“Alcolismo, piaga in espansione”, la FIDAPA a convegno

L'avv. Antonietta Stirparo, Presidente dell’Associazione FIDAPA sezione “Reggio Calabria Morgana” per il biennio 2009/2011, comunica che  in data 27 novembre 2010 alle ore 16,00 presso la sala convegni della Provincia di Reggio Calabria si svolgerà  il convegno sul tema “Alcolismo: piaga in espansione” (nella foto la locandina dell'evento). Saranno presenti la dr.ssa Irene Tripodi (Fondazione Fidapa), l’avv. Clelia Scarano (Responsabile commissione rapporti con il territorio FIDAPA RC Morgana), la sig.ra Roberta Zehender (Presidente AVO di Reggio Calabria) e la dott.ssa Anna Quero ( Responsabile commissione Igiene e salute Fidapa RC Morgana).

Relatori del convegno il dott. Antonino Guarnaccia  (Specialista Psicologo, psicoterapeuta ASP 5 Reggio Calabria, tratterà  “Alcoldipendenza: prevenzione e promozione della salute” nonché Don Bruno Cipro della Parrocchia San Luca Evangelista “L’alcol contro la vita: la Chiesa propone la terapia dell'amore” (Giovanni Paolo II, Conferenza Internazionale ’91). Moderatore dell’evento la giornalista Dr.ssa Maria Teresa D’Agostino. L’evento patrocinato dalle associazioni Alcolisti anonimi (A.A) e Familiari degli alcolisti (AL.NON), prevede due testimonianze di membri delle stesse associazioni.

Condividi sui social

Il “futurista” Daniele Canale: “Reggio ormai è un colabrodo”

(Da Daniele Canale  – nella foto –, consigliere della VI^ Circoscrizione nonché aderente a FLI, riceviamo e pubblichiamo). "La nostra è ormai una città colabrodo. Non manca giorno che non ci siano nuovi tratti da asfaltare, nuove buche da coprire, nuovi dissesti del terreno da rinsaldare e ancora tombini che saltano, bidoni che tracimano immondizia e chi più ne ha più ne metta.Le precipitazioni alluvionali degli ultimi tempi, non hanno fatto altro che creare ulteriori disagi ai cittadini tutti. Nello specifico il Viale Europa e il tratto di via Sbarre Superiori incrocio con via Laboccetta non sono rimasti immuni dal maltempo, viste poi le condizioni in cui versano non bisogna stupirsi se ad ogni goccia d’acqua che cade è come se venisse giù un flagello divino…

Al riguardo numerose sono state le segnalazioni a chi di competenza, ma l'oggettiva situazione di emergenza su tutto il territorio, periferie incluse, ha rallentato i dovuti interventi. Il ruolo di Consigliere di quartiere, in questo come in altri casi, diventa indispensabile per le risoluzioni dei problemi della comunità. Per carità, si può e si deve fare di più e meglio, ma se oggi piove e domani anche… Quello di venerdì 19 u.s., da parte della Multiservizi spa dipartimento "strade", è uno dei tanti modelli da perseguire. Alle maestranze e ai tecnici, altamente qualificati, desidero manifestare pubblico compiacimento per l’opera compiuta tra mille difficoltà. Questo mio scritto non è solo un ringraziamento ma anche una denuncia: il ponte di Sant'Anna (nelle foto) è, senza mezzi termini, una VERGOGNA!! Sono trascorsi sei anni e le numerose richieste per la sistemazione definitiva, compresa la mia  (novembre 2009 ), non hanno sortito nulla di positivo.Mi duole, ma non tanto, segnalare la superficiale politica attuata negli ultimi tre anni rispetto ad un punto nevralgico della città che da anni versa in condizioni di oggettiva insicurezza per chiunque lo attraversi. Questo è l’emblema di come vadano le cose in questa Città in questo momento storico. Io, umile consigliere circoscrizionale, insieme all’Assessore alle manutenzioni Paolo Gatto e insieme alle competenze e alla disponibilità di chi all’interno delle società municipalizzate lavora ogni giorno per il bene collettivo, siamo costretti a svolgere compiti che non sono nostri pur di assicurare alla cittadinanza un servizio tanto importante quanto elementare. La domanda sorge spontanea: ma l'ufficio tecnico del Comune e  l'assessorato ai LLPP che hanno fatto per rispondere concretamente alle quotidiane problematiche della nostra città? Vi sono nomi e cognomi che potrei citare, ma non ne vale la pena…darei visibilità a persone irresponsabili. Non passa giorno che il consigliere comunale Tizio o Caio non chieda la testa di Paolo Gatto, Assessore (anche, n.d.r.) alla Manutenzione, reo di irresponsabilità mentre, lo stesso, è quotidianamente impegnato sul territorio a fronteggiare i problemi e tentare, si tentare visto che qualcuno non sa fare di meglio che mettergli il bastone fra le ruote, di risolverli. Mi verrebbe da dire che ci manca solo che ci mettiamo il berretto e la tuta ed iniziamo a lavorare anche noi con gli operai…si..mi verrebbe da dirlo..se non fosse che è veramente così da un pezzo (e completamente gratis tra l’altro)!! La cittadinanza ci apprezza perché noi siamo sul campo e forniamo risposte e soluzioni, sempre e comunque, i cosiddetti “capi” invece trinciano sentenze e non pensano affatto a lasciare le poltrone indebitamente concessegli nonostante la loro palese e conclamata inefficienza. Il vero modo per fronteggiare questa situazione di sfascio totale è un ripensamento delle politiche riguardanti i lavori pubblici e le società municipalizzate. Bisognerebbe affrontare i lavori più seriamente, assumere più personale e fornire loro materiali di alta qualità. Dieci interventi in un mese costano più che un intervento a regola d’arte che dura minimo un anno. Trenta interventi annui per rattoppare continuamente un manto stradale costano più che chiudere una via e asfaltarla di sana pianta, sempre a regola d’arte s’intende… E’ un principio così facile che fa quasi ridere il fatto che nelle segrete stanze non lo capiscano e non lo attuino.. Presto ci saranno le elezioni, cerchiamo di far arrivare al vertice  persone capaci e competenti..se Vi interessa noi di Fli ne abbiamo parecchi. Sappiatevi regolare, o volete altre buche al minimo accenno di pioggia? In tal caso compratevi almeno le galosce".

Condividi sui social

Dal presidente del Coni Calabria Praticò gli auguri al pugile reggino Francesco Versaci neo campione del mondo giovanile classe IBF

Per il pugile mediomassimo reggino, Francesco Versaci (nella foto), neo campione del mondo giovanile classe Ibf, arrivano gli auguri del presidente regionale del Coni, Mimmo Praticò (nella foto). “Il Coni Calabria – ha dichiarato Praticò – e tutto il mondo dello sport calabrese si congratulano con Francesco Versaci per la conquista del titolo mondiale. Siamo orgogliosi del suo primato e del suo palmares, ricco di grandi risultati internazionali, che tengono alto il nome della Calabria nel panorama mondiale della boxe ”.

Versaci, cresciuto nell’Amaranto Boxe ed attualmente in forza nel gruppo sportivo Conti Cavini, allenato dal maestro Peppe Fedele, dopo dieci riprese e col verdetto unanime della giuria, è riuscito a battere l’avversario albanese Fatjon Murati, sul ring del PalaRockfeller di Cagliari, aggiudicandosi, così, il titolo mondiale. Il giovane pugile, originario del quartiere di Catona, vanta già nella sua intensa carriera i titoli di Campione italiano e Campione del Mediterraneo. “Auguro a Francesco – ha aggiunto il presidente del Coni Calabria – di vincere anche il titolo italiano che a breve dovrà difendere. Prossimamente vorrei incontrarlo per complimentarmi di persona”. Il 17 dicembre, infatti, Francesco Versaci dovrà affrontare, a Catania, Danilo D’Agata. In palio ci sarà la cintura di Campione italiano 2010.

Condividi sui social

La Team Basket Viola Liomatic ringrazia la città di Polistena

Scontate le quattro giornate di squalifica sul campo neutro di Polistena presso il Palazzetto PalaBerlinguer, la Viola, nelle persone del Presidente Giancesare Muscolino e di tutta la dirigenza, della squadra, dello staff tecnico e medico, desidera ringraziare sentitamente tutte le persone che hanno contribuito alla efficiente e splendida accoglienza della nostra squadra durante le partite di campionato e durante gli allenamenti.

