Reggio di Calabria: SoGAS, in volo da e per Torino con scalo a Roma con nuovi orari e tariffe a partire da 35 euro. Blu Express dal 2 settembre ritorna con i voli da Torino a Roma in coincidenza con i voli per Reggio Calabria

(107) La Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto (So.G.A.S SpA) comunica ai passeggeri interessati a raggiungere Reggio Calabria provenienti dall’Aeroporto Torino Caselle e viceversa che dal 2 settembre tornano i voli tra Torino e Roma di blu-express con tariffe a partire da 35 euro e, soprattutto, con nuovi orari in assoluta coincidenza con i collegamenti già operati dalla stessa compagnia aerea tra la Capitale e la città dello Stretto.

 

“Si tratta di una iniziativa assunta autonomamente da Blu – Express – tiene a precisare il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino – che giunge al momento opportuno poiché senza dubbio rappresenta una valida alternativa per quanti a causa dell’avvenuta soppressione del volo diretto fino ieri operato da Alitalia, dovranno necessariamente optare per una altra soluzione di viaggio”. Come comunicato  ufficialmente – prosegue la nota – i nuovi operativi del brand no frills di Blue Panorama Airlines sono tagliati su misura per chi, durante la settimana, deve arrivare a Reggio Calabria da Torino per motivi di lavoro, familiari o per trascorrere una vacanza, con partenza dallo scalo di Caselle alle ore 7:45 ed arrivo a Fiumicino alle ore 8:55 e quindi in tutta comodità e acquistando un unico biglietto effettuare un veloce transito per ripartire alle ore 10.10 verso Reggio Calabria. Il rientro alla sera è previsto in partenza da Reggio Calabria alle 16.15 con arrivo a Roma alle ore 17.30 per poi in tutta tranquillità effettuare un transito e ripartire da Fiumicino alle ore 19:00, con arrivo presso il capoluogo piemontese alle 20:15, giusto in tempo per cenare e passare la serata in famiglia. Durante il week-end Reggio Calabria e Torino potranno essere raggiunte in entrambe le direzioni con il volo serale del venerdì, con rientro la domenica sera. I biglietti per i voli tra Torino e Reggio Calabria con scalo a Roma sono già disponibili sui siti www.blue-panorama.com e www.blu-express.com, nonché sui terminali GDS (Global Distribution System) utilizzati da tutte le migliori agenzie di viaggio e presso la biglietteria Sogas SpA. Ufficio di Presidenza, Relazioni Esterne e Istituzionali. 

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Cuoco (Unione Naz. Consumatori) “Sull’acqua promesse non mantenute e nuovo regolamento idrico da incubo”

(106) In questi giorni sono state recapitate le fatture relative al servizio idrico, acque reflue e canone depurazione con gli aumenti delle relative tariffe, il costo annuale in media per un nucleo familiare composto di quattro persone, si aggira complessivamente su 500,00 euro circa. A causa della qualità pessima dell’acqua erogata, sostiene l’Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria,

 

(non ci sembra che la situazione sia migliorata rispetto al passato sulla salinità della stessa),  i Commissari del Comune di Reggio Calabria avevano in più occasioni promesso che avrebbero quantomeno reiterato per gli anni successivi, la delibera comunale che nel Giugno del 2011 decise di dimezzare solo per alcune zone ben individuate, il canone acqua per gli anni 2005-2009, a seguito dei ricorsi intentati dall’Unione Nazionale Consumatori Calabria ed accolti con sentenze emesse dai Giudici di Pace. Tali promesse sono state più volte manifestate, anche in occasione dell’incontro svoltosi lo scorso 28 maggio presso il Comune di Reggio Calabria con le associazioni rappresentative dei consumatori. Nulla di tutto ciò si è concretizzato,  pertanto nella città dei servizi virtuali, dove tutto si paga, anche se non viene erogato (l’acqua viene considerata potabile, anche se in gran parte della città è imbevibile,  la TARES relativa anche alla raccolta rifiuti solidi urbani viene richiesta anche se per un anno il servizio non è stato erogato, ecc. ) i cittadini vengono costretti a pagare comunque, in ogni caso e a prescindere, nonostante la maggior parte di essi sia costretta a ricorrere ancora all’acquisto dell’acqua minerale, in attesa che si realizzi il “miracolo” della diga del Menta, la cui costruzione iniziò da parte della Cassa per il Mezzogiorno negli anni 70. Capitolo a parte merita il nuovo regolamento per la gestione del servizio idrico, approvato con delibera della Commissione Straordinaria del 03 Luglio 2013 ed entrato in vigore il 09 Agosto, composto da 79 articoli,  da considerarsi un vero e proprio incubo per le famiglie Reggine, sia per coloro che possiedono già un allacciamento in corso, sia per quelli che chiederanno una nuova fornitura d’acqua. A parte l’apprezzabile intento di combattere coloro che abusivamente si allacciano alla rete idrica comunale, viene dispiegata una meticolosa e molteplice tipologia di usi dell’acqua, ai quali corrisponderanno profili tariffari differenziati, si utilizza a sproposito la dicitura ad “uso potabile” che rimane per i motivi già espressi, almeno per il momento un  sogno da realizzare e vengono predisposte forniture domestiche residenziali e non, attività commerciali, spazi condominiali, ecc. ecc. pertanto se un cittadino possiede una seconda casa con uno spazio destinato a verde, dovrà stipulare tre contratti di fornitura differenziati. Inoltre è “vietato prelevare acqua dalle fontane pubbliche ………….nonchè applicare alla bocca delle fontane cannelle di gomma o di altro materiale. Il prelievo complessivo con bottiglie, fiaschi e secchi non può essere superiore a litri 50 per volta, in casi eccezionali potrà essere rilasciata apposita autorizzazione in deroga dall’Autorità Comunale”. “Impianti di sollevamento dell’acqua (autoclave) o accumulo di acqua in serbatoi dovranno essere approvati dal servizio Acquedotto del Comune”. Ogni nuovo allaccio richiede una infinità di dati per la stipula del contratto di somministrazione dell’acqua, mentre l’apoteosi della burocrazia viene raggiunta nella richiesta di allacciamento alla rete idrica comunale, è consentita inoltre la risoluzione espressa del contratto per morosità dell’utente e per un uso diverso della somministrazione da quello stabilito in contratto. “Il consumo d’acqua dell’utente è “normalmente” accertato dagli incaricati del Comune ……..Qualora per causa dell’utente casa chiusa, nicchia esterna carente di vetro o non leggibile …posizionamento del contatore anomalo disagevole, ecc. non sia stato possibile eseguire la lettura e tale impossibilità si ripeta per oltre due volte nelle successive verifiche, può essere disposta la chiusura dell’utenza”. A tale proposito, ai fini della lettura dei contatori da parte dei letturisti del Comune,  poteva essere stabilito il rilascio di un avviso che consentisse agli utenti che lavorano, o risiedono altrove, o comunque non sono presenti in maniera continua nella propria abitazione di apprendere in anticipo la visita da parte degli operatori del Comune. Scompare finalmente ( a seguito della decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che nell’adunanza del 26 Giugno 2013, ha deliberato vessatoria, su ricorso dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria),  l’odiosa clausola sulla voltura dei contratti del servizio idrico che prevedeva all’art. 15 del vecchio regolamento Comunale, la negazione della stessa, qualora il precedente utente fosse rimasto debitore per canoni non pagati o per qualsiasi altra causa, salvo che il subentrante non si assumesse l’obbligo dell’intero pagamento. In definitiva è stato varato un regolamento del servizio idrico alquanto farraginoso  e burocratico, che non potrà non suscitare nella sua applicazione pratica le legittime rimostranze degli utenti e che sicuramente verrà nei prossimi giorni sottoposto da parte dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, al vaglio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, poiché molte clausole in esso contenute appaiono oltremodo vessatorie. Gli aumenti spropositati, decisi dai Commissari, quasi certamente serviranno a salvare il Comune dal dissesto finanziario, ma essi unitamente ad una pressione fiscale in Italia senza uguali in Europa, determineranno il dissesto economico di molte famiglie Reggine – Siamo sicuri che il principio di sussidiarietà così tanto enfatizzato, contenuto nella cosiddetta Legge Bassanini del 1997, recepito successivamente dall’art 118 della Costituzione Italiana che prevedeva l’Istituzione Comune  come una risorsa fondamentale, perché più vicino ai bisogni dei cittadini e primo garante della tenuta economica e sociale del territorio, vada proprio nella giusta direzione? Come associazione a tutela dei consumatori non possiamo che condividere le preoccupazioni già annunciate dal Governo nei giorni scorsi circa le tensioni sociali che potrebbero sprigionarsi nel prossimo autunno in assenza totale di una seria programmazione dello sviluppo sociale, economico e culturale di una collettività, che  garantisca il miglioramento della vivibilità con un giusto equilibrio tra la gestione del territorio, lo sviluppo delle risorse pubbliche e private e l’attenzione ai cittadini con particolare riguardo alla fasce deboli. Il Presidente Regionale, avv. Saverio Cuoco.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Giovane Italia “Arbitrario l’aumento del canone idrico”

