pericoloso. La stranezza e la particolarità del gioco del calcio si materializzano al 9° quando è la Reggina a passare in vantaggio. Laverone, grande protagonista della gara d’esordio contro il Crotone, crossa a mezz’altezza in area dove interviene Bonazzoli a toccare quel poco che basta per anticipare Coppola e mettere in rete. Goal a sorpresa, quindi, che lascia tutti di sasso tranne che gli amaranto e Bonazzoli che realizza il primo goal stagionale amaranto ed, ovviamente, anche il suo. Al 13° prova a reagire il Siena. Carobbio dalla bandierina per Calaiò che, di testa, manda al lato. Stessi protagonisti (cross di Carobbio e testa di Calaiò) al 15° e stessa fine del pallone questa volta non al lato ma alto sulla traversa. Siamo già all’assedio da parte dei padroni di casa che, dopo il goal subito, parrebbero aver “rubato” il possesso palla agli amaranto (co)stringendoli nella propria metà campo e, di fatto, ad arretrare ed a subire le iniziative alla ricerca del pari. Al 19° ci prova Mastronunzio che, ben piazzato al limite dell’area, calcia centralmente ma Puggioni addirittura blocca in volo. Al 20° il Siena pareggia proprio con Mastronunzio. La “Vipera” riceve in verticale in area e, questa volta in diagonale, batte inesorabilmente Puggioni sul lato opposto a quello del tiro. 59 goals in tre stagioni ad Ancona non sono noccioline e Salvatore Mastronunzio è, a pieno titolo, uno dei migliori attaccanti che la B annovera tra le “rose” di tutte le 22 squadre. Al 30° ancora un pericolo per la Reggina. E’ Carobbio (uno dei tre ex in campo), direttamente su punizione, a mandare di pochissimo al lato alla sinistra di Puggioni. La Reggina, dopo il goal realizzato, si è lasciata sopraffare dai padroni di casa impegnati con abnegazione alla ricerca del pari, prima, e del vantaggio, dopo. Il Siena, d’altro canto, dopo i primi 30 minuti “all’arma bianca”, lascia un po’ di campo agli ospiti allentando la presa. Atzori, perennemente in piedi davanti alla sua panchina e sempre con il foglio pieno di appunti ed indicazioni da seguire in gara in mano, indefessamente urla ai suoi come vorrebbe giocassero. Al 39° timidamente ci prova Nicolas Viola con un sinistro da fuori area che termina alto. 30 secondi dopo risponde il Siena con Carobbio che, sempre di sinistro e sempre da fuori area, impegna Puggioni ad allungarsi a terra ed a bloccare alla sua sinistra. I toni della gara si abbassano vuoi per lo sforzo già profuso vuoi anche per il gran caldo presente al “Franchi”. Il primo tempo si chiude così.

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Caulonia (RC): XII^ edizione del Kaulonia Tarantella Festival, le biografie degli artisti in scena oggi

Otello Profazio (Rende, 4 aprile 1934). Memoria storica ed enciclopedia vivente dell’etnoantropologia musicale del Sud, è considerato, anche dai suoi colleghi, il “Principe dei cantastorie”. Fin da giovane ha sentito prorompente il bisogno, diventato poi necessità, impegno civile, di raccogliere e divulgare il patrimonio etnomusicale del Sud; di tutto il Sud e non solamente della Calabria (dove è nato) o della Sicilia (di cui è considerato, a ragione, degno rappresentante), ma della Basilicata, Lucania, etc. In oltre 40 anni di attività e di ricerca ha scritto, scovato e riscritto innumerevoli canti e documenti canori che ha catalogato per temi e che costituiscono il suo archivio personale.

Moltissime le canzoni pubblicate in numerosissimi dischi dove reinterpreta la storia del Sud, o meglio, ne canta la controstoria! Tutte le sue canzoni, anche quelle che al primo ascolto potrebbero sembrare “allegre”, “leggere”, o "scandalose", sono canti di protesta, di lotta “poetica”, di analisi critica della realtà sociale, espressi con l’uso della satira, arma molto pericolosa nelle sue mani, contro i potenti, quelli “che avrebbero dovuto fare” per il Sud e “non hanno fatto”! Vale la pena ricordare almeno “Qua si campa d’aria”, il cui omonimo lp gli ha ottenuto il disco d’oro per aver venduto più di un milione di copie, primato mai raggiunto per un’opera cantastoriale; in questa canzone, i versi, macigni scagliati contro i potenti, costituiscono un alto contributo civile alle “Questioni meridionali! Otello non vuole cambiare il mondo con le sue opere (non potrebbe!): il suo unico intento è di riuscire a far riflettere chi ascolta; indurre ad una presa di coscienza e quindi ad una scelta di campo, senza ipocrisia o interessi privati. Vincitore del premio Pitrè, il più alto riconoscimento culturale siciliano, Profazio dedica gran parte dell’anno all’attività concertistica in Italia e all’estero, Brasile, Stati Uniti, Canada, Australia, Svizzera, Germania, etc., dove è molto conosciuto, apprezzato e richiesto. E’ inoltre autore di commenti musicali di famosi film (tra cui L’amante di Gramigna, Delitto d’amore,…) e di sceneggiati televisivi, nonché di numerosi programmi radiofonici e televisivi che, negli anni ’70, hanno dato lustro e rianimato una tradizione culturale che stava scomparendo. Per oltre 15 anni ha tenuto una rubrica settimanale, “Profaziate”, sul quotidiano “la Gazzetta del Sud”. Fino ad oggi ha pubblicato 4 libri di “Profaziate”. Eugenio Bennato (Napoli, 16 marzo 1947). Cantautore, fa parte della scuola di cantautori napoletana assieme ai due fratelli Edoardo e Giorgio, Pino Daniele, Tony Esposito, Alan Sorrenti ed altri. È uno dei fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969) e di Musicanova (1976) insieme a Carlo D'Angiò. È autore anche di parecchie colonne sonore tra cui quella di La stanza dello scirocco per cui nel 1999 vinse il Nastro d'Argento per la miglior colonna sonora. Nel 1990 partecipa al Festival di Sanremo assieme a Tony Esposito con Novecento aufwiedersehen. Nel 1998 fonda il movimento Taranta Power con l'intento di promuovere la Taranta attraverso musica, cinema e teatro. Nel 1999 esce l'album omonimo: Taranta power. Compie una tournée internazionale lo stesso anno (chiamata Taranta Power) nell'est Europa: Belgrado, Sarajevo, Ragusa (Croazia), Tallinn, Varsavia, Praga, Pristina, Skopje. Tra il 2000 e il 2001 pubblica: Lezioni di tarantella e "Tarantella del Gargano" raccolte di tarantella meridionale. Nello stesso periodo inizia la tournée italiana Lezioni di tarantella Anche in questi anni effettua una tournée all'estero: Marocco, Tunisia, Canada, Australia, Argentina, U.S.A., Spagna, Francia e Algeria. In quell'anno fonda a Bologna la "Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo", prima scuola in Italia con lo scopo di recuperare, studiare e divulgare i balli popolari del sud d'Italia. Nel giugno 2002 esce il nuovo album: Che il mediterraneo sia. Parte così per una tournée internazionale nell'estate 2002 conclusasi in Egitto nel 2004 al Festival del Cinema egiziano all'Opera del Cairo. artecipando anche al Festival de Brugges in Belgio, al Festival di Norimberga in Germania, al Festival di Salamanca e Villanova in Spagna, il B.B.C. Chappel Union in Gran Bretagna, Festival du vent in Corsica e al Roman Forum di Shangai in Cina. Eugenio Bennato e suo fratello Edoardo hanno realizzato la colonna sonora del cartone animato "Totò Sapore e la magica storia della pizza" uscito nel natale del 2003. Questo diede luce al musical Pizza story con una tournée italiana nell'estate 2004. Eugenio ha partecipato alla creazione delle musiche de Il padre delle spose, film andato in onda su Rai 1 il 20 novembre 2006. Eugenio ha insegnato nel 2006 al Laboratorio di Etnomusicologia presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Il 20 aprile 2007 è uscito un nuovo album dal titolo: Sponda sud, interamente composto da brani inediti. Ha collaborato, inoltre, al disco Evoluzione dei Demonilla. Ha partecipato al Festival di Sanremo 2008 con il brano Grande Sud, piazzandosi al decimo posto. Di recente, durante una trasmissione radio, si è dichiarato favorevole all'esperanto, la lingua ausiliaria internazionale neutra per evitare la scomparsa delle lingue e dialetti delle varie nazioni sotto il peso dell'inglese. Eugenio Bennato ha conseguito la Laurea in fisica presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli. Dopo la parentesi con la Nuova Compagnia di Canto Popolare svolge un apprendistato al seguito di Andrea Sacco e la sua chitarra battente, di seguito nel 1976 costituisce il suo nuovo gruppo, Musicanova, e pubblica Garofano d'ammore il suo primo LP (Philips), in cui con un ispirato Carlo d'Angiò omaggia la musica di Carpino (Italia) riproponendone i tre stili: Montanara, Rodianella, Viestesana. Discografia: 1977: Garofano d'ammore; 1978: Musicanova; 1979: Quando turnammo a nascere; 1980: Brigante se more; 1981: Festa festa; 1982: Eugenio Bennato; 1984: Dulcinea (Colonna sonora del film Don Chisciotte di Scaparro); 1986: Eughenes (Bubble Record, BLULP 1823); 1988: La stanza dello scirocco; 1989: Le città di mare (Bubble Record, BLULP 1830); 1991: Novecento auf Wiedersehen (Bubble Record, BLULP 1832); 1997: Mille e una notte fa ); 1999: Taranta power; 2000: Lezioni di tarantella; 2001: Che il Mediterraneo sia; 2007: Sponda Sud; 2008: Grande Sud.

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Caulonia (RC): il Kaulonia Tarantella Festival stasera chiude la propria kermesse con Eugenio Bennato, Otello Profazio e l’Orchestra Popolare del Sud

Il pubblico del Kaulonia Tarantella Festival si è inchinato agli Avion Travel. Una serata emozionante e unica, un concerto appasionato ed appasionante quello della Piccola Orchestra Avion Travel, che ha visto cantare e ballare tutta la piazza gremita. Peppe Servillo & Co. hanno offerto uno spettacolo degno del loro talento e della bellezza di questa edizione del Kaulonia Tarantella Festival. Un’ora e mezza di grande musica, in cui gli Avion Travel hanno ospitato anche Mimmo Epifani. A concludere la serata, sono poi arrivati i membri dell’Orchestra Popolare Casertana, che al ritmo infuocato della tarantella hanno fatto ballare tutta Piazza Mese.

Sul palco c’è stato spazio anche per un nutrito numero di partecipanti ai corsi e seminari di questa edizione del Kaulonia Tarantella Festival. Questa sera calerà il sipario dunque su questa edizione. Protaginisti della serata Otello Profazio (che si esibirà in un live chitarra e voce) e, naturalmente, l’atteso concerto del direttore artistico Eugenio Bennato (nella foto), con il suo spettacolo “Briganti Emigranti”. Ospite della serata anche l’Orchestra Popolare del Sud. Grande novità di questa edizione è il cd “Kaulonia Tarantella Festival 2010”  distribuito proprio da CNI Music, che contiene un brano di ogni artista protagonista di questa edizione del festival. Il cd sarà in vendita durante le serate del festival, e sarà scaricabile anche su i-Tunes a partire dal 30 agosto.

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Bianco (RC): 3 kg di cocaina in auto, arrestati fratello e sorella

Nella scorsa notte, alle ore 02.00 circa, all’ingresso sud di Locri (RC), lungo la SS 106, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bianco, in coordinamento con una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Comando Compagnia di Locri che accorreva loro in ausilio, traevano in arresto, in flagranza di reato, in quanto ritenuti responsabili di detenzione di sostanza stupefacente e di arma da fuoco clandestina: Favasuli Domenico Andrea, cl. 1983, di Casignana (RC), operaio (nella foto) e sua sorella Favasuli Maria Antonietta, cl. 1979, commerciante, pregiudicata (nella foto).

