Crisi: Cuzzola “Comuni in dissesto”

di Enzo Cuzzola*. E’ evidente come ormai in Calabria, ma non sbaglio a dire in tutta Italia, i comuni sono allo stremo, afflitti da problemi economici e finanziari, che li attanagliano e li rendono uguali o per poco o nulla differenti, nelle risultanze di bilancio. Non si contano più, nella nostra Regione, i Comuni ai quali Corte dei Conti ha inviato la diffida ai sensi dell'art. 6 del dlgs 149 2011. Dunque non una difficoltà solo reggina, ma un percorso complicato che a macchia di leopardo sta coinvolgendo gli enti locali senza lasciar speranza: penso, tra gli ultimi casi, ai Comuni di Amantea, Locri e Chiaravalle Centrale che, come Reggio, hanno appena risposto o stanno rispondendo alla richiesta “ultima” di chiarimenti sulle soluzioni individuate per evitare il dissesto.

Ma, come dicevo in premessa, l’elenco si allunga e si estende a tutta Italia, se ricomprendiamo nello stesso anche gli enti ai quali Corte Conti ha inoltrato la prima diffida ai sensi del citato decreto. Purtroppo quindi i sintomi del dissesto, quali gli squilibri di bilancio, il costante ricorso alla anticipazione di cassa, l’ incapacità di riscuotere le proprie entrate e di riconoscere i debiti fuori bilancio , sono molto diffusi e si diffonderanno sempre di più, anche a causa del pesante taglio dei trasferimenti statali dell’ ultimo triennio. Si pensi che, in detto periodo, i tagli ai trasferimenti hanno abbattuto di circa il 40% l’ammontare annuo degli stessi, senza contare l’abrogazione “nascosta” di alcune altre entrate, come l’addizionale enel. Viene allora da pensare che si i comuni hanno forse prestato, in passato, poca attenzione agli equilibri di bilancio ed ora ne pagano le conseguenze, ma dette conseguenze sono molto molto aggravate da una azione di Governo che ha “pareggiato” i propri conti scaricando la tensione sui bilanci locali. Quindi i comuni rischiano il crollo finanziario ed allora non si tratta più di porre rimedio alle allegre spese degli stessi, qui si tratta, a mio avviso, di impedire il collasso degli stessi con le pesanti ed immaginabili ripercussioni sociali sul territorio, già pesantemente devastato dai riflessi di una crisi esogena. Ripercussioni che potrebbero addirittura essere aggravata dall’ingresso sotto i vincoli del patto di stabilità dei comuni con meno di 5 mila abitanti (la quasi totalità dei comuni Calabresi). Dal canto suo il Governo ha approntato la procedura che dovrebbe aiutare gli enti ad evitare il default e molto opportunamente e' scomparsa, nell’emendamento del Senato, la limitazione all’accesso degli enti con meno di 20 mila abitanti, improvvidamente introdotta da un emendamento della Camera. Adesso tutti gli altri attori devono fare la loro parte: i comuni, in primo luogo, che devono affrontare seriamente il problema degli equilibri di bilancio e non solo per evitare l’intervento di Corte Conti; la stessa Corte Conti che deve monitorare costantemente i bilanci degli enti nell ambito di quel rapporto collaborativo che purtroppo stenta a definirisi nei contorni essenziali; la nostra Regione che deve offrire agli enti del territorio, che non hanno sicuramente risorse sufficienti, il necessario supporto tecnico scientifico, come avviene in altre realtà regionali, dove la direzione regionale enti locali offre un costante e gratuito supporto formativo e consulenziale agli enti locali. Serve, dunque, uno sforzo univoco e concentrico, evitando di alzare inutilmente un livello di allarme sociale già pesantemente condizionato. *Ex Dirigente Ragioneria Comune di Reggio Calabria.

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Reggio di Calabria: per l’Aeroporto dello Stretto positivi segnali di ripresa, Porcino: “A novembre diecimila passeggeri in più rispetto al 2011”. Volotea, nel periodo festivo si vola tutti i giorni da Reggio a Venezia

Positivi segnali di ripresa per il traffico passeggeri dell’Aeroporto dello Stretto. Buoni risultati che seguono, a dire il vero, la leggera flessione negativa del mese di ottobre (-10%) in linea con il riepilogo di Assaeroporti attestatosi al -4,7% su scala nazionale. Nel solo mese di novembre, secondo la stessa Società di Gestione, sono ben 46.986 i passeggeri che hanno scelto di viaggiare dall’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”. Un dato significativo se confrontato ai 37.938 passeggeri del novembre 2011 e, soprattutto, se consideriamo la crisi economica che spinge verso il basso il traffico di passeggeri. A Reggio Calabria, invece, sono quasi diecimila le persone in più che hanno scelto l’Aeroporto dello Stretto.

Il che rappresenta un più che lusinghiero +23,85% aumento di passeggeri. Certamente – dichiara il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino – la coincidenza della avvenuta chiusura temporanea dello scalo di Fontanarossa avrà pure giovato a questo incremento di passeggeri. Noi dal canto nostro, come Aeroporto dello Stretto, con i mezzi di cui disponiamo ce l’abbiamo messa tutta per informare i passeggeri di Messina e provincia sulla offerta e sui servizi che offriamo alla clientela. La nostra scommessa – prosegue Porcino – sarà vinta se questa importante clientela messinese continuerà a scegliere la comodità e la vicinanza territoriale dell’Aeroporto dello Stretto. Molto c’è ancora da fare. Infatti se guardiamo l’attuale offerta dei voli e delle destinazioni esistenti sicuramente anche noi  di Sogas – ammette Porcino – riteniamo che le stesse meriterebbero di essere maggiori e ben più variegate. Stiamo incalzando molte compagnie invitandole ad investire sul nostro scalo indipendentemente da qualsivoglia forma di incentivo economico. I fattori che spingono una compagnia aerea ad operare presso uno scalo sono infatti molteplici. Il lavoro che stiamo facendo volto al superamento delle limitazioni tecniche applicate allo scalo da Enac va appunto nella direzione di creare tutte le condizioni affinché tutte le compagnie aeree non abbiano più scuse da accampare ed inizino ad operare da Reggio Calabria. L’Aeroporto dello Stretto ha dimostrato in questi mesi che ha una clientela che risponde bene alle novità, che ha voglia di volare. Proprio per questo accogliamo con particolare favore la scelta di Volotea che – come peraltro comunicato dalla stessa compagnia low cost (riportato a seguire, n.d.r.) –  a partire dal 20 dicembre fino al 6 gennaio 2013 aumenterà l’offerta dei collegamenti disponibili dallo scalo calabrese, in direzione di Venezia: partire sarà quindi ancora più facile, comodo e conveniente per tutti coloro che vogliono approfittare del break invernale per decollare alla scoperta di una destinazione affascinante e suggestiva, come Venezia o per raggiungere facilmente rinomate località sciistiche del Paese come Cortina o le Dolomiti. Nel dettaglio, da Reggio Calabria verso Venezia sono previsti voli quotidiani dal 20 dicembre al 6 gennaio, ad eccezione del 25, 28, 30 e 31 dicembre e del 2 gennaio, quando non sarà effettuato alcun collegamento. Volotea, la compagnia aerea low-costche collega le città di medie e piccole dimensioni, ha deciso di augurare a suo modo Buon Natale! a tutti i viaggiatori reggini. A partire dal 20 dicembrefino al 6 gennaio 2013 verrà infatti aumentata l’offerta dei collegamenti disponibili dallo scalo calabrese, in direzione di Venezia: partire sarà quindi ancora più facile, comodo e conveniente per tutti coloro che vogliono approfittare del break invernaleper decollare alla scopertadi una destinazione affascinante e suggestiva, come Venezia. Con questa iniziativa Volotea dimostra ancora una volta di prestare particolare attenzione alle esigenze dei propri passeggeri, che potranno così pianificare trasferte e spostamenti, usufruendo di un parco voli ancora più ampio e con tariffe alla portata di tutti. Il calendario con i voli aggiuntivi è già disponibile sul sitowww.volotea.com, presso le agenzie di viaggio o contattando il call center Volotea al numero 199.208.717. Nel dettaglio, da Reggio Calabria verso Venezia sono previsti voli quotidiani dal 20 dicembre al 6 gennaio, ad eccezione del 25, 28, 30 e 31 dicembre e del 2 gennaio, quando non sarà effettuato alcun collegamento.