(104) Calma e sangue freddo. Per i reggini non è facile mantenerli in questi giorni considerata la nuova sciagura che sta per abbattersi per le loro tasche. Dopo la Tares, tassa tanto iniqua quanto fuori luogo considerati gli scadenti target di efficienza dei servizi di raccolta dell’immondizia e della manutenzione stradale, è in arrivo un’altra salatissima bolletta, quella del canone idrico.

 

Per quest’ultima l’aumento è stimato tra il 130 ed il 150%. L’ultima delibera in materia dell’ex triade commissariale del Comune di Reggio, infatti, ha sancito la levitazione del tributo, e la sua imminente scadenza rappresenta una clava per i contribuenti della città interessati in queste ore da altri pagamenti, anch’essi soggetti a rialzi, come quelli che riguardano il settore scolastico ed universitario. Insomma un periodo nero per le famiglie che, in media (considerando almeno quattro componenti), dovranno sborsare solo per il canone d’acqua ben 600,00 euro. Ma oltre al danno la beffa: già perché come la Tares, questa si presenta assolutamente come arbitraria, poiché al suo pagamento non si dà seguito, o avviene solo in parte, al servizio dovuto. Dal centro alle periferie sono tantissime le zone in cui l’acqua non si presenta come potabile, senza considerare le più sfortunate che non vedono per nulla erogato il prezioso liquido, o devono attendere alcune ore della giornata per poter compiere dei gesti per molti scontati ma che diventano sempre più delle vere e proprie acrobazie: dalla pulizia personale al lavaggio di indumenti. La fornitura a singhiozzo dell’acqua costringe poi i più a ricorrere a strumenti per nulla economici per godere del bene primario, quali cisterne o autoclavi, facendo così aumentare ulteriormente le spese delle famiglie. Lungi dal voler assegnare alcuna responsabilità all’attuale amministrazione controllata del Comune di Reggio della grave situazione illustrata, così come voler sottovalutare la difficoltosa crisi di liquidità che interessa buona parte dell’Italia. Questo però non giustifica l’eccessivo incremento del canone idrico, che va al più presto ritoccato. L’auspicio, dunque, è che i Commissari reggini rivedano il tributo con le rate di saldo; in alternativa l’unica soluzione, per i motivi su esposti, non potrà che essere quella di intraprendere una class action per tutelare gli interessi di tutti i residenti reggini. Luigi Amatao, Presidente Provinciale Giovane Italia.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: quattro presidenti di altrettante società dilettantistiche “Il Comune non può far morire il calcio dilettantistico”

(105) Il Comune ha diramato il tariffario per usufruire degli impianti sportivi comunali sul sito dell' Amministrazione e pertanto rimaniamo sconcertati. Sono prezzi folli, anzi il semplice fatto che ci sia una tariffario e' una cosa folle e al contempo impensabile. Evidentemente qualcuno mira a far scomparire la pratica sportiva dilettantistica a Reggio Calabria, calcistica soprattutto.

 

Queste sono le considerazioni che facciamo: 1 – La maggior parte delle realtà reggine sportive e associative usufruisce di impianti comunali; 2 – Senza la cura e le spese effettuate delle predette realtà in questi anni di incuranza e totale indifferenza del comune questi impianti sarebbero rimasti all’ abbandono e alla rovina, per non parlare di tutti sacrifici economici e personali di padri di famiglia, appassionati e dirigenti, i quali hanno sacrificato il proprio tempo e il proprio denaro per una causa nobile come quella del calcio. Costoro da chi saranno rimborsati? 3 – Con queste tariffe, ma con qualsiasi tipo di tariffe, molte squadre non avranno la forza e la possibilità di poter svolgere la propria attività. 4- Senza questa possibilità molti ragazzi, molti adolescenti non avranno un impianto dove incontrarsi e ritrovarsi per fare sport o semplicemente per stare insieme. A queste condizioni, siamo certi, la stragrande maggioranza delle realtà sportive che usufruiscono di questi impianti, avranno serie difficoltà ad iscriversi ai campionati di loro competenza. E fuggire verso lidi migliori, non sarà la soluzione più auspicabile per tutte queste realtà, in quanto una squadra ha diritto e il sacrosanto dovere di disputare le partite casalinghe nel proprio campo, o quanto meno nel campo che meglio rappresenta la territorialità e il senso di appartenenza della squadra stessa. Demetrio Impalà (Presidente Pol. Salice), Nello Violante (Presidente Gallico Catona Calcio), Giuseppe Scopelliti (Presidente Real Catona – ex Real Rosalì) e Giuseppe Laganà (Presidente Catonese).

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: lettera aperta a Demi Arena, 79 reggini lo sostengono dopo la sentenza di incandidabilità

 

(103) dal professore Filippo Arillotta riceviamo e pubblichiamo: 

Caro Demi,
alla luce di quanto accaduto, riteniamo di doverti esprimere per iscritto e pubblicamente la nostra solidarietà e, soprattutto,  chiederti scusa!  Scuse che sentiamo di dover estendere ai tuoi familiari, per avere a suo tempo insistito affinché tu accettassi la candidatura a Sindaco della nostra città.