In particolare, si ringraziano: il Sindaco di Polistena, Dr. Michele Tripodi, e tutta la Giunta Comunale, l’Aspi Padre Monti Polistena, nella persona di Fratel Antonio Angioni, i dirigenti dell’Aspi Padre Monti Sezione Basket, nella persone di Vincenzo Luccisano, Vincenzo Pisano, Giovanni Panaia e Alberto Latella. Nella storia della Viola, restano indelebili i ricordi come questi. Una sola parola: grazie! (A cura della collega Federica Morabito dell'Ufficio Stampa T. B. Viola).      (Federica Morabito, Ufficio Stampa T. B. Viola Reggio Calabria). (Federica Morabito, Ufficio Stampa T. B. Viola Reggio Calabria). (Federica Morabito, Ufficio Stampa T. B. Viola Reggio Calabria). (A cura della collega Federica Morabito dell'Ufficio Stampa T. B. Viola).     

Condividi sui social

Serie Bwin, XVI^ giornata: Novara Reggina 3-1

Novara – Reggina: 3-1. Novara (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Ludi (c), Centurioni e Gemiti; Marianini, Porcari e Scavone (dal 79° Shala); Rigoni (dal 54° G. Gigliotti); Bertani (dal 65° Ventola) e Gonzalez. In panchina: Fontana, Gheller, F. Gigliotti e Rubino. All.: Tesser. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Costa (dal 19° Cosenza) ed Acerbi; Colombo, Rizzo, Viola (dal 66° Tedesco), Missiroli (c) e Rizzato; Campagnacci e Sy (dal 66° Adiyiah). In panchina: Kovacsik, Castiglia, Laverone e Montiel. All.: Atzori. Arbitro: Tozzi di Ostia Lido. Assistenti: Rubino di Salerno e Giallatini di Roma 2. Quarto uomo: Pinzani di Empoli. Marcatori: Scavone al 7°, Bertani al 49°, Cosenza all’82° (nella foto) e Gonzalez al 91°. Ammoniti: Ludi al 43°, Colombo al 54° ed Adejo al 63°. Corner: 3 Novara e 9 Reggina. Recupero: 1’ (p.t.) e 3’ (s.t.).

Cronaca e commento. Primo tempo. Al 2° minuto è subito Reggina autoritaria ed apparentemente per nulla intimorita al cospetto della capolista. E’ Viola, con un tiro da 40 metri, a costringere il portiere di casa a distendersi a terra alla sua sinistra ed a bloccare il tiro diretto a fil di palo. Risponde il Novara al 4°. Adejo perde pericolosamente palla in area e, per fortuna, Gonzalez non ne approfitta a dovere. La gara è veloce ed entrambe le squadre si affrontano senza timori o remore. Al 7° minuto, però, i padroni di casa passano in vantaggio al termine di un’azione rapida e decisa. Apertura in diagonale di Bertani per Marianini, cross fulmineo al centro dell’area da parte di quest’ultimo e colpo di testa vincente di Scavone senza che Puggioni possa farci nulla. Merito certamente del Novara, ma senza alcun dubbio anche un po’ di disattenzione della difesa amaranto a facilitarne il compito. Al 12°, sugli sviluppi del secondo corner della gara per gli amaranto, Sy si ritrova la palla tra i piedi in area. Forse perde l’attimo giusto e quando riesce a calciare lo fa facendosi respingere il tiro da un difensore. Il Novara appare solido e dimostra che il primo posto non è frutto del caso. Al 19° Atzori deve effettuare il primo cambio, esce per infortunio Costa ed entra Cosenza. Il pubblico novarese, sportivamente (merce rara quest’avverbio nel mondo del calcio attuale), applaude ed accompagna la barella fuori dal terreno di gioco. Il famigerato duo d’attacco novarese, Bertani-Gonzalez (10 goal a testa), pare latitare momentaneamente. Forse, e diciamo forse, considerando le forza in campo, una delle differenze tra la squadra di Tesser e quella di Atzori sta proprio nelle due coppie d’attacco: 20 goal realizzati da quella di casa ed uno solo dalla coppia ospite Campagnacci-Sy. Senza Bonazzoli, ma non lo scopriamo certo oggi, l’attacco amaranto appare più che spuntato. Capito presidente? Il 2 gennaio cominci a correre ai ripari se vuole cullare un sogno che non sia solo quello di far bene senza obiettivi particolari. Al 23° una buona azione per gli amaranto. Rizzato riceve palla sulla sinistra, si accentra e batte a rete d’esterno sinistro con Ujkani che ci arriva bloccando. Al 28° ancora Reggina con Missiroli che ci prova dal limite, Ujkani ancora para a terra. Il tema tattico adesso è chiaro: Reggina protesa alla ricerca del pareggio e Novara (un solo tiro, quello del goal) impegnato a difendersi e ad agire con le rapide ripartenze di cui sono capaci Rigoni, Bertani e Gonzalez. Al 31° ancora Reggina. Viola calcia il terzo corner da sinistra, Acerbi colpisce di testa ma trova Gemiti sulla linea a respingere con Ujkani che sembrava comunque piazzato bene. Al 32° ci prova Campagnacci, ma nessun problema per il portiere di casa nel bloccare il pallone. La Reggina, superato lo shock del goal subito, cresce di minuto in minuto e cerca con insistenza la via della rete. La partita è bella, veloce, i ritmi sono altissimi ed i cambi di fronte sono rapidissimi. Non è un caso che nel posticipo si affrontino la prima e la terza della classe. Al 36° si fa vivo il Novara. L’azione dei padroni di casa nasce da una palla persa a centrocampo di Missiroli. Palla sulla sinistra per l’autore del goal Scavone che crossa, un difensore respinge ma sui piedi di Rigoni che, da fuori area, batte a rete trovando, però, Puggioni pronto a deviare di pugno in corner. Al 38° Reggina vicinissima al pareggio. Sy conquista palla sulla trequarti, si accentra e batte a rete. Il tiro è teso e forte, Ujkani tenta la respinta di pugno ma spizzica il pallone che termina sul fondo ad un soffio dal palo alla sua destra. Fortunatissimo, nell’occasione, il portiere di casa ed, ovviamente, la Reggina che recrimina sulla sfortuna. Al 40° pregevole azione amaranto. Campagnacci s’invola sulla destra, si accentra e serve Rizzato che sopraggiunge seguendo l’azione. Tiro dell’esterno sinistro e Ujikani si riscatta deviando in corner. Al 41° Viola calcia il corner da destra, colpo di testa di Acerbi e Ujkani vola a deviare ancora in corner. Al 42° ci prova Cosenza con un bolide da fuori area, Ujkani si veste da supereroe e devia ancora in angolo. Pazzesco! 3 nitide azioni da goal in un paio di minuti non andate a buon fine solo per la bravura del portiere albanese. La Reggina gioca un calcio eccellente a Novara, nulla da eccepire. I padroni di casa, invece, viaggiano sul goal di vantaggio frutto di una buona azione, ma anche di una leggerezza amaranto. Questo è il calcio. Le squadre vanno al riposo tra gli applausi dei 10000 del “Silvio Piola” che, in effetti, stanno assistendo ad una gran bella partita. Secondo tempo. Al 49° il Novara raddoppia. Cross di Gemiti da sinistra e Bartani, indisturbato al centro dell’area, batte di testa e supera Puggioni incrociando alla sinistra del portiere reggino. Undicesimo centro stagionale per l’attaccante piemontese che “stacca” il compagno Gonzalez a quota 10. Ecco la differenza a cui facevamo già riferimento: la Reggina senza Bonazzoli è poca cosa in attacco (almeno una tra tutte le palle goal create avrebbe avuto maggior fortuna se ci fosse stato in campo una prima punta di ruolo), il Novara, invece, traduce in goal ogni tiro verso la porta avversaria. Due cross (uno da destra ed uno da sinistra), due colpi di testa (di Scavone e Nertani), due goals! Al 53° altra buona occasione per la Reggina. Missiroli serve Sy al centro dell’area. Il francesce, invece che calciare al volo verso la porta difesa da Ujkani, nel tentativo si stoppare il pallone per poi, eventualmente, calciare più facilmente, cincischia e perde l’attimo giusto vanificando il tutto. Ancora una volta si ripresenta il “quid” in meno che la Reggina deve al Novara in quanto a peso e, quindi, valore in attacco. Urgono rimedi se si vuol fare qualcosa in più di un campionato bello (fin’ora) ma anonimo (alla fine). Il Novara è attento e concentrato, ordinato nel difendersi e puntuale nell’attaccare. Tesser effettua il primo cambio: esce Rigoni ed entra il francese G. Gigliotti. Altro cambio per il tecnico di casa, questa volta forzato: esce Bertani, autore del goal del raddoppio, per infortunio (muscolare così come occorso a Costa al 19°) e dentro Ventola. Risponde Atzori con due mosse contemporaneamente: esce Viola ed entra Tedesco ed esce Sy ed entra Adiyiah. Al 67° bel gesto atletico di Campagnacci che, in sforbiciata, manda di pochissimo sul fondo alla sinistra di Ujkani. Il pubblico novarese, sportivissimo lo ribadiamo ancora, applaude la conclusione dell’amaranto. I ritmi si sono inevitabilmente abbassati, dopo il gran gioco dei primi 45 minuti di gara, adesso, sul doppio vantaggio dei padroni di casa, le azioni sono più lente con la Reggina generosamente protesa in avanti ed il Novara a controllare la partita senza particolari difficoltà. Siamo giunti alla mezz’ora della ripresa e, probabilmente, la Reggina non riuscirà a colmare il gap in termini di goals realizzati che la divide dalla sempre più capolista raccogliendo la sua quarta sconfitta stagionale (dopo Siena, Padova e Livorno), ma possiamo affermare senza timore di smentite che, comunque, quella vista stasera è una buona Reggina che, però, oggi più che mai, evidenzia l’assoluta necessità di attaccanti. Anche perché, Bonazzoli o meno, non crediamo si possa pretendere che Emiliano segni in ogni gara che disputi. La “palla” passa alla Società di via delle Industrie: disputare un campionato onesto e decoroso oppure osare? Noi crediamo che i mezzi e le potenzialità per “rischiare” il raggiungimento di un obiettivo importante ci siano tutti: un grande allenatore, un ottimo gruppo di giocatori e l’ambiente che, siamo sicuri, tornerà a sostenere la squadra se la squadra saprà portare a se il pubblico attraverso i risultati. Occorre, però, lo ribadiamo ancora, apporre dei ritocchi all’organico soprattutto nella zona d’attacco dove Campagnacci, Zizzari, Sy, Adiyiah e lo sconosciuto Danti non sembrano essere all’altezza del ruolo. O meglio, Campagnacci lo è in coppia con Bonazzoli mentre con altri partner manifesta le lacune di cui sopra. Atzori, dal canto suo, avrà modo e tempo di lavorare ancora molto e bene con questo gruppo e la gara di Coppa Italia di martedì prossimo a Firenze (la Reggina postciperà la sua XVII^ giornata contro l’Albinoleffe all’8 dicembre). Nel mentre ci lasciamo andare alle nostre considerazioni, la Reggina, all’82°, accorcia le distanze. Nono corner, non c’è più Viola in campo ma a calciarlo da sinistra va Tedesco. Palla al centro dell’area dove svetta Ciccio Cosenza che, di testa, realizza e da nuova vigoria ai compagni ed alla gara. Saranno 8 minuti più recupero da vivere molto molto intensamente. All’86° occasionissima per la Reggina. Cross da punizione ancora di Tedesco e Missisoli spreca malamente colpendo di testa ma scoordinato e consentendo, quindi, a Ujkani di parare senza particolari paure. Adesso è assedio amaranto. Il Novara si rintana nella sua trequarti sostenuto dal proprio pubblico che capisce il momento di difficoltà dei suoi beniamini. Al 91°, al primo dei tre minuti di recupero, Gonzalez mette la parola “fine” alla gara raggiungendo a quota 11 il compagno Bertani nella speciale classifica dei cannonieri. Parte il Novara in contropiede, palla all’argentino che aggira Acerbi e con un gran tiro d’interno sinistro mette la palla dove Puggioni non può assolutamente arrivare. La gara finisce con il Novara che, legittimamente, festeggia e con la Reggina a cui resta la gioia effimera di aver giocato comunque una grande partita al cospetto di una squadra che merita tutta la prima posizione in classifica. Adesso, a bocce ferme, vale ancor di più il discorso fatto prima. Nella vita, in ogni occasione, si deve scegliere cosa essere e, di conseguenza, come comportarsi. A Foti (nella foto) la scelta: vuole fare della sua squadra un gruppo di uomini o, invece, si accontenta di una truppa di caporali? Se la scelta ricadesse sulla prima e più confacente ipotesi, sa cosa fare! Altrimenti può continuare così fornendo buone prestazioni certamente, ma con gli evidentissimi limiti manifestati stasera. Ad majora!