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto, grazie al pronto intervento del personale Sogas garantiti voli regolari. Porcino: “Guasto anomalo ai nastri bagagli, stiamo accertando le cause”

Un malfunzionamento ai nastri che trasportano i bagagli all’interno dell’aerostazione. Un guasto sicuramente “anomalo”. Questa la brutta sorpresa che si è presentata nella notte tra Sabato e Domenica al responsabile in turno della Società di Gestione dello scalo. E tutto ciò non  avviene in un giorno qualsiasi. Certamente non in un periodo qualsiasi. L’Aeroporto dello Stretto in questo ultimo mese, infatti, sta notevolmente accelerando il suo cammino di risanamento e di rilancio.

Le prenotazioni registrate, ad eccezione di Blue Express che mediamente viaggia con un riempimento del 60% circa, per i voli Alitalia registrano picchi del 100% e addirittura, in alcuni giorni si verificano casi di overbooking; stesso discorso vale per Volotea (tratta Reggio/Venezia) che arriva in previsione ad un load factor previsto del 85%. A titolo esemplificativo il monitoraggio di Alitalia, fino a domenica, è stato indicativamente di 163 prenotati sui 165 posti disponibili Airbus A-320, con dei casi di 173 pax booked, così come Volotea che prevede 98 pax su 115 di offerto reale per gli aeromobili più piccoli quale il boeing 717. Complice la chiusura dello scalo etneo che ha determinato, inoltre, un notevole incremento dell’utenza messinese, dato altamente significativo, desumibile dalla affluenza di passeggeri trasportati dai bus navetta Autolinee Federico ed Atam, rispettivamente Messina Cavallotti – Aeroporto dello Stretto e Porto – Aeroporto. Ricadute positive per l’Aeroporto dello Stretto che però si è fatto trovare pronto e preparato a soddisfare le esigenze della utenza messinese. Nelle settimane scorse, solo per fare un esempio, Alitalia ha chiesto di ospitare un volo charter, sempre operato dallo stesso vettore, a favore del Catania calcio, il quale ha preferito lo scalo reggino a quello di Sigonella o addirittura Palermo. Ed è proprio in questo scenario positivo che si inserisce il guasto “anomalo” ai nastri trasportatori. Il Presidente Porcino, subito allertato, si è imediatamente precipitato in aeroporto e, nonostante fossero appena le tre di notte, grazie al pronto intervento assicurato da larga parte del personale della Società di Gestione e della sua collegata, Sogas Service, si è riusciti a scongiurare il peggio. “Adesso tiriamo un sospiro di sollievo, – dichiara Porcino commentando quanto è successo – posso tranquillamente affermare che abbiamo avuto modo di saggiare le capacità di reazione del “sistema” Sogas che regge benissimo anche di fronte ad “urti” imprevisti. E questo lo si deve unicamente allo spirito di dedizione e abnegazione dimostrato anche in questa occasione dagli operai e dalle maestranze sia di Sogas sia della società di servizi dello scalo reggino ad essa collegata, Sogas Service. Il malfunzionamento dei nastri destinati al trasporto bagagli è stato superato garantendo una costante presenza fisica in ogni fase del processo di parte del nostro personale così al fine di veder rispettate tutte le procedure di routine e, soprattutto, garantire la pressoché assoluta puntualità per ogni volo operato nello scalo. La cosa che probabilmente deve fare riflettere – sottolinea Porcino – è la “strana coincidenza” che un simile guasto “anomalo” sia stato provocato proprio nel giorno in cui dal Tito Minniti era previsto il decollo di ben due voli charter disposti dal Ministero Della Difesa poiché finalizzati al trasporto di ben duecentotrenta militari fino in Sardegna. Ebbene nonostante questo “imprevisto” l’Aeroporto dello Stretto si è dimostrato all’altezza della situazione e tutto si è svolto regolarmente con soli 5 minuti di ritardo rispetto ai tempi altrimenti previsti per le operazioni. Possiamo quindi dire che stavolta gli è andata proprio male.. Chiunque voleva creare delle difficoltà all’Aeroporto dello Stretto sarà rimasto dispiaciuto e con l’amaro in bocca. Una cosa è certa: stiamo già accertando le cause e le responsabilità. Quel che più conta – conclude Porcino –  è che la nostra clientela sia rimasta come ogni giorno soddisfatta del servizio che offriamo. Lo stesso Governatore Scopelliti trovandosi in aeroporto pronto a partire penso non si sia nemmeno accorto di nulla… E questo è sintomo di grande professionalità di tutti i nostri dipendenti che non smetterò mai di ringraziare insieme a tutte le altre autorità tutte presenti presso lo scalo per la preziosa collaborazione fornita alla Sogas ad esempio in questa circostanza “anomala”.

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Dissesto al Comune di Reggio di Calabria: Cuzzola “A chi giova il balletto delle cifre?”

di Enzo Cuzzola*. “Da giorni, in città, circola voce e si legge anche (purtroppo…) che il disavanzo del Comune di Reggio Calabria, al 31 dicembre 2010 (il buco secondo qualcuno) sarebbe di 679 milioni, attribuendo tale quantificazione alla  Corte Conti. Non è così. Corte Conti non quantifica il debito dell’Ente, bensì gli impegni conservati a bilancio, cioè i residui passivi, questi rappresentano gli impegni per prestazioni, forniture, lavori ecc., che l’ente ha assunto, ma non è detto che siano debiti, almeno sino a quando tali impegni non si siano tradotti in effettive esecuzioni e prestazioni.

Si controlli poi il certificato al bilancio consuntivo, pubblicato sul sito del Ministero dell’interno, si vedrà come, di 679, 423 milioni circa rappresentano impegni per opere da eseguire. Si controlli poi una qualunque annualità pregressa, per esempio il certificato al consuntivo 2001 si vedrà che a quell’epoca i residui ammontavano a circa 238 milioni e pochissimi di questi erano relativi ad opere da eseguire, ma non erano certamente debiti. Quindi 679 milioni non è l’importo del debito e non è l’importo del disavanzo. Le regole del Tuel ed i principi contabili dell’Osservatorio sulla finanza locale stabiliscono regole e procedure per determinare entrambi i valori. Il disavanzo è dato dalla somma tra saldo di cassa più residui attivi (somme accertate a credito) meno i residui passivi (somme impegnate a debito); al 31 dicembre 2010 era di 118 milioni, sceso a 107 nel 2011. I debiti sono rappresentati dai provvedimenti di liquidazione emessi  a fronte di eseguite prestazioni e/o esecuzioni di opere e/o di forniture. Alla definizione di questo importo gli Uffici hanno lavorato fino alla cessazione del mio incarico, senza giungere ad una definitiva quantificazione, ma avendo approntato tutti gli interventi necessari anche sulle procedure informatiche, oggi qualcuno potrebbe portare a termine quella attività. Tuttavia già dal primo approccio a questa problematica abbiamo potuto constatare come l’effettivo indebitamento, nei confronti dei prestatori di lavori, servizi e forniture o nei confronti di beneficiari di trasferimenti anche per conto di altri enti, non possa assolutamente superare l’importo del disavanzo di 118 milioni, dato che parecchi degli importi non correttamente imputati in bilancio (e che hanno appunto generato il disavanzo) sono stati effettivamente pagati, anzi molte volte l’imputazione impropria era avvenuta proprio per consentire il pagamento (sul tema si controlli la relazione dei Revisori al consuntivo 2010). Importante è anche affrontare il tema dissesto. Abbiamo sempre affermato che il dissesto è da evitare, date le nefaste conseguenze che avrebbe sulla già precaria condizione socio-economica del nostro territorio, ed abbiamo sempre affermato che si può evitare, dismettendo il patrimonio immobiliare. Corte Conti mette in dubbio la destinabilità dei proventi delle dismissioni a copertura del disavanzo, in contrasto con pronunce di altre sezioni regionali (vedasi Corte Conti Basilicata 38/2011), ma soprattutto ignorando che il Governo, nel cd decreto Salva Enti (DL 174/2012) al neo introdotto art. 243 bis, del tuel, comma 8 lettera g, prevede espressamente, per ammettere gli enti locali alla procedura di riequilibrio dei bilanci tesa ad evitare il dissesto, che l’ente “abbia previsto l'impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente”. Allora che senso ha, pensare al dissesto, mentre pende la conversione del decreto sopra citato (che deve avvenire entro il 10 dicembre), che il Governo ha fortemente voluto per salvare gli enti con più di 20 mila abitanti dal dissesto, istituendo la procedura del riequilibrio del bilancio, la quale sarà estesa, come da appositi emendamenti alla norma voluti dalle Camere, anche agli enti, come Reggio, per i quali Corte Conti ha avviato la procedura di dissesto guidato". *Ex Dirigente Ragioneria Comune di Reggio Calabria.