 

Ci siamo entusiasmati all'idea che un cittadino come noi, espressione del mondo professionale, e quindi  senza una carriera politica alle spalle, potesse ricoprire quel ruolo, rappresentando una novità ed una speranza per la città lacerata dai conflitti in un momento di grande confusione e difficoltà. E nonostante gli accadimenti riteniamo di non esserci sbagliati, come lo ritenevamo all'indomani della campagna elettorale, che ci ha visti tutti impegnati con convinzione, molti di noi dopo anni di distacco e disinteresse, proprio perché nel tuo sia pur breve amministrare hai dato prova di competenza, dedizione, determinazione, onestà e passione, regalandoci la speranza di poter vedere quotidianamente realizzarsi un’idea di città solidale, condivisa e partecipata, una città che deve valorizzare le proprie intelligenze e l'inestimabile patrimonio naturalistico e culturale. Sappiamo del tuo impegno verso chi vive nel disagio, conosciamo da sempre la tua grande capacità di ascolto. Oggi alla luce di tutto ciò che hai subito e stai continuando a subire, sentiamo il dovere di chiederti scusa per averti chiesto di assumerti questa grande responsabilità. Siamo convinti che l'indignazione e lo sdegno che stiamo provando sia condiviso da moltissimi  reggini. Non comprendiamo il perché di tutto questo: certo, chi vive la città ogni giorno, nelle sue strade, nelle sue attività, nelle sue professioni, nelle sue scuole ne conosce bene le difficoltà ma anche le grandi positività. Chi vive segregato nei propri uffici preoccupato, anche legittimamente, della propria carriera, certamente la città non la conosce; purtroppo, ahinoi, ne determina il destino. Ci asteniamo dall'esprimere  giudizi su chi ha deciso  di interrompere il tuo percorso e di farti pagare questo altissimo e sproporzionato prezzo. Non di meno vogliamo fare una riflessione, ponendoci degli interrogativi riguardo il tuo continuo e a volte sferzante invito alla partecipazione da parte della comunità reggina e soprattutto di quelle intelligenze che potrebbero fornire un grosso contributo per la crescita della nostra città. Temiamo che il tuo pressante richiamo al senso dell'appartenenza, al risveglio delle coscienze, rischi di naufragare sull' altare di una logica che vede lo Stato guardare la nostra Reggio come città di mafia, dove tutto é marcio e tutto è contaminato, colpendone anche la parte sana e laboriosa, che quotidianamente svolge il proprio lavoro e la propria attività imprenditoriale in un territorio che conosce la insidia quotidiana della ndrangheta. Se lo Stato si pone come antagonista e non come alleato, come si potrà mai creare quel connubio con lo società civile indispensabile per fronteggiare e sconfiggere la criminalità organizzata?Come si può pensare che le persone oneste e capaci si mettano al servizio e si spendano per la città? In questo contesto, il pericolo più grande che corriamo é che nella nostra società si possa ingenerare il dubbio che vivere correttamente sia inutile; quella condizione che Corrado Alvaro definiva la più grande disperazione che possa pervadere una comunità. Caro Demi, volevamo manifestarti solamente un nostro pensiero, certi che tutto ciò ti farà riflettere e ti aiuterà a prendere le decisioni più opportune. Ai soliti "acuti" osservatori che faranno le pulci ai nostri nomi alla ricerca di fantasiosi interessi diciamo che noi, come te, la notte dormiamo, perché abbiamo il coraggio di esprimere le nostre opinioni che derivano da una coscienza pulita. E questo non riteniamo si possa opinare da parte di chicchessia.

Firmato: Adornato Franco, dirigente; Aloisio Claudio, imprenditore; Aragona Rosa, casalinga; Arillotta Filippo, professore; Arillotta Francesco, storico; Aurora Domenico, geometra; Aversa Gregorio, imprenditore; Aversa Carmine, biologo; Bagnato Francesco, docente universitario; Barreca Antonio, ingegnere; Battaglia Carmelo, impiegato; Bordini Alessandra, impiegata; Branca Giuseppe, informatore scientifico; Calabrese Gianni, imprenditore; Catanese Antonello, commercialista; Colella Fabio, avvocato; Condello Graziella, professoressa; Cordova Beniamino, dottore di ricerca; Cuzzola Enzo, commercialista; Dattilo Federica, ingegnere; Dattilo Sandro, architetto; De Blasio Filippo, architetto; De Blasio Carlo, imprenditore; De Capua Alberto, docente universitario; De Franco Pino, imprenditore; Elia Anna, insegnante; Femia Bernardo, dottore commercialista; Fratto Nadia, artigiana; Fumante Amelia, impiegata; Fusco Attilio, commercialista; Fusco Valeria, professoressa; Gagliardi Patrizia, commercialista; Gangemi Pasquale, avvocato; Giordano Sergio, commercialista; Iannò Alessandro, impiegato; Iaria Alfredo, impiegato; Labate Valerio, imprenditore; Lia Gregorio, impiegato; Liconti Francesco, imprenditore; Loddo Saverio, bancario; Loddo Giuseppe, impiegato; Loria Michele, imprenditore; Martino Antonio, imprenditore; Medici Alessandra, dottore commercialista; Megale Fiorella, avvocato; Milardi Martino, docente universitario; Muritano Stefania, medico; Muzzupappa Sandro, imprenditore; Neri Marialuisa, professoressa; Nucera Fabrizio, imprenditore; Paleologo Teodoro, commercialista; Papisca Eugenio, imprenditore; Pendino Gaspare Maria, medico; Penna Maria Grazia, farmacista; Penna Pasquale, ingegnere; Porcino Pasquale, imprenditore; Praticò Guglielmo, imprenditore; Pratticò Giuseppe, imprenditore; Priolo Francesco, imprenditore; Putortì Giuseppe, medico; Putortì Vincenzo, medico; Quartaronello Giovanni, imprenditore; Ramirez Mario, imprenditore; Ramirez Antonio, imprenditore; Rodà Giuseppe, imprenditore; Russo Bruno, avvocato; Scopelliti Giorgio, informatore scientifico; Sergi Enzo, commercialista; Sergi Saverio, psicologo; Simonetta Rocco, imprenditore; Sofo Antonio, avvocato; Sollazzo Antonio, impiegato; Spagnolo Marcello, impiegato; Stracuzzi Giuseppina, architetto; Suraci Francesco, ingegnere; Turano Patrizia, impiegata; Vadalá Giuseppe, geometra; Vitetta Nuccio, impiegato; Zaccuri Tito, imprenditore.  

  

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Giovane Italia, installata una targa in ricordo del Giudice Scopelliti

(101) di Grazia Pellicanò*. Spesso le azioni importanti rimangono anonime non per codardia, ma perché proprio la singolarità delle stesse impone un velo di mistero che garantisca la giusta imparzialità. E’ questo il motivo che ha spinto la Giovane Italia di Reggio Calabria a non firmare il gesto dell’installazione presso l’area ludico-ricreativa di San Sperato della targa in ricordo del Giudice Scopelliti, il magistrato barbaramente ucciso dalla mafia nel 1991.