Condividi sui social

Serie Bwin, XVI^ giornata: Novara Reggina (probabili formazioni e note)

Novara (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Ludi, Centurioni e Gemiti; Marianini, Porcari e Scavone; Rigoni; Bertani e Gonzalez. In panchina: Fontana, Gheller, Gigliotti, Drascek, Shala, Rubino e Ventola. All.: Tesser. Reggina (3-5-2): Puggioni; Adejo, Costa ed Acerbi; Colombo, Rizzo, Viola, Missiroli (c) e Rizzato; Campagnacci e Sy. In panchina: Kovacsik, Cosenza, Tedesco, Castiglia, Laverone, Adiyiah e Danti. All.: Atzori. Arbitro: Tozzi di Ostia Lido. Assistenti: Rubino di Salerno e Giallatini di Roma 2. Quarto uomo: Pinzani di Empoli. Note. La Reggina, contro il Torino, ha conquistato il punto n. 820 nei 19 campionati di B sin’oggi disputati. Per la prima volta su 5 non vince in casa dopo essere stata in vantaggio, ma rimane a + 15 rispetto allo scorso campionato. Emiliano Bonazzoli, con il goal realizzato al Torino, il decimo stagionale, ottiene il record personale di segnature superando quello di 9 in B con il Brescia (nel 1999/2000) ed in serie A con la Sampdoria (nel 2005/2006).