Nella circostanza, nel corso di una perquisizione veicolare eseguita all’interno della vettura BMW 530 a bordo della quale viaggiavano i due fratelli, (auto che aveva destato sospetto nei militari operanti a causa della forte velocità con la quale si era allontanata poco prima dal comune di Bianco, tanto che i militari riuscivano a raggiungerla ed intercettarla solo dopo circa 20 km ormai all’ingresso dell’abitato di Locri), rinvenivano, occultati in un doppio fondo nel bagagliaio: kg. 3 di sostanza stupefacente tipo cocaina, confezionati in n. 3 involucri da grammi 1000 ciascuno; grammi 300 di sostanza stupefacente tipo marijuana, confezionata in n. 1 involucro;  n. 1 pistola, marca Sig Sauer, cal. 9 Luger, con matricola abrasa e con caricatore inserito con n. 8 colpi;  n. 1 scatola di munizioni contenente n. 34 colpi cal. 9 Luger (nella foto). Repertati e sequestrati dai militari, in attesa di ulteriori accertamenti volti a chiarire la qualità ed il principio attivo delle sostanze, nonché se l’arma possa aver esploso colpi nel corso di eventuali eventi criminosi avvenuti in passato. Nel corso di una successiva perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dei predetto Domenico Andrea in C.da Palazzi di Casignana (RC), i militari della compagnia di Bianco  rinvenivano inoltre, occultato all’interno di un mobile,   n. 1 bilancino di precisione, marca Diamond, mod. A04, anch’esso sequestrato in quanto verosimilmente utilizzato per la preparazione dello stupefacente. I due fratelli, una volta espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Locri e Reggio Calabria, in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria Locrese.

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Reggio Calabria: “I Tesori del Mediterraneo” alla loro seconda giornata

La prima giornata presso la Cittadella del Mediterraneo è stata ricca già dalle prime ore del giorno. Mare agitato, vento teso ed equipaggi a testare le mutevoli condizioni del campo di regata, durante le prove mattutine. Provenienti da acque quiete  come possono esserlo quelle di laghi e fiumi,  gli atleti  hanno dovuto impegnarsi al meglio per settare l’imbarcazione in vista delle prime batterie di qualificazione. Una sorta di sfida nella sfida, oltre che con gli avversari, anche contro il mare. Tacchi, pareo, costume, l’abbigliamento delle Miss che in tarda mattinata hanno incontrato per la prima volta la giuria. Curiosità, passione ed interesse hanno consentito alle Miss di sentirsi a proprio agio, con lo scopo di poter fornire risposte sincere e spontanee agli attenti esaminatori. Oggi le ragazze incontreranno nuovamente la giuria, per dimostrare ancora una volta le proprie qualità intellettive oltre che fisiche. 

Le domande dei giurati alle concorrenti hanno riguardato gli hobbies, i sogni nel cassetto e le aspettative dal concorso. Lidia Papisca, responsabile del concorso nazionale “La Venere del Mare” (nella foto), ha commentato con entusiasmo l’incontro ritenendolo positivo. La stessa ha ricordato come gli unici  scopi del concorso dovrebbero essere l’esperienza, il divertimento, la solidarietà e la promozione del territorio a cui si appartiene. Curiosità, ammirazione, sorpresa  ed emozioni hanno caratterizzato l’atteggiamento dei turisti e dei bagnanti che affollavano il lungomare. Alle 18 tradizionale taglio del nastro, cerimonia sempre emozionante e molto partecipata. Presenti il Presidente dell’Associazione Nuovi Orizzonti Natalia Spanò, l’organizzatore Paolo Catalano, il vicepresidente del consiglio regionale Alessandro Nicolò, il vicesindaco di Amalfi Giovanni Camera, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Vittoria Salvatore Avola, il vicepresidente del consiglio nazionale ASI nonché consigliere comunale Giuseppe Agliano, il delegato del Comune di Ocre Roberta Spaziani,  il delegato del Comune dell’Aquila Salvatore Placidi,  la responsabile di Poste Italiane Carolina Picciocchi, le delegazioni, lo staff, le miss, gli equipaggi, le hostess e tanto pubblico. Città, enti, aziende promuoveranno così per quattro giorni, all’interno della cittadella, i loro  prodotti, con un importante ritorno turistico economico. Sarà presente anche un percorso enogastronomico grazie al quale sarà possibile assaporare i prodotti tipici che caratterizzano il luogo d’origine.  Venerdì alle 10,00 si ripeteranno le prove degli equipaggi per la regata che si svolgerà alle 22,00 in notturna.  Alle 18,30 apertura della “Cittadella del Mediterraneo” e salotto televisivo in diretta sul canale 872 di SKY, all’interno del quale, Carlo Arnese ed Eva Giumbo introdurranno prestigiosi ospiti coi quali si discuterà delle risorse e delle problematiche del bacino, si confronteranno diversi punti di vista  cercando anche di proporre  delle soluzioni e delle idee per il futuro dell’area. Alle 21,30 Intrattenimento musicale con DJ d’eccezione presso l’Arena Ciccio Franco. Ore 22 “Regata del Mediterraneo” in notturna.  In quest’ultima gareggeranno le differenti delegazioni alla ricerca dei posti utili per le semifinali di sabato.

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Caulonia (RC): XII^ edizione Kaulonia Tarantella Festival, le biografie degli artisti in scena oggi

La PICCOLA ORCHESTRA AVION TRAVEL (conosciuta anche con il nome Avion Travel) è un gruppo italiano di musica pop-jazz formatosi a Caserta nel 1980. I suoi membri sono originari di Afragola, Caivano e Napoli, e il nome della banda deriva da quello di un'agenzia di viaggi. Storia del gruppo. Dopo un esordio rock che li porta a vincere la sezione dedicata al Festival di Sanremo 1987, il gruppo pubblica nel 1992 l'album Bellosguardo che segna la loro svolta artistica verso una nuova forma musicale che sarà poi specifica del gruppo. Il gruppo collabora con Lilli Greco (già collaboratore artistico di Paolo Conte, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Gianni Morandi) che li porta a confrontarsi con altre forme artistiche come il cinema e il teatro (un fratello del cantante del gruppo Peppe Servillo, Toni, è regista ed attore). Nel 1993 si concretizza un accordo con Caterina Caselli e con la casa discografica Sugar e nasce l’album Opplà che con l'album Finalmente fiori (1995) conclude un trittico musicale di tutto rispetto.

Nel 1995 portano in seguito in teatro un'opera musicale in un atto, La guerra vista dalla luna, con Fabrizio Bentivoglio, rappresentato per la prima volta al Teatro Parioli di Roma il 15 maggio 1995, a cui segue un tour in Italia e all'estero (Francia, Portogallo, Lussemburgo, Germania)che continuerà fino al dicembre 1996. Ad ottobre dello stesso anno esce il film di Renato De Maria Hotel paura, la cui colonna sonora è realizzata dalla Piccola Orchestra Avion Travel. L'attività concertistica degli Avion Travel dà infine origine all'attesissimo primo album live, Vivo di canzoni. Nell'estate '97, sono in tour in Italia e all'estero, in Francia, Portogallo, Lussemburgo, Germania, dove la band di Caserta ha ormai numerosi estimatori. Nel 1998 gli Avion Travel partecipano alla 48a edizione del Festival di Sanremo nella sezione "Big" con la canzone Dormi e sogna che fece vincere loro il Premio della critica e della giuria di qualità (presieduta dal compositore inglese Michael Nyman) come migliore musica e migliore arrangiamento. Lo stesso Nyman espresse poi grande ammirazione per il gruppo sulle colonne del Financial Times. In realtà Striscia la notizia svelò come il brano presentato al Festival era già stato pubblicato 2 anni prima su un precedente album degli Avion Travel con il nome Sul mare luccica. Sempre nel 1998 Peppe Servillo e Peppe Vessicchio compongono per Andrea Bocelli il brano Sogno, che ebbe tanto successo in Italia e all'estero. Nel gennaio del 1999 registrano l’album Cirano firmato dal produttore Arto Lindsay, uno dei padri della no wave newyorkese di Sonic Youth e Lydia Lunch, musicista eterodosso, militante negli anni Ottanta in tante formazioni rock-jazz e con all'attivo già storiche collaborazioni con David Byrne, Ryuichi Sakamoto, Caetano Veloso e Marisa Monte. Un personaggio intellettualmente conflittuale, che ha coinvolto gli Avion Travel in un gioco nuovo: quello di coniugare l'armonia e il bel canto di Peppe Servillo con le chitarre elettriche e le tastiere trattate alla sua maniera. È grazie a questo lavoro che, dopo la tournée nei principali teatri e piazze italiane, La Piccola Orchestra Avion Travel sbarca in Europa e cominciano una tournée nei teatri in Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Olanda e Spagna. Inoltre gli Avion Travel lavorano, con Fabrizio Bentivoglio (nella sua prima regia), a Tipota, un cortometraggio di trenta minuti. La sceneggiatura è scritta a quattro mani da Peppe Servillo che compare come attore insieme a Domenico Ciaramella e Fausto Mesolella, batterista e chitarrista del gruppo. Il 6 e 7 maggio dello stesso anno, gli Avion Travel riportano in scena a Milano, con la regia televisiva di Sergio Rubini l'operina La guerra vista dalla Luna al Centro Sociale Leoncavallo. L'operina è poi andata in onda sulla rete RAI 2 nella serie Palcoscenico. Nel 2000 si presentano nuovamente al Festival di Sanremo nella sezione campioni con il brano Sentimento denso di arrangiamenti raffinati e melodie struggenti, conquistando il primo posto e aggiudicandosi anche il Premio Speciale della Critica e della Giuria di Qualità nella categoria "migliore musica" e "migliore arrangiamento". Tuttavia dell'album vengono vendute solo 70.000 copie. Nello stesso anno gli Avion Travel lavorano alla colonna sonora di uno spettacolo di ombre, La notte di San Donnino che è stata messa in scena in diversi teatri italiani. Nel dicembre 2000 pubblicano l'album Storie d’amore, un omaggio alla canzone italiana e più in generale alla musica evergreen degli anni Sessanta. Una selezione di nove brani degli Anni 1960 che meglio si avvicinano al loro stile, insieme al loro inedito Non è successo niente. Il titolo crea una continuità con il successo di Adriano Celentano Storia d'amore, che fino ad allora era stata l'unica cover incisa dal gruppo, inserita in Opplà, unitamente a Cosa sono le nuvole di Domenico Modugno, inserita in Bellosguardo. Inoltre, il brano Che senso ha rappresenta la prima versione con testo italiano del capolavoro bossanova Insensatez di Tom Jobim, conosciuto anche nella versione inglese How insensitive. Nel giugno del 2001 esce in Francia Selezione 1990-2000, un’antologia che contiene, oltre a Sentimento, tanti piccoli gioielli meno noti, come Aria di te, Dormi e sogna e L’astronauta. Un campionario di musica suggestiva ed evocativa, in bilico tra tradizione italiana (Modugno, De André, Tenco) e ritmi sudamericani, che nei loro particolarissimi concerti trova la sua forma migliore. Nel'aprile 2003 in collaborazione con il produttore Pasquale Minieri esce l'album Poco mossi gli altri bacini (titolo preso dalla terminologia meteorologica). Compaiono per la prima volta anche voci femminili: Peppe Servillo duetta con Elisa e Caterina Caselli. In questo album il brano Piccolo tormento è anche colonna sonora del film di Mimmo Calopresti La felicità non costa niente. Nel film Peppe Servillo lavora anche come attore. Nel 2004 Peppe Servillo pubblica, insieme a Javier Girotto e Natalio Mangalavite, l'album L'amico di Cordoba. Sempre nel 2004 il gruppo incide una cover di Troppi affari, cavaliere! del Quartetto Cetra, inserita nell'album tributo Seguendo Virgilio – dentro e fuori il Quartetto Cetra, curato dal Premio Tenco! e pubblicato da Ala Bianca (DDCT 128553931-2). Il bisogno di esplorare nuovi orizzonti musicali spinge il gruppo verso progetti molto diversi fra loro: Peppe Servillo si dedica al tour Aires Tango; Ferruccio Spinetti inizia il proprio progetto sperimentale con Petra Magoni; Fausto Mesolella parte in tour al chitarrista Michele Ascolese per il progetto Chitarre Vagabonde; Mario Tronco e Peppe D'Argenzio si uniscono all'Orchestra di Piazza Vittorio. Le esperienze e le influenze assorbite in questi anni di progetti “paralleli” spingono il gruppo a tornare in studio dopo tre anni, con una nuova importante sfida: un album di canzoni di Paolo Conte, interpretate da loro stessi e registrate sotto la direzione artistica dello stesso Paolo Conte, che ha anche scritto un brano appositamente per questo album (Il Giudizio di Paride) e interpretato una strofa di Elisir, insieme a Gianna Nannini. Il quattordicesimo album intitolato Danson metropoli – Canzoni di Paolo Conte viene pubblicato il 26 gennaio 2007 e segna il debutto della nuova formazione degli Avion Travel, che da piccola orchestra si trasformano in quartetto: Peppe Servillo alla voce, Fausto Mesolella alla chitarra, Mimì Ciaramella alla batteria e Vittorio Remino al basso. Nella stagione 2007-2008 presentano lo spettacolo Uomini in frac (in quest'occasione accompagnati da altri musicisti: Danilo Rea che si alterna la pianoforte con Rita Marcotulli, Javier Girotto, Furio Di Castri, Gianluca Petrella e Cristiano Carcagnile) in cui eseguono alcune canzoni di Domenico Modugno; lo spettacolo è stato allestito per festeggiare i cinquant'anni di Nel blu dipinto di blu. Il 16 ottobre 2009 viene pubblicato il quindicesimo album, intitolato L'amico magico, omaggio alle canzoni scritte da Nino Rota per i film di cui aveva curato la colonna sonora; il disco è stato presentato dal vivo su Raidue la sera precedente, il 15. Film. Nel 1999 esce Tipota, sceneggiatura di Fabrizio Bentivoglio, che riceve una menzione speciale alla Mostra del Cinema di Venezia, e viene candidato anche al David come miglior cortometraggio. Tra gli attori Peppe Servillo (nel ruolo del capofamiglia) Mimi Ciaramella (il fratello), Fausto Mesolella (lo zio). Musiche Avion Travel. Nel 2003 esce la La felicità non costa niente, regia di Mimmo Calopresti. Musiche Franco Piersanti, Avion Travel. Peppe Servillo nel ruolo di Gianni. Nel 2007 esce nelle sale Lascia perdere, Johnny!, un film di Fabrizio Bentivoglio che vede come attori Toni Servillo e Peppe Servillo (nel ruolo di Gerry Como) che si ispira ai primi anni di attività di Fausto Mesolella, chitarrista del gruppo. Le musiche sono, naturalmente, degli stessi Avion Travel. Formazione attuale: Peppe Servillo: voce; Fausto Mesolella: chitarre; Mimì Ciaramella: batteria; Vittorio Remino: basso e contrabbasso elettrico; Membri precedenti: Mario Tronco: pianoforte, tastiere (membro dell'Orchestra di Piazza Vittorio); Ferruccio Spinetti: basso, contrabbasso; Peppe D'Argenzio: Sassofoni (membro dell'Orchestra di Piazza Vittorio); Vittorio Remino: basso; Sergio Buzzone : batteria; Davide Maria Del Vaglio : chitarra; Discografia. 1986 – Sorpassando; 1987 – Perdo tempo (Bubble Record, BLULP 1827); 1989 – In una notte di chiaro di luna (colonna sonora) (Bubble Record, BLULP 1831); 1990 – Bellosguardo; 1993 – Opplà; 1995 – Finalmente fiori; 1996 – Hotel paura e altre storie; 1996 – La guerra vista dalla luna; 1997 – Vivo di canzoni; 1998 – Cyrano; 2000 – Selezione 1990-2000; 2000 – Storie d'amore; 2003 – Poco mossi gli altri bacini; 2007 – Danson metropoli – Canzoni di Paolo Conte; 2009 – Nino Rota, l'amico magico. L’ORCHESTRA POPOLARE CASERTANA (nella foto). La O.P.C., ideata e diretta da Emilio Di Donato, esordisce nel 2008 al Leuciana Festival di Caserta, e da allora si esibisce con grande successo in prestigiosi palcoscenici e festival italiani. Nella O.P.C. confluiscono ben dieci gruppi di musica popolare per rappresentare al meglio i colori e ritmi della nobile campania felix, in un ambizioso progetto di rilancio dell’immagine della musica tradizionale della Campania. In poco più di un anno di attività la OPC si esibisce in Piazza Plebiscito a Napoli, e in numerosi festival della penisola come Fabrica Festival, Teatri di Pietra, Stagione Borgiana, X Leuciana Festival, Festa Barocca, Festa d’Europa, e in numerosi concerti al fianco di Eugenio Bennato, sempre con commenti entusiasti di pubblico e critica.   Il concerto è un vitale susseguirsi di temi della tradizione popolare campana, rielaborati ed orchestrati in una veste assolutamente unica in Italia, per esaltare al meglio la bellezza delle melodie, la potenza delle voci e la bravura degli strumentisti dell'orchestra. Il lavoro di direzione artistica e rielaborazione di Emilio Di Donato sono il tratto stilistico caratterizzante dell'Orchestra Popolare Casertana. Caserta Musica & Arte presenta: Orchestra Popolare Casertana, ideata e diretta da Emilio Di Donato con, in ordine alfabetico: Alberto Virgulto (clarinetto), Alessandro De Carolis (flauti), Almerigo Pota (flicorno), Anastasia Cecere (ottavino e flauto traverso), Andrea Russo (fisarmonica cromatica ed organetto), Annalisa Messina (voce), Biagio Rossetti (chitarra battente, voce), Carmen Gentile (danza), Carmine Scialla (chitarra classica), Doralisa Barletta (voce), Enzo Faraldo (basso) , Francesca Masciandaro (flauto traverso), Giacomo D'Angiò (ciaramella), Giovanni Giordano (voce e tamburi), Giuseppe Colapietro (tamburi a cornice), Ivan Virgulto (voce), Luca De Simone (percussioni), Luca Natale (mandola e mandolino), Luca Rossi (percussioni), Lucio Palumbo (zampogna), Maria Teresa Carlà (voce, chitarra), Mimmo Leone (botte), Nicola Feola (voce, marranzano), Peppe Rotolo (voce), Pina Valentino (percussioni), Raffaele Cioppa (percussioni), Roberto Caccavale (basso). Arrangiamenti ed orchestrazione: Emilio Di Donato. Ricerche musicali: lberto Virgulto, Giacomo D'Angiò, Luca De Simone, Augusto Ferraiuolo, Gianni Gugliotta. Costumi: Pina Valentino. Animazioni: Sara Di Donato ed Emilia Ciardi. Graphic Design: Nicola Di Caprio. Fonico: Nicola Tranquillo. Management: Angelo Agnisola. Coordinamento: Pia Di Donato. Official sponsor: MusiQua di Gerardo Masciandaro, laboratorio di tamburi a cornice e percussioni.