 

Prima però di entrare nel merito della questione urge fare un po’ di chiarezza sul perché il movimento giovanile del Popolo della Libertà è arrivato a ciò. Il primo giorno dell’ottobre 2009, dopo una lunga e faticosa fase preparatoria, l’allora Consiglio della VII Circoscrizione del Comune di Reggio, su input della conferenza dei capigruppo, approvò all’unanimità la “proposta per l’intestazione dell’area ludico-ricreativa, adiacente la Chiesa di San Sperato, al giudice Antonino Scopelliti”. Seguirono attestazioni di felicitazioni per la deliberazione che costituiva anche una sorta di scatto d’orgoglio per un rione colpito, come buona parte di Reggio, dalla piaga della criminalità organizzata. I messaggi giunsero da associazioni di categoria, come l’UGL e FareVerde, soggetti politici di ogni estrazione, il circolo di Modena del Partito Democratico ed il Coordinamento provinciale di Azione Giovani, e persino elementi del Consiglio comunale di quegli anni, gli stessi che da li a poco fecero approdare a Palazzo S. Giorgio la proposta. Ma sin da subito si capì la scarsa disponibilità a procedere nelle direzione tracciata dai consiglieri circoscrizionali, e così l’unico organo preposto a decidere sulla toponomastica cittadina, la giunta comunale, fece cadere nel vuoto la proposta tanto da lasciare priva di intitolazione l’area in questione. Cogliendo l’occasione dell’anniversario di morte del giudice, la notte tra l’8 ed il 9 agosto, un gruppo di militanti della Giovane Italia ha voluto riproporre la vicenda trasferita nel dimenticatoio, con il collocamento di una targa che riporta la seguente iscrizione: “Piazza Antonino Scopelliti Vittima della mafia 1935 – 1991” ed una bandiera tricolore. La solidarietà espressa sul web da tantissimi utenti ha maturato in noi la convinzione di aver tracciato la strada corretta, ma qualche voce fuori dal coro ci ha spinto ad uscire allo scoperto per evitare strumentalizzazioni o cadute di stile. Nessuna azione segreta, politicizzata o ancor peggio elettoralistica (tanto da non aver inserito alcun simbolo partitico o approfittato di un momento di votazioni), ma solo un  gesto volto a risvegliare le coscienze di molti e dunque giungere nuovamente ad un coinvolgimento dell’ente comunale. Qualsiasi altra interpretazione è fuorviante, come la ridicola volontà di far apparire la notturna iniziativa come un modo per accusare di mafiosità tutti gli abitanti di San Sperato. L’auspicio è che queste limitate ma fantasiose visioni si possano trasformare in fattivi comportamenti volti dar seguito a quella delibera circoscrizionale, oggi osannata ma un tempo osteggiata, che vuole dedicare uno spazio importante di S. Sperato alla cultura della legalità. *Presidente GI VII^ Circoscrizione.

 

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Confcommercio, Federfiori e FIVA incontrano il nuovo Comandante dei Vigili Urbani Fazio per contrastare l’abusivismo

(102) Questa mattina, presso la sede del comando dei Vigili Urbani di Reggio Calabria, una delegazione di Confcommercio provinciale, composta da Marisa Lanucara (direttore Confcommercio Reggio Calabria), Fortunato Raffa (presidente provinciale Federfiori), e Rocco Filleti (componente della F.I.V.A., Federazioni Italiana Venditori Ambulanti), ha incontrato il neo comandate del Corpo, il Colonnello Cosimo Fazio per predisporre una serie di strategie volte al contrasto dell’abusivismo: piaga che affligge gli operatori commerciali del comune reggino.

 

Un incontro caratterizzato da un forte spirito collaborativo e da un alto senso della legalità. Sono tanti i cosiddetti “abusivi”. Il fenomeno è registrato principalmente nei pressi delle aree mercatali di “Piazza del Popolo” e “Largo Botteghelle”, presso la parte bassa del lungomare “Falcomatà” dove alcuni gestori di chioschi, pur non potendo somministrare né alimenti né bevande e soprattutto senza pagare alcuna tassa comunale, hanno occupato abusivamente il suolo pubblico con tavoli e sedie diventando così degli esercizi commerciali abusivi. Si è parlato inoltre dei venditori di pane e pesce che vendono la merce al dettaglio senza alcuna autorizzazione e senza nessuna misura igenico-sanitaria, dei venditori abusivi di fiori e piante che operano come se fossero dei veri e propri negozi pur non avendo alcuna licenza, recando così grave danno ai regolari esercenti. Il Colonnello Fazio si è dimostrato molto sensibile e ha assicurato l’intervento della Polizia Municipale per contrastare l’abusivismo commerciale. “Istituzioni e sindacati – ha affermato Fazio – devono lavorare insieme sul territorio; invito pertanto la Confcommercio, e tutti i commercianti reggini, ad inviare segnalazioni al comando provinciale se subiscono, e assistono, ad episodi di questo genere. “La Confcommercio è al fianco delle Istituzioni e dei commercianti- ha dichiarato invece, il presidente Giovanni Santoro;  cogliamo con enorme piacere l’invito del Colonnello Fazio che, nonostante si sia insediato da poco al vertice della Polizia municipale, ha già mostrato una grande sensibilità per la problematica e soprattutto si è mostrato un attento interlocutore con gli operatori del settore. Da parte della Confcommercio troverà una sigla sindacale amica e sostenitrice dei Vigili Urbani; la Confcommercio non farà alcuno sconto e trattamento di favore agli abusivi, ma solo segnalazioni alle autorità competenti”.

 

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Giovane Italia, apre il Circolo di Gallina

"L’ottimo lavoro svolto finora dalla Giovane Italia nel territorio continua a dare i suoi frutti. Lo dimostrano i fatti. Con  grande soddisfazione siamo lieti di annunciare l’apertura del nuovo circolo del  movimento giovanile del pdl della XIV Circoscrizione del Comune di Reggio.

 

In una giornata storica come quello di oggi, in cui si ricorda la scomparsa del giudice Paolo Borsellino, il Presidente Provinciale della Giovane Italia Amato Luigi ha firmato la nomina a responsabile della sezione di Gallina di Dalila Ribaudo, giovane universitaria dalla lunga militanza politica. La nuova realtà della Giovane Italia siamo sicuri costituirà un vero presidio del  movimento giovanile del PdL sul territorio ed il suo Presidente avrà la funzione di portavoce delle esigenze della gente. Faccio quindi i miei migliori auguri di buon lavoro a Dalila per il suo incarico, che sono certo porterà avanti con entusiasmo e dedizione insieme ai tanti ragazzi della XIV Circoscrizione che la supporteranno". Domenico Tamiro, Dirigente Comunale Giovane Italia.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: un gruppo di dipendenti comunali si chiede “A chi dobbiamo ringraziare?”

Riceviamo e pubblichiamo. Dopo il rigetto del reclamo sulla PEO, adesso, a chi dovremo ringraziare noi dipendenti comunali per  le gravi conseguenze che, probabilmente da oggi in poi, saremo costretti a subire con le nostre famiglie e, per  tutti i fastidi che inevitabilmente dovremo affrontare, comunque pronti e determinati  a farlo, per tutelare nella legalità, ma con qualsiasi mezzo, il diritto a conservare il nostro già misero stipendio da quattrosoldi?

