Reggio di Calabria: Giovane Italia “Per il Movimento a Cinque Stelle gli abitanti di Reggio Calabria sono cittadini di serie B”

"Constatiamo con incredulità che per il Movimento a Cinque Stelle gli abitanti di Reggio Calabria sono cittadini di serie B. L’interrogazione parlamentare presentata dalla deputazione “grillina” rinvigorisce un focolaio campanilistico di cui la nostra Regione non ha bisogno.

 

Dichiarare che agli infartuati reggini l’Unità Operativa di Cardiochirurgia non serve è vergognoso e manca di rispetto a tutti quei nostri concittadini che, proprio per la mancanza di un reparto di questo tipo, rischiano seriamente la vita. Affermare poi che la nostra città è “ben servita da Messina” ha del paradossale: dunque, per il movimento 5 Stelle è più giusto continuare a sostenere l’emigrazione sanitaria che garantire il sacrosanto diritto alla salute. E’ assurdo che dopo venti anni di chiacchiere e inganni, quando l’apertura della Cardiochirurgia nella nostra città è ad un passo, si voglia ostacolare un evento che Reggio attende con interesse e che sancisce, inoltre, la fine di un’emergenza continua. I grillini, infatti, forse non sanno che spesso, molto spesso, la vita degli abitanti dello stretto è appesa all’arrivo dell’elisoccorso che possa trasportare gli infartuati a Catanzaro o a Messina: una vita, dunque, che è il più delle volte legata ai minuti, ai secondi. Ecco perché riteniamo illogica la presa di posizione assunta dagli onorevoli 5 Stelle, specie da quella deputazione proveniente dalla provincia di Reggio eletta per tutelare questo territorio e, invece, piegate da logiche campanilistiche e lobbystiche che nulla hanno a che spartire con le esigenze della comunità. Se questo è il rinnovamento allora siamo rovinati! Dopo venti anni, grazie alla caparbietà del Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti quello dell’U.O. di Cardiochirurgia a Reggio non è più un sogno ma una concreta possibilità che sta per avverarsi. Noi ci crediamo!" Luigi Amato, Presidente Provinciale della Giovane Italia.

 

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Reggio di Calabria: SoGAS, incontro in aeroporto con il campione paraolimpico Oscar De Pellegrin, portabandiera per l’Italia alle Olimpiadi di London 2012

“È il giusto riconoscimento e premio ad un grandissimo uomo di sport, che tanto ha dato e tanto continuerà a dare al movimento degli sport paraolimpici”. Queste le parole usate dal Presidente del Comitato Italiano Paraolimpico Luca Pancalli per commentare la scelta dell’arciere Oscar De Pellegrin quale portabandiera della squadra italiana.

 

Oscar De Pellegrin l’atleta, il campione nello Sport. In tanti anni e in tante partecipazioni ai Giochi Paraolimpici, De Pellegrin ha infatti ottenuto tanti risultati prestigiosi contribuendo, in ogni occasione in cui è stato chiamato a prender parte, a tenere alto il nome dell’Italia. Partecipa a cinque paraolimpiadi, da Barcellona fino a Pechino. Le prime due nel tiro a segno e poi da Sydney 2000, dove vince l’oro olimpico, fino a Pechino con il tiro con l’arco. Un oro e quattro bronzi. Il portabandiera azzurro Oscar De Pellegrin finisce in carrozzina a poco più di venti anni mentre guida il trattore nell’azienda familiare. Un attimo e la sua vita cambia per sempre. Diventa paraplegico a causa di una lesione midollare che non gli impedisce però di sposarsi, adottare un bambino e diventare uno sportivo paraolimpico di grande successo. Oscar De Pellegrin l’uomo, il campione nella vita. Con l’aiuto delle persone giuste e della famiglia – ha dichiarato in una recente intervista De Pellegrin – sono riuscito prima ad uscire dalla fase critica e poi ad accettare la mia condizione e a lavorare, ad impegnarmi al massimo per tornare una persona normale, integrata nella società in piena autonomia e posso dire che ci sono riuscito, anche attraverso lo sport. Giro tantissimo, tra impegni sportivi e impegni federali, (De Pellegrin è vice-presidente della FISPES e consigliere FITARCO), quello che trascuro sicuramente è la famiglia. Sono periodi della vita, per divulgare sempre di più lo sport disabili, aiutare sempre più persone. Ritengo sia una buona causa. La famiglia capisce e mi ha sempre spronato”. Giusto il tempo di una foto ricordo e il nostro campione azzurro De Pellegrin ci saluta per partecipare al programma dell’evento Giochi del Mare motivo della sua presenza in riva allo Stretto.

 

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Reggio di Calabria: società miste, l’UGL “Il percorso concordato con il Governatore Scopelliti ha avuto un avvio positivo”

Per la vertenza “Società Miste” e il problema “Progressione Economica Orizzontale” dei dipendenti comunali di Reggio Calabria, l’UGL prende atto, con soddisfazione, che il percorso concordato in sede di riunione a Catanzaro, con il Governatore Scopelliti, ha avuto un avvio positivo.

 

L’UGL auspica, per il buon esito della vertenza, che continui l’attenzione della Regione Calabria e la sinergia tra questa e le Organizzazioni Sindacali per dare, finalmente, tranquillità alle centinaia di lavoratrici e lavoratori della città di Reggio Calabria. Angelo Chirico, Segretario Provinciale UGL.

 

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Reggio di Calabria: il Commissario Panico ospite di “Nuova Solidarietà”

di Giuseppe Crea. Si è svolto ieri sera, nel salone della “Casa della Solidarietà Pasquale Rotatore di Catona”, un incontro pubblico con il Commissario del Comune di Reggio Calabria, Dott. Vincenzo Panico.

 

Davanti ad una platea composta per gran parte dalla comunità civile, e da rappresentanti di realtà associative e mondo scolastico, si è discusso delle criticità in cui il territorio comunale – e soprattutto quello della periferia nord – versa da diversi mesi a questa parte. Dopo i saluti iniziali e gli onori di casa a cura di Fortunato Scopelliti, presidente di Nuova Solidarietà, è stato subito lasciato spazio al pubblico per poter porgere all’attenzione del commissario le questioni impellenti del territorio. Il primo a prendere la parola è stato Antonio Costantino, presidente del Comitato territoriale Salice, il quale ha chiesto un intervento urgente per la ristrutturazione della scuola elementare di Salice, anche e soprattutto perché i soldi per i lavori di adeguamento e messa in norma erano già stati stanziati dal CIPE. Suor Maria Luisa responsabile dell’Istituto Suore dell’Immacolata di Catona è intervenuta per avere delucidazioni circa il sostegno al centro di pronta accoglienza per i bambini da 0 a 12 anni, che da qualche anno a questa parte il comune non garantisce più. L’ing. Giuseppe Carlo, redattore del giornale In Cammino, ha posto al dott. Panico il problema sicurezza che da diversi mesi ormai ha destabilizzato l’intero territorio dell’ ex VIII circoscrizione, sottolineando la necessità di un repentino e duro intervento contro i borseggi, furti d’auto e furti nelle abitazioni: “La gente ha paura perfino ad uscire di casa. E questo è inaccettabile. Si sta creando un senso di insicurezza che fino a qualche tempo fa era difficile anche solo immaginare.” Il Prof. Roberto Tedesco, ex Dirigente Scolastico e membro del direttivo di Nuova Solidarietà, ha evidenziato il fatto che c’è troppa distanza tra amministrazioni e cittadini,  – “Le realtà associative non possono e non devono sostituirsi alle Istituzioni locali, è loro compito valorizzare le virtù dei territori locali” – facendo diretto riferimento alla bellissima realtà culturale, artistica e turistica del Teatro Catona, spesso e volentieri mal “accompagnata” da un Lungomare troppo bistrattato e poco curato. L’ultimo intervento e forse quello più accorato è stato quello di Albino Passalacqua, ultimo e per quindici anni presidente i dell’VIII Circoscrizione. – “In questi ultimi anni ho visto sprofondare nell’abisso il mio, il nostro territorio”. Con queste dure parole ha marcato la mancanza di decoro urbanistico di cui è stata vittima la città ed in particolar modo le periferie. Ha insistito su una questione, che è stata il tema di tante battaglie, quella della delocalizzazione rom nel quartiere Arghillà nord, a suo avviso attuata senza nessun principio di integrazione e senza una programmazione adeguata. Impunità e illegalità crescendo a dismisura rischiano di far diventare Arghillà Nord una palla al piede di un processo di sviluppo economico e sociale per l’intera città di Reggio Calabria. Le conclusioni dell’incontro ovviamente sono stati riservate al Commissario Panico che ha esordito elogiando la realtà di Nuova Solidarietà ed in particolar modo della “Casa della Solidarietà Pasquale Rotatore”, definendola “un autentico miracolo”. Il suo intervento – “Ereditata una situazione disastrosa. Qualsiasi scelta da noi intrapresa sarà per non far affondare tutta la città”, ha toccato punti fondamentali della gestione commissariale, come per esempio le società miste ed i conti in rosso. Panico ha evidenziato che la priorità è rimettere in sesto la contabilità attraverso procedure di trasparenza e semplicità, seguendo le norme dello Stato. Mentre per quanto riguarda il fardello delle società miste, tra l’altro “accomunato ad altre città importanti d’Italia”, l’ex prefetto ha semplificato il concetto: “Bisogna cambiare gestione e modo d’agire, perché è impensabile far uscire dalle casse comunali più di quanto se ne possa far entrare attraverso l’erogazione dei servizi.” Rifiuti. “La questione rifiuti invece si potrebbe considerare superata se ci permettessero di smaltire i nostri rifiuti, perché per quanto riguarda la raccolta ci stiamo muovendo con tempestività”. L’ intervento di Panico si è concluso con l’analisi della situazione di Arghillà nord. Anche in questo caso parole forti: “Rischia di diventare una nuova Scampia se non si riesce ad evitare un processo di ghettizzazione. La nostra azione di censimento e di monitoraggio non basta, ma dovrà essere al più presto accompagnata da un’opera congiunta e coordinata da parte delle forze dell’ordine per far in modo che l’ ossessione delinquenziale possa essere arginata.” *Ufficio Stampa Nuova Solidarietà. (Nella foto in basso, da sinistra: Fortunato Scopelliti, Vincenzo Panico e Tommaso Cotronei).