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Reggio di Calabria: Popolari e Liberali, il Movimento femminile in riunione su “Donne, lavoro e politica” presieduta da Nucera

Donne, lavoro e politica. Un accostamento spesso conflittuale, soprattutto nel Mezzogiorno ed in Calabria. Sono stati questi i temi di un riunione del Movimento femminile dei Popolari e Liberali di Reggio Calabria, presieduto da Maria Rita Nucera, dirigente comunale del movimento. La Calabria è tra le regioni dove è più lato il livello di disoccupazione delle donne. Potrebbe essere un dato normale, considerando il livello complessivo di disoccupati della regione. Ma non è così.

L’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, nelle professioni, nei ‘posti che contano’, resta sempre difficile. Lo confermano i dati dell’Istat che parla di azzeramento delle probabilità per le donne del Sud di trovare lavoro. Il tasso di occupazione femminile nel Sud è infatti precipitato al 32,1% un dato che non si registrava dal secondo trimestre del 2004. E che dire della politica al femminile? L’Italia resta il paese in cui le donne continuano a essere sottorappresentate nelle istituzioni politiche e ad avere scarse possibilità di carriera per il limitato accesso alle posizioni di potere. “Sono state introdotte le cosiddette ‘quote rosa’, uno strumento al quale siamo e restiamo fortemente contrari – ha commentato la Nucera – che è per noi rappresenta una sorta di ‘ghetto’ dentro cui si pensa di elargire quel minimo riconoscimento, giusto per salvare la faccia della politica, al ruolo delle donne”. “Non è affatto così – ha proseguito la Nucera – In politica, soprattutto oggi, c’è bisogno del protagonismo delle donne. Della loro sensibilità, della loro capacità a comprendere e risolvere i problemi che si presentano davanti”. Da qui l’appello rivolto a tutte a dare più importanza alla politica, all’elaborazione che essa richiama sui problemi della società, chiamando a raccolta le associazioni, gruppi femminili, singole donne, per aprire una nuova fase della politica italiana e meridionale, in particolare. Nel Parlamento italiano il rapporto tra presenza femminile e maschile e di 1 a 5. Ma all’interno delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra il divario è ancora molto alto, a dimostrazione delle ‘diverse sensibilità’ che esistono all’interno dei vari partiti. “Certo – ha rilevato la Nucera – molte cose stanno cambiando, e riscontriamo che a livello nazionale la presenza delle donne nei settori più importanti della società è in costante aumento. Ma serve ancora del tempo, soprattutto in Calabria. Tuttavia, noi, non intendiamo attendere passivamente che la componente maschile ‘faccia spazio” non solo in Italia, ma anche in Calabria”. “E altrettanto offensiva consideriamo l’idea  avanzata dalla Commissione Europea – ha ancora detto la Nucera – di introdurre norme comuni che impongono la presenza di un numero maggiore di donne nei consigli di amministrazione delle grandi società europee. Ipotesi sulla quale, peraltro, molti Paesi dell’Unione hanno già manifestato la loro opposizione”. “Si dice che le donne italiane hanno smesso di lottare. Non è così. Serve oggi – ha proseguito la Nucera – una profonda presa di coscienza. La situazione potrebbe cambiare solo se le nuove generazioni di donne, oggi più preparate, più competenti, più attrezzate, si impegneranno per cambiare la società. E’ questo il nostro obiettivo, la nostra missione, che ci permetta di diventare protagoniste del nostro futuro e di quello dei nostri figli”.

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Reggio di Calabria: SOGAS, il Presidente Porcino puntualizza “L’aeroporto dello Stretto non ha 34 milioni di debiti. Dati riferiti al vecchio bilancio 2010 e frutto di inesattezze contabili del passato”

«Non ammonta assolutamente a quasi 34 milioni di euro il deficit della Sogas, ma non tocca i 14 milioni, stando a quanto certificato nel bilancio di previsione dell’ultimo esercizio finanziario 2011». Lo afferma il presidente della società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto, dr. Carlo Porcino. La questione – puntualizza il presidente della Sogas – va inquadrata nei suoi termini precisi. I dati diffusi dal prestigioso quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, connessi a passività complessive per 33,7 milioni di euro, di per sé sono corretti. Ma scontano due pecche: sono aggiornati “solo” a fine 2010, cioè prim’ancora che fosse operativa questa governance, e includono anche gli elementi contabili riferibili a Pon e Por.

Così – spiega lo stesso Carlo Porcino – sotto il profilo attivo sono considerati 18,7 milioni di euro di fondi Pon e Por regolarmente riconosciuti a Sogas nel corso di una conferenza di servizi e che saranno utilizzati per appaltare nuovi lavori; similmente, sono considerati ai fini della formazione delle “passività” anche 19,9 milioni di euro residui della precedente gestione e che saranno comunque utilizzati per la realizzazione di lavori che attengono allo scalo dello Stretto peraltro già appaltati, 12 dei quali in particolare risultano impegnati per l’appalto relativo alla nuova aerostazione. La confusione circa la quantificazione dell’effettiva situazione debitoria di Sogas nasce dalla circostanza che, sotto il profilo dei crediti come sotto il profilo debitorio, queste somme dovevano essere inquadrate come “conti d’ordine” e non inserite nell’ordinario bilancio della società». Al fine di ripristinare la più corretta e puntuale informazione circa l’effettiva salute delle casse della Sogas, il presidente del Consiglio d’amministrazione mette in chiaro che «l’ultimo bilancio approvato, cioè il documento contabile riferito all’esercizio finanziario 2011 e approvato il 28 giugno u.s., certifica debiti per 13,8 milioni di euro: 7 milioni dovuti ai fornitori; 1,2 milioni verso istituti previdenziali, che abbiamo peraltro già provveduto a rateizzare in 72 tranches; e ulteriori 5,4 milioni di cui non conosciamo la genesi esatta per via d’improprie modalità contabili adottate nel passato e che andranno via via ricondotti ai singoli aventi causa. Nello specifico, poi, oltre metà del debito verso fornitori (4,5 milioni) è incarnato da somme rivendicate da Sicurcenter, società che cura la sicurezza in àmbito aeroportuale, prim’ancora che questa compagine assumesse il controllo della Sogas; la gestione attuale ha ottenuto una consulenza tecnica che ha riconosciuto fondate le rivendicazioni Sicurcenter limitatamente a 2,5 milioni di euro. Somme, si badi, sulla cui erogazione resta comunque pendente il contenzioso presso il Tribunale civile di Reggio Calabria». Oltre al 28 giugno 2012, c’è poi un’altra data da menzionare: è il 12 luglio scorso. «In quell’occasione il Cda della Sogas ha approvato un prestito obbligazionario da 6,2 milioni di euro con la Bnl quale capofila, che – evidenzia il presidente Porcino – consentirà di risolvere la gran parte dell’effettiva situazione debitoria attuale, in via di risoluzione anche mediante ogni opportuna transazione». Ufficio di Presidenza, Relazioni Esterne e Istituzionali.

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Reggio di Calabria: Relazione della Commissione di Accesso al Comune, le precisazioni dell’avv. Albanese legale di Nasso (Amministratore Unico S.at.i.)