 

All’ex sindaco Arena, che ha avuto con la sua Giunta politica quando era in carica, l’infelice idea di mettere in bilancio i 22 milioni di euro del fondo dei dipendenti ( che peraltro non potevano essere toccati, operazione che fa configurare la reale ipotesi di reato di falso in bilancio), per far diminuire un buco che altrimenti mandava in dissesto il Comune di Reggio Calabria? Ai dirigenti ed al Segretario Generale, che non hanno provveduto a mandare le controdeduzioni al MEF, né quando era in carica la Giunta Arena, né successivamente dopo l’arrivo dei Commissari Prefettizi, né hanno provveduto ancora oggi a farlo? Per la cronaca, le controdeduzioni avrebbero potuto attenuare, se non eliminare del tutto, le anomalie contrattuali mosse a seguito dei rilievi da parte degli Ispettori Ministeriali. Agli stessi Commissari che, sembra si siano accaniti proprio contro la parte più debole e senza alcun ruolo nella vicenda, incolpevole, in quanto solo destinataria della Peo, continuando però a portare avanti quegli atti discutibili posti in essere dalla Giunta Arena, risparmiando così i veri responsabili di tutta la questione? Chi è stato superficiale a gestire fin qui la questione della PEO, ha messo in conto la portata e le conseguenze che potrebbe avere l’intera vicenda, dopo il rigetto del reclamo e del possibile decurtamento delle somme sugli stipendi? E’ pronto quantomeno ad assumersi la piena responsabilità di fronte a probabili gesti inconsulti che, a sentire in giro, qualcuno potrebbe commettere? Certo è che, contro chi è poco incline ad usare il buon senso e, soprattutto, contro ogni cattiva amministrazione che non conosce cosa sia la vergogna nemmeno quando riesce a provocare danni incalcolabili a migliaia di famiglie reggine, che cosa c’è di meglio se non consegnare i certificati elettorali e non aver più a che fare con questa misera e sporca politica lontana anni luce dai bisogni della gente? Un gruppo di dipendenti comunali arrabbiati… (aldezan@gmail.com). Il Direttore risponde. Quello che avete letto è il testo della lettere che "un gruppo di dipendenti comunali" ci ha inviato. La risposta, nuda e cruda, se permettete, al quesito che loro si pongono è una sola: noi stessi! Eh già, se da un lato, per tutto quello che è stato denunciato dagli scriventi, le colpe non sono direttamente nostre in quanto Reggini, dall'altro, in maniera indiretta ma comunque responsabile, lo sono eccome. Infatti, per propria natura, il reggino medio è portato a fidarsi ed a dirigersi a seconda di come e dove tira il vento. Facile stare dalla parte dei "forti", no? Facilissimo stare da quella dei "vincenti". Ciò che io stesso rimprovero a me stesso, in primis, ed ai miei concittadini, è l'attendismo cronico. Non siamo capaci, per cultura e per indole, ad essere protagonisti ma preferiamo fare meno sforzi possibili e vivere di luce riflessa assiepando le segreterie di questo o quel politico ("vincente", ovviamente). Fin quando le cose vanno bene allora sorridiamo e ci vantiamo di questa o quella conoscenza. Ma, invece, se le cose cambiano verso e vanno male? Facile: rinneghiamo e ce la prendiamo, magari, con chi, qualche tempo prima, ci ha "sistemati". Miei cari concittadini dipendenti comunali, non ve la prendete a male. Certo, particolari colpe non ne abbiamo se non quelle di aver "creduto". Ma, in fondo in fondo, magari ne converrete, che la politica la fanno i politicanti. Ed i politicanti, là, a farla, ce li abbiamo mandati noi. Ecco perché, quindi, della situazione che voi denunciate (e di altro, di molto altro) i veri "colpevoli" siamo comunque noi Reggini. Con rispetto. Maurizio Gangemi.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: SoGAS, Operazione Russia: obiettivo destagionalizzare in autunno le presenze dei turisti russi nel reggino

Nuova tappa in Calabria per Svetlana Bashkirseva, rappresentante della Tris…T, il Tour Operator Moscovita impegnato nell’iniziativa meglio nota con il nome di Operazione Russia promossa dalla Regione, Dipartimento al Turismo. Questo quanto si apprende dalla nota congiunta diramata tramite l’ufficio relazioni esterne dell’Aeroporto dello Stretto.

 

Al fine di garantire una maggiore programmazione pubblicitaria ed incentivare maggiormente quindi le vendite – si legge nella nota – Tris…T intende valutare unitamente con la Regione Dipartimento Turismo una possibile estensione del periodo inizialmente previsto fino alla data del prossimo 11 ottobre. Una possibile rimodulazione del programma dei voli operati da Nordavia sull’Aeroporto di Reggio Calabria, questo quanto richiesto, che risponda ad una strategia precisa e condivisa da tutti gli attori coinvolti nell'iniziativa turistica. La riprogrammazione dei voli destinati all'Aeroporto dello Stretto ripartirà sicuramente da settembre e, secondo quanto richiesto e desiderato dai Tour Operator impegnati nell’iniziativa, vedrà un intensificarsi degli arrivi dei russi in città anche nel periodo successivo rispetto all'11 ottobre.  A seguito dei primi quattro voli provenienti da Mosca operati con successo da Nordavia – spiega la nota –  anche le agenzie di viaggio e gli operatori turistici russi che hanno così potuto visionare e conoscere le strutture ricettive, il litorale e il territorio della provincia di Reggio Calabria hanno le idee più chiare su come far conoscere, promuovere e vendere l’offerta turistica di una parte di Calabria, il territorio reggino, fino ad oggi di fatto sconosciuto in Russia, soprattutto al grande popolo del turismo. Dalle risultanze di tali educational tour svoltisi appunto in coincidenza con i primi voli é emersa chiaramente l'esigenza di una riprogrammazione per favorire la piena vendita dei pacchetti vacanze proposti dai tour operator coinvolti. Sulla base di quanto evidenziato, infatti, l'offerta turistica esistente per la provincia di Reggio Calabria per tariffe, servizi e strutture esistenti si presenta meglio per accogliere il turista russo soprattutto nei mesi autunnali o invernali anziché d'estate, stagione in cui i russi prediligono le grandi strutture, i grandi villaggi o residence. I pacchetti vacanze proposti dai tour operator russi destinati al territorio reggino offriranno l'opportunità di "fuggire dal grande freddo" per trascorrere brevi soggiorni relax in località più "calde" e amene come appunto la Calabria. Per questa tipologia di turista sarà favorita appunto la provincia di Reggio Calabria dove é facilmente possibile coniugare anche in primo autunno o in inverno il binomio mare – monti ma anche shopping e cultura con la riscoperta dei siti archeologici e dei beni monumentali esistenti in questa porzione di Calabria. Tutto questo a differenza di quanto accade a Tropea dove strutture e servizi esistenti sono più adatti ad accogliere i turisti russi interessati a questo periodo.  Da ciò dipende la scelta di diversificare gli arrivi dalla Russia che durante l'estate proseguiranno su Lamezia Terme verso Tropea per poi intensificarsi nuovamente anche su Reggio Calabria nel secondo semestre dell'anno. Tale decisione é volta a incentivare la presenza dei flussi turistici provenienti dalla Russia soprattutto in un periodo di bassa stagione con l'obiettivo di favorire la destagionalizzazione ed andare così realmente incontro alle esigenze degli albergatori, garantendo in un altro periodo dell'anno diverso dall'estate la presenza di turisti russi.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: SoGAS, l’aeroporto è per uno stretto che unisce. La riflessione del Presidente Porcino “Imparare dalla vicenda Metromare. Maggiori intese tra Sicilia e Calabria anche su turismo, cultura e attività produttive”

Come nei meccanismi in un orologio. In linea teorica il sistema dei collegamenti tra le due sponde dovrebbe funzionare così. A proporre la sua riflessione sul tema dei collegamenti veloci tra la Calabria e la Sicilia, il Presidente della Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto Carlo Alberto Porcino.