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Reggio di Calabria: Volotea rafforza la sua presenza in città, il 31 maggio decolla il primo volo per Genova. Dopo Venezia, decolla il secondo collegamento operato dalla low-cost dal “Tito Minniti”

Il mare di Calabria e quello del Tigullio sono sempre più vicini grazie a Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega medie e piccole destinazioni. Il vettore ha confermato per domani il volo inaugurale della sua nuova tratta alla volta di Genova: il neonato collegamento si va ad affiancare a quello già operato dal vettore verso Venezia, e ne consolida così la presenza nello scalo calabrese.

 

“Siamo davvero molto felici di poter rafforzare la nostra presenza dall’aeroporto di Reggio Calabria – afferma Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Volotea in Italia – Per i passeggeri calabresi sarà ancora più facile raggiungere Genova, meta ideale per uno short break alla scoperta della riviera ligure e del suo ricco entroterra. Al tempo stesso, i viaggiatori genovesi potranno volare alla volta di Reggio Calabria, apprezzandone non solo le meraviglie naturalistiche, ma anche le specialità culinarie calabresi. Uno scambio equo tra due regioni ricche di arte, storia e cultura”. “Con il nuovo volo da e per Genova, l’Aeroporto dello Stretto – dichiara Carlo Alberto Porcino, Presidente della Società di Gestione – arricchisce il network dei collegamenti domestici attualmente disponibili. Da Reggio Calabria è, infatti, già possibile decollare con Volotea verso Venezia”. “Dal 31 maggio l’Aeroporto dello Stretto sarà quindi collegato con l’Aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova che, senza dubbio, costituisce un buon punto base da dove visitare luoghi interessanti. Chi già conosce questi luoghi – sottolinea Porcino – avrà sicuramente apprezzato l’incantevole fascino della Baia di Portofino, il sole e la natura del parco nazionale delle Cinque Terre. Genova è poi sede di eventi importanti come il Salone Nautico Internazionale, giunto ormai alla sua 53ma edizione, nonché di eventi fieristici di importanza mondiale nel settore della floricoltura, la città ospita l’Acquario Village dove poter ammirare scenari e fauna marina di tutto il Mondo. Per non parlare poi delle gustosissime trenette al pesto, primo piatto tipico, autentica eccellenza alimentare italiana, assolutamente da non perdere per chiunque si trovi a Genova. “Ringrazio pertanto la compagnia aerea low – cost Volotea – prosegue Porcino – che dopo il collegamento con Venezia, grazie al positivo apporto della Regione Calabria, oggi aggiunge un ulteriore tassello importante nel processo di fidelizzazione con una clientela, quella dell’Aeroporto dello Stretto, che dimostra di apprezzare parecchio la qualità dei servizi offerti, la puntualità e l’assoluta affidabilità dimostrata fino ad oggi da Volotea a Reggio Calabria”. Volotea, pur proponendo tariffe assolutamente convenienti, pone particolare attenzione al servizio offerto, con i passeggeri che possono usufruire della comodità del posto assegnato, così da evitare le corse al check-in per raggiungere i posti migliori. Inoltre, la flotta-Volotea è composta esclusivamente da Boeing 717 configurati con 5 posti per fila (2+3), con ambienti spaziosi e sedili comodi, che permettono ampi movimenti e un’esperienza di volo molto confortevole. “La mission della nostra compagnia è quella di collegare destinazioni medie e piccole, proprio come Reggio Calabria, con voli diretti e con tariffe low-cost – conclude Rebasti – Il nostro network è in forte espansione: siamo presenti in 52 aeroporti a livello europeo, 20 dei quali in Italia, e abbiamo appena superato il milione di viaggiatori trasportati a livello internazionale. Davvero un ottimo traguardo se si considera che siamo operativi da poco più di un anno”. I voli Reggio Calabria-Genova verranno effettuati il lunedì ed il venerdì con partenza alle ore 09.15 ed arrivo alle 10.50. Stessi giorni (lunedì e venerdì) per i voli Genova-Reggio Calabria con partenza alle ore 11.15 ed arrivo alle 12.35. Tutti i biglietti Volotea sono disponibili sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggio e contattando il call-center all’895 895 4404.

 

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Reggio di Calabria: Maria Stella Piccolo “La soluzione finale della spazzatura”

di Maria Stella Piccolo. Questa soluzione finale non prevede superstiti: da una parte, strisce interminabili di rifiuti ardenti, inceneriti o ancora fumanti, che delimitano la città; dall’altra, i cassonetti che lentamente si anneriscono sotto le temperature elevate dei roghi e diventano via via inutilizzabili.

 

L’incendio della spazzatura è diventato, secondo molti, il mezzo efficiente e veloce per sgomberare le strade della città, divenute ormai teatro di esecuzione dove il carnefice impone la sua, soltanto sua, volontà e incita a respirare con forza l’aria asfissiante, così che i polmoni si fortificano e ci si premunisce contro le malattie contagiose, come se fosse la giusta pratica di disinfezione. Le comparse di questa tragedia, invece, assistono attonite ed inermi di fronte al lento volgere del fuoco. Immaginiamo per una volta di voler cambiare l’epilogo della storia: invece di stare zitti ed immobili, invece di trasformarci anche noi da vittime a carnefici, pensiamo al fatto che ogni sacco di immondizia che brucia per mano altrui è una parte di noi resa agonizzante di cui veniamo derubati, smettiamola di approvare questi atti dolosi commessi da persone insane e matte e diventiamo veri cittadini. Amanti della propria città e testimoni di una rinascita che solo il popolo può volere e può rendere fattibile, con il buonsenso e il rispetto per gli altri e l’ambiente che ci circonda. O siamo buoni solo a giudicare o a distruggere? È innegabile che non sussistono ad oggi le condizioni per poter sperare in un intervento immediato che sani le condizioni igienico-sanitarie, che restituisca il decoro alla città – così come a tutto il territorio calabrese – e che metta in sicurezza le strade. Di parole ne abbiamo sentite davvero troppe e mai nessuno tra le grandi teste pensanti che abbiamo al potere è riuscito a trovare una soluzione netta al problema, le nostre esigenze vengono solo rimandate a data da destinarsi. Nonostante ciò, non è questo il modo migliore per poter agire e reagire ai soprusi che per un motivo o per l’altro stiamo subendo. Basti pensare che «fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce». E come abbiamo visto, di Speranza ce n’è una sola, di Panico ce n’è tanto, ma dovremmo essere noi a far muovere l’impianto?

 

 

 

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Reggio di Calabria: le riflessioni di Maria Stella Piccolo “L’Amministrazione prima promette e poi non mantiene: il tapis roulant è ormai un immondezzaio”

di Maria Stella Piccolo. Siamo ancora di fronte all’ennesima beffa da parte dell’Amministrazione che, come al solito, prima promette e poi non mantiene.