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Caulonia (RC): tutto pronto per l’ “Avion Travel Day” al Kaulonia Tarantella Festival

Serata reggae e world music ieri sera in Piazza Mese a Caulonia per il terzo appuntamento della kermesse del Kaulonia Tarantella Festival, diretta da Eugenio Bennato,  che festeggia quest’anno la sua dodicesima edizione. Pubblico continuamente in crescita: anche ieri superate le 5000 persone che a ritmo frenetico hanno infiammato la piazza fino a notte fonda. Tarantella di  Montemarano,  Lisarusa e Marvanza Reggae Sound hanno riscaldato il pubblico per  quasi due ore per poi lasciare il palco a Daniele Sepe & Brifada Internazionale, che hanno fatto ballare la piazza senza sosta alcuna. La soddisfazione degli organizzatori tutti, per questi dodici anni di appassionato lavoro, viene incrementata dalle migliaia di spettatori.

Protagonista del festival non è semplicemente il cartellone degli artisti bensì il paese stesso, che fa da coreografia attiva e fondamentale a tutto l’evento. Caulonia è un vero e proprio evento catartico e propiziatorio che unisce sotto lo stesso cielo la tradizione del passato con la musica popolare del futuro. Ed oggi 27 agosto, è la volta dell’attesissimo appuntamento con gli Avio Travel (nella foto) con il loro spettacolo “Le lingue dei Santi”, ospite Mimmo Epifani. E prima degli Avion Travel il palco sarà tutto per l’ Orchestra Popolare Casertana. L’appuntamento in piazza è sempre alle 22,00. Domani, sabato 28 agosto, serata conclusiva invece con il Direttore artistico Eugenio Bennato che proporrà il suo “Briganti Emigranti” con l’Orchestra Popolare del Sud. Ed in apertura Otello Profazio, in una esibizione chitarra e voce. Il Festival quest’anno si è arricchito della preziosa collaborazione della storica etichetta discografica CNI MUSIC, che con il suo management si occupa dell’organizzazione della logistica e della comunicazione. Altra grande novità di questa edizione è il cd “Kaulonia Tarantella Festival 2010”  distribuito proprio da CNI Music, che contiene un brano di ogni artista protagonista di questa edizione del festival. Il cd sarà in vendita durante le serate del festival, e sarà scaricabile anche su i-Tunes a partire dal 30 agosto. Soddisfacente il riscontro di vendite del cd durante la prima serata del festival.

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Bagnara Calabra (RC): costaviolaonline.it “conversa” con il Governatore

Si torna a parlare di politica o a far parlare la politica nella cittadina Tirrenica in occasione dell'appuntamento con Giuseppe Scopelliti governatore della Calabria. Domenica 29 Agosto alle 21.30, infatti, nella straordinaria cornice dell’Anfiteatro comunale il Governatore incontrerà i giornalisti per rispondere alle loro domande su alcune tematiche importanti che riguardano il territorio calabrese (nella foto la locandina dell'evento). Parteciperanno, Domenico Nunnari, direttore nazionale del TGR Rai, Tonio Licordari vice caporedattore della Gazzetta del Sud e Roberta Macrì direttore responsabile costaviolaonline.it. All’incontro prenderanno parte anche numerosi esponenti politici, introdurrà i lavori il consigliere regionale Santi Zappalà.

L’iniziativa è promossa dal quotidiano di informazione online Costa Viola. Il sito si occupa principalmente di promozione turistica del territorio attraverso l’informazione con notizie di cronaca, attualità, politica, sport e tanto altro ancora.  L’editore di costaviolaonline.it Carmelo Tripodi parlando dell’ iniziativa ha spiegato: “Non possiamo non ritenerci soddisfatti del lavoro svolto in questi primi mesi di attività. Abbiamo realizzato un portale d’informazione, ed il bimestrale cartaceo CostaViolaInforma, ma ancora tanti sono i progetti a cui stiamo lavorando con un unico obiettivo la promozione  della  costa Viola, di Reggio, della sua provincia  e dell’ intero territorio calabrese. Vogliamo valorizzare le peculiarità di questa terra, troppo spesso sacrificata, e soprattutto quelle dei nostri giovani. Questo appuntamento con Giuseppe Scopelliti ci auguriamo sia solo il primo di tanti altri incontri che ci consentiranno di dialogare con personalità importanti. Dal  canto  suo  viva  soddisfazione  ha  manifestato  il  consigliere regionale Santi Zappalà: “Intanto  vorrei  ringraziare  Giuseppe  Scopelliti  per  avere  accolto  questo  invito  decidendo  di intervenire  a  Bagnara  e  poi  il  gruppo  editoriale  di  Costa  Viola  per  la  bella  iniziativa.  La presenza  del  Governatore  è  un  segno  molto  importante,  nel  corso  della  serata  avremo  modo di discutere  di  tanti  argomenti che interessano la Calabria ed il nostro territorio. L’incontro con uno  dei  maggiori   esponenti  politici calabresi e non solo, è un occasione importante per continuare a ribadire un modo di fare politica che deve porre il cittadino al centro. Segno che questa nuova classe dirigente regionale vuole guardare in faccia i calabresi per confrontarsi con essi.”

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Santo Stefano d’Aspromonte (RC): domenica lo Slalom Mannoli-Gambarie, Piria alla ricerca del tris con Polizzi ed Elia in agguato

Domenica 29 Agosto per l’organizzazione dalla Scuderia Aspromonte, prosegue la stagione motoristica nel reggino, con inizio alle ore 10 della 7° edizione della Slalom Santo Stefano Mannoli – 1° Memorial “Maurizio Casabona” (nella foto), importante gara nazionale automobilistica di Slalom che interesserà il tortuoso, veloce e panoramico percorso Mannoli – Gambarie, sul tracciato della mitica Santo Stefano – Gambarie, lambendo il Parco Nazionale d’Aspromonte. L’evento è reso possibile grazie alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Santo Stefano in Aspromonte che vede in testa il sindaco Michele Zoccali e l’infaticabile assessore allo Sport Francesco Cannizzaro (nella foto, a destra, con Lello Pirino), con la proficua collaborazione della locale ProMannoli e dell’Ente Parco dell’Aspromonte; al momento con i patrocini della Regione Calabria e della Provincia di Reggio Calabria ed il supporto dell’ASI.