Una curiosità: la gara Reggina Torino è terminata per tre volte con il risultato di 1-1 negli ultimi 5 incontri in casa: in tutti i tre gli 1-1, per il Toro sempre in gol ex amaranto (Comotto, Amoruso e Bianchi). Solo Puggioni ha giocato tutti i 1350 minuti di questo campionato. Fuori casa la Reggina ha conquistato 11 punti, meglio di lei solo Novara (14) ed Empoli (12). Con 10 reti realizzate lontano dal “Granillo” è il terzo attacco di B (al pari di Siena, Empoli ed Ascoli e dopo Novara – 13 – e Livorno – 12-). Su 7 partite esterne non ha segnato solo a Padova (4-0 per i padroni di casa) e Livorno (3-0), ma non ha subito solo a Trieste (0-4 per i reggini). La Reggina non segna su azione fuori casa dal minuto 76 proprio della partita a Trieste  del 16 ottobre scorso (194 minuti). I confronti tra Novara e Reggina. Una situazione particolare: 7 incontri a Novara (dove non si gioca dal lontanissimo 19.5.1974): una sola vittoria e poi 6 sconfitte. Il 9 gennaio 1966, al suo primo campionato in B, la Reggina gioca a Novara alla 17.ma e giunge alla partita in Piemonte dopo 7 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. Ha 17 punti, contro  i 18 del Novara che ha vinto 3 volte, pareggiato 12 e perso una sola volta in casa con il Mantova (quel Mantova che a fine campionato toglierà la A alla reggina per un solo punto). Sul 3 0 per gli amaranto il piccoletto Rigotto salta tutti portiere compreso, ma si ricorda di aver scommesso che prima o poi avrebbe segnato un gol di testa ed allora, ad un passo dal 4-0, alza il pallone, lo mette in rete di testa e vince la scommessa fatta (era appunto una scommessa, ma molti si arrabbiarono pensando che fosse un modo per irridere l’avversario). Il Novara. E’ primo in classifica con 33 punti frutto di 10 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte. Ha realizzato 30 goal e rappresenta l’attacco più forte del campionato. Ha subito 11 goal ed è, pertanto, la seconda difesa del torneo. Ha ottenuto 5 rigori a favore (uno solo sbagliato) e 2 rigori contro (anche qui uno sbagliato dagli avversari. Solo Gemiti ha i 1350 minuti di presenza. In casa ha ceduto un solo punto all’Empoli. Ha subito solo 3 goals. Segna sempre (media goal di 2,8) e subisce poco solo (2 volte soltanto con una media di 0,3). Non perde in casa dall’ultima ed inutile partita con la Paganese del 09.05.2010 nello scorso campionato di C1. Due volte in casa ha rimontato da una situazione di svantaggio (Grosseto e Livorno). Solo l’Empoli ha rimontato da uno svantaggio contro di lui. Cannonieri del Novara sono la formidabile coppia Bertani/Gonzales con 10 gol a testa. Altri: Motta con 5 e Rigoni con 4. Hanno segnato alla Reggina: Ventola un gol con il Torino il 02.09.2007 e Marianini un gol con l’Empoli il 06.11.2009. Dall’altra parte, Zizzari ha realizzato al Novara un gol con la maglia del Grosseto il 18.03.2007. Gli allenatori. Atzori, classe 71, e Tesser (58) mai contro. Atzori contro il Novara due pareggi allenando il Ravenna e Tesser mai contro Reggina. L’arbitro. Arbitrerà il sig. Riccardo Tozzi di Ostia Lido (nella foto), gli assistenti saranno Rubino di Salerno e Giallatini di Roma 2, il quarto uomo sarà Pinzani di Empoli. Tozzi ha da poco arbitrato la Reggina al “Granillo” nel pareggio contro l’Empoli. Con la Reggina ancora un pari con il Cittadella il 19.09.2009 e 2 sconfitte:  Vicenza Reggina del 06.02.10 (quella del rigore a favore poi sbagliato da Castiglia) e Reggina Modena del 13.03.2010. In questa stagione, il 07.11.2010, ha fischiato in A Udinese Cagliari dopo aver debuttato nella massima serie l’08.02.2009 in un Cagliari Atalanta. In B ha assegnato 22 rigori e decretato 19 cartellini rossi. Sabato fischierà per la 45.ma volta, dopo il debutto in Treviso Ancona del 30.08.2008. Con il Novara un solo precedente il 10.12.2006 (2-0 contro il Monza).

Condividi sui social

Coni Calabria, la Scuola dello Sport della Calabria forma i suoi manager

Un percorso di sviluppo manageriale e professionale, organizzato dal Coni per i suoi responsabili regionali e provinciali, che insegna come programmare e gestire un gruppo di lavoro. L’evoluzione dei ruoli delle Strutture territoriali per l’evoluzione del sistema Coni. Questo, in breve, è il 2° corso di formazione dal titolo “Modulo didattico per segretari e coordinatori tecnici – La programmazione degli eventi”, che si è tenuto nella sede provinciale del Coni di Cosenza dal 15 al 18 novembre, dai docenti Anna Lisa Albisetti e Sergio Donato della “Sef Consulting” ed organizzato, per quanto riguarda il Sud Italia, dalla Scuola dello Sport della Calabria.

A dare il benvenuto a segretari e collaboratori provenienti da Calabria, Basilicata e Molise, sono stati il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò (nella foto), il vicepresidente vicario e presidente del Comitato provinciale di Cosenza, Pino Abate, che si ringrazia, insieme al suo staff, per la collaborazione offerta, il presidente del Comitato provinciale di Reggio Calabria, Giovanni Filocamo, il componente di Giunta regionale, Ignazio Vita, ed il coordinatore didattico-scientifico della Scuola dello Sport della Calabria, Demetrio Albino. “Siamo orgogliosi – ha commentato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – di poter organizzare questo corso che approfondisce nozioni utili a migliorare la qualità dei nostri servizi. Risulta importante, ai giorni nostri, che gli aggiornamenti, nel mondo dello sport, debbano riguardare non soltanto gli aspetti tecnici ma anche quelli amministrativi”. Dopo il 1° modulo, tenutosi in aprile a Campobasso, ecco, dunque, il secondo appuntamento che il Coni offre alle sue figure territoriali per orientarsi verso continui aggiornamenti ed innovazioni, chiedendone piena capacità di visione e pianificazione. Imparare, dunque, a formulare ed ottenere strategie e piani operativi per conseguire obiettivi definiti, rilevanti e condivisi. Acquisire l’importanza della giusta combinazione tra uomini, risorse e fattori organizzativi per raggiungere risultati unici con vincoli di tempo, costo, qualità e numero di risorse. I partecipanti al corso, articolato in due giorni, sono stati divisi in due gruppi, i quali hanno dovuto pianificare ed elaborare un progetto ideale simulando la realizzazione di un evento come una vera e propria macchina organizzativa. Nel secondo giorno, i due gruppi hanno dovuto realizzare un vero e proprio ponte avendo a disposizione soltanto forbici e fogli di cartoncino. Una struttura architettonica dunque, come simbolo di un progetto richiede necessariamente la piena collaborazione di tante e diverse parti coinvolte (e ciascuno gruppo si è occupato di una metà dell’opera): dalla progettazione alla sua concreta realizzazione. Sorprendenti sono stati i risultati ottenuti grazie all’ausilio delle corrette nozioni apprese e messe in pratica. Tanta è stata la soddisfazione e l’emozione dei corsisti una volta completata la piccola opera di circa un metro che, però, rimarrà nei loro ricordi come simbolo di una grande esperienza educativa ed imprenditoriale. Spirito di gruppo ed ottimizzazione di tempo, risorse e lavoro sono alla base dell’impegno del Coni nei confronti delle sue figure territoriali, con lo scopo, appunto, di aggiornare e migliorare sempre di più il sistema territoriale. A questa iniziativa si sommano tutte le altre che la Scuola Regionale dello Sport sta realizzando sul territorio calabrese volte a fornire conoscenze e competenze ai vari profili che operano nel mondo sportivo.

Condividi sui social

Reggio Calabria: nel weekend la Polizia effettua 3 arresti per furto e tentato furto di autovettura

Positivi risultati dal piano straordinario di controllo del territorio predisposto dal Questore di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona, che nel fine settimana ha consentito di procedere a tre arresti in flagranza di reato di furto aggravato su un’autovettura e tentato furto aggravato di un’autovettura ed al recupero di una Fiat Panda rubata lo scorso sabato 20 novembre. La prima operazione, portata a termine dal personale del Nucleo Volanti, ha condotto all’arresto di Caterini Giuseppe, classe 1958, pregiudicato.

Nella serata di sabato scorso, alle ore 20.30 circa, su segnalazione di una cittadina che lamentava il furto di alcuni gioielli ed una telecamera asportati dalla propria autovettura parcheggiata in piazza UNICEF, il personale delle volanti, sulla base della descrizione fornita del malvivente che aveva rotto uno dei finestrini dell’autovettura, ha proceduto alla immediata ricerca del sospetto individuandolo all’interno di un esercizio pubblico. Alla vista degli operatori, il Caterini tentava di disfarsi di una busta di plastica all’interno della quale veniva rinvenuta parte della refurtiva consistente in alcuni gioielli. La ricerca si estendeva all’interno dell’esercizio e nelle adiacenze dello stesso dando un ulteriore positivo risultato in quanto consentivano di rinvenire sia la telecamera, nel cestino del locale servizi, sia alcuni documenti riconducibili alla vittima del furto. Sulla base degli elementi acquisiti si procedeva all’arresto in flagranza di reato di furto aggravato e danneggiamento del Caterini che veniva posto a disposizione dell’A.G. per la direttissima che si celebrerà nella mattinata odierna. La seconda operazione di polizia ha consentito di trarre in arresto i due noti pregiudicati per reati contro il patrimonio Chillino Giovanni, classe 1963, ed il marocchino Azzazi Anouar (nelle foto all'uscita dalla Questura), classe 1984. Nella nottata odierna, nel corso di specifici servizi di controllo del territorio, personale di una volante notava i due pregiudicati nei pressi di un’autovettura Fiat Panda con fare sospetto in via Francia Catona e, nonostante il tentativo di fuga, i due venivano prontamente bloccati. Dalla perquisizione personale venivano rinvenuti alcuni arnesi da scasso definiti “spadini” solitamente utilizzati per aprire le autovetture, nonché due centraline elettroniche che servivano per mettere in moto le autovetture attraverso la ricerca del codice (nella foto). I due fermati, oltretutto, utilizzavano per raggiungere l’ulteriore obbiettivo dei loro raid, un’altra autovettura Fiat Panda risultata rubata lo scorso sabato 20 novembre. All’esito della attività d’indagine, il Chillino e l’Azzazi venivano dichiarati in arresto nella fragranza di reato di tentato furto di autovettura e possesso ingiustificato di grimaldelli atti allo scasso, nonché denunciati per il reato di ricettazione. L’autovettura rubata due giorni fa veniva restituita al legittimo proprietario. Come disposto dall’A.G. i due arrestati venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’A.G. procedente.