 

Chi arriva in aeroporto dovrebbe trovare pronti ad accoglierlo bus, taxi, treno, e autonoleggi. Chiunque è diretto a Messina o alle Isole Eolie deve trovare facilmente una soluzione di trasporto per raggiungere i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Una volta giunti li, in modo veloce, conveniente e sicuro, ogni passeggero dovrebbe poter scegliere se usufruire del servizio di collegamento a lui più congeniale: aliscafo veloce o traghetto, diretto a Messina oppure alle Isole Eolie. Tutto dovrebbe funzionare così, alla perfezione, in assoluta coincidenza oraria, ogni giorno. Oggi però – constata Porcino -siamo ancora molto lontani affinché questo accada. Anche se qualche piccolo passo in più si potrebbe sempre compiere. Abbiamo rischiato che i collegamenti veloci tra le due sponde dello Stretto di Messina venissero definitivamente meno – ricorda Porcino – Se ciò fosse realmente accaduto, anche solo per un breve periodo, sarebbe mancato il bilanciere dall’ingranaggio perfetto ed il meccanismo dell'orologio si sarebbe inceppato. Unitamente ad altre istituzioni, Provincia di Reggio in primis, cosi come evidenziato dalle sigle sindacali e dai comitati dei pendolari anche l'Aeroporto dello Stretto anche Sogas ha voluto far sentire la propria voce lanciando un grido di allarme rispetto al potenziale effetto domino in negativo che l'assenza di un collegamenti stabile e veloce con Messina e con le Isole Eolie avrebbe sicuramente determinato con pesanti ripercussioni socio – economiche per tutti. Sulla vicenda Metromare – sottolinea Porcino – va dato atto agli Assessori Regionali, Fedele e Bartolotta, di avere svolto un ruolo determinante, soprattutto nei rapporti con il Ministro Lupi, per l'individuazione di una soluzione "tampone" che fino al 31 dicembre quantomeno garantirà una parvenza di servizio di collegamenti veloci con Aliscafi tra i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni da e verso Messina. Ottima e necessaria, a nostro parere, la scelta di ripristinare il collegamento veloce con partenza diretta da Reggio Calabria fino alle Isole Eolie e viceversa. L'orario dimezzato proposto da Ustica Lines – evidenzia Porcino. – riteniamo necessiti di qualche lieve ritocco per cercare in qualche misura di essere meglio sincronizzato con l'orario dei voli operati nel nostro aeroporto. D'altronde dovrebbe essere interesse comune e soprattutto proprio di chi effettua il servizio mettersi nelle condizioni affinché gli aliscafi viaggino sempre pieni. Gli Assessorati ai Trasporti ed i rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali calabresi e siciliani interessati, adesso speriamo che continuino a dialogare insieme, proprio come accaduto in questa occasione, poiché riteniamo serva individuare ulteriori soluzioni stabili nel tempo su questi temi. Un dialogo interistituzionale che per essere davvero efficace crediamo debba svolgersi non solo tra di loro ma anche con i soggetti preposti come appunti l'Aeroporto dello Stretto, Trenitalia – Rfi, l'Atam e le Aziende del Trasporto Pubblico Locale, le Autorità Portuali e le Compagnie di Navigazione coinvolte. Questo serve. Soprattutto oggi e, comunque, entro il 31 dicembre di quest'anno, data in cui si riproporrà una altra volta la problematica del collegamento veloce via mare, servirebbe dare vita ad un tavolo veloce e risolutivo per mettere subito in campo soluzioni adeguate a garantire un reale sistema di trasporto intermodale che interessi l'intera Area dello Stretto di Messina. L'esistenza di servizi di trasporto e collegamenti efficienti – conclude Porcino –  sono le premesse essenziali per creare il giusto benessere e il possibile indotto economico a beneficio di quanti, operatori turistici, ristoratori, commercianti, operatori culturali e esercenti, svolgono la propria attività produttiva su entrambi i territori interessanti Reggio e Messina, Isole Eolie comprese. In questo caso specifico sia il pendolarismo sia il turismo sono due facce della stessa medaglia. Appare chiaro a tutti, infatti, come laddove esistono collegamenti efficienti anche una infrastruttura come l'Aeroporto dello Stretto può naturalmente apparire come più attraente per nuove compagnie aeree e per tour operator di primo livello capaci di generare nuovi e maggiori flussi turistici anche e soprattutto nella prospettiva di una concreta destagionalizzazione. Pensiamo ad esempio al turismo della terza età proveniente dal Nord Europa. Forse è giunto davvero il tempo di avviare una seria pianificazione strategica condivisa tra le due sponde. Il che significa non solo dialogo e sinergia sul fronte dei trasporti e dei collegamenti via mare ma in una ottica multisettoriale nell'individuazione di politiche di sviluppo negli ambiti delle attività produttive,del turismo e della cultura. Come aeroporto auspichiamo adesso che entrambe le istituzioni Regionali, Calabria e Sicilia, nonché tutti gli altri Enti interessati dal Presidente della Provincia di Reggio Calabria Raffa, nostro socio di maggioranza, al neo Sindaco di Messina Accorinti, unitamente al Sindaco di Lipari Giorgianni sappiano cogliere la palla al balzo per compiere questo deciso passo in avanti nei rapporti e nelle sinergie possibili tra le due sponde di uno Stretto quello di Messina che non divide ma unisce.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: la S.at.i. collabora con la RAI per “Sereno Variabile”

Nelle scorse settimane sono approdati in terra reggina personaggi, registi e assistenti RAI per la trasmissione televisiva Sereno Variabile, presentata da Osvaldo Bevilacqua durante i fine settimana estivi.

 

La Provincia di Reggio Calabria, promotrice di questa venuta, ha chiesto la collaborazione della S.at.i., società in house del Comune di Reggio Calabria, per la realizzazione di variegate proposte turistiche alla scoperta delle peculiarità della costa ionica reggina, dal mare alla montagna, dalle cascate alle immersioni subacquee, dalla storia allo sport, elementi che si fondano in una combinazione perfetta e straordinaria di bellezze di cui godere. Sotto l’egida della competenza e dell’impegno della S.at.i. nelle attività di promozione e valorizzazione del territorio in chiave turistica, profusi anche con il progetto “Le Terre della Fata Morgana”, nella puntata di sabato 6 luglio 2013 numerosi telespettatori su tutto il territorio nazionale hanno potuto ammirare la realtà jonica reggina, che ha dimostrato di saper sfruttare con responsabilità ed intelligenza le risorse che questa terra fantastica offre, coniugando lo sport acquatico al relax in spiaggia, l’equitazione al torrentismo, la scoperta di borghi antichi ed intramontabili alla realizzazione di eventi e manifestazioni che ogni anno attraggono turisti e curiosi di diverse nazionalità. La capacità dimostrata dalla Società di creare rete tra i protagonisti intervistati è stato l’elemento chiave per l’ottima riuscita di un servizio che, attraverso le immagini, ha comunicato un’intensa voglia di emergere come destinazione turistica alla pari di tanti competitor nazionali ed esteri. Dott. Ivano Nasso, Amministratore Unico.