Ho ricevuto incarico dal dott. Ivano Nasso, amministratore unico della S.at.i. s.r.l., al fine di fornire alcuni chiarimenti in relazione al contenuto di alcuni articoli di stampa pubblicati nelle scorse settimane su alcuni quotidiani aventi ad oggetto il mio cliente relativamente a quanto riportato alle pagg. 168 e 169 della Relazione stesa dalla Commissione di Accesso al Comune di Reggio Calabria. In primo luogo, è stata richiamata la parte della Relazione della Commissione in cui si afferma che, in data 12.3.2012, il dott. Ivano Nasso sarebbe stato “segnalato” alla banca dati delle Forze dell’Ordine di Polizia dai carabinieri di San Ferdinando (RC) per “bancarotta fraudolenta, disciplina del fallimento e simulazione di reato perché ritenuto colpevole, in concorso con altri, della sottrazione di macchinari del valore di circa 5 milioni di euro ai danni dei creditori dell’Azzurrina s.r.l.”.

Sul punto, a parte l’infondatezza in fatto di quanto ipotizzato dai carabinieri nella indicata “segnalazione”, preme rilevare che, su richiesta avanzata in data 29.10.2012 dal sottoscritto difensore ai sensi dell’art. 335 del codice di procedura penale, la Procura della Repubblica di Palmi ha rilasciato apposita certificazione dalla quale non risulta pendente alcun procedimento penale nei confronti del dott. Ivano Nasso, né in relazione ai reati di bancarotta e simulazione di reato indicati nella “segnalazione” dei carabinieri di San Ferdinando, né in merito a reati di diverso tipo afferenti quei fatti ovvero altri. Così come il certificato dei carichi pendenti rilasciato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria lo scorso 15.10.2012 risulta negativo. Quanto invece alla circostanza che nel 2003 il dott. Ivano Nasso è stato controllato a bordo della medesima autovettura con De Angelis Michelangelo, di professione imprenditore edile, al di là della circostanza che l’unico controllo in oggetto risale a ben nove anni orsono, preme evidenziare il fatto che la stessa Relazione della Commissione di Accesso ha evidenziato il fatto che non costui, ma un di lui parente sarebbe soggetto considerato “contiguo” ad una associazione mafiosa. Circostanza, questa, non precisata da alcuni quotidiani. Infine, preme sottolineare il fatto che la Relazione della Commissione di Accesso al Comune di Reggio Calabria non ha mosso alcun rilievo in merito alla società S.at.i. s.r.l. della quale il dott. Ivano Nasso è amministratore unico ed, in particolare, ad un eventuale “travisamento della finalità per le quali è venuta alla luce” di cui si è letto in qualche articolo di stampa. Avv. Francesco Albanese.

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Reggio di Calabria: la Costa Voyager in città, Nasso (Amministratore S.at.i.) “Un successo per Reggio”

Una bella giornata ha fatto da cornice all'arrivo della Costa Voyager il primo novembre a Reggio Calabria. I turisti francesi hanno quindi potuto apprezzare oltre alle bellezze reggine anche la mitezza del clima propria del nostro territorio. Degli oltre 800 turisti sbarcati circa la metà ha scelto di fermarsi in città approfittando dei vari servizi d'accoglienza gratuiti offerti dalla S.at.i. la società in house del Comune di Reggio Calabria. Un bilancio assolutamente positivo secondo l'Amministratore della S.at.i. Ivano Nasso, presente, insieme al Prefetto dott. Vincenzo Panico, al saluto del Comandante della Costa Voyager alle autorità. 

"Abbiamo fornito una serie di servizi di accoglienza ed assistenza a tutti coloro che hanno voluto conoscere la nostra città – ha dichiarato Nasso – indispensabile è stato il know-how acquisito nell'ambito delle attività del progetto Le Terre della Fata Morgana che ci consente, anche con breve preavviso, di mettere in campo una macchina organizzativa ormai rodata ed efficiente". Ed in effetti, a ben guardare i numeri della giornata sono di assoluto rilievo; oltre 400 turisti hanno affollato l’infopoint ed usufruito dei vari servizi: il city tour (190 persone), lo shuttle per i Bronzi (120 persone) e quello per il centro città (110 persone), tutte assistite impeccabilmente dal personale della S.at.i. che si è destreggiato perfettamente anche nei momenti di maggiore affluenza al desk informativo ed al piazzale di partenza dei Bus. Questi nello specifico i servizi offerti durante l’intero periodo d’attracco della nave in porto: l'infopoint allestito con il bus di rappresentanza delle Terre della Fata Morgana dove è stata fornita assistenza in lingua e distribuito materiale informativo sulla città oltre che informazioni e prenotazioni dei servizi predisposti; un servizio transfert da e per Palazzo Campanella ogni 40 minuti; uno shuttle da e per il centro in partenza ogni 30 minuti con fermata nei pressi del Monumento ai Caduti, in corrispondenza di Piazza Italia ed il bus cabrio con audio multilingua per la visita turistica della città che ha garantito ben 5 corse riscuotendo, come d’altronde le altre iniziative, un ottimo successo documentato dai questionari di customer satisfaction compilati prima dell'imbarco dai visitatori. Inoltre è stato previsto un servizio di supporto per esigenze particolari con un pulmino da 8 posti che si è rivelato molto utile per i piccoli spostamenti tra la Banchina di Levante ed il piazzale di partenza bus. In poche ore i turisti hanno potuto apprezzare i punti d’interesse storico, artistico e culturale della nostra città, la nostra cucina (gelati ed aperitivi li hanno letteralmente conquistati) e le tradizioni locali, ad attenderli infatti al rientro dalla visita c’era il gruppo folkloristico “Gli Agatini”, contattato per l’occasione, che li ha intrattenuti coinvolgendoli in danze popolari al ritmo suggestivo della tarantella. “Tutto superbo”, questo il commento ricorrente dei turisti intervistati dalle emittenti locali. Un giudizio che ripaga la S.at.i. e la nostra città per tutti gli sforzi compiuti alla vigilia di questo importante evento e che gratifica l’impegno e l’attività posta in essere al fine di supportare al meglio questa esperienza. Con questa programmazione concreta e completa la S.at.i. ha voluto rendere un “Grazie” a Costa Crociere per aver scelto la nostra città ed ha voluto rivolgere il suo “Arrivederci” ai turisti, che si spera di poter ritrovare molto presto per un nuovo ed entusiasmante soggiorno calabrese. L’Amministratore unico, dr. Ivano Nasso.

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Reggio di Calabria: l’ex Sindaco Arena sull’arrivo della Costa Voyager in città “L’evento giunge nel momento più difficile e triste di Reggio”

“Non avrei mai immaginato che un evento così rilevante, come l’arrivo della prima nave da crociera a Reggio Calabria, potesse giungere nel momento più difficile e triste della storia della nostra città tanto da ritenere forse inopportuna questa mia riflessione. Ma proprio perché la città deve andare avanti, sempre e comunque, ritengo non si debba sottacere la valenza di tale evento soprattutto per le prospettive future per l’economia cittadina.

Credo, quindi, necessario sottolineare il percorso che ha portato a questo primo risultato ovvero, per restare in tema, il diario di bordo di questo vicenda. La decisione della compagnia di navigazione Costa Crociere scaturisce dall’opera di un imprenditore reggino, con il quale mi lega un rapporto di antica conoscenza e stima, dott. Giuseppe Biacca, che è riuscito a convincere la prestigiosa compagnia a valutare la possibilità di attraccare a Reggio. Ricordo il decisivo incontro tenutosi a Palazzo San Giorgio con il rappresentante della compagnia, dott. Tagliavia, agente generale per il meridione, al quale abbiamo offerto il più ampio sostegno per implementare quei servizi di logistica a terra che l’arrivo di una nave di siffatta stazza comporta. Fu proprio in quell’incontro che riuscimmo a strappare un sì, ma soprattutto a delineare una strategia affinché il nostro porto possa in futuro diventare non solo un porto di transito ma anche di partenza di navi da crociera. Fin da subito si è attivato un virtuoso gioco di squadra che ha coinvolto le istituzioni interessate prima fra tutte la Capitaneria di porto, alla quale bisogna comunque dare atto della proficua attività volta alla difesa del mare e delle coste e dell’impegno per lo sviluppo del porto in chiave turistica. Il Comandante Martinez, in continuità con il suo predecessore, è sempre stato un interlocutore valido ed attento alle problematiche e i risultati ottenuti lo dimostrano brillantemente. Poi anche la Camera di Commercio si è resa disponibile a collaborare organizzando una mostra mercato di prodotti tipici. Infine prezioso è stato l’intervento della Regione Calabria che, a seguito dell’evento che ha colpito l’Amministrazione Comunale, si è fatta carico degli impegni finanziari dei servizi di accoglienza e di trasporto. Ma è proprio un siffatto percorso, che vede l’imprenditoria privata e le istituzioni, ciascuna per le proprie competenze, operare in sinergia per contribuire allo sviluppo economico della nostra città, che deve essere supportato e valorizzato. Quello di domani rappresenta un banco di prova, un primo esame che la nostra città sono sicuro saprà superare, pur nelle difficoltà contingenti e nell’emergenza rifiuti di questi giorni. Non penso sia necessario sottolineare ulteriormente le positive ricadute sulla nostra economia conseguenti alla presenza, solo per poche ore, di migliaia di turisti che, grazie alla favorevole ubicazione del nostro porto, potranno raggiungere il centro storico ed ammirare le bellezze che il nostro inestimabile patrimonio artistico e naturale può offrire”. Demi Arena.