La partenza avverrà sulla Provinciale nell’immediata periferia del Centro abitato di Mannoli e dopo circa 3,000 Km. i piloti, a Gambarie, potranno superare l’arrivo ove sventolerà la bandiera a scacchi; durante il tragitto i piloti potranno esaltare le proprie capacità e quelli dei bolidi dribblando le 10 postazioni di slalom composte da 12 “coni” ciascuna. Il tracciato si snoda tra i secolari boschi, in una tra le più belle frequentate località turistiche della Calabria, peraltro molto amata anche dai siciliani. All’importante appuntamento stagionale su un percorso altamente impegnativo parteciperanno i migliori piloti meridionali della specialità, tra i quali i piloti locali, l’inossidabile Salvatore Licitra con la sempre ruggente Renault Clio W, nonché lo “scillese volante” Gaetano Piria – della scuderia Kamiko – sulla fiammante Elia Avrio che non vuole perdere l’occasione di trionfare nuovamente come nel 2008 e nel 2009; ottime chanche al vertice per Salvatore Giunta del TM Racing Messina su 126 Suzuki, i fratelli Bruno ed Agostino Fallara, Rosario Cassisi, il trio su  Elia Avrio composto da Elia Tommaso, Rubino Giuseppe e Polizzi Domenico, ma tra gli oltre 100 iscritti (al momento – nonostante altra gara in provincia di Messina) potrebbe scaturire un vincitore a sorpresa, che iscriverà il proprio nome nell’albo d’oro. Per onorare la memoria del compianto presidente della Puntese Corse è prevista una massiccia partecipazione al 1° Memorial “Maurizio Casabona” da parte dei piloti catanesi e siciliani. La direzione della gara è stata affidata al competente ed esperto Avv. Franco Colosi, che per l’occasione sarà coadiuvato dal solito impeccabile staff di Ufficiali di Gara (molti dei quali sono del versante aspromontano). L’inizio della gara è previsto per le ore 10 (mentre il percorso già dalle ore 8.00 sarà chiuso al traffico – sarà possibile, in ogni caso raggiungere l’arrivo a Gambarie tramite gli accessi da San Roberto, Melia, Terreti, Bagaladi) e si svolgerà con un giro di ricognizione ed in due manche cronometrate (sarà considerato ai fini della classifica il miglior tempo realizzato in una delle due manche), sono previste classifiche di classe, classifiche di gruppo ed una classifica assoluta. Il pubblico sicuramente dalle prime ore del mattino, per la soddisfazione del presidente della Scuderia Aspromonte Lello Pirino, cercherà di “occupare” le postazioni che offrono la migliore visibilità sul percorso per poter ammirare le peripezie dei piloti ed ascoltare l’assordante ed al tempo stesso piacevole rombo dei motori. Nella giornata di sabato con inizio dalle ore 15,30 presso la sede di piazza Grande ci saranno le verifiche sportive,  e nella stessa caratteristica piazza Grande – dalle 16,00 – si terranno le verifiche tecniche ed il pubblico potrà ammirare da vicino i bolidi che nella giornata di domenica parteciperanno alla gara. Lungo tutto il tragitto della manifestazione sarà possibile conoscere in diretta la situazione della gara, grazie all’impianto radiofonico che è stato allestito dal comitato organizzatore. La premiazione è prevista nella Piazza Mangeruca di Gambarie (1 ora dopo il termine della gara). L’evento è inserito nel più ampio quadro delle manifestazioni Estate duemiladieci predisposte dal Comune di Santo Stefano in Aspromonte con la denominazione di 2° Edizione Gambarie Motor & Fashion che prevede per sabato 28 agosto alle 21.30 un concorso di bellezza, musica, cabaret con la partecipazione di Danilo Vizzini di Zelig, domenica 29 con partenza alle ore 10, il 7° slalom automobilistico – 1° memorial “Maurizio Casabona. Sul sito della scuderia: www.scuderiaaspromonte.it e per gli appassionati di Facebook su   http://www.facebook.com/event.php?eid=131412080232975&ref=mf si potranno seguire le news, gli aggiornamenti in tempo reale dell’elenco degli iscritti e le classifiche.

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Caulonia (RC): Mimmo Cavallaro protagonista della seconda serata al Kaulonia Tarantella Festival

E’ stato Mimmo Cavallaro (nella foto) l’indiscusso protagonista della seconda serata del Kaulonia Tarantella Festival. La piazza stracolma di gente si infiamma al ritmo della musica di uno degli artisti più amati della musica popolare italiana. Caulonia è letteralmente invasa dalla folla di persone arrivate da tutta Italia per danzare e cantare fino a notte fonte a suon di Tarantella. Fonti del comune riferiscono di un’affluenza di più di 4000 persone per questa seconda serata. Ma prima della travolgente musica di Cavallaro, coadiuvato da musicisti di tutto rispetto e da una ballerina e cantante affascinante e trascinante, si sono esibiti sul palco di Piazza Mese, altri artisti poliedrici e vatriegati. La serata dedicata alla Tarantella delle Regioni ha infatti visto protagonisti anche: Banda Corapi (Calabria), Mario Incudine & Gruppo Terra (Sicilia), Ilenia (Calabria), Musicisti del Basso Lazio (Lazio).

Giunge così nel vivo la rassegna, diretta da Eugenio Bennato,  che festeggia quest’anno la sua dodicesima edizione. Un appuntamento che puntuale si rinnova, un raduno di artisti, con il sud nel cuore, capaci di trasmettere la loro passione e tutta l’energia della loro musica a chiunque abbia un’anima ricettiva alle grandi emozioni irripetibili che la tarantella può dare. Dodici anni di appassionato lavoro ricompensati da migliaia di spettatori. Protagonista del festival non è semplicemente il cartellone degli artisti bensì il paese stesso, che fa da coreografia attiva e fondamentale a tutto l’evento.  Caulonia è un vero e proprio evento catartico e propiziatorio che riconduce sotto lo stesso cielo la tradione del passato con un filo conduttore con la musica popolare del futuro. Ma ancora altre strepitose nottate attendono Caulonia, la città della tarantella. Domani 26 agosto, arrivano in piazza i Marvanza Reggae Sound, Lisarusa, Tarantella di Montemarano e gran finale con Daniele Sepe & Brigada Internazionale. Il 27 agosto sarà poi la volta dell’attesissimo appuntamento con l’ Orchestar Popolare Casertana e gli Avion Travel con il loro spettacolo “Le lingue dei Santi”, ospite Mimmo Epifani. “E’ importante l’entusiasmo legato a questo festival, che è la base per una creatività nuova – ha affermato Eugenio Bennato – Il pubblico dei festival è il più forte in questo momento in Italia, il pubblico della musica etnica è superiore. Grande merito è proprio degli stessi artisti che fanno vivere la musica popolare. Questa sera inizia Enzo che conosco da molti anni e che ho citato nel mio libro. Lui è un’artista che scrive sempre cose nuove. Qui a Caulonia si fa la tarantella vera. Quella che riguarda la vita di tutti i giorni, le feste di tutte le sere. E’ importante che ogni anno questo festival proponga cose nuove. Durante tutto il festival,  le proposte sono varie ed interessanti, nel rispetto del dna della tarantella”. Il Festival quest’anno si è arricchito della preziosa collaborazione della storica etichetta discografica CNI MUSIC, che con il suo management si occupa dell’organizzazione della logistica e della comunicazione. Altra grande novità di questa edizione è il cd “Kaulonia Tarantella Festival 2010”  distribuito proprio da CNI Music, che contiene un brano di ogni artista protagonista di questa edizione del festival. Il cd sarà in vendita durante le serate del festival, e sarà scaricabile anche su i-Tunes a partire dal 30 agosto. Soddisfacente il riscontro di vendite del cd durante la prima serata del festival.

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Reggio Calabria: al via “I Tesori del Mediterraneo”

E’ iniziata ufficialmente, dopo la conferenza stampa di lunedì scorso, l’edizione 2010 dei Tesori del Mediterraneo. Le delegazioni, sono giunte in città provenienti da varie regioni. Atleti, Miss, rappresentanti delle istituzioni, accompagnatori, hanno raggiunto i rispettivi alberghi del centro storico di Reggio Calabria. Subito i vogatori  hanno raggiunto il campo di regata e dato il via alle prove con le caratteristiche imbarcazioni. Grande curiosità ed interesse ha suscitato  il Galeone di Amalfi, custodito gelosamente dagli amalfitani poiché rappresenta la storia e il patrimonio dell’antica città, con la sua unica storia di Repubblica Marinara. A sera si sono svolti  la consegna degli stand alle delegazioni e il briefing per decidere le corsie e le batterie delle regate e studiare nei dettagli il regolamento. A concludere la giornata la cena di benvenuto, con le presenze del presidente dell’associazione Nuovi Orizzonti, Natalia Spanò (nella foto) e l’organizzatore dell’evento Paolo Catalano (nella foto), un primo proficuo e cordiale scambio nel pieno spirito dell’evento. 