Condividi sui social

Inizia male l’Under 15 della Scuola Basket Viola

SB Viola – Nuova Jolly: 65-82 (parziali: 16-24; 35-44; 44-66). SB Viola: Romeo 4, Cavallari, Panzera, Russo 1, Franzò 1, Labate, Callè 5, Palamara 3, Monaca 4, Barreca, Latella 12, Lupusor 35. All. Iracà; Ass. All. D’Agostino. Nuova Jolly: Costa 30, Acquistapace 2, Fabio 12, Garruzzo G. 2, La Rosa 7, Laganà 5, Pirrotta, Arena, Strano, Vacatello 5, Garruzzo M. 7, Ielo 12. All. Modaffari; Ass. All. Barilla; Prep. Fisico: Vozza. Arbitri: Santucci di Bagnara Calabra (RC)  e Viglianisi di Villa San Giovanni (RC). Inizia con una sconfitta il cammino dei giovani Under 15 neroarancio contro i pari età della Nuova Jolly.

Partita molto sentita da ambo le parti che ha visto prevalere la verve del giovanissimo Valerio Costa, ancora in grado di fare la differenza da solo a questi livelli. Ascoltiamo il commento a caldo di coach Iracà: "Ovviamente perdere non fa mai piacere a nessuno – dice Iracà -, ma sappiamo bene che il nostro obiettivo principale, con il massimo rispetto verso i nostri avversari, non è certo quello di battere la Nuova Jolly, bensì creare giocatori utili al futuro della Viola. Abbiamo buoni prospetti con grandi margini di miglioramento ed è proprio per questo che bisogna avere pazienza, trasferire i giusti messaggi ai ragazzi e fornire loro occasioni di crescita. La partita di oggi è stata molto utile per capire dove lavorare ed intervenire per far crescere i nostri ragazzi. Per fortuna abbiamo tanto tempo davanti e tanto da lavorare." (A cura della collega Federica Morabito dell'Ufficio Stampa T. B. Viola).

Condividi sui social

Gioia Tauro (RC): il basket quale veicolo di etica e civiltà

“Un canestro di regole a favore della convivenza civile”, il titolo del progetto sportivo nato dall'iniziativa della “Direzione Didattica I^ Circolo Gioia Tauro“, con la collaborazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Cestistica Gioiese ed il patrocinio del Comune di Gioia Tauro. Il progetto, che prenderà il via la settimana prossima, coinvolgerà oltre 250 bambini della scuola e l’intero corpo insegnanti coordinate dalla dottoressa Silvana Zito.

La Cestistica Gioiese, avvalendosi della nuova sinergia sull’asse Viola-Gioia Tauro e grazie all’impegno dell’assessore allo sport Gaetano Condello, al responsabile del settore giovanile della Viola Pasquale Iracà, al responsabile provinciale del settore scolastico e minibasket della FIP e vice allenatore della Viola Domenico Bolignano, che sarà il coordinatore del progetto per la società pianigiana, e che ha proposto un programma tecnico-didattico finalizzato al Gioco Sport del Minibasket, da svolgere presso l’impianto sportivo comunale “PalaMangione” di Gioia Tauro, in orari extracurriculari. La “Direzione Didattica I Circolo Gioia Tauro“ ha voluto fortemente l’iniziativa poiché la Scuola stessa è inserita in un territorio che presenta un contesto socio-culturale considerato a rischio. La sinergia tra la Direzione Didattica, l’Amministrazione Comunale e Associazione Cestistica Gioiese ha come finalità il potenziamento delle iniziative in ambito scolastico, riferite alla pratica delle attività motorie di base, quale parte integrante del progetto educativo e formativo previsto nei programmi ministeriali. Presenti alla conferenza il dirigente scolastico Lavalva ed il vice sindaco di Gioia Tauro oltre a numerosi dirigenti della società Cestistica Gioiese tra cui Mario Latella, il dottor Demetrio Quattrone, il tecnico Giuseppe Riotto ed il presidente della Viola Giancesare Muscolino.

Condividi sui social

Cittanova (RC): cacciatore ucciso, volevano il suo fucile

Alle ore 05.30 di ieri mattina, a Cittanova (RC), in località Ambesi, ignoti malfattori a scopo rapina, esplodevano un colpo fucile a pallettoni contro una Fiat Tipo condotta da Giovanazzo Antonio, di San Giorgio Morgeto (nella foto), classe 75, mentre si recava nella zona di caccia. Il malcapitato era attinto alla regione temporale sinistra e decedeva all’istante.

I malviventi bloccavano anche la macchina che seguiva quella del de cuius, facevano scendere gli altri tre cacciatori e gli sottraevano le armi (4 fucili semiautomatici ed un fucile sovrapposto) e si davano alla fuga con la Fiat Panda dei cacciatori appena rapinati. Tempestivo l’intervento dei carabinieri che, con l’ausilio delle pattuglie in zona e l’elicottero immediatamente decollato da Vibo Valentia, iniziavano le ricerche dell’auto con i malviventi.

Condividi sui social

Campo Calabro (RC): arrestata per estorsione giovane badante rumena

I Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni hanno tratto in arresto in flagranza di reato Chilianu Gina Elena (nella foto), badante rumena di 23 anni, e denunciato in stato di libertà la sorella minorenne della stessa ed unoperaio albanese di 40 anni resosi responsabile di aver favorito le due sorelle nel loro piano criminoso. I fatti erano iniziati quando un pensionato del posto aveva deciso di non poter dare in affitto alle due  una abitazione di sua proprietà nel dubbio che le stesse non potessero onorare il canone di locazione alquanto elevato per le possibilità economiche delle due ragazze. La loro situazione economica deve essere sembrata infatti alquanto precaria al pensionato che così, mosso forse da spirito caritatevole, si era recato presso la loro abitazione con la busta della spesa ed una stufetta elettrica, utile a sopperire la mancanza dei riscaldamenti con l’avvicinarsi della stagione invernale.

Ma questo non è bastato alle sorelle che hanno invece deciso di mettere in scena il loro disegno criminoso. Infatti le due, dopo aver registrato con il cellulare l’ignaro visitatore all’interno della loro abitazione, non hanno tardato a far capire allo stesso il guaio in cui si era cacciato. Se non avesse infatti sborsato la somma di quattromila euro in contanti, quelle registrazioni sarebbero finite direttamente  nelle mani della moglie accompagnate da chi sa quale verità. Le richieste e le minacce delle due sono durate per diversi giorni fino a quando l’uomo, esausto, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della locale stazione. L’Arma così, venuta a conoscenza dei fatti, ha messo a disposizione del malcapitato il suo dispositivo. La Stazione dei Carabinieri, supportata dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, ha raccolto la denuncia dei fatti e sono così stati predisposti una serie di servizi di osservazione sul territorio che hanno permesso di verificare i tentativi delle sorelle di portare a termine la loro idea criminale. Le due si muovevano sempre in maniera attenta e circospetta, lasciando presupporre ai militari che non fossero nuove a simili scellerate iniziative. Sono stati organizzati diversi incontri in luoghi pubblici, incontri che i carabinieri sono riusciti a monitorare e registrare. Fino ad ieri quando in uno di questi incontri il malcapitato ha sborsato il danaro pattuito. Le due a questo punto devono aver pensato di averla fatta franca, non considerando che confusi tra la gente nelle vicinanze, c’erano i Carabinieri che le hanno bloccate unitamente al giovane albanese che faceva loro da spalla. Per la grande, al termine degli accertamenti previsti, si sono aperte le porte del carcere. Per la minorenne e l’operaio albanese è scattata la denuncia a piede libero. Per l’anziano campese  è stata la fine di un incubo. Si cerca ora di capire se si è trattato di un caso isolato o magari di uno stratagemma già utilizzato in passato e non denunciato per paura o senso di vergogna da altri eventuali poveri malcapitati.