 

Ricordo gli articoli pubblicati ormai due mesi fa sulla riapertura imminente del tapis roulant, mai sopraggiunta; le foto che ritraevano il Segretario comunale ed entourage al seguito grondanti di sudore a causa degli immani sforzi per provvedere alla manutenzione e al ripristino del servizio; i quattrini sborsati a favore della società messinese Kone per aver effettuato la pulizia straordinaria e se non ricordo male erano 18 mila euro trovati tra i rimasugli delle casse comunali; i settecento gerani piantati da ben sedici operai in tutta fretta a dimostrazione del restyling “apparente” voluto dai passionali sostenitori della riapertura. Osservo oggi il degrado cui è destinato il tapis roulant, diventato ormai un immondezzaio, e lo spreco di acqua per innaffiare il marciapiede che lo costeggia piuttosto che le piante che lo decorano. Mi rammarico di fronte al silenzio della cittadinanza, che sembra aspettare il manifestarsi della Provvidenza divina, unica fonte di speranza per uscire dall’oblio spirituale e dalla morte fisica di ognuno di noi. Ma ancora peggio, mi duole constatare che, forse, anche l’Amministrazione straordinaria è stata infettata dal lassismo e dalla noncuranza di questa società civile, se civile si può chiamare, dove chiunque può assurgere al ruolo di salvatore della patria, di partigiano che crede di combattere contro il potere oscuro della politica corrotta e antidemocratica, ma invece si manifesta per quello che realmente è: Napoleon, uno dei maiali della fattoria di Orwell che, se dapprima mosso da ideali rivoluzionari, finisce per diventare peggio dell’oppressore. Voglio riproporre le ultime parole del racconto più che mai attuale: «Le creature di fuori guardavano dal maiale all’uomo, dall’uomo al maiale e ancora dal maiale all’uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due». Semplicemente, tutti sono mossi dal desiderio di gloria e di potere, soprattutto se ottenuti sulle spalle dei più deboli. La storia, ho capito, si ripeterà sempre. Cambiano solo i nomi e i personaggi.

 

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Reggio di Calabria: Confcommercio, petizione popolare per sollecitare la riapertura del tapis roulant

La Confcommercio di Reggio Calabria intende comunicare agli Organi di informazione che è stata indetta una petizione popolare destinata a sollecitare la riapertura del tapis roulant.

 

La raccolta firme è rivolta agli esercenti la cui attività commerciale ricade nelle vie “Aschenez”,”Giudecca”, “Torrione”, “Possidonea”, Filippini”  e “Piazza Orange” nonché a tutti i cittadini che intendono sollecitare la riapertura di quest’opera. Nei mesi scorsi infatti,  i commissari di Palazzo San Giorgio avevano accolto le richieste dei cittadini e dei negozianti della zona, che hanno evidenziato in più occasioni il disagio dovuto alla chiusura di un’opera che, dopo ormai quasi 5 anni dalla sua inaugurazione, ha dimostrato tutta la sua utilità. L’impegno quindi dei Commissari a “riaprire” il tapis roulant a fine marzo. Ad oggi ancora l’opera risulta non solo essere disattivata, ma appare in uno stato di totale abbandono e degrado.  Cosa è accaduto da marzo ad oggi? I Commissari hanno cambiato idea?, oppure si sono presentate delle nuove problematiche? La Confcommercio di Reggio Calabria, come in passato, intende ancora oggi ricevere delle risposte in merito. I commercianti delle zone indicate infatti, si trovano anche loro, come gli altri, in un forte periodo di crisi economica e di certo la chiusura di questo mezzo non li aiuta ad incrementare i guadagni. Il Presidente Confcommercio Reggio Calabria, dott. Giovanni Santoro.

 

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto, piccolo incidente senza conseguenze

Sono le ore 18.25 quando il velivolo P-92 di marca INOEL di piccolissime dimensioni, utilizzato per il volo scuola con istruttore a terra dall’Aeroclub dello Stretto, con a bordo solamente il giovane allievo pilota, compie una non perfetta manovra di atterraggio

 

provocante il cedimento dei supporti dell’ammortizzatore del ruotino anteriore del velivolo che pertanto si vede costretto ad essere parcheggiato in emergenza in prossimità del raccordo Alfa a pochi metri dalla Testata 15.  Immediatamente scattato il Piano di Emergenza come da apposita procedura, salvo poi subito rientrare dopo soli 14 minuti alle ore 18.39. Perfetta la macchina dei soccorsi che ha immediatamente visto accorrere sul posto i mezzi di pronto intervento ed i soggetti preposti, salvo poi verificare appunto l’assenza di feriti o ulteriori danni alle infrastrutture di volo. Le attività operative dell’Aeroporto sono infatti proseguite regolarmente con l’atterraggio ed il conseguente decollo dell’A319 Alitalia proveniente da Roma proprio sulla stessa infrastruttura di volo.

 

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Reggio di Calabria: Cuzzola “Lo Stato, attraverso la Cassa depositi e prestiti, presta ai comuni esattamente i loro stessi soldi”

di Enzo Cuzzola*. L’articolo 16, comma 6, del DL 95/2012 (cd “Spending review”), riduce il fondo sperimentale di solidarietà (in pratica i trasferimenti) per i comuni di 2.250 milioni, per il 2013, e di 2.500 milioni per il 2014.

 

Mentre per le provincie le riduzioni di trasferimenti ammontano a  1.200 milioni per il 2013 ed altrettanti per il 2014. Il comma 10, dell’art. 1, del DL 35/2013 (cd “Sblocca pagamenti”), mette a disposizione degli enti locali, provincie comprese, rispettivamente 2.000 milioni di euro, per il 2013,  ed altri 2.000 per il 2014. I Comuni con i loro soldi, che lo Stato prima trattiene poi presta, pagheranno le imprese, che però, in molti casi, non vedranno un euro. Infatti, a causa dei costanti ritardi nei pagamenti delle spettanze, molte imprese versano in grave crisi di liquidità, evidenziata dai DURC irregolari e dalle pendenze presso Equitalia, evidenziate al controllo, ai sensi dell’art. 48 bis del dpr 600/73. Se non vengono sospese, con apposito emendamento in occasione della conversione in Legge del citato Decreto 35, le procedure di verifica della regolarità contributiva e previdenziale e della pendenza di cartelle esattoriali non pagate, i pagamenti, che gli enti faranno, dovranno essere dirottati verso Inps, Inail, Cassa edile e/o Equitalia. Quindi lo Stato con una semplice partita di giro lascia tutti contenti, senza alcun onere nel proprio bilancio. Infatti, gli Enti locali prenderanno a prestito i loro soldi, li utilizzeranno per versarli, per conto delle imprese, agli enti previdenziali, assistenziali ed esattoriali, e, per giunta, ci pagheranno sopra gli interessi al 3,302% annuo. Questa iniezione di liquidità, lungi dall’essere certamente destinata alle imprese e quindi alla economia locale, tuttavia non risolverà il problema economico degli enti locali, che si trovano ad affrontare la previsione di bilancio 2013 con una minore disponibilità di circa 40 euro ad abitante. Inoltre, dopo il rinvio di TaReS, si va verso lo stop al pagamento della rata di giugno dell'IMU,  sulla prima casa e alloggi popolari, fino al 16 settembre. Entro il 31 agosto il governo dovrà adottare una riforma complessiva della tassazione sulla casa. Se pensiamo che i due tributi erano i perni sui quali era stata strutturata la riforma del federalismo fiscale, ci rendiamo conto della incertezza che regna negli uffici finanziari dei comuni. Auspicabile allora che, il nuovo Governo, affronti seriamente il tema dei trasferimenti agli enti locali, che in questi ultimi anni stanno diventando i parafulmini di ogni inefficienza pubblica. *Esperto in contabilità, fiscalità attiva e passiva degli enti pubblici e già dirigente Settore Finanze e Tributi Comune Reggio Calabria.