Condividi sui social

Reggio di Calabria: SoGAS, Tutto chiaro con UE, nulla da temere. Sulle nuove linee guida retroattive sui finanziamenti pubblici agli aeroporti. Si tratta solo di un ripiano perdite del passato da parte della Regione, già condannata a pagare

La Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto, anche alla luce di quanto previsto delle nuove linee guida retroattive sui finanziamenti pubblici agli aeroporti, non ha motivo alcuno per ritenere di trovarsi in una posizione tale da dover subire i paventati “tagli retroattivi” a causa di presunti “aiuti di stato non dovuti” per come invece si è voluto inopinatamente far credere all’opinione pubblica.

 

Sulla natura del finanziamento pubblico da cui scaturisce l’interesse della Commissione UE occorre sapere che si tratta di una vicenda già ampiamente dibattuta e, peraltro, già oggetto di una specifica pronuncia da parte di un giudice italiano il quale nella fattispecie del caso non ha ritenuto che si trattasse di un caso di “aiuti di Stato” bensì di un mero ripiano perdite da parte dell’Ente Socio proponente opposizione.  Con tale sentenza, infatti, la Regione Calabria è stata già condannata al pagamento delle somme dovute in favore di Sogas Spa. La questione nasce allorquando, per fare fronte ai debiti creati dalle precedenti gestioni di Sogas SpA, su specifico mandato assembleare, nell’anno 2007, vennero attivate le procedure ingiuntive contro gli Enti soci inadempienti di fronte l’obbligo di versamento delle quote di copertura perdite. Perdite che si riferivano agli anni 2004 e 2005, anni in cui l’Aeroporto dello Stretto rimase per parecchio tempo chiuso, a causa dei lavori di adeguamento delle infrastrutture di volo. Perdite che gli Enti Soci erano appunto chiamati a dover ripianare. Ed è proprio per “giustificare” il proprio sostanziale disimpegno nei confronti dell’Aeroporto di Reggio Calabria che la Regione, a guida Loiero, si oppose al decreto ingiuntivo richiesto da Sogas ed emesso dal Tribunale di Reggio Calabria asserendo che, a giudizio dell’avvocatura regionale, il versamento a copertura perdite rientrasse tra gli aiuti di stato  soggetti a notifica preventiva alla commissione UE. Per giustificare tale tesi difensiva la Giunta Regionale del tempo (ovviamente) attivò sebbene tardivamente la procedura di notifica all’UE. Ebbene tutto ciò non valse a nulla poiché il giudice italiano rigettò totalmente le eccezioni formulate dalla Regione Calabria condannandola quest’ultima al pagamento delle somme dovute a titolo di ripiano perdite. Fu, quindi, la Regione Calabria che tentò fino all’ultimo di sottrarsi al pagamento di quanto invece dovuto alla Sogas cercando di mascherare come “aiuto di stato” quanto invece obbligata a corrispondere in quanto Ente socio come ripiano perdite. Alla fine Sogas SpA riuscì ad ottenere quanto dovuto solo tramite pignoramento ed assegnazione da parte del Giudice di Catanzaro, giungendo tale provvedimento nei primi mesi del 2010. Naturalmente questa tesi difensiva “pur di non pagare” adottata dalla Regione con tanto di notifica all’UE attirò l’attenzione da parte della Commissione stessa che, verso la  metà del 2010, chiese appunto alla Regione Calabria ed agli altri Enti soci di formulare le proprie osservazioni in merito alla questione. Venne invitata anche la Sogas, tramite la Regione Calabria, a fornire le proprie osservazioni.  Il CdA di Sogas  decise  allora di coordinare la propria azione anche con quella degli enti soci e con il ministero degli esteri. Successivamente all’invio delle osservazioni, non sono a tutt’oggi pervenute ufficialmente censure sul comportamento degli Enti soci nel ripianamento di tali perdite. Serva osservare che per procedura chiunque si ritenga leso nel suo diritto alla libera concorrenza può presentare osservazioni alla commissione. Cosa che non è avvenuta. Le osservazioni formulate da Sogas SpA, a nostro parere, hanno già chiarito inequivocabilmente che gli Enti Soci hanno seguito il criterio dell’investitore privato. Peraltro vale ricordare che è in corso una procedura di privatizzazione e che come dimostrano  gli studi economici l’aeroporto non è in concorrenza con nessun altro scalo. Arriviamo, infine, ai giorni nostri. Nel mese di aprile 2012, infatti, la commissione UE richiede alla Regione Calabria ulteriori dati economici  sull’aeroporto dello Stretto.  La Regione Calabria gira alla Sogas tale richiesta che invia puntualmente tali dati . Anche in questo caso nulla in proposito è stato eccepito oltre. Ufficio Relazioni Esterne/vm.

 

 

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Giovane Italia, Vetta “Non è giusto!”

di Danilo Vetta*. “Non è giusto che gli onesti cittadini paghino gli errori fatti da una classe dirigente priva di amore verso la propria terra. Non è giusto che i bambini non possano giocare spontaneamente nelle stradine dei rioni con il rischio che a causa delle voragini createsi per le strade della nostra città, un pomeriggio di gioco si commuti in tragedia.

 

Non è giusto che una persona debba convivere quotidianamente con dei disagi accettandoli in maniera quasi coattiva. Non è giusto che gli stessi disagi entrino a far parte dell’arredo urbano della città. Non è giusto che nella zona sud della città di Reggio Calabria l’acqua arrivi a stento. Non è giusto chenelle periferie reggine i rifiuti vengano smaltiti a rilento per salvaguardare il centro città. Non è giusto ch e gli abitanti della periferia sud di Reggio Calabria siano abbandonati a se stessi e che le loro istanze vengano gettate nel dimenticatoio. Tutti questi disagi devono cessare di esistere. La città attraversa una delle fasi più buie e solo con la complicità degli abitanti molti problemi potranno trovare una soluzione. E’ necessario però che per primi siano i nostri amministratori, gli attuali amministratori, ad assumersi l’onere di trovare tutte le risposte ai tanti appelli politici e sociali rivolti dal sempre più martoriato territorio reggino. L’auspicio è che queste poche parole possano spronare i Commissari ed i loro funzionali comunali a mettere fine al martirio cui i quartieri della XIII Circoscrizione sono costantemente sottoposti, e che emergenze quali  le voragini stradali, la mancanza di acqua, possano finalmente non essere più tali. *Presidente XIII Circoscrizione Giovane Italia.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: domenica 7 giugno “#scendoinpiazza”

di Renato Raffa. "L’allarmante situazione Italiana obbliga, quanti hanno a cuore il destino del nostro Paese, a fare sentire al Governo ed alla classe politica che non siamo più disposti ad assistere inermi all’annullamento della nostra Dignità o di ciò che rimane.