Domani sarà un’altra giornata volta alla ricerca dei Tesori. Alle ore 10,00 le Miss del concorso nazionale “La Venere del Mare” incontreranno la giuria per discutere sulle proprie passioni e sul futuro che sognano per se stesse, dovranno dimostrare capacità di dialogo, fantasia, improvvisazione ed una buona dose di cultura e dialettica, elementi tenuti in particolare considerazione dai giurati. Alle ore 18,30 ci sarà l’inaugurazione della “Città della del Mediterraneo”, al cui interno ogni  delegazione promuoverà il proprio ente attraverso stand che apriranno finestre su tradizioni culture diverse ma tutte con la matrice comune del Mediterraneo. Alle ore 21,30 si darà il via alla prima perla della kermesse,  lo spettacolo serale “Salite a Bordo”, che si svolgerà presso l’Arena Ciccio Franco con la  conduzione di Chiara Tortorella (nella foto). I protagonisti: direttamente dal  programma di Jerry Scotti i bambini di “Io Canto”: Francesco Pugliese, Vito Fasano, Stefania Tesoro, Gabriella Aruanno, Ilenia Gironimo;  la cantante Morgana Serafino;  le società  di ballo “Lion Dance” e  “Team Diablo”;  la società di Ginnastica “Virtus Reggio” e per concludere la sfilata di abbigliamento per bambini. Ovviamente non mancheranno le sorprese. Curriculum Chiara Tortorella. Chiara Tortorella è nata a Milano il 26.09.1982 , si è diplomata al liceo linguistico “Alessandro Manzoni” e parla inglese, spagnolo e francese. Ama gli sport estremi, pratica paracadutismo con grande passione (ha più di 1300 lanci) ed ha frequentato corsi e seminari di regia e recitazione tenuti al “Cta” di Milano, al “Duse” di Roma, da Francesca de Sapio, Francesca Viscardi Leonetti, Nicoletta Ramorino e Raul Manso. Da sempre è appassionata di circo ed ha seguito corsi e stage presso la “Piccola scuola di circo” di Milano e il circo “Flick” di Torino. Ha iniziato a lavorare in tv nel 2001, su Italia1 con il programma “Rapido tv”; nel 2002 ha presentato due stagioni di “Top of the Pops” su Rai2 e poi, sempre per la stessa rete, “Junior Sport” e“Disney Club”. Con Carlo Conti ha poi condotto su Rai1 “Ritorno al presente” ed è stata deejay di “Radio2”. Ha recitato in “Ma Quando arrivano le ragazze?”, “Il Nascondiglio”, film cinematografici di Pupi Avati e nel videoclip di Ligabue “Le donne lo sanno” diretto da Silvio Muccino. Ha accompagnato il padre Cino allo “Zecchino d’oro” su Rai1 in occasione della 50° edizione ed è stata VeeJay di All Music fino al 2008. Ha poi fino alla scorsa stagione presentato due edizioni di “Scalo 76” il programma musicale in onda tutti i giorni e poi il sabato su Rai2. Curriculum “Lion Dance”. La scuola di ballo LION DANCE, sita in via Traversa Marra, è diretta dall'insegnante Maria Cristina Lazzarino. L'insegnante Lazzarino è una competitrice a livello nazionale e si classificata al 3° posto al Campionato Italiano e al 3° posto allo Slovenia Open! I ragazzi del gruppo avanzato sono agonisti di base e annualmente partecipano ai Campionati Italiani. L'anno scorso il gruppo si è aggiudicato il 3° posto nella categoria Over 16 disciplina SHOW DANCE, 4° posto disciplina COREOGRAPHIC DANCE categoria Over 16. Anche nell'anno 2007/2008 la LION DANCE ha conseguito buoni risultati ai Campionati italiani, conquistando il 4° posto nella disciplina SYNCHRO DANCE Over 16, il 5° posto nella disciplina COREOGRAPHIC DANCE e, infine, il 6° posto nella categoria SHOW DANCE Over 16. Inoltre, le ragazze del gruppo avanzato hanno partecipato alla trasmisione televisiva MATTINO IN FAMIGLIA  su RAI 2. Le ragazze del gruppo intermedio,invece, quest'anno parteciperanno per la prima volta ai campionati italiani nella categoria under 15. Curriculum “Team Diablo”. Il Team Diablo è un gruppo che si occupa della promozione della Danza da competizione, e ovviamente anche della Danza da divertimento. Nel nostro gruppo sportivo vengono sviluppati i metodi più efficaci e innovativi per far conoscere a tutti gli interessati la danza. La danza promossa da Team Diablo si divide in due sezioni: Ballo Sociale e Danza Sportiva. Ballo Sociale: questa sezione è quella dove vengono trattati i balli di puro divertimento sia quelli del repertorio classico che quelli lanciati nelle ultime proposte della moda attuali. Danza Sportiva: spesso molti danzatori di Ballo Sociale decidono di sviluppare la loro passione e passare al mondo della competizione, ovvero la Danza Sportiva; per questa sezione Team Diablo è riuscito ad ottenere nel corso di molti anni, importanti risultati, sia in Italia che nel Mondo. La nostra associazione vanti moltissimi campioni di fama internazionale come: Paolo Bosco & Silvia Pitton (Italia), 3 volte Campioni del Mondo nella categoria 19/34 danze Standard e la coppia formata dagli atleti Zoran Plohl  & Tatsiana Lahvinovich (Croazia) Vice Campioni del Mondo nella categoria 19/34 danze Latino Americane. Questa sezione è organizzata in modo molto efficiente, anche grazie allo speciale corso DSA (Dance Sport Academy), la "Prima Accademia di Danza Sportiva" della storia, dove per la prima volta è stata offerta la possibilità di far conoscere a competitori e trainer, tutte le più importanti metodologie per lo sviluppo e il miglioramento del proprio ruolo nella danza sportiva. La Struttura. I soci TD sono divisi in categorie a seconda del  loro livello come competitori, le categorie TD sono le seguenti: TD Professional; TD Gold; TD Silver; TD Bronze. Il club TD è la punta di diamante, il vertice di un insieme di quattro associazioni: Team Diablo, Team Espada, Team Miura e Team Urraco. Il nostro club ha diversi affiliati in tutta la nazione  e nel mondo, ma la sede principale diretta dal nostro direttore tecnico il M° Davide Cacciari si trova a Molinella (BO). La sede TEAM DIABLO della nostra città è diretta dai maestri Giuseppe Modafferi e Rosa Maria Montalto, i quali sono preparatori di coppie di basso, medio e alto agonismo. Negli ultimi anni, la nostra scuola vanta di diversi titoli Nazionali, Internazionali e partecipazione a moltissimi eventi di prestigio nel campo della Danze Sportiva Mondiale  tra cui: Trofeo Colombo (Bologna), Gran Prix di Merano (Merano), Blackpool Dance Festival (Blackpool), International e U.K. (Londra) e moltissime altre competizioni in Italia e nel mondo. I nostri atleti reggini, ragazzi tra i 9 e i 18 anni, sono riusciti a portare in alto il nome della nostra città, conquistando agli ultimi Campionati Italiani svolti a Rimini dal 27 Maggio  al  6 Giugno c.a. moltissime medaglie d’ argento e di bronzo nelle specialità come: Danze standard, Danze latine e Combinata Olimpica 10 Danze. Curriculum “Virtus Reggio”. Società Ginnastica “VIRTUS REGGIO”. Presidente: Prof. Rocco Loprevite, Vice Presidente Ascanio Micelotta. Responsabile Tecnica: Prof.ssa Albanese – Istruttrice Prof.ssa Carmen Loprevite. La Società “VIRTUS REGGIO“ da 30 anni presente a Reggio Calabria, con il settore agonistico ha partecipato nel corso degli anni a campionati Regionali, Interregionali e Nazionali aggiudicandosi titoli sia di squadra che individuali di Ginnastica Ritmica. Fra i risultati più importanti: Titoli Interregionali di serie “C” e di serie “B”, titolo Nazionale di serie “C”, la partecipazione alla finale Nazionale di Serie “B”, riservata a solo 8 squadre in Italia, per l’accesso alla serie “A”, il prestigioso inserimento di diverse ginnaste nella rosa delle convocazioni nazionali nel settore agonistico di alta specializzazione. Nel 1993 ha ottenuto dalla F.G.I. il riconoscimento di “ SCUOLA DI GINNASTICA” che rappresenta un marchio di qualità con il quale la Federazione ha inteso contraddistinguere la società di valore. Nel 2004 ha ottenuto dalla federazione ginnastica D’Italia la STELLA AL MERITO per i 25 anni di affiliazione e di attività interrotta. Nel 2005 l’attività agonistica della Virtus Reggio si è spostata nel settore della Ginnastica Generale, aperta a un numero più ampio di partecipanti ed anche in questo settore la Virtus Reggio, dominando nel corso degli anni, sia con le categorie individuali che di squadra è la società “Leader” in Calabria e non solo. Nell’anno 2007 la Virtus Reggio ha vinto tutti i campionati regionali a cui ha partecipato (ben9) individuali e di squadra. A livello Nazionale (con 28 ginnaste al seguito) ha ottenuto 2 terzi posti negli esercizi collettivi e un 2° posto e un 3° posto di squadra nei circuiti Ginnastici dimostrando, salendo ben quattro volte sul podio, di essere fra le più importanti società in Italia. Nell’anno 2008 dopo aver vinto tutti i Campionati Regionali a cui ha partecipato, alle finali Nazionali di Fiuggi (con 34 Ginnaste al seguito) ha ottenuto il: Titolo Italiano nel trofeo ragazzi I fascia (anni 9-10-11) Esercizio Collettivo; Titolo italiano nel Trofeo ragazzi I Fascia Percorsi Ginnastici; Titolo italiano nel Trofeo II Fascia (anni 12-13-14) Percorsi Ginnastici; 3° posto nel Trofeo Giovani (anni 7-8) Percorsi Ginnastici. Nell’anno 2009 riconferma a livello Nazionale di essere una delle più forti società in Italia, infatti, alle finali Nazionali di Fiuggi, vince due Titoli Italiani nel Trofeo Ragazzi I fascia ed ottiene un terzo posto nel Trofeo giovani ed un quarto posto nella gara Sincrogym 3-4 fascia. Per l’attività di base, con il suo centro di avviamento allo sport ufficialmente riconosciuto dal C.O.N.I. costituisce un punto di riferimento importante a Reggio Calabria poiché svolge un grande lavoro di formazione psico-fisica e di crescita umana e sociale per tutte le bambine e ragazze animate dalla passione della Ginnastica. Nel corrente anno la Virtus Reggio ha disputato quattro campionati Regionali:  trofeo giovani (7-8 anni), trofeo ragazzi I Fascia (9-11 anni), trofeo Ragazzi II Fascia(12-14 anni), Sincrogym III – IV Fascia (15 anni e oltre) Vincendo tutti e quattro i campionati.

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Reggio Calabria: Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sgomberano beni sequestrati

Oggi, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, in esito a determinazione assunta in sede di Comitato di Ordine e Sicurezza pubblica al quale ha preso parte il Direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati,  hanno eseguito congiuntamente lo sgombero di numerosi immobili, realizzati con il provento di attività criminose, confiscati alle famiglie mafiose operanti nel capoluogo. L’attività ha permesso di acquisire 10 unità immobiliari, senza problematiche di ordine pubblico, che sono stati immediatamente consegnati dall’Agenzia per i Beni Confiscati al Comune di Reggio Calabria per l’utilizzo previsto. I beni immobili acquisiti sono descritti di seguito.

Prevenuto: Palumbo Demetrio nato a Reggio Calabria il 17.07.1949: si tratta di un fabbricato a tre piani fuori terra sito in Reggio Calabria c.da Gagliardi 10 (nella foto), confiscato con decreto n. 15/96 MP – 64/97 Provv. emesso dal locale Tribunale sez. M.P. in data 11.07.1997 e divenuto definitivo il 23.06.2004. Immobile assegnato al Comune di Reggio Calabria. Prevenuto: Frascati Antonino nato a Reggio Calabria il 18.01.1942: si tratta di un appartamento con lastrico solare sito al piano IV f.t. di un più ampio fabbricato sito in Reggio Calabria sulla via San Cristoforo Prumo, confiscato con decreto n. 102/97 MP – 79/98 Provv. emesso dal locale Tribunale sez. M.P. in data 16.06.1998 e divenuto definitivo il 28.03.2007. Immobile assegnato al Comune di Reggio Calabria. Prevenuto: Frascati Antonino nato a Reggio Calabria il 18.01.1942: si tratta di un appartamento sito al piano terra facente parte di un complesso di villette sul mare denominato “Villette Ficara” sito in Reggio Calabria fraz. Pellaro loc. Bocale II (nella foto), confiscato con decreto n. 102/97 MP – 79/98 Provv. emesso dal locale Tribunale sez. M.P. in data 16.06.1998 e divenuto definitivo il 28.03.2007. Immobile assegnato al Comune di Reggio Calabria. Prevenuto: Audino Mario Salvatore nato a Reggio Calabria il 10.11.1963: si tratta di un locale adibito a deposito di materiale edile sito in Reggio Calabria vallone Mariannazzo (nella foto), confiscato con decreto n. 108/97 MP – 64/99 Provv. emesso dal locale Tribunale sez. M.P. in data 14.04.2000 e divenuto definitivo il 3.06.2005. Immobile assegnato al Comune di Reggio Calabria. Prevenuto: Gozzi Francesco nato a Reggio Calabria il 3.01.58: si tratta di un fabbricato a quattro piani f.t. (nella foto), confiscato con decreto n. 109/96 MP – 20/97 Provv. emesso dal locale Tribunale sez. M.P. in data 3.03.1997 e divenuto definitivo il 23.02.2006. Immobile assegnato al Comune di Reggio Calabria.

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Caulonia (RC): XII^ edizione Kaulonia Tarantella Festival, le biografie degli artisti in scena ieri

ENZO AVITABILE (nella foto). Il Conservatorio. Il pop. Il ritmo afro-americano. La musica antica della pastellessa e della zeza e il canto sacro. Enzo Avitabile ha vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale. Demolendo ogni sovrastruttura mercantile, ogni moda. Queste le vere note biografiche del cantante, compositore e polistrumentista. Da bambino, Avitabile ha studiato il sassofono; da adolescente si esibito nei club napoletani affollati dai clienti americani. Quindi si è diplomato nella disciplina del flauto a S. Pietro a Majella e ha iniziato a collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune.