 

 

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Reggio di Calabria: per otto ragazzi l’emozione del primo volo… Aeroporto dello Stretto: in visita i trentacinque allievi del corso per moduli di Liceo Aeronautico

Per molti di loro rimarrà per sempre un momento da ricordare… Sono trentacinque gli allievi del triennio del Liceo Scientifico L. Da Vinci di Reggio Calabria in visita presso l’Aeroporto dello Stretto

 

per le fasi conclusive del percorso per moduli di liceo aeronautico che li ha visti protagonisti in momenti di formazione e simulazione di volo direttamente in aula. Un giorno davvero speciale, soprattutto per otto di loro, che in occasione della visita  presso l'Aeroporto dello Stretto per la prima volta tutta hanno provato l’emozione e l’ebbrezza della prima esperienza di volo, loro offerta grazie alla disponibilità dell’Aero Club dello Stretto, ma soprattutto compresa a conclusione di un percorso formativo davvero molto speciale. Trattasi di una esperienza formativa che ha consentito a ben trentacinque ragazzi del triennio del liceo scientifico "L. Da Vinci" di avvicinarsi al mondo dell'aviazione civile. Il Corso promosso dalla Dirigente prof.ssa Giusy Princi è stato progettato e diretto dal Responsabile dell'Ufficio Aeroportuale dott. Carlo Marfisi, il quale ha peraltro personalmente tenuto alcune delle lezioni sulla normativa aeronautica nazionale ed internazionale inerente gli importantissimi temi di safety, security e licenze di volo. La coordinatrice del corso è la prof.ssa Fiore del Liceo Da Vinci. Di elevato prestigio anche tutti  gli altri docenti quali il prof. M. Buonsanti (Unimediterranea) che ha trattato degli aspetti teorici del volo, l'evoluzione del mezzo aeronautico e la meccanica del volo; il Comandante A. Catizzone dell'AeroClub dello Stretto che ha tenuto lezioni sulla navigazione aerea e simulazione di volo con esperienza diretta in aula;  il maresciallo F. Chirico (ex. AM ed ENAV) che ha affrontato il tema della meteorologia applicata al volo; il dott. A. Molinaro (C.te 5° Reparto Volo PS) che ha trattato delle attività dello stesso reparto volo e della Polizia di Stato. Inoltre, altre lezioni sono state tenute dal personale delle compagnie di navigazione aerea e delle società di handling che hanno illustrato gli aspetti legati all'assistenza a terra, alle operazioni di rampa e di Check – In. Occorre sottolineare che tutti quanti i docenti, nessuno escluso, hanno operato a titolo completamente gratuito, offrendo per tutta la durata del corso ai ragazzi degli interessantissimi spunti formativi oltre che le essenziali nozioni di base riscontrando sicuramente ampio interesse e forti motivazioni in tutti e 35 gli studenti del trienni partecipanti agli incontri.  Ai trentacinque allievi la possibilità così di "mettere in pratica" le nozioni teoriche acquisite nel corso delle lezioni in aula. Gli studenti visiteranno le infrastrutture aeroportuali, l'Aerostazione passeggeri, la Torre di Controlo ed il 5° Reparto Volo PS. Momento ad alto contenuto emozionante consiste nella possibilità a otto ragazzi di provare l'ebbrezza e l'esperienza del volo con aeromobili dell'Aeroclub dello Stretto grazie alla disponibilità in tal senso fornita dal presidente Comandante Pilota D. Catanese. Ancora una volta, il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio Calabria si distingue per l'ampio ventaglio di opportunità proposte nella propria offerta formativa e per la significatività dei percorsi extracurriculari fruibili. La Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto, per come fortemente voluto dal suo Presidente Dott. Carlo Alberto Porcino, ha ritenuto opportuno sostenere questa iniziativa approntando quanto necessario per i trasferimenti, per l'accoglienza e la logistica in occasione della visita aeroportuale dei ragazzi poiché ritiene essenziale stabilire un corretto ed equilibrato rapporto tra l’aeroporto dello Stretto ed il territorio, ma ancor prima con chi rappresenta il futuro di tutti noi: i nostri ragazzi che è giusto che amino il volo perché sinonimo di libertà, di voglia di viaggiare e scoprire posti nuovi ma, soprattutto, simbolo di quella sfida che vede impegnato l’uomo a migliorarsi, ad elevarsi sempre di più ogni giorno, sin dalla notte dei tempi.

 

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Reggio di Calabria: Enzo Cuzzola “Gli Enti non riescono a far quadrare i conti, cosa fare? La politica chieda al Governo di non ragionare cervelloticamente e ragionieristicamente”

di Enzo Cuzzola*. Se il comune di Milano non riesce a quadrare la previsione di bilancio 2013, figuriamoci i comuni calabresi. Il Governo nel corso del 2012, con il decreto legge 95 (cd “Spending review”) ha fissato un primo taglio nel sistema dei trasferimenti, che per il 2013 diventa addirittura 4/5 volte il taglio dell’anno scorso.

 

A fronte di questa consistente e “spropositata” riduzione di  trasferimenti,  gli enti hanno cercato di risolvere il problema con l’aumento al massimo di aliquote (per IMU ed addizionale IRPEF) e di proventi (tariffe servizio idrico e dei servizi a domanda individuale), ma non basta. Ci si è allora concentrati sul contenimento del costo dei servizi scoprendo che ben poco è il margine di manovra. Infatti nella nostra Regione, i comuni hanno una spesa corrente pesantemente irrigidita dal costo del personale e dai costi per il servizio idrico (SoRICal), per lo smaltimento dei rifiuti (Commissario emergenza ambientale) e per l’energia elettrica. Tutti costi regolamentati da norme e regole contrattuali, quasi sempre esogene all’Ente. Si scopre allora che le entrate di quest’anno basteranno appena a coprire i suddetti costi. Dall’altro canto altrettanto impossibile sarà la previsione di bilancio anche per le Province. I nostri comuni non sono quindi in grado di mantenere lo  standard di servizi, ormai al minimo essenziale, per tutte le persone che vi abitano. Inoltre si corre il rischio reale di dover rivisitare le dotazioni organiche degli enti, prevedendo la mobilità e, l’eventuale, licenziamento del personale o la riduzione oraria, nel migliore dei casi. Tutto questo a rischio della tenuta del tessuto sociale locale. Cosa fare allora? La politica dovrebbe occuparsi, in primo luogo, di intervenire sul Governo per fare in modo che i trasferimenti vengano, finalmente, parametrati ai costi standard, come peraltro previsto inizialmente nelle disposizioni sul federalismo fiscale, e non essere “cervelloticamente” e “ragionieristicamente” determinati, come avvenuto, con modalità che non tengono assolutamente conto delle necessità territoriali. In secondo luogo dovrebbe intervenire legislativamente, sia in sede Regionale sia in sede Statale, per consentire la rivisitazione dei contratti, e delle norme, che disciplinano il settore idrico, quello dei rifiuti e quello elettrico, i cui costi sono ormai insopportabili per eccesso di onerosità (senza peraltro che i relativi servizi funzionino). Le Amministrazioni locali devono in primo luogo, implementare il sistema dei controlli, previsto dal decreto legge 174/2012, il cui obiettivo principe è appunto quello di monitorare i costi e la economicità ed efficienza della gestione. Se detto sistema, peraltro da sempre previsto nel Testo unico per gli enti locali, fosse stato implementato per tempo, forse ci si sarebbe accorti da subito che la spesa per energia elettrica è, in quasi tutti gli enti, esponenzialmente lievitata nell’ultimo decennio, vuoi per l’eccesso di impianti (che hanno prodotto solo un notevole inquinamento ottico) sia per il continuo passare, spesso senza alcun rispetto del codice dei contratti, di gestore in gestore, (che ha prodotto anziché risparmi, incremento di costi). In secondo luogo devono curare la riscossione delle entrate, magari ricorrendo, con opportuni interventi sui relativi regolamenti, a forme poche coattive e molto più disponibili alla problematica carenza di liquidità della nostra gente. E proprio in tema di tributi locali e di difficoltà di riscossione dei Comuni calabresi, da sempre evidenziata dalla sezione di controllo di Corte dei Conti, non guasterebbe un intervento legislativo che, senza scandalizzarsi, preveda la possibilità di fare ricorso, ancora, alla introduzione del condono, dato che, molti comuni, non hanno approfittato della possibilità in passato offerta e non hanno consentito ai contribuenti di regolarizzare le loro posizioni, con conseguente aumento delle basi imponibili. *Esperto in contabilità, fiscalità attiva e passiva degli enti pubblici e già dirigente Settore Finanze e Tributi Comune Reggio Calabria.

 

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Reggio di Calabria: Luca Laganà “Quale classe politica ha la Calabria?” La denuncia degli studenti reggini: “Nessun politico ad accogliere il Presidente del Senato”

di Luca Laganà*. La Società della Speranza. Questo è per noi giovani il senso profondo delle giornate vissute a Reggio Calabria, organizzate per il Ventennale della Gerbera Gialla. Eravamo in 10mila a sfilare per le strade della Città dello Stretto: studenti delle scuole elementari, medie, superiori e dell’università. Da San Luca a Scampia da Rosarno a Cirò, da Vibo a Cosenza, Crotone e Reggio. Stringevamo nelle nostre mani un fiore speciale: la Gerbera Gialla.