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Reggio di Calabria: il Presidente e il Consiglio direttivo dell’ANGA esprimono soddisfazione per l’elezione al CUS di Fabio Celi

Il Presidente, dr. Giuseppe Barbaro, ed il Consiglio direttivo tutto dei Giovani di Confagricoltura – ANGA – di Reggio Calabria, esprimono grande soddisfazione per la brillante affermazione di Fabio Celi alle recenti consultazioni studentesche dell’Ateneo reggino. Il neoeletto al CUS, con quasi 1.500 voti, è uno studente di Seminara frequentante la facoltà di Agraria di Reggio Calabria. Questa elezione – afferma il Presidente – dimostra come, anche tra i giovani, il mondo che gravita intorno all’agricoltura sia uno dei pochi settori che riesca ancora ad attrarre consensi e fiducia.

Un mondo, quello agricolo, composto da persone che hanno alla base dei valori e dei principi sani e genuini, che con il loro impegno ed il loro lavoro sono i primi a tutelare il territorio, le sue colture ed anche le sue tradizioni. A Fabio, – conclude il dr. Barbaro – gli Auguri più sinceri perché possa cogliere e risolvere al meglio le problematiche degli universitari reggini.

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto a nmisura d’uomo: vicino a te. Partecipato incontro promosso dal Rotary Club Messina con il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino

La Sogas SpA ringrazia il Rotary Club di Messina per l’attenzione prestata e l’opportunità offerta all’Aeroporto dello Stretto di farsi conoscere meglio, di rendere noti i nuovi servizi di collegamento esistenti tra lo scalo e la città di Messina. Queste le dichiarazioni rese a margine del suo intervento dal Presidente della Società di Gestione Dott. Carlo Alberto Porcino intervenuto all’incontro promosso dal Rotary di Messina appunto sul tema: ”Aeroporto dello Stretto: Risorsa per il territorio messinese.”

Il programma degli interventi previsti nella riunione, oltre a quello del Presidente Porcino, prevedeva anche quello del il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Dott. Giuseppe Raffa assente giustificato così come quello del Presidente della Provincia Regionale di Messina On.le Giovanni Ricevuto e dell’Assessore Provinciale alle Partecipate della Provincia Regionale di Messina Dott. Michele Bisignano. “Ringrazio i soci e le personalità che sono intervenute nel corso dell’incontro – conclude Porcino – ho molto apprezzato le loro testimonianze sulla qualità dei servizi che l’Aeroporto dello Stretto offre loro quando lo utilizzano. Il Tito Minniti si rivela infatti un aeroporto davvero a misura d’uomo, un aeroporto piccolo ma accogliente.  Una striscia di mare, lo Stretto di Messina, non può e non deve essere intesa come motivo di lontananza, di divisione o di separazione. Io credo piuttosto che lo Stretto unisca i territori di Messina e di Reggio Calabria. Per questo ritengo che, in modo assolutamente naturale, i messinesi debbano considerare l’Aeroporto dello Stretto come l’Aeroporto della loro Messina e non solo di Reggio Calabria. Sbaglia chi ritiene di voler comparare il Tito Minniti a Fontanarossa o all’Aeroporto di Lamezia Terme. Semmai l’Aeroporto dello Stretto può essere complementare poiché capace di soddisfare una clientela diversa che ama e predilige prendere l’aereo per muoversi e vuole farlo con tutti i comfort e le comodità del caso. Entrambi questi ultimi infatti sono scali di dimensioni maggiori, intercontinentali e internazionali, dove c’è molta più confusione che a Reggio, con una tipologia di traffico di passeggeri completamente diversa da quella dell’Aeroporto dello Stretto, maggiormente di tipo low cost. Il nostro invece è un aeroporto la cui clientela è un passeggero tipo che è affezionato ai nostri servizi, che comodamente partendo da casa propria a Messina in meno di un ora, anche 50 minuti, riesce a ritrovarsi comodamente seduto già sul proprio posto in aereo. Servizi come il collegamento bus diretto per il primo e per l’ultimo volo della sera da Piazzale Cavallotti fino in aeroporto con tanto di corsia preferenziale su Caronte Tourist e varchi prioritari per i controlli di sicurezza in aeroporto sono stati pensati apposta da noi per coccolare l’utenza messinese.  Chi sceglie di traversare lo Stretto con il servizio di Aliscafi Veloci di Metromare può essere tranquillo che ad attenderlo ci sarà un bus Atam per condurlo in tutta comodità e sicurezza in aeroporto in assoluta coincidenza con gli orari degli arrivi e delle partenze dei voli operati in aeroporto.  Dall’Aeroporto dello Stretto si può volare per Roma e Milano, Venezia, Torino e presto anche Genova. Fino a pochi mesi fa si volava anche per Pisa e Bologna e stiamo tentando di rimettere in pista anche queste destinazioni. Ed è proprio recentissimo l’annuncio dei rappresentanti della Regione Calabria che annunciano il prossimo avvio, si parla di Gennaio 2013, di nuovi voli internazionali dall’Aeroporto dello Stretto per Malta, Nantes, Barcellona frutto di un preaccordo e di un bando già pubblicato. Presto speriamo, infine, che grazie alla preziosa sinergia con la Provincia Regionale di Messina e con Confindustria Messina maturino tutte le condizioni per aprire il nuovo terminal Messina dell’Aeroporto dello Stretto. La fretta però è cattiva consigliera, per cui  al momento ci limitiamo a questo e non andiamo oltre. Al viaggiatore messinese dico di provare a viaggiare dall’Aeroporto dello Stretto e ti accorgerai quanto l’offerta dei nostri servizi sia davvero: vicino a te. Ufficio di Presidenza, Relazioni Esterne e Istituzionali.

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Reggio di Calabria: Giovane Italia “Il 27 e il 28 in piazza per fornire delucidazioni sul programma per l’inserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori svantaggiati”

“La Giovane Italia riscopre la piazza, e lo fa assieme agli altri movimenti giovanili del centrodestra calabrese per sponsorizzare le nuove misure a sostegno dell’occupazione regionale messe in atto dalla squadra di governo presieduta da Giuseppe Scopelliti. Di concerto con le federazioni delle altre provincie della Calabria, anche a Reggio il 27 e 28 ottobre i giovani del PdL hanno deciso di scendere in strada per fornire delucidazioni sul programma finalizzato all’inserimento nel mercato del lavoro di specifiche categorie di lavoratori svantaggiati, quali giovani, donne, disabili.

15.100 è il numero complessivo e reale dei destinatari di questo sistema integrato di politiche attive del lavoro e della formazione, con un importo totale di 161.000.000,00 che verrà messo in campo per la realizzazione del progetto di crescita. Ad esso faranno seguito sin dalle prossime settimane i bandi che daranno il via a questo nuovo percorso di sviluppo a fianco di disoccupati, precari ed aziende del territorio calabrese sulla base di criteri premiali e meritocratici. In un momento in cui la politica non è in grado di fornire le giuste risposte a causa di una delle più profonde crisi sociali ed economiche che sta coinvolgendo l’intero vecchio continente, l’esecutivo guidato dal Governatore Scopelliti replica con azioni mirate e non clientelari. Oggi dalle ore 16,30 a Piazza Duomo il gazebo che chiuderà questa due giorni informativa, cui prenderà parte anche il Governatore Scopelliti per incontrare la cittadinanza”. Il Presidente provinciale della Giovane Italia, Luigi Amato.