Il 1996 costituisce una data che fa da spartiacque nella produzione di Avitabile. Una ritrovata fiducia nella sua lingua madre e nella sua prosodia dilatata grazie a suggestivi arrangiamenti – anche digitali – segna il ritorno ad un linguaggio originario arricchito da neologismi contemporanei. ra il 1982 ed il 1994 vengono pubblicati dall’ etichetta discografica  EMI i suoi primi 8 albums: 1982 “Avitabile” suo album di debutto; 1983 “Meglio soul” (qui va ricordata la presenza di Richie Havens); 1984 “Correte in fretta”; 1986 “S.O.S. Brothers”; 1988 “Alta tensione” (con una provocatoria copertina che raffigura una sedia elettrica), produzione che seduce persino Afrika Bambaataa, il quale dodici mesi dopo è felicissimo di partecipare alle incisioni di “Street appiness”; 1990: “Stella dissidente” che evidenzia lo stile personale dell'artista; 1991  “Enzo Avitabile“ prodotto da Corrado Rustici; 1994  “Easy” disco di grande sperimentazione melodica che brilla anche per un duetto con Randy Crawford nel brano “Leave Me or Love Me”. Il 1999 costituisce un’altra pietra miliare della carriera di Avitabile, è l’anno della convocazione dell’Unicef. Il brano“Mane e mane”, scritto per l’occasione, è un toccante pezzo a due voci eseguito con Mory Kante, che è a tutt’oggi una delle tracce che incarnano alla perfezione il dialogo spirituale, sociale e politico fra le culture del Mediterraneo, e che dà inoltre il via alla realizzazione dell’album “O-issa” (1999). Nel frattempo Enzo Avitatbile continua parallelamente a comporre musiche per Cinema,  per Teatro (“Decamerone” e “Beffa della vita e della morte”) , ed a a ricoprire il ruolo di autore per importanti donne della canzone internazionale come l’italiana Giorgia e la palestinese Amal Murkus. Nel 2004 è nuovamente di fronte ad un delicato bivio artistico, restare consapevole della propria tradizione popolare o ignorarla e adeguarsi alle hit parade del secondo millennio? Enzo Avitabile, decide di non rinunciare al patrimonio lessico/musicale della sua terra ed è in questo periodo che nasce la voglia di incontrare, in un progetto musicale completamente nuovo, i Bottari di Portico ensemble che fa del ritmo ancestrale la sua unica fede. Sul palco, botti, tini falci strumenti atipici durettu dal capopattuglia cadenzano antichi ritmi processionali che sono sana trance: non techno, ma "folk". Una proposta innovativa in cui fonde il personale sound con la tradizione di questi percussionisti, le cui origini risalgono al XIII Sec. «Ormai era diventato indispensabile disamericanizzare il mio linguaggio musicale», diceva Avitabile. E c’è senz’altro riuscito. Da questa esperienza con i Bottari, è nato “Salvamm’ ‘o munno”, album specialissimo che ha ottenuto ben quattro nomination ai BBC World Music Award perché spazia dal canto liturgico ai tradizionali a fronna, e include – tra le altre – le prestazioni di Khaled, Manu Dibango, Zì Giannino del Sorbo, il Miserere di Sessa Aurunca, Luigi Lai, la Polifonica Alphonsiana e Baba Sissoko. Al 2006 risale la produzione discografica “Sacro Sud” (Ethnosuoni / Musiche Migranti), un  progetto speciale con cui Enzo abbraccia la musica sacra popolare. Dall’anno accademico 2006/2007 presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa cura il laboratorio di etnomusicologia "tradizione e cemento", del corso di laurea specialistica di Scienze della Formazione, che ha come focus il recupero della tradizione nella civiltà urbana. Nel 2007 è stato presentato l' ultimo lavoro discografico di Enzo Avitabile, sempre con la partecipazione dei Bottari di Portico, un Album doppio il cui titolo è "Festa, Farina e Forca", di rivoluzionaria memoria a cui partecipano Matthew Herbert, Bill Laswell, Banco De Gaia, Manu Dibango, Djivan Gasparian e Luigi Lai. È la storia di un uomo che scrive, suona e declama sillabe sacre, laiche, contemporanee. Attento ai popoli che abitano il mondo. Dopo aver espresso il suo talento e la sua sensibilità artistica in più generi musicali, negli ultimi anni Enzo Avitabile dedica molte energie alla realizzazione di una sua grande aspirazione, comporre Musica Classica. E’ così che nel 2008 viene eseguita dall’ “Orchestra sinfonica del Teatro Marrucino di Chieti”, per la sua prima assoluta,  la “Sinfonia n°1-La Lazzara“, diretta dal M° Gabriele Di Iorio, noto flautista di fama internazionale. A questo suo “debutto”, hanno peraltro già fatto seguito altri Lavori, formando un nutrito repertorio di Musica Classica eseguito da vari Maestri e Solisti di notevole caratura. Sempre nel 2008 prende definitivamente vita “Napoletana”, un progetto artistico che nasce da una grande volontà di recupero dell’antico lirismo napoletano. Un progetto-ricerca che si ricongiunge naturalmente alla fonte come i canti di lavoro e le villanelle ma al contempo è costituito da canzoni completamente inedite scritte nel cemento della città, con uno sguardo al passato ed il cuore che respira l’odore del futuro. Musica nuova nata da un’arte antica, originale e piena di sentimento, ricercata e innovativa nel linguaggio. E’ proprio con “Napoletana” che nel Novembre del 2009 Enzo Avitabile raggiunge  l’ennesimo coronamento della sua carriera artistica, vincendo il “Premio Tenco 2009” per il miglior disco dell’anno nella categoria dialettale. A ripagarlo ancora una volta è la sua scelta di cantare in napoletano, con un disco radicato sin nelle viscere della “sua”  Napoli. Coerente come sempre con le sue scelte, mai mosse dal mercato ma sempre dalla passione per la musiva, Enzo arriva ad un altro traguardo che perseguiva da tempo, far entrare la World Music in conservatorio. E’ così che dal 2009 decide di aderire alla proposta innovativa e lungimirante del  “Conservatorio Statale di Musica di Santa Cecilia” e di tenere a Roma la prima cattedra in Italia di World Music che sta raccogliendo il consenso di gran parte degli allievi del conservatorio. Contemporaneamente a questa iniziativa prende vita anche il libro didattico di  Avitabile “Scale rare e ritmi del mondo”, al quale Enzo lavorava da diverso tempo,  con l’intento di fornire agli studenti, o anche ai semplici appassionati, un metodo per poter accedere alla musica degli altri popoli della terra. FRANCESCO LOCCISANO “BATTENTE ITALIANA” (RaRa Records ). Il disco di Francesco Loccisano si inscrive in quel movimento più ampio di rinnovamento della musica calabrese che da anni si sta affermando in particolare sulla costa ionica reggina. Questo lavoro è la sintesi di un percorso che ha visto Francesco precursore nell’intuire le potenzialità espressive di un genere musicale che trae ispirazione dalla tradizione ma sulla quale non si adagia, cercando invece di sviluppare trame e temi musicali che collocano questo CD su una scena contemporanea. Per far questo, Francesco ha elaborato delle profonde innovazioni sul suo strumento, la chitarra battente, innovazioni delle tecniche esecutive e compositive, proponendolo come possibile riferimento di nuove composizioni contemporanee che sfruttino il fascino arcano di questo nobile strumento musicale. Il modo di comporre e vivere la musica, il nostro musicista la deve al suo personalissimo percorso formativo: d’apprima sul repertorio classico per virare presto al flamenco, e da li alla chitarra battente, con un ampia voluta che lo ha portato a riscoprire le proprie radici con una nuova e più consapevole chiave di lettura, grazie anche alle esperienze internazionali che lo hanno portato a proporre questo strumento sui più disparati palcoscenici del mondo. MUJURA. Mujura è il progetto solista di Stefano Simonetta che parla della Calabria, del suo linguaggio e delle sue folli contraddizioni. Srive canzoni, usa la chitarra e il basso e vive tra la Locride e Napoli. Ha suonato e cantato in diverse formazioni e dischi di world music editi e mai pubblicati. Nonostante tutto continua a farlo. BOTTARI (nella foto). Gruppo musicale tra i più suggestivi ed autentici dell'intero panorama della World Music, che nasce a Portico (CE), nel cuore della Campania contadina, su iniziativa di Pasquale Romano. Gli strumenti utilizzati sono botti, tini e falci, usati come percussioni e scandiscono arcaici ritmi processionali, con accompagnamento di canti tradizionali, legati alla tradizionale coltura della canapa in terra di lavoro. Il modo di fare musica dei Bottari di Portico nasce da un'antica tradizione che narra che i contadini, nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle loro cantine, percuotevano freneticamente botti, tini e falci, attrezzi impiegati nel quotidiano lavoro nei campi. Questo rituale si ripeteva anche all'aperto per propiziare un buon raccolto e durante le tradizionali fiere agricole per evidenziare la robustezza degli attrezzi da un lato e dall'altro per attirare l'attenzione dei passanti. Nata come rituale pagano, questa tradizione è confluita nella festa religiosa di S. Antonio Abate (17 gennaio), durante la quale vengono costruiti dei carri a forma di barca e decorati con foglie di palma, a rievocare la traversata via mare per raggiungere l'Italia dall'Egitto da parte del Santo. Su un carro costruito a forma di barca e decorato con foglie di palma, anticamente trainato da buoi (oggi da trattrici agricole), si dispone un gruppo di giovani ("pattuglia") che, con mazze e bastoni, percuotono ritmicamente botti e barili mentre altri battono con delle falci bacchette di metallo. L'esecuzione della "pattuglia" è diretta a colpi di fischietto da un "capopattuglia". Vengono eseguiti particolari modelli ritmici, quello violento ed ossessivo della "Pastellassa" e quello lento e cadenzato della "Musica dei Morti" o della "Tarantella", su cui vengono intonati i canti tradizionali. Nell'esecuzione senza carro, tradizione unicamente appartenente al gruppo "I Bottari di Portico", alla ritmica delle botti e al canto tradizionale si è unito l'uso di strumenti musicali, quali la chitarra, il basso acustico, il flauto dolce, la ciaramella, il violino e la fisarmonica. Nel 1989 i Bottari si esibiscono al teatro Mercadante di Napoli nello spettacolo del M° De Simone "Cantata per Masaniello" insieme agli Intillimani e L'Orchestra Scarlatti. Fra le varie realizzazioni artistiche ricordiamo la collaborazione con la regista Lina Wertmuller (1990: sigla di uno spot pubblicitario dei mondiali di calcio, partecipazione al film "Io speriamo che me la cavo"), l'incisione di un pezzo con gli Avion Travel ("Belle Caviglie", inserito nell'album "Opplà", prodotto dalla Caselli), l'esibizione al concerto del I maggio a Roma in Piazza S. Giovanni nel 1991. Nel 1997 si sono esibiti a Spoleto durante la serata dell'assegnazione del premio Campus: nel corso dello stesso anno si sono esibiti in Grecia in rappresentanza dell'Italia al carnevale di Salonicco e alla manifestazione "Salonicco capitale Europea della cultura". Nel 1999 si sono esibiti in Piazza Plebiscito a Napoli nello spettacolo del M° De Simone in occasione del bicentenario della Rivoluzione Napoletana. Nel corso del 2000 sempre chiamati al M° De Simone si sono esibiti a Palermo nel corso del 374° Festino in onore di S. Rosalia: nel 2000 hanno partecipato ad importanti festival di musica etnica in Italia, tra i quali Summonte (Sentieri Mediterranei), Torre del Greco (Ethnos), Giove (Il sole e la luna), Cefalù (Etnico 2000), Adrano (Estate sotto il vulcano), Caserta (Leuciana Festival), Napoli (Lo sguardo di Ulisse), Nova Feltria (Feste Montefeltrane), Livorno (Effetto Venezia), Avellino (Palio della Botte), Noto (Le notti di Giufrà). Nel corso del 2000 è stata ultimata la registrazione del disco a cui hanno preso parte tra gli altri, Marcello Colasurdo (vox), Giovanni Coffarelli (vox), Brunella Selo (vox), Gianni D'Argenzio (flauto e sax), Gianni Perilli (ciaramella), Luigi Lai (launeddas), Fausto Mesolella (chitarra). Il disco uscirà nei prossimi mesi con una nota etichetta internazionale di World Music. Dalla Terra di Lavoro, cuore della Campania contadina, una delle forme musicali più suggestive dell'autentica tradizione etnica. SCIALARUGA (nella foto). Il genere musicale dei Scialaruga? La Candalìa. “Candalìa” è una provocazione. Perché vuol dire cullarsi, perdere tempo, indugiare, non far niente, trastullarsi, arzigogolare. E’ un invito all’ozio alla lentezza e alla nostalgia. E’ una provocazione culturale in questo momento in cui, piuttosto che inventarsi una qualche attività, una qualche frenesia, Candalìa invita a fermarsi e opporsi all’imperativo del fare qualcosa perché l’uomo vale solo se produce, al condizionale del dovere, al diktat del “arbeit macht frei”. Dolce far niente. Da godere insieme agli altri. Convivialità. Senza avere paura di lasciare scorrere il tempo. “candaliarsi”, può essere l’occasione di un calmo viaggio dentro se stessi, per lasciare venire a galla sogni impolverati e desideri rinnegati, inseguire una musica sconosciuta ma familiare. Candalìa è il nome di una specie di farfalla. INVECE. Salvatore Scoleri voce, chitarra ritmica; Peppe De Luca Basso; Antonio Orlando fisarmonica, organetto, tastiere; Roberta Papa cori; Vincenzo Alia batteria. Gli INVECE vengono da Bovalino, Calabria, una delle aree piu’ depresse d’Italia. Altissimo tasso di disoccupazione e di criminalita’ organizzata, con un economia da terzo mondo. Da tutto questo nasce l’esigenza di denunciare il malessere ed il disagio di vivere nella periferia dell’impero, e la musica diviene il mezzo piu’ immediato ed efficace. Peppe De Luca, appena laureatosi a Bologna con una tesi sul punk,  incontra Salvatore Scoleri, Toto’ Speranza e Mimmo Napoli  e insieme decidono di formare un gruppo. Nascono cosi  gli Invece  un nome scelto proprio per raccontare al mondo l’altra faccia della realta’, sulla scia della rivoluzione punk che si andava esaurendo in tutto il mondo e qui’ non era ancora arrivata. In questa zona cresceva la migliore erba d’Italia. Il reggae diviene per natura la forma musicale scelta dagli Invece. L’impatto con l’ambiente e’ scioccante, scarsa tecnica e molta rabbia, testi diretti che attaccano il potere : le sue bugie, l’energia nucleare, le guerre yankee, la violenza mafiosa, l’inquinamento e la cultura dominante che propone eroi tipo ‘rambo’. Gli spazi per suonare sono limitatissimi e cosi’ cominciano a circolare cassette registrate dal vivo. Nel 1986 gli Invece partecipano ad una rassegna rock a Reggio Calabria dove sono ospiti i CCCP e The Gang, ottenendo un grande successo con il loro raggamuffin punk in dialetto calabrese. Poi pero’ si separano per un anno, Salvatore Scoleri il giovane cantante del gruppo che allora aveva sedici anni scappa da casa con una chitarra e va in giro per l’Europa facendo l’artista di strada, ritornando di tanto in tanto per provare e registrare qualche nuova canzone. Peppe De Luca se ne va a Londra, nel quartiere di Brixton, dove frequenta gli ambienti afro-caraibici e studia reggae. Nel 1988 riprendono a suonare sul serio con un tour in tutta la Calabria, registrano in tutta fretta un tape che usano per la promozione della loro musica, e due anni dopo registrano un altro demo con nuove canzoni dove si nota una crescita tecnica  e compositiva, e poi ancora un terzo demo. Fare un cd all’epoca costava molto ed era fuori dalla portata del gruppo. Nel 1997 il bassista Toto’ Speranza viene assassinato da un mafioso del luogo, il resto del gruppo giura di continuare a suonare e lottare anche per lui, il suo ricordo li accompagna ovunque e cosi’ decidono di organizzare un festival annuale dedicato alla sua memoria ed alla lotta contro la cultura omicida che infesta la loro provincia. Il gruppo va avanti suonando dal vivo, producendo nuove canzoni e ricercando un proprio stile. Finalmente nel 1998 esce il loro primo cd prodotto da Eva Remberger una ricercatrice tedesca che si era laureata con una tesi sulla musica dialettale italiana, il disco si intitola “Ma comu si faci” e suscita molto interesse. Escono le prime recensioni su riviste specializzate come il Muccio e Rock It, alcuni loro brani vengono inseriti in un documentario sulla violenza in Calabria in onda su Telemontecarlo, fanno il loro primo concerto a Bologna al ‘circolo anarchico’, e poi a Roma a -l’Altro Sud- music pub, e vengono invitati dai  Sud Sound Sistem a Lecce dove suonano al festival di Liberazione. Nel 1999 esce il loro secondo cd autoprodotto dal titolo INVECE, ed alcuni mesi dopo esce un altro cd con 5 brani intitolato Chisti Simu. Vincono una rassegna dedicata ai gruppi calabresi, partecipando con due brani live ad una compilation edita in 5000 copie. Gli Invece si recano in Norvegia dove fanno un tour di venti date, suonando nei piu’ importanti locali di Oslo, dove vengono inseriti con il brano Kalabria in una compilation di  gruppi provenienti da numerosi paesi e dedicata a Bob Marley nel 25° anniversario della morte. Nel 2002  Peppe De Luca  si reca a Cuba dove registra un singolo con tre brani insieme al gruppo  Manana reggae, brani andati in onda alla radio ed alla televisione cubana. Gli Invece diventano il gruppo del movimento per la pace della provincia di Reggio Calabria e vengono invitati anche dal vescovo per  concerti di sensibilizzazione contro la guerra in Iraq.