 

Fiore semplice ma robusto che ha il profumo intenso dell’esistenza attiva: quella di chi ha scelto di combattere nella vita, a viso aperto e a fronte alta, le ingiustizie e l’arroganza del potere mafioso. Abbiamo sfidato le mafie a Reggio Calabria, portando i nostri striscioni colorati e cantando a squarciagola le nostre canzoni di libertà,ci siamo commossi davanti alle testimonianze delle vittime e dei loro familiari. Ci ha fatto molto male, però, constatare l’assenza delle  Istituzioni Calabresi che denunciamo con forza  per non essere da loro rappresentati così' come dovrebbero e come noi vorremmo. Il 3 maggio non c'era un politico che sfilasse al nostro fianco;non C' era un politico ad accogliere il Presidente del Senato,seconda carica dello Stato al cui cospetto ,questa terra non è' stata rappresentata se non da noi e dalle alte cariche: prefetti, ,magistrati e massimi rappresentanti delle Forze dell'ordine. Il Comune di Reggio Calabria,si sa ,è sciolto per mafia ed era rappresentato dal Commissario. Ci chiediamo ,però dove fossero gli altri: a partire dalla Provincia di Reggio,assente  in tutte le sue componenti  per finire al Governo regionale. E’ stato un segnale davvero pessimo, soprattutto per la condizione della nostra terra, schiacciata dal potere mafioso e aggredita da gravi emergenze sociali. Ci chiediamo: ma la Calabria ha una classe politica che la rappresenta nelle Istituzioni o è figlia di nessuno così come è apparsa agli  occhi del Presidente del Senato il 3 maggio? Calabria uguale 'ndrangheta? Per quel che ci riguarda non di certo ,ma riteniamo che la  nostra classe politica sia lontana anni luce dalla voglia di riscatto e ribellione delle nostre coscienze.  Anche il comportamento di qualche mezzo d'informazione locale non va sottovalutato. Qualche televisione privata della città ,il cui editore, guarda caso, è in politica, ha oscurato la manifestazione e questo la dice lunga. Certo ognuno ha la facoltà di pubblicare o mandare in onda ciò che preferisce! A noi non importa, le televisioni nazionali hanno mandato più volte in onda l'evento e la nostra immagine di reazione, ma la latitanza e l'omertà di alcuni  in una città come Reggio Calabria, è significativa. Noi ci mettiamo la faccia e loro? Qualcuno ora dirà che i cortei non servono che l'antimafia è altro che non bisogna parlare solo di 'ndrangheta in Calabria, perchè ne va dell'immagine della regione e che al contrario va raccontato il bello che c'è. Per quello che ci riguarda noi contro la mafia vogliamo urlare. La 'ndrangheta ci ruba il futuro e il silenzio ed  è sinonimo di complicità. Borsellino ci ha insegnato che la mafia è un problema non solo giudiziario o repressivo ma culturale. Le nostre coscienze sono pronte ma la politica, a quanto pare no e delega noi, con frasi fatte. Noi non siamo il futuro ma il presente e questo viene ignorato. E’ una cosa che ci sentiamo di denunciare a voce alta: la Calabria e il Sud non possono più permettersi atteggiamenti ambigui nei confronti della lotta alla mafia. Siamo veramente amareggiati ma andremo avanti comunque. La nostra lotta  alla prepotenza e alla diseguaglianza si costruisce nel quotidiano. No! Noi non ci arrenderemo mai: non siamo più i figli della Calabria della Vergogna! Ad arrossire nei confronti del presente deve essere una politica latitante che non rappresenta la ribellione di questa terra nè la nostra. Che si vergognino  tutti coloro che si sottraggono al dovere etico della denuncia. *Rete Istituti Superiori. Rete Studenti Universitari Gerbera Gialla: Emanuele Ritacco, Michele Cosentino, Alfonso Cristarella, Giuseppe Moccia, Elena Manna, Serena Russo, Cristian De Luca, Vincenzo Scopacasa, Alessandra Martino, Caterina Papalia,  Antonio Papalia, Zito Antonino, Stefano Cortese, Virginia Ferrari, Marta Ausilio, Luana Cosentino, Taschetta Melissa Vanessa, Arturi Irma, Ottavia  Belligerante, Jessica Bonanata, Jessica Bombardiere, Valentina Capano , Tassone Natascia , Chiara Chiappetta , Emanuela Calvano , Giusy Cugliari , Elisabetta Anna Macrì , Elena Gagliardi, Maria Caterina Pezzo, Caterina La Gamba, Stefania Perrotta, Chantal Castiglione, Elisa Peluso, Bruno Martina, Rosa Catia Arcidiacone, Pandolfi Valeriano, Cirilliano Cecilia, Acro Dora, Alessio Felisia, Coschiagliano Assuntina, Laurito Ilenia, Capparelli Maria Antonietta, Montone Lorenzina Isabella,Arceri Johannes, Arena Ferdinando, Cutellè Michela, Cutellè Manuela, Chiniamo Enzo, Cutellè Rita, Cutuli Chiara, Cavallaro Alberto, Chindamo Michele, Castauro Valentina, De Marco Desirè, De Luca Cristiana, Iemma Giulia, Ingalilea Angela, Lamanna Maria, Lamari Riccardo, Monea Greta, Monea Giada, Monea Angelamaria, Masso Antonino, Monea Valentina, Monea Angela, Mandaglio Salvatore, Marino Alessandro, Monea Osvaldo, Monea Stella, Nicolaci Marta, Napoli Salvatore, Napoli Nicola, Pigafetta Giuseppe, Sigillò Serena, Scattarreggia Davide, Staltari Domenico, Sorrenti Emanuela, Tramontana Laura, Tassone Anna Rosetta, Tramontana Laura, Tramontana Federico, Zangari Federica, Zangari Gabriella, Garcea Maria Teresa, Jaconis Sabatino, Messina Rosetta, Giordano Alessio. Rete Studenti Gerbera Gialla Università della Calabria: Donnici Serena, Cuda Maria Carmela, Filomena Ludovica, Pontoriero Carmelina, Zavaglia Armando, Scalise Ines, Dima Massimiliano, Cariati Franco, Nigro Alessandro, Donato Marta, Mazzuca Jessica, Spataro Erika, Zurlo Luana, Santoro Sara, Marzullo Valentina, Capparelli Ylenia, Cutuli Giancarlo, Gallo Carmela, Costantino Michela, Fabiano Maria Antonietta, Quaranta Federica, Stagno Rosanna, Bitonti Francesca, Loria Isabella, Reale Carla, Capparelli Ylenia, De Luca Eva, Cocciolo Vanessa,Lasorella Barbara, Carbone Silvio, Pignataro Donatella, Magnelli Elvira, Greco Emanuela Pamela, Milidoni Teresa, Virdò Annunziata, Salonna Valentina, Bianco Giulia, Branca Roberta, Talerico Antonella, Loria Grazia, Campagna Flora, Manzo Fiore, Leonetti Filomena, Esposito Giulia.

 

 

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Reggio di Calabria: Giuseppe Canale “La morte di Immacolata Ruimi specchio della società malata”

di Giuseppe Canale*. La morte di Immacolata Ruimi, ammazzata di botte presumibilmente dal convivente, non è che l’ennesimo episodio che vede le donne divenire oggetto di violenza. Le cronache sono piene di donne aggredite e violentate per strada, picchiate a sangue dai mariti, uccise da ex fidanzati che non si rassegnano a un rifiuto.

 