Condividi sui social

Cagliari: il pugile reggino Francesco Versaci è campione del mondo IBF

Francesco Versaci (nelle foto con le prestigiose cinture di campione del mondo e d'Italia ed intervistato a fine match da Mario Mattioli e Nino Benvenuti), giovane pugile professionista reggino aggiunge il prestigioso titolo di Campione Mondiale giovanile IBF al suo ricco palmares battendo a Cagliari l’albanese Fatjon Murati. Francesco Versaci, già Campione Italiano, è anche Campione del Mediterraneo. Un match dai due volti quello disputato da Versaci, una fase iniziale di studio con qualche pregevole affondo nei confronti dell’ostico e scorbutico avversario e poi dalla quinta ripresa un Versaci che grazie ai sagaci suggerimenti del proprio angolo con in testa il Maestro Peppe Fedele, metteva una marcia in più e “toccava” Murati per poi pensare a consolidare il vantaggio senza esporsi a troppi rischi.

Un match che vedeva il rientro del pugile reggino del Team Monia Cavini  dopo circa un anno di pausa dovuto ai noti  problemi alla spalla. Certamente nella palestra dell’Amaranto Boxe ubicata all’interno del Palapentimele Francesco Versaci avrà modo di gioire con i compagni per il prestigioso titolo conquistato, ma inizierà a pensare già  al prossimo appuntamento che lo vedrà impegnato in Sicilia il 17 dicembre a Catania contro Danilo D’Agata per riottenere il titolo italiano revocato dalla federazione a seguito della mancata difesa a causa dell’intervento alla spalla. Enorme la gioia di Peppe Agliano – sempre vicino al pugile di Catona – presente a Cagliari in rappresentanza del Comune di Reggio Calabria che ha vissuto a bordo ring l’evento. Soddisfazione enorme in casa Amaranto Boxe, dal presidente Franco Pirrera al Direttore Sportivo Carmelo Regolo, dal segretario Pasquale Barberio a tutto l’entourage medico.

Condividi sui social

Cagliari: perfetta riunione pugilistica organizzata dalla Promosport

Grande spettacolo e grandi emozioni come era prevedibile accadesse al PalaRockfeller di Cagliari con cinque match di boxe professionistica. Organizzazione firmata da Tonino Puddu e dalla sua Promosport, tutti i pugili italiani invece amministrati dalla manager Monia Cavini. Nel match clou della serata, il vacante Mondiale Youth Ibf dei mediomassimi, largo successo ai punti per Francesco Versaci, nel sottoclou ottime vittorie prima del limite di Valter Fiorucci, dell'esordiente sardo Alessandro Murgia, del quotatissimo pugliese Antonio De Vitis e del siciliano Rosario Guglielmino. Come detto, il match clou della serata era tutto per Francesco Versaci (nella foto la locandina dell’evento), che nonostante la giovane età ha già messo insieme il titolo del Mediterraneo Wbc e il titolo italiano del mediomassimi.

Il ragazzo allenato da Beppe Fedele e cresciuto sotto la gestione di Umberto e Rosanna Conti Cavini cercava di fare sua la cintura di campione mondiale Youth Ibf dei mediomassimi contro l'imbattuto albanese Fatjon Murati e di dare una bella spinta alla sua carriera. Murati era considerato pugile molto quotato se è vero che espleta la sua attività in Germania. Sul ring ad accogliere i pugili grandi campioni come non solo lo stesso Puddu ma anche Franco Udella e Simone Maludrottu, quindi la promoter Rosanna Conti Cavini, oltre al matchmaker Umberto Cavini in rappresentanza della figlia. La prima ripresa scorreva via in pieno controllo per l'italiano, che toccava con maggiore precisione sfruttando le più lunghe leve contro un avversario mancino e molto veloce, che nel secondo round attaccava con convinzione senza peraltro creare troppi imbarazzi a Versaci. Nella terza ripresa il match si scaldava, con tanti colpi che i due pugili si scambiavano e che arrivavano a segno. In questa fase si faceva preferire la maggiore velocità di Murati. La quarta ripresa era più equilibrata, con i continui attacchi dell'albanese che erano in parte controllati da Versaci cui mancava però la replica decisa. Versaci finalmente attaccava, sfruttando i suoi allunghi, con maggiore convinzione nel quinto round di un match molto tattico e poco spettacolare. Murati capiva di essere in ritardo ai punti e attaccava nella ripresa successiva, ma Versaci pareva ormai aver preso bene le misure dell'avversario e i suoi colpi portati da lontano con buone combinazioni erano finalmente precisi. La settima ripresa era sulla falsariga della precedente, con Murati che concretizzava il suo pressing solo in alcuni spintoni ripresi dall'arbitro Bianco. Nell'ottavo round Versaci mostrava un gran movimento e ancora una grande condizione fisica, e si faceva preferire nelle volte che i due pugili arrivavano a contatto. Dopo un nono round condotto con gagliardia da entrambi gli atleti, pur con la stanchezza che iniziava a farsi sentire, si arrivava alla decima e ultima ripresa, con Versaci che pareva più fresco e controllava agevolmente un avversario generoso ma con ormai le polveri bagnate. Dai cartellini non c'erano sorprese, con la vittoria, con verdetto unanime (con sei, ancora sei e quattro punti di vantaggio), che premiava giustamente Francesco Versaci, nuovo campione mondiale giovanile Ibf. Un Versaci che da adesso in poi dovrà ancora lavorare molto per arrivare ai traguardi che merita. Primo fra tutti il tentativo di tornare in possesso del titolo italiano il 17 dicembre prossimo contro Danilo D'Agata. Nel sottoclou buona prestazione del superpiuma Antonio De Vitis, chiamato a un match importante nella sua Brindisi il mese prossimo, che si liberava alquanto facilmente dell'ungherese Szebeledi battendolo per ko alla metà della seconda ripresa. Un De Vitis che continua così nella sua strada che lo farà arrivare quanto prima a qualcosa di molto sostanzioso. Il massimo leggero Rosario Gugliemino confermava le buone cose fatte intravedere nei mesi scorsi e batteva l'altro ungherese Jaksi con l'ennesima soluzione nella seconda ripresa, così come fatto nelle altre due precedenti uscite con i colori bianco-rossi della manager Monia Cavini. Velocissime anche le conclusione dei due giovani della serata; il perugino Valter Fiorucci metteva insieme la quarta vittoria prima del limite con un ko al primo minuto della prima ripresa su un buon avversario, quel Janos Petrovics che era stato battuto due volte ma solo ai punti da Di Rocco e che molto difficilmente non arriva a sentire l'ultimo gong. Il ragazzo allenato da Gerardo Falcinelli vuole probabilmente ripercorrere le tappe del compagno di team Andrea Di Luisa, cosa cui forse punterà anche il beniamino di casa, quell'Alessandro Murgia, peso medio esordiente, che nella sua prima uscita non ha utilizzato nemmeno tutta la prima ripresa, in mezzo al tripudio del pubblico, per battere il romeno Ovidiu Buran. Alla fine si può parlare di una serata estremamente interessante e coronata da un buon successo, per una collaborazione tra il bravissimo Tonino Puddu e la famiglia Conti Cavini che promette scintille e ottimi risultati per la nostra boxe anche in futuro.

Condividi sui social

Locri (RC): rapinano una tabaccheria, arrestati in 4

E’ stata una serata molto movimentata, quella di venerdì sera, dopo che una tabaccheria della Locride aveva allertato il 112 dei carabinieri perché aveva subito una grave rapina da quattro uomini armati e col volto travisato da passamontagna. La fuga dei i rapinatori è durata davvero poco, infatti i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, hanno subito bloccato un’autovettura in fuga verso platì con a bordo quattro giovani di quel centro aspromontano che portavano ancora con loro la refurtiva e i passamontagna.