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Caulonia (RC): conferenza stampa di presentazione della XII^ edizione del Kaulonia Tarantella Festival

Si è tenuta ieri mattina nella Sala Consiliare del Comune di Caulonia, la conferenza stampa per l’inizio della XII edizione del Kaulonia Tarantella Festival. Presenti il direttore artistico del Festival, il Maestro Eugenio Bennato (nella foto), il Maestro Enzo Avitabile, l’Assessore Provinciale delle Politiche Sociali e Giovanili, Attilio Lucci,  il Vice Sindaco, Angelo Di Masi e l’Assessore alla Cultura e Spettacolo di Caulonia, Giovanni Riccio. E’ con grande soddisfazione che l'amministrazione comunale di Caulonia, con il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Reggio Calabria, presenta quest’anno la dodicesima edizione del KAULONIA TARANTELLA FESTIVAL, che debutterà oggi 24 agosto e proseguirà fino a sabato 28 agosto 2010.

Un appuntamento che puntuale si rinnova, un raduno di artisti, con il sud e la Calabria nel cuore, capaci di trasmettere la loro passione e tutta l’energia della loro musica a chiunque abbia un’anima ricettiva alle grandi emozioni irripetibili che la tarantella può dare. Dodici anni di appassionato lavoro e migliaia di spettatori ad applaudire i grandi artisti, protagonisti degli eventi, diretti da Eugenio Bennato. Protagonista del festival non è semplicemente il cartellone degli artisti bensì il paese stesso, che fa da coreografia attiva e fondamentale a tutto l’evento. L’omaggio ad un popolo che si ritrova in un antico borgo-palcoscenico e che vede il contemporaneo movimento di migliaia di danzatori che al ritmo della tarantella si proiettano verso il futuro, dando vita ad uno spettacolo unico e meraviglioso. Non singola comunità locale ma moltitudine di genti, di usi e di costumi, che si ritrovano in cinque fantastiche serate. E alla fine del programma, ogni serata si conclude con centinaia di ragazzi che ballano la spontanea tarantella che nasce nella parte più alta della città, lo sperone di Caulonia, dove la festa continua fino all’alba. Il Festival quest’anno si è arricchito della preziosa collaborazione dell storica etichetta discografica CNI MUSIC, che con il suo management si occupa dell’organizzazione della logistica e della comunicazione. Altra grande novità di questa edizione è il cd “Kaulonia Tarantella Festival 2010” distribuito proprio da CNI Music, che contiene un brano di ogni artista protagonista di questa edizione del festival. Il cd sarà in vendita durante le serate del festival, e sarà scaricabile anche su i-Tunes a partire dal 30 agosto. “E’ importante l’entusiasmo legato a questo festival, che è la base per una creatività nuova – ha affermato Eugenio Bennato durante la conferenza stampa – Il pubblico dei festival è il più forte in questo momento in Italia, il pubblico della musica etnica è superiore. Grande merito è proprio degli stessi artisti che fanno vivere la musica popolare. Questa sera inizia Enzo che conosco da molti anni e che ho citato nel mio libro. Lui è un’artista che scrive sempre cose nuove. Qui a Caulonia si fa la tarantella vera. Quella che riguarda la vita di tutti i giorni, le feste di tutte le sere. E’ importante che ogni anno questo festival proponga cose nuove. Questa sera, e durante tutto il festival,  le proposte sono varie ed interessanti, nel rispetto del dna della tarantella”. Enzo Avitabile si è detto felice di tornare al Kaulonia Festival dopo cinque anni, e felice di ritrovare Eugenio Bennato a cui lo unisce la militanza nella ricerca musicale. Per Avitabile il Festival di Caulonia è fucina di talenti e continua ricerca, crescita continua e passione vera per la Tarantella. L’Assessore Provinciale Attilio Lucci, ha confermato l’affermazione di Enzo Avitabile, secondo il quale, in questi anni, nella musica popolare qualcosa si è mosso. L’Assessore Lucci, ha aggiunto: “Mi fa piacere evidenziare che prima si dovevano chiamare solo artisti da fuori, ora invece abbiamo moltissimi artisti della terra di Calabria, che sono cresciuti anche grazie a questo festival. Concordo con Eugenio ed Enzo quando parlano di proliferazione di talenti nella tarantella. Dodici anni fa quando iniziammo la gente ci guardava con titubanza e le amministrazioni ci finanziavano con dubbio perché pensavo alla tarantella come qualcosa di anomalo. Oggi invece  per fortuna non è più così. Io ho iniziato una lotta alla ndrangheta proprio dal punto di vista culturale. Vent’anni fa non era così, non c’era questo affetto nei confronti della tarantella e vedere oggi ragazzi di 16 anni, che ballano la tarantella con disinvoltura, in piazza, è anche merito della politica che insieme agli artisti, ha fatto si che ciò fosse possibile”. Per il Vice Sindaco Angelo Di Masi, quello di Caulonia non deve essere solo un festival locale ma deve portare la Calabria anche fuori dalla regione, in tutta Italia, ed ha aggiunto: “Ringrazio Bennato, la Provincia e tutti quelli che hanno creduto in questa manifestazione anni fa perché oggi è possibile fare tarantella ad alti livelli. La musica deve essere veicolo di sviluppo e di riscatto perché il sud fa parte dell’Italia, con i suoi pregi e i suoi difetti”. Massimo Bonelli, Direttore Artistico della CNI MUSIC, ha affermato: “Siamo arrivati qui solo da venti giorni ma abbiamo capito che la Calabria è una scena importante musicale e ringraziamo il maestro Bennato perché con lui vogliamo esportare questo festival in tutta Italia”. In chiusura di conferenza Eugenio Bennato ha annunciato che ci sarà una importante novità nel cast: Pietro Profazio si esibirà il 28 con voce e chitarra.

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Taurianova (RC): Salvatore Facchineri intercettato al mare a Tropea con moglie e figli, arrestato

I Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno posto fine ieri alle ambizioni di lunga latitanza di Salvatore Facchineri (nella foto) che, evaso il 25 febbraio di quest’anno dagli arresti domiciliari che stava scontando nella propria abitazione di Cittanova, stava tentando di sottrarsi da ben tre provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione è stata condotta con il supporto della Compagnia dell’Arma di Tropea, con il coordinamento dei Comandi provinciali di Reggio Calabria e Vibo Valentia e con la direzione delle due Procure della Repubblica di Palmi e Vibo Valentia. I Carabinieri di Taurianova, che fin da febbraio non avevano mai smesso di cercare il catturando, hanno condotto le indagini con metodi tradizionali, senza nemmeno una intercettazione telefonica, basandosi su una attività informativa che, alla fine, ha portato al risultato di ieri.

Da una settimana, infatti, i militari, che avevano attentamente osservato i movimenti dei familiari di Facchineri, avevano avviato dei servizi specifici di osservazione, infiltrandosi tra le migliaia di turisti che affollano le spiagge della “Perla del Tirreno” e della Costa degli Dei (nelle foto). I Carabinieri, travestiti da villeggianti, hanno battuto villaggi turistici, locali e spiagge, alla ricerca di tracce ed indizi del “passaggio” del pregiudicato cittanovese, fino a quando – grazie ad una approfondita analisi – non hanno concentrato i loro sforzi nella zona compresa tra Santa Domenica di Ricadi e la rinomata spiaggia di Formicoli. Qualche giorno di appostamenti e, finalmente, i Carabinieri sono stati ripagati dell’attesa. Alle quattro di ieri, proprio a fianco a due militari, ha sistemato l’ombrellone quella che poteva sembrare a tutti una famigliola qualunque: marito, moglie, due bambini piccoli, di cui uno ancora nella culla, la borsa frigo, le creme solari. I militari, sorpresi prima di tutto della vicinanza del loro obiettivo, prima ancora che dal fatto che si trattasse proprio di Facchineri, hanno mantenuto i nervi saldi ed hanno pazientato ancora, per riuscire a catturarlo nel momento in cui era meno pericoloso ed aveva meno possibilità di fuga. Non si poteva escludere che l’uomo avesse con sé, nello zainetto, un’arma che sarebbe stata pericolosissima se usata tra la folla dei bagnanti. Due Carabinieri sono quindi entrati in acqua per un bagno, mentre altri due sono rimasti sulla spiaggia. L’intervento è scattato quando Facchineri, per rinfrescarsi, ha deciso di fare un tuffo. I militari lo hanno immediatamente bloccato, in acqua, e lo hanno portato sulla spiaggia, dove lo hanno immediatamente ammanettato, ponendo fine alla sua fuga. Per Facchineri, la scelta della spiaggia non poteva essere migliore: si tratta di una piccola caletta, proprio al di sotto della altissima rupe dove si trova l’ex discoteca “Rebus” di Santa Domenica. Per raggiungerla vi sono due alternative: o una lunghissima ed estenuante camminata sulla battigia da Formicoli o una ripidissima discesa lungo un sentiero scosceso che parte proprio vicino alla discoteca. La spiaggia è una di quelle molto appartate, frequentata solo da stranieri o, comunque da turisti del Nord, perfetta per chi non volesse incontrare facce “conosciute”. Soprattutto, lontana da parcheggi e strade, quindi dai controlli. Proprio l’impervietà del sentiero ha costretto i militari a scortare l’arrestato lungo la spiaggia, fino alla spiaggia di Formicoli, tra lo stupore dei bagnanti e dei villeggianti, molti dei quali però, compresa la situazione, non hanno fatto mancare qualche applauso e qualche “bravi” rivolto ai Carabinieri. A Formicoli, l’arrestato è stato portato con una “gazzella” della Compagnia di Tropea fino alla locale caserma. Alcuni altri militari, con discrezione, hanno accompagnato la moglie dell’arrestato ed i bambini, prestando loro assistenza. In caserma a Tropea, i militari della Compagnia di Taurianova hanno fotosegnalato Facchineri e gli hanno chiuso “i conti  in sospeso”, con la notifica di due provvedimenti: l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura, per il reato di evasione che Facchineri aveva commesso allontanandosi il 25 febbraio, per sfuggire ad una condanna a 10 anni ed 8 mesi di reclusione inflittagli lo stesso giorno con sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria per il reato di riduzione in schiavitù commesso nei confronti di due cittadini rumeni, che aveva segregato in una baracca e che aveva costretto a lavorare senza alcuna retribuzione; l’ordine di esecuzione di una condanna a 6 anni e sei mesi di carcere per due tentate estorsioni aggravate dall’aver commesso il fatto avvalendosi della forza intimidatrice connessa all’appartenenza ad una organizzazione mafiosa, commesse tra marzo e maggio del 2003 a Cittanova e San Giorgio Morgeto (RC), allorquando era già sorvegliato speciale. Per Facchineri, quindi, si sono aperte le porte del carcere, questa volta quello di Vibo Valentia. I militari hanno poi individuato una villetta, a Santa Domenica di Ricadi, dove Facchineri soggiornava con la famiglia. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire le esatte circostanze per le quali la casa fosse nella disponibilità della famiglia. Figlio del boss Michele, famigerato protagonista della sanguinosa “faida di Cittanova”, durata circa 30 anni, che ha visto contrapposto il clan  dei Facchineri e quello degli Albanese-Raso-Gullace, mietendo circa 70 vittime, Salvatore Facchineri – classe 1974, ufficialmente di professione allevatore – è attualmente il referente principale del propria famiglia sul territorio. Con l’arresto, dopo una decennale latitanza,  di suo fratello Facchineri Luigi cl.66, considerato uno degli autentici boss della ‘ndrangheta, “latitante nell’elenco dei 30”, al momento del suo arresto era in Costa Azzurra e, nonostante avesse scelto come “esilio dorato” la terra di Francia, manteneva una condotta di estrema pericolosità sociale come dimostrato dal rinvenimento, all’interno della propria suite di Cannes, di  un vero e proprio arsenale (fucili, pistole ed il relativo munizionamento), Salvatore – che già vanta importanti precedenti per associazione mafiosa – ha assunto un ruolo centrale nelle attività criminali del proprio gruppo che, nel periodo di pace successo alla faida, si è dedicato  alla più atavica delle attività delinquenziali poste in essere da organizzazioni delinquenziali di tal specie o appartenenti ad esse,  vale a dire l’estorsione ai danni di piccoli e grandi imprenditori, commercianti, professionisti, proprietari terrieri  e comuni cittadini (desumibile dai numerosissimi episodi di danneggiamento effettuati mediante colpi d’arma da fuoco, incendi e taglio di piante da frutto e dai numerosi procedimenti per estorsione e danneggiamento che hanno visto coinvolti gli appartenenti all’una e all’altra consorteria) finalizzate sempre più all’accaparramento illecito di beni di qualsiasi genere ed al controllo del territorio, fino a porre il territorio di Cittanova in stato di totale soggezione. Basti pensare che il secondo provvedimento notificato ieri a Facchineri dai Carabinieri rivela la spudorata sfrontataggine con cui egli ebbe a pretendere da un onesto imprenditore di San Giorgio Morgeto la consegna immediata di una ingente somma di denaro a titolo estorsivo, cui seguirono gravi intimidazioni. Il tutto a dimostrazione da una parte dell’esistenza di un’organizzazione mafiosa in Cittanova e San Giorgio Morgeto e dall’altra della potenza del clan Facchineri – la cui efficienza militare è stata riconosciuta in più processi – e della spietatezza delle logiche criminali che presiedono alle deliberazioni dei suoi componenti, che non arretrano nemmeno di fronte alla rappresentazione di difficoltà economiche da parte delle vittime. Nonostante Salvatore Facchineri occupasse oggi, nella gerarchia, il posto che era stato del fratello Luigi, non è riuscito ad emularlo nella latitanza. La sua fuga, grazie ai Carabinieri, è durata appena sei mesi.