Le statistiche, pur non essendo esaustive perché la gran parte delle vittime di violenza non sporge denuncia, aiutano a cogliere l’estensione del fenomeno: quasi 7 milioni di donne in Italia sono state oggetto almeno una volta nella vita di violenza fisica o sessuale e sono le mura domestiche il principale ambito in cui le donne subiscono violenza.  Secondo i dati Istat, il 69,7% delle violenze è inflitto dal partner, per il rapporto Eures-Ansa il 70,7% degli assassini di donne sono avvenuti in famiglia. E se le donne che nascono in contesti agiati più facilmente possono sporgere denuncia, avendo meno difficoltà a procurarsi un avvocato e a ricostruirsi una vita dopo la separazione da un marito violento, diversa invece è la situazione delle lavoratrici, e ancora di più delle donne disoccupate, che spesso non possono neanche pensare di separarsi da compagni violenti semplicemente perché non è per loro economicamente possibile, soprattutto se hanno figli a carico. Per queste donne, la violenza fisica rappresenta l’espressione più aberrante e vergognosa dell’insostenibilità della condizione a cui il sistema le condanna. Anche quando non è teatro di violenza, infatti la famiglia è comunque per loro un ambito di oppressione e sfruttamento, perché dopo decenni di distruzione dello stato sociale è sulle donne che ricade in toto il peso del lavoro domestico privato con compiti sociali quali la cura dei figli e degli anziani. Lavoro fra le mura domestiche che si aggiunge a quello che sono chiamate a svolgere come manovalanza di riserva iper-ricattabile e sottopagata da inserire all’occorrenza nel processo produttivo. Questa oppressione diventa ancora più acuta in fasi di crisi economica, in cui il lavoro di cura viene appesantito dalla devastazione dei servizi e dell’assistenza, il mantenimento del posto di lavoro è costantemente sotto minaccia e l’esistenza si converte in una continua lotta contro il degrado sociale e morale. Tutte pressioni che si accumulano sulle spalle delle famiglie dei lavoratori, ed in particolare sulle donne, spesso producendo anche un inaridimento delle relazioni umane. La famiglia diventa così una facile valvola di sfogo della violenza provocata dai mezzi stessi a cui il sistema ricorre per uscire dalle crisi: orari di lavoro ai limiti della resistenza, salari da fame, licenziamenti, precarietà, attacchi ostinati alla dignità dei lavoratori e ai loro diritti sindacali, depauperamento dei servizi e dei diritti. È in queste condizioni che si annidano i focolai di violenza e degrado all’origine di questa mattanza. Se anche l’Economist non ha avuto remore a definire “pre-bismarckiane” le condizioni di lavoro degradanti e disumane a cui personaggi come Marchionne o la famiglia Riva vorrebbero tornare, la violenza sulle donne rappresenta nelle relazioni umane l’espressione più bieca della barbarie sociale a cui il sistema ci ha condotto. Sono queste le motivazioni per cui la morte di Immacolata Ruimi per il partito della Rifondazione Comunista non è semplicemente un aberrante episodio di violenza, ma il simbolo di un delitto collettivo. Se una è la mano che l’ha uccisa, cento e mille altri sono complici di questo delitto. Ne è responsabile anche chi quotidianamente si fa alfiere di quelle politiche che distruggono servizi e stato sociale, chi non esita a buttare in strada centinaia di famiglie per garantirsi il proprio margine di profitto, chi da alfiere delle privatizzazioni e del Vaticano ha progressivamente depauperato e spogliato quel già magro tessuto di servizi che permetteva a lavoratrici scelte autonome e indipendenti nella gestione della propria vita e delle proprie relazioni, e non scaricava solo ed esclusivamente all’interno delle famiglie la gestione di un eventuale disagio. Ma i consultori sono stati depotenziati dall’invasione di obiettori e spogliati progressivamente di tutti i finanziamenti, i progetti di educazione sessuale nelle scuole abbandonati, i centri antiviolenza e di assistenza psicologica e legale abbandonati alla buona volontà di associazioni o comitati, mentre la donna rimane l’anello più debole e più ricattabile sul mercato del lavoro, sottoposta ad ogni tipo di ricatto. Denunciare oggi la morte di Immacolata Ruimi significa denunciare le condizioni in cui migliaia di donne sono costrette a vivere a Reggio, in Calabria e in tutto il Paese. Ed è per questo che non possiamo tollerare attestati di solidarietà e dichiarazioni indignate da parte di chi quotidianamente contribuisce a un sistema che vuole le donne schiave. “La donna libera dall’uomo, entrambi liberi dal capitale” (Camilla Ravera). *Segretario PRC Reggio Calabria.

 

 


 

 

 

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Reggio di Calabria: SoGAS, il Presidente Porcino accoglie Eckart Rolfhs e Associazione Apodiafazzi. Aeroporto dello Stretto: l’importanza delle nostre origini magno greche

“Certosino e qualificato”. Due parole che racchiudono in sé tutto il senso di un impegno volto alla ricerca delle origini culturali, storiche, filantropiche e glottologiche del nostro sapere. Significati e meriti accademici di una vita intensa, interamente dedicata allo studio ed alla ricerca scientifica come appunto fatto dal prof. Rolfhs*. 

 

L’Aeroporto dello Stretto  è per la promozione della cultura magno greca, e lo fa anche con piccoli ma significativi gesti come in questo caso. Questo il saluto di benvenuto che il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino ha rivolto al figlio dell’illustre studioso tedesco, presente in aeroporto per inaugurare il totem bilingue, in italiano e greco, fatto installare presso l’area arrivi nazionali per dare il primo benvenuto a quanti arrivano a Reggio Calabria, Città della Magna Grecia, offrendo in elenco l’invito a visitare ognuno dei sedici comuni dell’area grecofona. E non manca neanche il ricordo del prof. Rolfhs offerto ai presenti dal Presidente della Associazione Culturale Apodiafazzi Carmelo Nucera: “una vita spesa per riportare alla luce, dal punto di vista glottologico, un sapere fondamentale per l’uomo moderno, il sapere di quella che fu l’epoca della Magna – Grecia con tutti i profondi influssi che ebbe sulla nostra cultura, sulle nostre origini come popolazioni del sud dell’Italia.  Rolfhs – conclude Nucera –, è un cognome importante tanto quanto l’eredità culturale di colui che divenne "L’archeologo delle parole", come lo definì lo storico professore Francesco Mosino, con un lascito di ben 729 sue opere (compresi numerosi articoli), di cui ben 15 riguardano esclusivamente la Calabria: tra le più note il Dizionario Dialettale, il Dizionario dei Cognomi e Soprannomi, il Dizionario dei toponimi”. E non poteva mancare, trattandosi di iniziative legate al mondo grecofono e delle minoranze linguistiche, un bovese doc, il Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri: “Oggi ricordiamo il prof. Rolfhs e celebriamo l’intimo legame che esiste tra l’aeroporto dello Stretto e i Comuni dell’Area Grecanica e lo facciamo grazie all’Associazione Culturale Apodiafazzi ed al suo infaticabile Presidente, il dott. Carmelo Nucera che ringraziamo per aver dato vita a questa bella iniziativa poi promossa dalla Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto”. E, per l’occasione, presente in città appunto anche Eckart Rohlfs che si dice “emozionato per il tanto affetto che ritrova ogni volta che ritorna in Calabria, una terra che dove lui stesso di fatto si sente a casa  ed è per questo che iniziative come queste – conclude Rolfhs – vanno apprezzate per il loro significato essenziale ovvero quello di rinsaldare il forte legame tra il passato, il presente ed il futuro di questo territorio che è rappresentata dalla cultura e dalla lingua grecofona che ancora oggi si parla in molti comuni. Un fatto unico e straordinariamente eccezionale, una tradizione che si tramanda e che rappresenta sicuro motivo di interesse per molti studiosi e per moltissimi che di fatto giungono per questo motivo da tutte le parti del mondo a Reggio Calabria e lo fanno appunto tramite l’Aeroporto dello Stretto che, devo dire, ultimamente mi appare molto più accogliente e bello rispetto al recente passato. *Note Biografiche. Nato nel 1929 a Tübingen (Germania“, vive vicino a Monaco di Baviera. Ha studiato all’Università di monaco musicologia, giornalismo e privatamente pianoforte, organo, flauto dolce, flauto traverso e musica da camera. Co-fondatore della Gioventù musicale in Germania (1951) e Segretario Generale 1959-1974. Dal 1963 era fondatore e fin al 1996 per 33 anni direttore del Concorso nazionale di musica “Jugend musiziert” (Gioventù musicale), un progetto speciale per talenti musicali del Comitato Nazionale per la Musica e del Ministero federale della Gioventù. 1988-2007 il segretario generale dell’ EMCY (Unione Europea dei Concorsi Musicali per la Gioventù). È da 1952, anche oggi redattore-editore del mensile “Neue Musikzeitung” (giornale per la musica), autore di molti articoli sulla politica dell’educazione musicale. Membro dei altri associazioni musicali. Altre volte presidente dell’Associazione per il metodo di Orff-Schulwerk in Germania, Vicepresidente della scuola di musica della commune di Gräfelfing (Monaco), Co-editore dell’Annuario musicale per la musica in Germania. Dal 1996 è socio onorario del Comitato Nazionale Tedesco per la Musica e dei altri istituzioni musicali. In breve. Eckart è Il figlio del compianto glottologo, prof. Rolfhs, accompagnato dal Presidente dell’Associazione Culturale Apodiafazzi Carmelo Nucera e dal Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri, sono stati accolti in aeroporto dal Presidente Sogas SpA Carlo Alberto Porcino per inaugurare il simbolico totem di benvenuto italo – greco che campeggia presso l’area arrivi nazionali del Tito Minniti a dimostrazione del forte legame culturale e storico che questa porzione d’Italia ha con le proprie origini magno – greche. E l’Aeroporto dello Stretto ne è consapevole. (Nella foto, da sinistra: P. Zavettieri, E. Rolfhs, C.A. Porcino e C. Nucera).

