Reggina Ancona 0-3: interviste post gara
Una partita “chiusa” quando mancano 7 minuti alla fine della prima frazione di gioco. Una Reggina inguardabile, indecente, persino imbarazzante. Una valanga di fischi per giocatori ed allenatore. I soliti cori, “normali” in occasioni del genere (“Lillo caccialo” “Salta la panchina Novellino salta la panchina”), riesumati a corollario della gara stravinta dall’Ancona. Ecco, in estrema sintesi, la X^ gara di campionato degli amaranto.
Il primo, ovviamente, a presentarsi in sala stampa, felice ma apparentemente compassato, è l’allenatore ospite Sandro Salvioni. Tutto facile oltre misura? Non tanto. All’inizio del secondo tempo abbiamo subito il ritorno dei padroni di casa che ci hanno chiusi un pò alla ricerca del pareggio. Direi che siamo stati fortunati, ma la fortuna spesso va cercata. Cosa significano per l’Ancona questi 3 punti? Significano che sono altri 3 punti che ci serviranno per raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. Qualcosa da rimproverare ai suoi ragazzi? Giusto una cosa. Un qualche occasione abbiamo giocato in maniera leziosa, in punta di piedi, e questo ha permesso alla Reggina di prendere coraggio. Le differenze tra l’Ancona e la Reggina? Io guardo in casa mia. I ragazzi hanno giocato una partita eccellente, sono stati bravissimi soprattutto nelle ripartenze rapide e veloci. 1 punto a Torino (dove si è preso il pari a tempo scaduto) ed addirittura 3 a Reggio. Il campionato di serie B è impazzito o cosa? Stiamo facendo molto bene sin dai primi giorni di ritiro e di preparazione, sono soddisfattissimo del gioco e dei risultati. Lei è subentrato ad Ancona a 4 giornate dalla fine del campionato scorso. Quando mi hanno chiamato ho accettato solo perché la squadra, per sue caratteristiche, era veloce, rapida, giocava bene. Ed oggi? Abbiamo gestito bene la palla come meglio non avremmo potuto e non ripetendo gli errori che a Torino ci erano costati la vittoria e, quindi, 2 punti. Esce il mister ed in sala stampa entra sicuramente uno dei maggiori protagonisti della partita: Matias Miramontes. Ha giocato una partita perfetta: il rigore procurato, il goal fatto, prezioso sia a centrocampo che in attacco. Sono contentissimo per la mia prestazione ed ovviamente siamo contentissimi come squadra. Speriamo di continuare così. Si aspettava una Reggina così tanto permissiva? Noi abbiamo fatto una partita perfetta, complimenti all’Ancona. L’obiettivo? E’ non retrocedere, dopo la sosta natalizia vedremo dove saremo e capiremo dove potremo arrivare. Cosa vi ha detto Salvioni? Il mister vuole vincere a tutti i costi ma, al contempo, ci toglie a tutti la paura di dosso per cui giochiamo tranquilli.
Dopo un lunghissimo colloquio con la squadra all’interno dello spogliatoio, finalmente si presenta in sala stampa Walter Novellino (nella foto). Credo ci sia un errore di fondo. Evidentemente questa squadra ha dei problemi congeniti. Questi giocatori li ha scelti lei, e se ne assume le responsabilità, o c’è stato un condizionamento della Società? Nei momenti di difficoltà l’allenatore deve metterci la faccia. Abbiamo iniziato bene. Ho fatto delle richieste e sono stato accontentato, ma non sotto l’aspetto caratteriale. Pretendo rispetto del lavoro e di tutto quello che faccio durante la settimana. La partita di oggi? L’abbiamo preparata molto diversamente da come, invece, l’abbiamo giocata. Mi dispiace l’aver sentito i cori del pubblico (già riportati, n.d.r.). Sono qui davanti a voi, per il rispetto del vostro lavoro, ma non sono di certo l’unico responsabile. Con Brienza si è visto qualcosa di più e di maggiore qualità. Non siamo quelli che avete visto oggi. Non vedo il mio lavoro in campo, ma mi assumo ogni responsabilità. In questo momento sono qua io e di tutto ne rispondo io. Perché dopo 10 giornate di campionato la sua squadra non si riesce ad esprimere? In questo momento Novellino non è difendibile. Caratterialmente questa non è la mia squadra. Dopo una sconfitta per 3 a 0 subìta in casa non credo si possa dir nulla neppure per tentare di giustificare una partita del genere. La Reggina è lenta, molle nel fisico e nelle idee, deconcentrati e prevedibili. Non riesce a spiegarsi lei o non la capiscono i giocatori? Evidentemente non recepiscono. Oggi dovevamo giocare una partita esclusivamente sotto il piano del carattere e della voglia di vincere. Vi dico solo che abbiamo preparato la partita in maniera molto diversa da come l’abbiamo giocata. Si sente tradito da qualcuno dei suoi uomini? Tradito no, ma mi aspettavo qualcosa di molto diverso rispetto a quello che sto vedendo. Le mie squadre, se hanno carattere, le partite le giocano invece qualcuno ha inteso giocare di fino e non ha capito che siamo in serie B e che qui le finezze non solo non servono ma possono anche essere controproducenti. Alla fine, quando i risultati non vengono, paga sempre l’allenatore. E’ vero, ed io sono qui. A Modena, nonostante la sconfitta, la Reggina aveva dimostrato qualcosa in più rispetto al passato, ed invece? Parlare stasera per me è difficile. E’ un periodo di difficoltà nel capire tante cose. Devo parlare bene con i miei giocatori. Abbiamo lavorato bene in queste due settimane ed invece abbia giocato senza carattere. Molto dev’essere cambiato, in tutto questo non c’è un solo aspetto positivo. Nella mia vita ho ottenuto tutto quello che ho ottenuto perché ho dimostrato di avere le palle ed anche adesso lo sto dimostrando. Ma è chiaro che ho anche bisogno di avere gente con le palle come me!