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Reggio di Calabria: ultimo appuntamento con il forum “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”

di Federica Morabito*. Chiusura in grande stile per il ciclo di forum che, nel corso del mese di ottobre, ha alimentato la conversazione relativa a “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”, offrendo, così, alla città, uno sguardo sul futuro. Lo sviluppo economico, sociale, culturale, commerciale e turistico, come sottolineato nei vari incontri,  potrebbero divenire una realtà se veramente si riuscisse a tradurre in fatti concreti la sinergia tra le due sponde che si affacciano sullo Stretto.

Tanti i relatori che si sono susseguiti nell’aula consiliare del Palazzo della Provincia reggina tra rappresentanti istituzionali, rappresentanti del mondo accademico, mass media, associazioni e semplici cittadini, offrendo i due punti di vista, quello calabrese e quello siciliano, in merito alle modalità di cambiamento ed alle modalità con cui questo dovrebbe avvenire. Ultimo appuntamento, dunque, che ha visto protagonisti i giornalisti chiamati a fare il punto sul ruolo fondamentale che gioca l’informazione nel processo di integrazione dell’Area dello Stretto. Cultura ed informazione, quindi, un connubio vincente che non poteva che avere come moderatore Eduardo Lamberti Castronuovo, che combina perfettamente entrambi i settori, in qualità di Assessore provinciale alla cultura e di editore di ReggioTv. “La cultura – ha spiegato Lamberti – è la conoscenza non solo delle cose più complesse ma anche di quelle più semplici. Spero che la comunicazione diventi il trait d’union dei paesi, delle città e degli agglomerati che andranno a comporre la città Metropolitana; ciò significa far convergere cultura, coscienza, idee e mentalità, e tutto questo non è facile”. A rappresentare Gazzetta del Sud, Vinicio Leonetti che parla del suo giornale come  “precursore nell’ambito dell’area metropolitana tra Reggio e Messina. Il vero ponte – ha spiegato Leonetti – Gazzetta lo ha creato in carta ed inchiostro, segno che la comunicazione non ha confini. L’area dello Stretto esiste già, solo che ora va istituzionalizzata ed il percorso non è semplice”. L’esigenza di una stampa meridionalista che possa portare al Nord la nostra voce è stata rappresentata da Pasquino Crupi, direttore della Riviera: “Libertà di pensiero e di espressione, questo, prima di tutto, deve rappresentare la stampa. Oggi è difficile avere la prima pagina se non si tratta di un fatto di sangue così, giornalisti come La Tella se ne vanno nel silenzio più totale”. Questa la denuncia di Crupi che rivendica la necessità di una stampa che possa diffondere i nostri problemi senza alcun confine. “La comunicazione e l’informazione – sono state le parole di Giusva Branca, direttore di Strill.it – contribuiscono con funzione sinergica alla diffusione della cultura che deve essere funzionale alle esigenze della gente. Tutte le testate sia quelle che nascono digitali, sia quelle che lo diventano, anche solo in parte, devono far arrivare la propria voce fuori dai confini territoriali, esprimendo un messaggio univoco”. I giovani ed il giornalismo è stato l’incipit di Claudia Tamiro, del Quotidiano della Calabria. “Vanno messe da parte le questioni campanilistiche – ha affermato Tamiro –, per il raggiungimento di una vera e propria integrazione le parole devono diventare fatti concreti”. “La conoscenza delle situazioni che si evolvono – è poi intervenuto Tonino Massara, giornalista di Radio Touring, storica radio reggina – creano conoscenza e cultura, e non si può prescindere da queste. Una informazione adeguata contribuisce alla crescita del territorio e lo valorizza”. A margine dell’incontro sono intervenuti Pietro Morabito, Presidente onorario dell’Accademia del Tempo Libero, che ha sottolineato la centralità giocata dalle associazioni di cittadini per la realizzazione dell’area dello Stretto ed il ruolo determinante dell’informazione per la creazione della sinergia. “Questo – ha evidenziato Paolo Romeo, responsabile del comitato organizzatore –  è il più importante dei forum sin qui svolti. Riteniamo la realizzazione dell’ area vasta può dar vita a politiche di sviluppo solo se mettono in primo piano cultura, informazione e comunicazione. La cultura va implementata per creare un attrattore verso i nostri territori e per ricostruire la nostra identità. All’informazione ed alla comunicazione, poi, il compito di accendere i riflettori”. Domenico Pietropaolo, referente del comitato promotore ha concluso affermando che “Nasca o no l’area metropolitana, Reggio e Messina devono integrarsi per avere una prospettiva di sviluppo. Non si può prescindere da questo per la crescita dei territori”. *Ufficio Stampa.

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Reggio di Calabria: penultima tappa per il ciclo di Forum “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”

di Federica Morabito*. Università e ricerca scientifica al centro degli interventi che si sono susseguiti all’interno dell’Aula consiliare del Palazzo della Provincia. “L’offerta universitaria e la ricerca scientifica nelle prospettive di sviluppo dell’area dello Stretto”, il titolo dell’incontro nel corso del quale sono state analizzate le prospettive di sviluppo dell’Area in ottica accademica.

Daniela Baglieri, Prorettore dell’Università di Messina; Vincenzo Antonucci, Professore Cnr dell’area dello Stretto – Itae; Antonio Zumbo, Prorettore Università per gli Stranieri Reggio Calabria; Mario Caligiuri, Assessore cultura istruzione e ricerca Regione Calabria; Santo Zimbone, Preside della facoltà di Agraria; Lucio Dattola, Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, i relatori del forum. Ad introdurre i presenti all’interno del mondo accademico è stata la Professoressa Baglieri: “Qui si parla di futuro. L’Università deve collaborare con le Istituzioni e con gli imprenditori per trasformare le idee in fatti concreti. In ambito universitario non devono esistere confini geografici”. Il Professore Zumbo ha, poi, portato ad esempio l’esperienza di Puglia, Molise e Basilicata, per dare l’idea di unione “accademica” che possa superare le conflittualità. “L’Università per stranieri – ha affermato il docente – si pone come luogo di ‘transhipment’ della cultura, e non è in concorrenza con altre città. Bisogna evitare il sovraffollamento di facoltà della stessa tipologia perché genera eccesso di offerta formativa rispetto all’utenza”. “Non facciamo didattica – sono state le parole di Antonucci, del Centro nazionale di ricerca scientifica – ma sviluppiamo progetti”. Per Antonucci il segreto della crescita sta proprio nella sinergia che generi atti concreti utili per il territorio. “Le competenze al sud ci sono – ha concluso – l’unica nota dolente è che il novanta per cento delle persone che lavorano con me con grande professionalità sono precarie”. In collegamento telefonico, assente per impegni istituzionali, è intervenuto Mario Caligiuri. “La regione – ha spiegato l’Assessore –  si pone l’obiettivo di creare sintonia tra le Università dell’area dello Stretto: quella di sponda calabrese e quella siciliana. Attraverso la ricerca e la piattaforma dell’agroalimentare, per esempio, si cerca di proiettare i nostri territori nell’ottica dello sviluppo futuro”. A ribadire l’importanza della collaborazione tra Atenei, il Professor Zimbone: “La complementarietà è fondamentale e le specificità tra Atenei diversi vanno valorizzate e sviluppate. Lo studente, poi, deve essere al centro dell’attenzione”. Lucio Dattola ha, infine, sottolineato l’impegno della Camera di Commercio reggina sul territorio e la fattiva collaborazione con l’Università. “Diamo vita ad azioni concrete i cui benefici ricadono direttamente sulle imprese reggine. L’area mediterranea costituisce una grande opportunità di sviluppo”. *Ufficio Stampa.

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Reggio di Calabria: venerdì 27 e sabato 28 ultimi due appuntamenti del ciclo di forum “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”

di Federica Morabito*. Si procede a grandi passi verso il termine del ciclo di forum dal titolo “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”, che ha visto avvicendarsi al tavolo dei relatori istituzioni, docenti universitari ed esperti nelle variegate materie che hanno interessato le tavole rotonde. Venerdì 26 e sabato 27 ottobre, alle ore 17, sono previsti gli ultimi due appuntamenti che si terranno, entrambi, presso il Palazzo della Provincia di via Foti.