 

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Reggio di Calabria: vicenda Italcitrus, rigettata la richiesta di risarcimento milionario a Lamberti-Castronuovo

Un milione di euro, tanto era stato chiesto dagli addetti al settore tecnico del Comune reggino, ing. Giuseppe Granata e ing. Pasquale Crucitti al dott. Eduardo Lamberti-Castronuovo, a titolo di risarcimento per i presunti danni subiti; una richiesta ingente, e rigettata, lo scorso 18 Aprile 2013, dal Tribunale di Reggio Calabria. La vicenda nasce nel 2007, nell’ambito delle elezioni amministrative che hanno visto Lamberti-Castronuovo, attualmente Assessore Tecnico della Giunta provinciale reggina, all’epoca, a seguito della vittoria alle Primarie, candidato a sindaco della città per la coalizione di centro-sinistra.

 

Durante la campagna elettorale, che lo vedeva affrontare il sindaco uscente Giuseppe Scopelliti, in data 18/05/2007, aveva inviato, mezzo posta, alle famiglie reggine, un opuscolo, che riportava il testo “dell’invito a dedurre” rivolto dalla Procura Regionale della Corte dei Conti al sindaco pro tempore Giuseppe Scopelliti, agli otto componenti della Giunta Municipale, al Dirigente U.O. Programmazione e Progettazione del comune reggino Pasquale Crucitti e al responsabile del procedimento Giuseppe Granata, in merito all’acquisto dell’Area dell’ex Italcitrus srl. Un acquisto che a parere del Sostituto Procuratore Generale del tempo, Pierpaolo Grasso, appariva “a dir poco incauto” e “da cui si evinceva un ingente danno” per l’erario comunale. L’acquisto, sottolineava il sostituto procuratore aveva, difatti, comportato alle casse del comune una spesa di 2.500.000 di euro, inserita nel programma triennale 2002/2005 delle Opere Pubbliche, a cui si sarebbero dovuti aggiungere altri 2.000.000 di euro per la ristrutturazione dei locali e la necessaria bonifica dall’amianto presente. Un acquisto che aveva definito “incauto” in quanto area “in totale stato di degrado”, su cui sussistevano “numerose procedure esecutive pendenti innanzi al Tribunale civile di Reggio Calabria” e su cui all’atto dell’acquisto non si prevedeva una precisa destinazione di uso. Nell’opuscolo, dichiarandosi fin dal principio “un garantista”, che “non intendeva giudicare”,il candidato sindaco Lamberti-Castronuovo poneva all’attenzione dei concittadini fatti e circostanze che “a suo sommesso parere, dimostravano che chi aveva amministrato la città negli ultimi cinque anni, non aveva curato gli interessi della città non applicando quel principio che è proprio di ogni Amministratore saggio: quello del buon padre di famiglia”. Chiedeva pertanto ai lettori, non di sposare la sua visione, ma di porsi delle domande, giudicando “con serenità in base alle risposte”, giacché con “tutti si potrebbe mentire, meno che con se stessi”. E sulla scorta delle risposte che lo stesso cittadino si sarebbe dato di esprimere il proprio voto elettorale. L’invio dell’opuscolo aveva tuttavia causato l’avvio di una richiesta di risarcimento, pari a 500.000 euro, da parte dell’Ingegnere Giuseppe Granata, citato nell’atto in quanto responsabile del procedimento di acquisto dell’Area ex Italcitrus ed autore di una perizia di stima della stessa, e di una richiesta di risarcimento, pari ad altri 500.000 euro, da parte dell’Ingegnere Pasquale Crucitti, citato nell’atto in quanto dirigente del settore preposto che aveva avallato la procedura di acquisto, inserendola nel programma triennale. Ebbene, le richieste di indennizzo sono state, in toto, rigettate dal giudice, che ha dichiarato la non sussistenza di ipotesi diffamatorie o di violazione della privacy. Come si legge nella sentenza “l’aver riprodotto l’atto di ‘invito a dedurre’ e l’averlo trasmesso con l’opuscolo alle famiglie dei reggini non costituisce una iniziativa illecita, idonea a violare la riservatezza personale..delle persone interessate”, né prosegue il giudice “sembra sussistere la oggettiva idoneità diffamatoria nella pubblicazione del predetto atto”. Come è emerso nel corso dell’istruttoria, e come ammesso dagli stessi richiedenti, infatti, l’atto giudiziario era già stato reso di dominio pubblico, riportato dalla stampa locale ed oggetto di discussione nelle emittenti televisive locali, “e pertanto, erano stati conosciuti i nomi di tutte le persone coinvolte nella vicenda. Inoltre, il testo completo del provvedimento era già stato pubblicato su internet”. Da qui la conclusione del giudice: “Nessuna violazione della privacy si ritiene, pertanto, che sia stata perpetrata”. Nulla quaestio per il giudice anche in merito alla prima parte dell’opuscolo, del tutto conforme al diritto di cronaca e di critica : “la sua formulazione”, scrive il giudice, “rappresenta l’opinione di chi scrive su una notizia sicuramente vera, di interesse pubblico alla conoscenza del fatto, formalmente corretta nella esposizione”. Di più: “La divulgazione dell’opuscolo”, rimarca il giudice, “risponde, piuttosto, ad un apprezzabile interesse dei cittadini ad essere informati onde poter effettuare scelte più consapevoli nell’ambito della vita associata”. Rigettata, infine, anche la richiesta di condanna per responsabilità aggravata, non sussistendo mala fede o colpa grave. E così nessuna violazione per Lamberti-Castronuovo, difeso dagli avv. Maria Grazia Bottari e Domenico Gentile. Conciso e secco il commento di Lamberti-Castronuovo sull’intera vicenda: “Tanto di cappello a una giustizia giusta, che annulla anche la protervia di chi talvolta compie errori ed aggredisce per non essere aggredito, tentando temerariamente di lucrarci sopra”. (Foto fonte gazzettadelsud.it).

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Reggio di Calabria: l’Associzione Calabria Camper Club Sila ringrazia la S.At.I. con una targa ad Ivano Nasso

Questo pomeriggio il presidente dell'associazione Calabria Camper Club "Sila", Franco Morano, ha consegnato una targa all'Amministratore Unico della S.At.I., Dott. Ivano Nasso, come riconoscimento per l'eccezionale organizzazione del servizio di accoglienza e assistenza offerto ai membri della Federazione Nazionale A.C.T. Italia, giunti già da ieri alla loro tappa reggina nell'ambito dell'evento Raduno della Liberazione e in sosta presso Piazza "Lido Largo Monsolino" con 27 camper.

 

Circa 60 persone sono state accompagnate a visitare le bellezze artistiche e architettoniche di Reggio Calabria, dai Bronzi di Riace di Palazzo Campanella alle opere d'arte esposte nella Pinacoteca civica, aperta per l'occasione, dal Duomo al Lungomare Falcomatà. A conclusione della giornata, come da programma predisposto dalla S.At.I., il giro turistico sul bus cabrio che ha toccato i siti storici più importanti della città. «Sono lusingato del gesto del presidente Franco Morano che, con la consegna della targa ricordo, ha espresso vivo riconoscimento all'attività svolta dalla S.At.I. nell'organizzare questo evento che, nella sua genuinità e semplicità, rappresenta uno dei tasselli importanti dell'attività di promozione e valorizzazione del territorio, uno degli scopi primari della S.At.I.».

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto, “Operazione Russia”, buona la prima

Buona la prima. L'Aeroporto dello Stretto supera a pieni voti il test dell'arrivo del primo volo proveniente da Mosca. "Vista dall'alto la vostra città è bellissima – questo il primo commento di Anatoly Balibekov, Comandante del Boeing 737-500 impiegato da Nordavia Airlines appena eseguito l'atterraggio sulla pista 15/33. Il volo si è concluso in perfetto orario alle ore 7.44, abbiamo trovato un buon clima ad attenderci e le manovre di avvicinamento sono state assolutamente agevoli. Tutto si è svolto come previsto, senza alcun problema  ed  in piena sicurezza per i passeggeri".