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Condofuri (RC): fermato ad un posto di blocco con 30 gr di eroina, arrestato

Ieri, gli uomini del Commissariato di P.S. di Condofuri, durante l’effettuazione di un posto di controllo sulla strada statale 106, in località Riace (RC) hanno fermato un’autovettura sulla quale viaggiavano due giovani. Da controlli più approfonditi, il conducente, 38enne, veniva trovato in possesso di un involucro in cellophane contenente materiale granuloso di colore scuro.

La sostanza, dal peso di 30 grammi, è risultata dagli accertamenti essere eroina. Il soggetto in questione, con precedenti in materia di stupefacenti, al controllo di polizia cercava inutilmente di liberarsi del confezionamento ed veniva, quindi, arrestato in flagranza del reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il suo accompagnatore è stato denunciato in stato di libertà.

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Serie Bwin, I^ giornata: Reggina Crotone 0-0

Reggina – Crotone: 0-0. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Cosenza ed Acerbi; Laverone, N. Viola, G. Rizzo, Missiroli (c) (dall’88° A. Viola) e Barillà; Bonazzoli e Zizzari (dal 70° Campagnacci). In panchina: Kovacsik, Burzigotti, Montiel, A. Viola, Verruschi, Rizzato e Campagnacci. All.: Atzori. Crotone (4-4-1-1): Concetti; Cabeccia (dal 57° Crescenzi), Viviani, Abruzzese e Migliore; Beati, Galardo (c), Degano (dal 63° Napoli) e Cutolo (dal 71° Curiale); De Giorgio; Ginestra. In panchina: Belec, Crescenzi, Parfait, Curiale, Napoli, Tedeschi e Hanine. All.: Menichini. Arbitro: Maurizio Ciampi di Roma. Assistenti: Paolo Costa di Palermo e Angelo Carretta di Padova. Quarto uomo: Fabio Giallanza di Catania. Ammoniti: Abruzzese al 64°, Napoli al 66°, Campagnacci all’87° e Ginestra all’88°. Recupero: 0’ (p.t.) e 4’ (s.t.). Corner: 13 Reggina e 3 Crotone. Spettatori paganti: 2680. Abbonati: 3210. Incasso al botteghino: € 35.800,00. Quota abbonati: € 20.771,00. Spettatori totali: 5890. Incasso totale: € 56.571,00.

Note. Esordio casalingo in campionato per la Reggina di mister Atzori (subito al confronto nel derby con i pitagorici), dopo il debutto di sette giorni fa in Coppa Italia Tim vinto contro l’Alessandria (1-0, Zizzari). Inizia stasera il XXV° campionato professionistico della Reggina Calcio SpA 1986: non è quello della tanta agognata “stellina” in A, ma lo è per quella meno preziosa nel campionato cadetto (9 campionati in A, 10 – appunto – in B e 6 in C). Cronaca e commento. 30 secondi appena e la Reggina è già pericolosa. Laverone solca la fascia e crossa da destra e Concetti è costretto a deviare in corner a pugni chiusi non senza preoccupazioni. Applausi a scena aperta dei tifosi presenti e fors’anche un po’ d’entusiasmo ritrovato. Al 6° i padroni di casa vanno vicini alla marcatura. Calcio di punizione da sinistra, calcia Barillà al centro dell’area dove svetta Acerbi che, di testa, scheggia la traversa. Un minuto dopo è ancofra pericolosa la Reggina. Missiroli dal limite apre a destra per Laverone che anticipa il portiere rossoblù Concetti e mette al centro dove Bonazzoli colpisce “sporco” e manda al lato. La Reggina macina gioco ed il Crotone aspetta. Il pubblico incita e gli undici amaranto ne traggono beneficio. Al 9° ancora Reggina, ancora Laverone. Cross da destra, Zizzari cerca il tocco di testa in tuffo ma è troppo “sottoporta” e non inquadra il rettangolo difeso dal 99 pitagorico. Un minuto ancora e alla Reggina è annullato – di fatto non lo è perché il fischio è arrivato prima – un goal a Zizzari (bravo a superare Concetti con un delizioso pallonetto) per un presunto fallo dello stesso reggino su Abruzzese che solo Ciampi vede. Atzori, nel frattempo, non ha pace in panchina ed urla ordini ed incoraggia i suoi uomini con l’immancabile foglio pieno di appunti che di tanto in tanto controlla. Al 14° ancora Laverone – straordinario il suo inizio – crossa da destra e Bonazzoli spizzica di testa ma “apre” troppo e la palla termina sul fundo. Al 20° ci prova il giovane Rizzo dalla distanza, il tiro è a filo d’erba e Concetti si distende alla sua destra e devia. Al 29° ancora Reggina in area avversaria. Missiroli arriva in prossimità della linea di fondo e mette indietro al centro. Zizzari, nel frattempo sopraggiunto, cerca la coordinazione ma la gamba sinistra gli resta troppo indietro ed al contatto con la palla la manda alta. Al 30° la Reggina colpisce il palo con Laverone che crossa e Concetti “lascia” giudicando fuori la palla che, invece, centra in pieno il montante alla sua sinistra. Al 32° la più grossa delle occasioni da rete. Zizzari conquista palla in area, ha il tempo per controllarla e per (tentare di) piazzarla sul palo più lontano. La traiettoria, però, è troppo ampia ed il pallone termina fuori. Ancora Zizzari, al 34°, ci prova da fuori area. Vede Concetti fuori dalla porta e prova a superarlo con un tiro a palombella che lo stesso portiere ospite, inarcandosi all’ultimo momento, riesce a deviare in corner. La Reggina c’è, si vede e si sente così come i suoi tifosi. Il Crotone arranca e null’altro. Al 36° ancora Reggina ed ancora un palo. Bonazzoli riceve in verticale, si gira di sinistro e batte a rete in maniera imprendibile per Concetti. Il bomber amaranto è sfortunato e il suo tiro sbatte sulla base del palo alla destra del portiere. “Ai punti” non ci sarebbe storia: la Reggina gioca bene, produce occasioni su occasioni, piace anche dal punto di vista estetico, ma le manca solo il goal. Il primo tempo finisce 0-0, ma la Reggina è accompagnata negli spogliatoi da scroscianti applausi. Al 47° il Crotone tira per la prima volta in porta durante la partita. Ginestra si coordina e colpisce su un cross da destra, Puggioni è sicuro, si distende ed a terra blocca senza patemi. Crotone ancora pericoloso al 6°. Degano riceve in verticale e s’invola, Puggioni capisce tutto ed esce con i piedi anticipando il giocatore crotonese lanciato in porta evitando così il peggio. Reggina che ha iniziato un po’ distratta la ripresa ed Atzori continua ad urlare sempre in piedi davanti alla sua panchina (curioso il fatto che, nella ripresa, al tecnico venga “imposta” una pettorina per evitare di confondere il bianco della sua maglietta con quello dei giocatori del Crotone). La squadra ospite acquisisce coraggio ed alza di gran lunga il baricentro rispetto ai primi 45 minuti di gara. La Reggina, dal canto suo, piuttosto sorprendentemente sembra accusare un calo fisico e mentale che consente, appunto, agli uomini di Leonardo Menichini di conquistare metri. Senza alcun dubbio, in una serata caldissima come questa, l’aver speso moltissime energie nella prima frazione di gioco impone agli amaranto quasi un calo fisiologico. Discorso inverso, ovviamente, per gli ospiti. Ci prova ancora il Crotone con Cutolo che, su punizione, non manda molto al lato della porta difesa da Puggioni. Il gioco prosegue stancamente per lunghi tratti. Atzori cerca le contromosse e la sua prima è Campagnacci per Zizzari. Il suo omologo, invece, compie tutti e tre i cambi a disposizione nel giro di un quarto d’ora ma senza stravolgere alcunché. Al 73° la Reggina si rifà viva in area. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo e di un batti e ribatti, la palla arriva a Bonazzoli che la colpisce di testa ma senza riuscire ad imprimergli la giusta forza e/o la voluta direzione e la stessa termina alta sulla traversa. Al 76° ancora Reggina. Barillà riceve a sinistra, si accentra e dal limite dell’area lascia partire un destro (assolutamente non il suo piede) che arriva fiacco dalle parti di Concetti che si distende e para a terra. La gara vive su improvvise folate, il pubblico si “scalda” e sostiene la sua squadra. Da segnalare, oltre all’eccellente prova di Laverone (“crollato” come gran parte della squadra nei secondi 45 minuti), anche quella di Cosenza sempre preciso e puntuale anche in interventi decisivi e che, in un paio di occasioni, ci ha ricordato come si esce dall’area con la palla tra i piedi (era dai tempi di Lucarelli che non sapevamo come si facesse). Ancora un’impennata degli amaranto all’83°. Sul dodicesimo corner a proprio favore, Acerbi salta più in alto di tutti in area ma anche il pallone va alto sulla traversa. Le squadre sono stanche, molto stanche. La Reggina ci prova con un po’ più di verve, ma il grande sforzo profuso nella prima parte di gara, il gran caldo ed ovviamente una condizione non certo ottimale e prevedibile alla prima di campionato non le consentono di andare oltre. All’89° ci prova uno sfinito Laverone con un diagonale che termina sul fondo senza impensierire nessuno. Dopo 4 minuti di recupero, la gara finisce con il risultato ad occhiali ma il pubblico presente comunque sembra aver gradito la prova dei suoi beniamini. Atzori dovrà lavorare ancora, ma la Reggina è apparsa bella e, lo ribadiamo, ai punti avrebbe senza dubbio meritato di vincere la gara di stasera.

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