Il mondo accademico, l’offerta formativa, i programmi di ricerca scientifica nell’ambito del sistema produttivo, sono solo alcuni degli argomenti al vaglio dei relatori nella giornata di venerdì, che prevede l’incontro dal titolo “L’offerta universitaria e la ricerca scientifica nelle prospettive di sviluppo dell’area dello Stretto”. Relatori di questo quarto appuntamento saranno: Francesco Tomasello, Rettore dell’Università di Messina; Vincenzo Antonucci, Professore cnr dell’area dello Stretto -Itae; Salvatore Berlingò, Rettore Università per gli Stranieri Reggio Calabria; Mario Caligiuri, Assessore cultura istruzione e ricerca Regione Calabria; Pasquale Catanoso, Rettore Università Mediterranea Reggio Calabria; Lucio Dattola, Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria; Antonino Messina, Presidente della Camera di commercio di Messina. Nella giornata si sabato, invece, si parlerà di “Cultura, informazione e comunicazione come fattori di integrazione e di sviluppo dell’area dello Stretto” e si approfondirà il tema del coordinamento verso una progettazione culturale condivisa tra Reggio e Messina, dei programmi dei mass–media locali per un’informazione al servizio del processo di integrazione dell’area e del rilancio di iniziative per la realizzazione del ponte digitale. Relatori: Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore alla cultura della provincia di Reggio Calabria; Giusva Branca, direttore responsabile Strill.it; Matteo Cosenza, direttore de il Quotidiano della Calabria; Marzio Costa, direttore Radio Messina International; Pasquino Crupi, direttore del settimanale Riviera; Giuseppe Crisafulli, assessore alla cultura della Provincia di Messina; Tonino Massara, giornalista Radio Touring Reggio Calabria; Lino Morgante, direttore editoriale Gazzetta del Sud; Piero Sansonetti, direttore Calabria Ora. *Ufficio Stampa.

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Volotea: annunciato nuovo volo Reggio Calabria-Genova. Dal 1° di giugno al via un nuovo collegamento dalla Calabria verso Genova. Biglietti già in vendita con tariffe a partire da 19 ero a tratta, tasse incluse.

Volotea, la compagnia aerea low-cost delle medie e piccole città europee, investe su Reggio Calabria, annunciando l’avvio di un nuova tratta facile, comoda e conveniente, alla volta di  Genova. Il nuovo collegamento si va ad affiancare a quello già operato dalla compagnia verso Venezia, consolidandone la presenza nello scalo calabrese. “Siamo davvero molto felici di poter incrementare la nostra presenza dall’aeroporto di Reggio Calabria – afferma Loredana Tramontano, Responsabile Sviluppo Volotea – e l’annuncio del nuovo collegamento conferma la grande attenzione nutrita dalla nostra compagnia per il “Tito Minniti”.

Con la nuova tratta verso Genova, per tutti i calabresi sarà decisamente più facile e conveniente raggiungere la riviera ligure per poter assaggiare delle squisite trenette al pesto o una gustosa focaccia al formaggio. Al tempo stesso, i viaggiatori genovesi potranno volare alla volta di Reggio Calabria, e apprezzare le specialità della cucina calabrese, come la piccantissima ‘nduja, o le particolari frittole, all’insegna di un gemellaggio culinario tra queste due regioni ricche di arte, storia e cultura”. Volotea, pur proponendo tariffe assolutamente economiche, pone una particolare attenzione al servizio offerto, con i passeggeri che possono usufruire della comodità del posto assegnato, così da evitare le corse al check-in per raggiungere i posti migliori. Inoltre, la flotta-Volotea è composta di Boeing 717 configurati con 5 posti per fila (2+3), con ambienti spaziosi e sedili comodi e leggeri, che permettono di godere di un’esperienza di volo rilassante e confortevole. “Proseguiamo con l’espansione del nostro network di rotte – conclude Loredana Tramontano –.Siamo presenti ad oggi in 47 aeroporti europei, di cui 16 in Italia, e il nostro successo è testimoniato anche dai 500.000 passeggeri trasportati in tutta Europa in soli 6 mesi di attività, quota che abbiamo raggiunto proprio oggi. Stiamo già al lavoro per poter offrire ai nostri passeggeri un carnet di voli sempre più esteso e articolato”. La nuova tratta, che prevede dal 1° di giugno voli diretti sia il martedì sia il sabato, è già disponibile sul sito www.volotea.com, presso le agenzie di viaggio e al call-center Volotea, al numero 199.208.717, con tariffe a partire da 19 € a tratta, tasse aeroportuali incluse.

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Reggio di Calabria: SOGAS, Porcino “La scelta di Volotea è premiante”

La scelta di Volotea di operare in Calabria è sicuramente premiante. A dichiararlo il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino alla notizia dell’avvenuta decisione da parte della compagnia low cost di incrementare la propria presenza in tutti gli scali calabresi a partire proprio dall'Aeroporto dello Stretto programmando per la prossima stagione summer nuovi voli. La So.G.A.S spa non può che ringraziare i vertici di questa compagnia aerea per la rinnovata fiducia espressa e manifestata con l'incremento operativo del volo che verrà operato a partire dal prossimo 1° giugno 2013 da Reggio Calabria verso Genova e viceversa, con frequenza bisettimanale.

A tal proposito, si informa che i biglietti sono già in vendita sul sito www.volotea.com con tanto di posti assegnati e tariffe a partire da 19 euro tasse incluse. Per questo – prosegue Porcino – invitiamo quanti non lo abbiano ancora fatto a scegliere di volare con questa moderna compagnia aerea, rivelatasi in questi mesi un partner serio ed affidabile per l'Aeroporto dello Stretto e per i suoi passeggeri. E' trascorso oltre un anno da quando Volotea fece il suo esordio in Calabria, segnatamente iniziando la propria partnership con l'Aeroporto dello Stretto. Un accadimento reso possibile solo grazie all'interessamento della Provincia di Reggio Calabria, nostro socio di maggioranza, che ringraziamo ancora per averci fatto conoscere ed aver gentilmente convinto Volotea a fidarsi dell'Aeroporto dello Stretto. Da un anno Volotea opera con successo il volo da Reggio C. per Venezia e viceversa. Ed i reggini hanno dimostrato di apprezzare questa compagnia aerea che oggi fa accrescere la sua presenza nella nostra regione e presso l’Aeroporto dello Stretto con il nuovo volo per Genova. Sicuramente determinante per l'aggiunta di questo nuovo volo è risultato l'avvio di una prima e significativa sinergia tra Volotea ed un altro dei nostri soci, la Regione Calabria, istituzionalmente molto impegnata nell'ottica di una più complessiva di una crescita del trasporto aereo. Se oggi si sceglie di incentivare Volotea, favorendone l'ampliamento del proprio raggio di azione, da Reggio Calabria anche sugli altri scali di Lamezia e di Crotone, non possiamo infatti che esserne ben lieti poiché si tratta  di una conferma circa la bontà di una scelta da noi fatta già un anno fa.

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Reggio di Calabria: trasporti ed infrastrutture al centro della conversazione del forum “La mobilità nell’area dello Stretto”

di Federica Morabito*. Terzo appuntamento con il ciclo di incontri “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”, nel corso dei quali, attraverso l’intervento di Istituzioni, esperti e semplici cittadini, si sta procedendo alla disamina di problemi e prospettive per la realizzazione dell’area metropolitana dello Stretto. Peculiarità, esigenze, punti deboli e punti di forza al veglio dei relatori che si sono avvicendati per discutere della sinergia tra Reggio e Messina che potrà portare nuovo sviluppo alle nostre terre.