 

Ad attendere il primo volo proveniente da Mosca a bordo pista il Presidente della Sogas, dott. Carlo Alberto Porcino ed il Direttore Generale del Dipartimento al Turismo della Regione Calabria dott. Raffaele Rio (nella foto con Balibekov). Giusto il tempo dei primi convenevoli saluti di rito per poi rientrare immediatamente in Terminal per assicurarsi che tutte le operazioni di sbarco e ritiro bagagli venissero regolarmente effettuate. "Fatta eccezione per qualche lieve ritardo accumulatosi ai controlli di routine – dichiara Porcino – riteniamo che tutto si sia svolto in modo regolare e perfetto. Ho piacevolmente registrato i sorrisi carichi di entusiasmo e ammirazione dipinti sui volti dei primi turisti russi, una volta scesi dall’aereo, ammirando l'incantevole panorama dello Stretto sovrastato dall'Etna in leggera fase eruttiva. L'Aeroporto sta facendo la sua parte. La Regione Calabria pure, poiché ha consentito che questa operazione vedesse la luce. Grande merito va alla sig.ra. Svetlana Bashkirseva, rappresentante della Tris…T, il Tour Operator Moscovita impegnato in questa iniziativa, nonchè alla  infaticabile Debora Valenti di Valentour, tour operator con sede a Tropea che ha di fatto materialmente organizzato e coordinato tutte le fasi. Adesso la nostra speranza é che prima di ripartire per fare ritorno in Russia sugli stessi volti sia dipinto un sorriso ancora più accentuato e, perché no?!, magari anche quel sottile velo di nostalgia tipico della sindrome che prende a tutti noi alla fine di una bella vacanza. Questo naturalmente potrà accadere solo se qui in Calabria, a Reggio Calabria così come a Tropea questi turisti si saranno trovati bene per merito dei nostri albergatori, ristoratori, negozianti e quanti altri entreranno in contatto con loro. E che fosse una giornata speciale lo dimostra la presenza in Aeroporto di autorità di primissimo piano istituzionale come il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, del Presidente della Provincia Giuseppe Raffa e del neo assessore regionale alle attività produttive Demetrio Arena alla sua prima uscita ufficiale. Graditissima anche la presenza del Presidente Andrea Cuzzocrea e del Delegato al Turismo Giuseppe Nucera della sezione provinciale di Confindustria Calabria. Partecipe a tutte le operazioni anche il Responsabile Ufficio Aeroportuale Enac Reggio Calabria Carlo Marfisi. "Naturalmente adesso dobbiamo ripeterci – conclude Porcino -. L'Aeroporto dello Stretto  garantirà  anche nei prossimi voli che vedranno i nuovi arrivi e le ripartenze dei turisti russi sempre  la stessa attenzione. Abbiamo il dovere di offrire sempre un migliore servizio di assistenza ai passeggeri così come ho avuto modo di ribadire nel corso del veloci briefing con i nostri funzionari e responsabili svoltosi subito dopo la fine delle operazioni".

 

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Reggio di Calabria: la Confcommercio reggina esprime soddisfazione per la nomina di Demi Arena ad Assessore regionale

di Giovanni Santoro*. “A nome della Confcommercio di Reggio Calabria e dell’intera dirigenza provinciale, esprimo le più sentite congratulazioni al nuovo Assessore Regionale alle attività economiche e produttive Dr. Demi Arena. Demi Arena, con la sua competenza, riteniamo sia l’uomo giusto al posto giusto, in momento in cui le imprese hanno bisogno di attenzione e riferimenti certi per affrontare la crisi.

 

A Demi Arena che conosciamo e stimiamo per le sue capacità organizzative e per il suo impegno, auguriamo buon lavoro. Siamo consapevoli che ricoprire il ruolo di amministratore nella nostra Regione non è impresa semplice, tanto più in un settore così delicato come quello delle attività produttive, per questo rappresentiamo sin d’ora la nostra disponibilità a supportare tutte le azioni volte alla crescita del tessuto imprenditoriale della nostra Regione, sicuri di trovare in Arena, come già nel suo predecessore, un interlocutore disponibile, preparato e di grande sensibilità”. *Presidente Confcommercio Reggio Calabria.

 

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Reggio di Calabria: SoGAS, il Presidente Porcino su dichiarazioni AD di Ryanair “Investire sull’Aeroporto dello Stretto conviene. Nessun problema di sicurezza”

Intervenendo telefonicamente nel corso di una recente conferenza stampa, tenuta dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il Direttore Operativo e Amministratore Delegato di Ryanair Micheal Cowley pare abbia manifestato la disponibilità circa ulteriori "possibili future interazioni" con tutti e tre gli aeroporti operanti in Calabria e, segnatamente, anche con l'Aeroporto dello Stretto. "Dal nostro punto di vista – dichiara il Presidente So.G.A.S. S.p.A. Carlo Alberto Porcino –

 

come società di gestione é naturale che simili autorevoli dichiarazioni ci fanno molto piacere poiché rappresentano una chiara conferma sulle reali potenzialità che ha la nostra infrastruttura aeroportuale. É indiscutibile il merito della Regione e del Presidente Scopelliti per aver avviato questa forma di dialogo nell'interesse globale dell'intero sistema aeroportuale calabrese. In Calabria il colosso irlandese già opera in modo molto significativo presso lo scalo lametino, probabilmente molto presto garantirà gli essenziali numeri allo scalo pitagorico. L'ipotesi che questo accada nel prossimo futuro anche in riva allo Stretto – aggiunge Porcino – potrebbe così completare il quadro ed offrire interessanti nuovi sviluppi. Quanto alla sicurezza  dei passeggeri, come Aeroporto siamo più che sicuri di garantirla adeguatamente. Pur non volendo entrare in tecnicismi, intendo rassicurare tutti quanti sul fatto che non esiste alcun problema di sicurezza affinché compagnie come Ryan Air operino presso l'Aeroporto dello Stretto.  Con la nostra gestione, infatti, i nostri bravi tecnici della Sogas, egregiamente coordinati dal nostro Post Holder Ing. Giuseppe Visicaro (Progettazione e Manutenzione) e ben coadiuvati da una task force di primissimo piano, composta da esperti di chiara fama e prestigio quali i comandanti piloti Pugliatti e Molteni, in stretta collaborazione con i rispettivi uffici Enac ed Enav sia a livello locale sia nazionale, hanno elaborato uno studio di oltre mille pagine, ricco di grafici, ampia documentazione meteorologica, con tanto di relazioni tecniche e aeronautiche, che é a disposizione di chiunque ne abbia necessità o semplicemente voglia  approfondirne gli aspetti essenziali. Proprio da tale studio derivano tutti gli investimenti in sicurezza che, lo ripeto, con la nostra gestione sono stati effettuati impiegando, in modo oculato e attento, tutti i fondi che lo Stato in materia ci mette a disposizione. Sono state acquistate nuove attrezzature. Viene garantita una adeguata formazione ed aggiornamento continuo al nostro personale. In questa direzione stiamo, ad esempio, intervenendo per la messa in sicurezza della perimetrazione della zona airside. Abbiamo completato i lavori di adeguamento della pista 15-33 che si presenta con una lunghezza di 1996 metri cui si aggiungono i 60 metri di start point.  Sempre in tema di sicurezza della pista, forse non molti sanno che da noi in  Aeroporto dello Stretto, il grip test viene continuamente effettuato, addirittura più volte rispetto quanto la  stessa norma prevede. Dal punto di vista operativo, abbiamo fatto predisporre ad una società specializzata per come richiestoci  un apposito visual per l'addestramento a distanza dei piloti che é già pronto ed è già stato sottoposto a necessaria valutazione da parte di Enac. D'altronde in Aeroporto già operano tranquillamente, anche a pieno carico,  aeromobili ben più importanti o comunque simili per portata e capacità ai Boeing 737-800 che compongono la flotta di Ryan Air. Ci riferiamo ad esempio ai Boeing 757 – 200 impiegati da Bluexpress ed in passato da Air Italy Polska, agli Airbus 320 e A321 impiegati da Alitalia, Airone e Air Malta in passato. Per tornare alle dichiarazioni dell'AD del colosso irlandese evidentemente si saranno anche loro accorti che l'Aeroporto dello Stretto gode di fatto di un interessantissimo posizionamento geografico. Il nostro naturale bacino di riferimento ricomprende non solo il territorio della provincia di Reggio Calabria ma si estende anche all'intero hinterland di Messina e della sua provincia, Isole Eolie comprese. Certamente questo può rappresentare un elemento di valutazione di non poco conto, soprattutto nell'ottica di una compagnia aerea leader dei voli low cost, come può essere considerata Ryan Air, che può quindi tranquillamente manifestare interesse e pensare nuovi investimenti per sviluppare nuovi flussi di traffico turistico internazionale che insistano sull'Area dello Stretto. Per quanto ci riguarda, di fronte ad una seria e concreta intenzione che dovesse formalizzarsi in futuro da parte di compagnie aeree low cost a voler investire sul nostro scalo, non possiamo che essere assolutamente disponibili per qualsiasi sopralluogo tecnico si voglia effettuare al fine di verificare il superamento di eventuali criticità emergenti, atteso che, come sopra chiarito,  non esiste alcun evidente problema di sicurezza che riguarda l'Aeroporto dello Stretto.

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