I quattro avevano appena rapinato la tabaccheria portando via stecche di sigarette, ricariche telefoniche, cellulari, somme in contanti e, addirittura, un ingombrante scambiamonete pieno di soldi (nella foto). La fuga dei rapinatori è stata quindi rapidamente bloccata grazie all’intuito dei carabinieri che si sono subito adoperati  e al fondamentale ed immediato allarme dato dalla vittima. Gli autori: Perre Pasquale (nella foto), nato a Locri (RC) il 25.05.1988, residente a Platì (RC) in via A. De Gasperi traversa II^ n. 1, coniugato, bracciante agricolo, con precedenti di polizia; Trimboli Pasquale (nella foto), nato a Locri (RC) il 27.06.1990, residente a Platì (RC) in via D. Mittiga n.76, celibe, bracciante agricolo; Agresta Alessandro (nella foto), nato a Locri (RC) il 19.09.1992, residente a Platì (RC) in via Roma n. 25 celibe, bracciante agricolo ed il minore B. D., clase 1993, di Platì (RC). Tutti gli arretsati sono ritenuti contigui alla cosca dei “Barbaro” di Platì.

Condividi sui social

Cinquefrondi (RC): carabiniere-eroe fa desistere una donna dal suicidarsi

Il giorno 17 novembre 2010, alle ore 12:30 circa, a Cinquefrondi (RC), l’App. dei carabinieri Daniele Pace, nel percorrere a bordo della propria autovettura la strada SS 682 (SGC), all’altezza del viadotto presente al km 12, alto circa 40 m, notava una donna che aveva scavalcato il guard rail ed era seduta sul poco spazio presente tra lo stesso e il vuoto. Il militare, pensando che la donna avesse bisogno d’aiuto, decideva immediatamente di arrestare la marcia, scendeva quindi dalla sua automobile e raggiungeva a piedi il punto in cui si trovava la donna; avvicinandosi si accorgeva che la donna, in lacrime, minacciava di gettarsi nel vuoto.

Il militare quindi si avvicinava alla donna cercando di calmarla e di convincerla a ripassare oltre il guard rail. La donna, una 41enne di Cittanova (RC), intimava al militare di non avvicinarsi, altrimenti si sarebbe gettata nel vuoto, motivo per il quale il carabiniere si avvicinava con cautela, sedendosi anch’esso sulla strada e iniziando a parlarle, dimostrandole comprensione e disponibilità. La donna spiegava che le ragioni del suo gesto erano riconducibili alla sua difficile situazione economica. Dopo circa 20 minuti dall’arrivo del militare, giungevano sul posto anche personale dipendente dell’aliquota Radiomobile, della Stazione Carabinieri di Cinquefrondi, dei Vigili del Fuoco di Polistena (RC) e della Polizia di Stato. La donna, nonostante la paziente opera di persuasione del militare, si posizionava prima in ginocchio, di fronte ai soccorritori presenti dall’altra parte del guard rail, poi improvvisamente staccava le mani dalla barriera metallica lasciandosi cadere all’indietro. Alla percezione di ciò che stava per accadere, l’App. Pace, quello immediatamente piu’ vicino alla sventurata, non esitava a lanciarsi verso di Lei, afferrandola per il braccio per poi cingere la parte superiore del busto. Anche il militare, al fine di afferrare la donna, si sporgeva attraverso le barriere metalliche del guard rail, rischiando a sua volta di precipitare nel vuoto, circostanza che fortunatamente non si verificava in quanto veniva subito aiutato dagli altri operatori presenti. La donna è stata soccorsa e ricoverata presso il Reparto Psichiatrico dell’Ospedale di Reggio Calabria.

Condividi sui social

Reggio Calabria: la genesi dell’operazione “Epifania” che ha portato all’arresto di Domenico Giorgi

Il 06.01.2005, in Contrada Palazzi del Comune di Casignana (RC), veniva rinvenuto il cadavere di Favasuli Salvatore [nato a Siderno (RC) in data 16.01.1984, già residente in Africo Nuovo (RC), in Via G. di Vittorio nr. 3, all’epoca indagato per stupefacenti], attinto da diversi colpi di arma da fuoco, a circa 50 metri di distanza dalla sua autovettura ancora accesa. Da una prima ricostruzione del fatto, s’ipotizzò che l’omicidio del giovane africese fosse maturato nell’ambiente del traffico di sostanze stupefacenti cui il soggetto era dedito.

Le prime risultanze investigative, soprattutto, in relazione ai legami esistenti tra la vittima e i primi soggetti attenzionati, hanno evidenziato che il movente dell’omicidio potesse essere altresì costituito dalla chiara ed inequivocabile “vendetta” che Giorgi Domenico [di Sebastiano e di Strangio Caterina, nato a Locri (RC) il 16.03.1982, residente a Bovalino (RC), in C.da Lacchi nr. 8, pregiudicato per traffico di stupefacenti, inserito nelle famiglie dei “Giorgi” alias “Boviciani”, cugino materno degli “Strangio” alias “Jancu”, la cui sorella Teresa è coniugata con Cordì Cesare, cl. '78, figlio del “ragioniere” Cordì, indiscusso capo della cosca omonima] (nella foto ed all'uscita dalla caserma),  avrebbe posto in essere per punire l’ucciso per la relazione sentimentale che intratteneva con la di lui fidanzata (oggi moglie) Giorgi Iolanda [nata a Locri (RC) in data 29.01.1987, residente a Bovalino (RC), in C.da Lacchi nr. 8, moglie di Domenico e amante della vittima, è legata da vincoli di parentela con la famiglia Cordì di Locri, in quanto il padre della ragazza, Giorgi Cesare, cl. ‘51, è  fratello di Giorgi Jole, consorte del più noto Cordì Antonio, alias “u ragionieri”, capo indiscusso dell’omonima cosca, deceduto nel 2007]. Tale tesi è stata poi ulteriormente avvalorata dalla “vendetta”, consumata in data 31.10.2005, con l’omicidio di Giorgi Antonio [nato a Locri (RC) il 13.11.1984, ucciso dai familiari del Favasuli al n.1 in un agguato a colpi d’arma da fuoco ad Africo il 31.10.2005, già residente a Bovalino in contrada Lacchi nr. 8, fratello del predetto al n. 2], fratello di Domenico, cl. '82, commesso ad opera dei familiari del Favasuli, attualmente già destinatari di pesanti condanne passate in giudicato (operazione “Bellezza” dell’aliquota operativa della compagnia di Bianco eseguita nel febbraio del 2007). A seguito della condanna in primo grado degli esecutori dell’omicidio di Giorgi Antonio, nell’autunno del 2008 i carabinieri avviavano una nuova attività d’indagine volta a chiarire eventuali responsabilità del fratello dell’ucciso, destinatario dell’agguato del 31 ottobre 2005, Giorgi Domenico. Dall’analisi dei tabulati e le conversazioni telefoniche poste in essere all’epoca dell’omicidio, comparate con le dichiarazioni verbalizzate dalla persone interrogate, nella quasi totalità omertose e false tese  a costituire un alibi ai soggetti, si accertava: che i frequenti contatti tra il Favasuli e la moglie di Giorgi Domenico lasciavano intendere una relazione amorosa tra i due; che il Favasuli si era recato sul luogo del delitto poiché invitato da un amico, frequentatore anche del Giorgi Domenico, il cui telefono, all’epoca del fatto, agganciava proprio la cella di telefonia del luogo dell’omicidio. Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Varacalli Rocco, riscontrate dai carabinieri,  corroboravano l’ipotesi accusatoria: Varacalli dichirava di aver sentito da Gioffrè Giuseppe di San Luca (ucciso in Bovalino nel dicembre 2009) che il Favasuli Salvatore era stato ucciso dal fratello maggiore di Giorgi Antonio. Le investigazioni, inizialmente, sotto la direzione della DDA di Reggio Calabria, hanno evidenziato un contesto familiare di matrice ndranghetistica nel quale vivono gli indagati, senza però definire il movente ‘ndranchetistico in senso stretto. In considerazione del movente passionale ipotizzato per l’omicidio all’origine dei fatti commesso il 06.01.2005, nel 2009 veniva rimessa alla competenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, che emette l’attuale ordinanza. L’omicidio Favasuli risulta di fondamentale importanza nel contesto della faida di San Luca, in quanto Favasuli Salvatore, parente della moglie di Francesco Pelle cl. '77 inteso il Pakistano, costituisce di fatto la miccia che riaccende, dopo anni di silenzio, la cruenta lotta tra le consorterie dei Pelle-Vottari appunto e gli Strangio-Jancu, nella quale il primo a cadere in risposta sarà proprio Giorgi Antonio il 31 ottobre 2005, fratello dell’odierno arrestando e cugino di primo grado degli Strangio (cugino di Strangio Maria), al quale seguirà poi il tentato omicidio del predetto Pelle Francesco la notte  del 31 luglio del 2006, seguito dalla cosiddetta “strage di Natale il 25” dicembre dello stesso anno. In particolare: 06.01.2005 omicidio Favasuli Salvatore, cl. 84, di Africo; 31.10.2005, omicidio Giorgi Antonio, cl. 84, di San Luca, cosche “Giorgi Boviciani” – “Strangio Jancu”; 31.07.2006, tentato omicidio Francesco Pelle, cl. 77, detto “il Pakistano”, la cui moglie è imparentata con il Favasuli, il quale rimane paralizzato a seguito dell’attentato; 25 dicembre 2006, strage di Natale in San Luca in cui muore Maria Strangio, cugina di Giorgi Antonio e Giorgi Domenico (figli di Strangio Caterina).