Relatori: Felice Arena, professore dell’Università di Mediterranea di Reggio Calabria; Francesco Disarcina, segretario generale; Corrado Savasta, dirigente Autorità portuale di Messina; Salvatore Silvestri, Autorità Portuale di Gioia Tauro; Dario Latella, Università degli studi di Messina; Sebastiano Porcino, Capitaneria di Porto di Reggio Calabria; Carlo Alberto Porcino, Presidente della Sogas; Germano Maione, Ministero infrastrutture e trasporti. Il potenziamento ed una maggiore organicità dei collegamenti tra Reggio e Messina è il punto di partenza per la creazione di una vera e propria area, di un circuito tra le due città, che dovranno divenire fruibili da cittadini e turisti con la massima semplicità: un sistema di trasporti che per essere efficace non può prescindere da una sistematicità con i voli; elementi necessari per permettere il libero movimento all’interno dell’area. Dall’incontro è scaturita anche l’importanza della connessione trasversale che possa favorire il pendolarismo. Fondamentale, poi, la figura del Porto di Gioia Tauro che costituisce il più grande terminal per il transhipment all’interno del Mediterraneo. Una rete infrastrutturale che va sviluppata e potenziata, che possa finalmente essere messa al servizio delle peculiarità commerciali, industriali e turistiche del nostro territorio, che necessitano di un giro di volta per il “decollo”. Il forum odierno è stato introdotto da Arena che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che ha messo assieme mondo accademico, autorità portuali e istituzione per affrontare il problema dei trasporti nell’area integrata dello Stretto. “Dall’analisi delle politiche comunitarie emerge in maniera netta la centralità del sistema portuale come motore di sviluppo economico – sono state le parole del docente -. Una misura che può servire da collante per le strategie territoriali della città Metropolitana di Reggio, Messina e Villa San Giovanni, potrebbe essere la costituzione di un’unica autorità portuale dell’Area dello Stretto. La gestione unitaria eviterebbe problemi di competenze e difficoltà di raccordo”. Il professore Latella ha fornito una dettagliata panoramica sulla normativa inerente il servizio di pubblico trasporto nell’Area dello Stretto. Ha parlato del servizio ferroviario tra la Calabria e la Sicilia e di come questo rivesta una rilevanza nazionale: “Il trasporto all’interno dello Stretto non riguarda una singola regione”, ha spiegato il docente che ha, poi, aggiunto molte informazioni relativamente agli scopi dell’intervento pubblico nel servizio di mobilità marittima. Anche Latella ha immaginato la costituzione di una “autority”, collegamento tra le due sponde: “Questo potrebbe essere il primo passo che porterebbe ad un’unione tra le due terre geograficamente separate”. Anche Disarcina ha affrontato l’argomento relativo alla creazione di un’unica governance: “Sarebbe sicuramente una gestione più complicata, perché ogni territorio ha le proprie peculiarità ed esigenze specifiche. Invece di  creare un’unica autorità , sarebbe opportuno che quelle esistenti lavorassero in stretta sinergia”. Corrado Savasta ha affermato che “esiste già un riconoscimento giuridico dell’esistenza di un sistema integrato dello Stretto, che consente agli operatori di poter lavorare su scenari concreti di sviluppo dello Stretto e del sistema dei trasporti. “La potenzialità di sviluppo dei vari scali – ha affermato il dirigente – è legata indissolubilmente alla capacità di fare rete, superando la tentazione di concorrenza interna e proiettandosi sui mercati internazionali. A tal fine sono indispensabili strette sinergie istituzionali. Il destino della nostra area, per ragioni storiche sospesa tra progresso e sottosviluppo, dipende da tali scelte”. Salvatore Silvestri ha spiegato a chiare lettere l’importanza del ruolo del porto di Gioia Tauro. “Il suo sviluppo va costruito pezzo per pezzo ed inserito nell’ambito cittadino di Reggio Calabria. La costa Ionica e quella tirrenica vanno coinvolte nelle scelte che potrebbero portare allo sviluppo dei nostri territori. Le peculiarità del porto di Gioia sono invidiate dal resto del mondo –ha concluso – ma il suo vero problema è rappresentato dalla competitività. Va creata una sovrastruttura che possa gestire tante realtà che oggi risultano slegate tra loro”. Porcino, intervenuto in rappresentanza del Comandante della Capitaneria di porto di Reggio, ha parlato della necessità di creare sistema per rispondere alle esigenze della territorialità: “Fondamentale il raccordo tra porto ed aeroporto per dare massimo sfogo alle potenzialità”. Per il Presidente della Sogas, Carlo Alberto Porcino: “Il nostro scalo aeroportuale conta moltissimo sul collegamento con Messina; abbiamo un vasto bacino difficile da servire. Le potenzialità sono tantissime e vanno sfruttate”. Potenzialità, ha spiegato il Presidente, dovute al fatto che l’aeroporto reggino è, in realtà, l’aeroporto dello Stretto. Maione si è, infine, occupato del trasporto marittimo veloce sullo Stretto facendo un excursus storico dei collegamenti tra Reggio e Messina. “E’ necessario ha affermato Maione –  sulla base dell’esperienza vissuta, sviluppare una maggiore sinergia tra Amministrazioni regionali, provinciali e comunali per definire, d’intesa con il Ministero, una nuova visione strategica che ricomprenda l’intera area metropolitana dello stretto, che dovrebbe essere gestita come un sistema di trasporto locale integrato con tutte le modalità (ferroviario, stradale, aereo etc.) come avviene all’interno di una importate area metropolitana quale quella di una capitale europea. A questo proposito andrebbe rivisto l’intero sistema di collegamenti in una visione di governante integrata e possibilmente unitaria con un'unica cabina di regia”. * Ufficio Stampa.

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Reggio di Calabria: venerdì 19 terzo appuntamento con il forum “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”, “La mobilità nell’area dello Stretto”

di Federica Morabito. Palazzo San Giorgio, la location che ospiterà il terzo appuntamento con il forum “Le città metropolitane di Reggio e Messina nelle prospettive di sviluppo dell’Area dello Stretto”. Venerdì 19 ottobre, alle ore 17, l’argomento sarà “La mobilità nell’area dello Stretto”. Un tema che non potrà prescindere dalla presenza delle Autorità portuali ed aeroportuali, di docenti universitari e di rappresentanti istituzionali, che forniranno un valido apporto per snocciolare problemi e soluzioni nell’ottica di un’area integrata dello Stretto.

Un argomento particolarmente delicato, quello dei trasporti, e molto dibattuto, condicio sine qua non per lo sviluppo turistico, commerciale ed industriale dei nostri territori.

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Reggio di Calabria: “Giovane Italia”, Amato “L’occupazione della sede del Popolo della Libertà di Crotone da parte della Giovane Italia è una grande affermazione”

“Rivivo con trepidazione l’azione che in questo momento sta tenendo banco nella città di Crotone. L’occupazione della sede del Popolo della Libertà da parte della Giovane Italia costituisce una grande affermazione, il segno della voglia di rivalsa per tutte le nuove generazioni, ma altrettanta sconfitta per la politica tradizionale, per l’ormai declinante sistema partitico italiano.

Solo quattro mesi fa i militanti reggini agirono con la stessa foga, chiedendo di essere ascoltanti e coinvolti nelle scelte che riguardano la propria comunità, contro dunque una certa classe dirigente che pur di ostacolare la democratica partecipazione alla vita del partito ha consentito la serrata alla Giovane Italia della sede del PdL, la casa naturale per ciascun iscritto. L’augurio che la Giovane Italia di Reggio Calabria può pertanto fare a tutti gli amici di Crotone, egregiamente guidati da Fabrizio Zurlo, è quello di tenere duro, continuare a combattere perché in gioco ci sono i valori che stanno alla base della sana e trasparente politica, auspicando che anche loro possano presto portare a casa i risultati sperati, quelli che consentirono nella città dello stretto di cessare l’occupazione della sede del PdL. Certo oggi sono altri i diritti che vengono negati ai giovani del Popolo della Libertà di Reggio, come quelli di manifestare liberamente ed esprimere la propria opinione, ma stavolta a contestarli sono coloro i quali speravano, con il Commissariamento della città, di mettere a tacere la voce genuina della giovane destra, a cominciare dagli attivisti che gravitano attorno agli ambienti della sinistra locale. Con la stessa forza con cui noi oggi reagiamo di fronte a questi soprusi ci sentiamo di esprimere la nostra vicinanza alla Giovane Italia di Crotone”. Il Presidente provinciale Giovane Italia, Luigi Amato.

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