Condividi sui social

Reggio Calabria: arrestato in Piemonte Domenico Giorgi

In nottata i carabinieri del comando Provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato a Rivalta (TO) Giorgi Domenico, nato a Locri (RC) il 16 marzo 1982, residente a Bovalino (RC), pregiudicato ritenuto affiliato alle famiglie dei “Giorgi” alias “Boviciani” e degli “Strangio” alias “Jancu” operanti nel territorio di San Luca (RC).

L’accusa à quella di omicidio commesso nei confronti di Favasuli Salvatore, cl. 1984, perpetrato in Casignana (RC) il 06 gennaio 2005, atto delittuoso questo che ha segnato di fatto la riapertura delle ostilità nella cosiddetta “faida di San Luca”.

Condividi sui social

Iiriti Editore presenta “Storia del Diritto Romano” di Felice Costabile

Com’è noto non furono i romani gli inventori del diritto ma solo loro, per ragioni storiche (e forse per capacità), furono in grado di creare quell’interpretazione del diritto cui tutt’oggi si dà il nome di giurisprudenza. Lo studio storico del diritto deve fornire qualcosa in più del semplice apprendimento, deve dotare l’allievo di metodi di ricostruzione e di lettura delle fonti. Il manuale (composto da due volumi) del Prof. Felice Costabile persegue questa via, analizzando in maniera analitica il diritto romano, nato e sviluppatosi all’interno di un tessuto sociale in continua evoluzione. L’autore inizia la sua analisi dalla fondazione di Roma, parla della monarchia latino-sabina, e attraversando il conflitto patrizio-plebeo giunge alla conquista della Magna Grecia e all’esordio dell’impero mediterraneo nel III secolo.

All’interno del primo volume spazio anche all’illustrazione degli organi assembleari e delle loro funzioni, all’evoluzione storica dell’ Editto, al processo per legis actiones e al processo formulare. Il tutto viene poi corredato dall’ultima parte della pubblicazione dedicata interamente alla crisi della RESPVBLICA: dalle conquiste imperiali alla politica graccana, dalla dittatura di Silla al bellum civile, dal progetto politico di Cesare ad Agusto. Su quest’ultima grande figura e sulla sua impronta politica è dedicata buona parte del secondo volume. Qui Costabile traccia un ritratto limpido e fedele di tutti gli imperatori romani, senza tralasciare la descrizione della società dell’epoca e delle gerarchie in essa esistenti.  Dopo l’evoluzione del diritto e della giurisprudenza, l’autore dedica l’ultimo capitolo ai “vangeli di Augusto” e alla concatenazione involontaria della vita di Cristo con l’ Impero di Roma. Il lettore apprende così che Cristo salvatore del mondo, risponde, nella costruzione di S. Paolo, alle stesse esigenze epocali che furono prima di lui soddisfatte da Augusto. L’eredità di Roma non risiede solo nel diritto privato ma anche nella concezione dello Stato risorta in età moderna. All’evento, in programma martedì 23 novembre p.v. alle ore 16.30 presso l'Aula Magna "A. Quiestelli" dell'Università Mediterranea adi Reggio Calabria, parteciperanno: Francesco Talarico – Presidente Consiglio regionale della Calabria;  Orazio Licandro – Ordinario di Diritto Romano Università Magna Grǽcia di Catanzaro; Lauretta Maganzani – Ordinario di Diritto Romano Università Cattolica di Milano-Piacenza;  Stefano Giglio – Straordinario di Diritto Romano Università di Perugia; Leo Iiriti – Editore; Pasquale Catanoso – Direttore del Dipartimento di Scienze Storiche Giuridiche Economiche e Sociali e Felice Costabile  – autore e Ordinario di Diritto Romano Università Mediterranea di Reggio Calabria. Coordinerà i lavori la giornalista Antonella Chirico.

Condividi sui social

Scuola Basket Viola: inizia anche il campionato Under 15

Inizia l’avventura Under 15 per i ragazzi della Viola allenati da Pasquale Iracà, Seby D’Agostino e Basilio Longo, che quest’oggi, al Centro Sportivo del rione Modena ore 18.45, affronta i pari età della Nuova Jolly. La formula del campionato Under 15 prevede una prima fase a carattere provinciale caratterizzata da due gironi all’italiana. Il girone A è formato da 4 squadre: Audax Basket, Basket Rosarno, Pol. Gioiosa Marina e YMCA Siderno, che si affronteranno in doppi incontri di andata e ritorno. Il girone B comprende 7 squadre: SB Viola, Nuova Jolly, Campus Audax Basket, Target Basket, Fortitudo Pellaro e Vis Reggio Calabria, che giocheranno incontri di andata e ritorno.

Terminata la regular season accederanno in semifinale provinciale la prima classificata del girone A e la seconda classificata del girone B che giocheranno andata e ritorno. Chi vincerà sarà ammessa in finale provinciale contro la prima classificata del girone B. Questa gara, unica, si disputerà in campo neutro. Le due finaliste provinciali saranno comunque promosse al girone unico regionale. L’Under 15 è un gruppo totalmente rinnovato con molti innesti dalla provincia che rientrano nell’operazione reclutamento voluta dal presidente Muscolino e che ha come obiettivo, nel medio-lungo periodo, di portare qualche ragazzo a indossare la maglia della prima squadra. Assieme alla squadra Under 17, che ha appena iniziato il campionato di serie D, costituiscono i gruppi di punta del settore giovanile neroarancio. Ancora tanto lavoro da fare per il responsabile del settore giovanile neroarancio Pasquale Iracà per far crescere i giovani cestisti che così si esprime in merito: "Questo è un gruppo totalmente nuovo formato da circa 22 ragazzi nati nel 1996. Accanto ai due prospetti più interessanti Lupusor e Latella, già nel giro della nazionale di categoria, ci sono tanti altri ragazzi di buone prospettive grazie anche alle sinergie in atto con Cestistica Gioiese, Lumaka e Jumping. Siamo all’inizio di un percorso che durerà 3 o 4 anni e ancora oggi non siamo molto competitivi ma la cosa più importante è che il gruppo ha buoni mezzi fisici e soprattutto ampi margini di miglioramento sui quali ci stiamo impegnando quotidianamente. In questa fase è fondamentale il lavoro svolto assieme al preparatore fisico Fabio Falcomatà e al nostro metodologo Gaetano Rosace per migliorare i prerequisiti condizionali dei ragazzi sui quali impostare il lavoro tecnico-tattico. Oltre al campionato under 15 parteciperemo con lo stesso gruppo al campionato under 17 e stiamo portando avanti un’ulteriore collaborazione con un altra società reggina per consentire a tutti di giocare un adeguato numero di partite. Oggi incontriamo la Nuova Jolly, formazione reggina che ha grandi ambizioni: è una buona occasione di confronto per valutare i nostri progressi dopo due mesi di lavoro". (A cura della collega Federica Morabito dell'Ufficio Stampa T. B. Viola).

Condividi sui social