 

Suicidi, famiglie distrutte, imprese fallite, corruzione della classe politica, debito pubblico alle stelle, banche che governano, ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri, aumento esponenziale della disoccupazione: cosa dobbiamo aspettare oltre? La politica ha dimenticato le promesse pre-elettorali (come al solito), il continuo rinvio dei problemi, il procrastinare tutto a fine anno (iva, Imu, ecc ), la modifica all'articolo 138 della Costituzione, la mancata legge elettorale, il mancato taglio dei vitalizi e del numero di parlamentari e senatori, la presa per i fondelli del rimborso ai partiti, ecc. Abbiamo deciso, l’intervento della “Piazza” non è più posticipabile. #scendoinpiazza vuole essere un momento di rappresentazione della disperazione che gli Italiani stanno attraversando. La sofferenza, il disagio e il bisogno, non trovano ascolto nelle Istituzioni. La preoccupazione di eventuali degenerazioni dei focolai di protesta, sparsi per  tutto il Territorio Nazionale, ci hanno fatto raggiungere la determinazione di raccogliere in un'unica, apartitica e pacifica, Manifestazione denominata #scendoinpiazza. L’appuntamento è rivolto a tutti coloro che vogliono manifestare il loro dissenso, l’indignazione, il malcontento e l’insoddisfazione per l’attuale situazione socio-economico-politica della nostra amata Italia. Qualunque sia il tuo motivo di protesta: è l’aggregante della Manifestazione. Si precisa che tutti sono invitati, si raccomanda di non portare simboli, bandiere o oggetti identificativi di appartenenza politica o di movimenti di alcun genere! E’ gradito solo il Tricolore! La Bandiera Italiana, infatti che ha sempre raccolto nel suo alto significato patriottico unitario, servirà a colorare il sentimento di chi è stato scippato del proprio futuro e di chi si è visto privare della dignità. Appuntamento, quindi, a Domenica alle ore 11:00, sosteremo a Piazza Italia di Reggio Calabria.   Invitiamo le Autorità a prendere parte ad un dibattito aperto". Comitato Spontaneo #scendoinpiazza.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: l’UGL sulla vicenda Multiservizi

"La vicenda Multiservizi e, più in generale, delle Società partecipate del Comune di Reggio Calabria sta registrando in questi giorni tante voci che tentano di inserirsi proponendo, adesso, le più disparate soluzioni. Come UGL abbiamo il dovere di riaffermare che la vertenza ha vissuto fasi difficili perché, interpretazioni di norme legislative e visioni romane, portavano con decisione all’azzeramento di tutte le Società Miste di Palazzo San Giorgio.

 

Ciò ha impegnato le OO.SS. CGIL-CISL-UIL-UGL in una difficile sfida in cui è stata coinvolta anche la popolazione di Reggio Calabria attraverso una raccolta di firme a sostegno della vertenza presso i “gazebo della solidarietà”. La vertenza, infine, con il sostegno del Governatore Scopelliti, ha avuto un primo risultato per le società REGES, ReCASI e Leonia con le modifiche normative al D.L. 95 del 2012 ed ha segnato un punto di svolta decisivo per Multiservizi con l’accordo in Prefettura del 28 giugno u.s., che garantisce adeguati servizi alla città e gli attuali  livelli occupazionali. Il risultato ottenuto, di continuare nell’attività lavorativa con personale in atto impegnato e la decisione di affidare ad un tavolo tecnico il compito di trovare la soluzione più adeguata per il futuro, assegna alle parti un periodo di tempo sufficiente a ricercare la soluzione definitiva. Comunque, L’UGL consapevole che ancora il percorso è tutto da completare, auspica una assunzione di responsabilità  di tutte le parti in causa affinché sia individuata, anche per i 21 lavoratori impegnati nei servizi di pulizia al CEDIR, una soluzione che li garantisca dal punto di vista del futuro occupazionale e dei livelli retributivi". Angelo Chirico, Segretario Generale Provinciale UGL.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Giovane Italia “L’istituzione della cardiochirurgia a Reggio Calabria rappresenta un fatto storico per la nostra città”

"L’ufficiale e definitiva istituzione della cardiochirurgia a Reggio Calabria rappresenta un fatto storico per la nostra città e il suo comprensorio. Discutere sugli effetti positivi che la manovra sanitaria avrà nei confronti degli abitanti dello stretto risulta scontato e di indubbia certezza.

 

Questo avviene malgrado le difficoltà economiche degli ultimi anni che hanno costretto le regioni ad effettuare numerosi tagli, soprattutto nel campo della sanità. Non solo; contro questa politica del fare si sono accanitamente schierati i nemici dell’amministrazione regionale e di conseguenza della città reggina. L’ultima uscita fuori luogo quella dei parlamentari a cinque stelle che hanno cercato di boicottare l’apertura del reparto di cardiochirurgia presso gli Ospedali Riuniti-Melacrino-Morelli con una stupita interrogazione che vedeva, a loro dire, la nostra utenza ben servita dall’Azienda Ospedaliera di Messina. Alla fine però la caparbietà e la forza della squadra di governo presieduta da Giuseppe Scopelliti non ha impedito il realizzarsi di un sogno tutto reggino, sogno che salverà tantissime vite umane ed eviterà le corse, a volte infruttuose, di infartuati per curare il proprio cuore in luoghi lontani e difficilmente raggiungibili. Eppure anche di fronte alle belle notizie c’è qualcuno che ha voglia di scherzare o ancor peggio demonizzare paradossalmente colui il quale ha risolto un annoso problema. È di qualche giorno la pubblicazione di una nota stampa del consigliere regionale PD Naccari Carlizzi che chiunque avrebbe difficoltà a leggere e comprenderne il contenuto, tranne ché giustificarla come una burla di cattivo gusto. Il proprietario dell’immobile ancora per poco locato all’ASP di Reggio Calabria ad una cifra stratosferica, ha attaccato il Governatore Scopelliti per aver portato solo dieci posti di cardiochirurgia in città, ricordando come a Catanzaro ce ne siano il doppio. Forse l’esponente democratico dimentica come quello catanzarese è un reparto che serve anche la provincia cosentina, e che comunque dieci posti sono sempre meglio che nessuno. L’impegno della giunta regionale è dunque evidente e fruttuosa, mentre quella che vide protagonista l’ex assessore Naccari non riuscì in questo intento. Siamo sicuri il consigliere regionale sarebbe stato più contento se ad essere potenziato a Reggio fosse stato il reparto di “dermatologia”; sarà per la prossima". La Giovane Italia di Reggio Calabria.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Coordinamento Pdl Grande Città, nasce il Comitato Spontaneo “Per Forza Italia”

"Accogliamo con molto entusiasmo il ritorno di Forza Italia. Ci crediamo per davvero, e siamo fermamente convinti che l’unico in grado di poter compiere questo “miracolo” è senza dubbio il Presidente Silvio Berlusconi, che proprio in questi giorni ha definito ormai imminente la rinascita di quella che per milioni di italiani ha rappresentato la Casa dei moderati.

 

Irrompe così nel dibattito intorno al futuro del PDL la componente più moderata del Coordinamento Comunale Grande Città di Reggio Calabria che annuncia di volersi organizzare in un comitato spontaneo per la rinascita di una nuova Forza Italia. Ha perfettamente ragione il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa – si legge nella nota- Forza Italia è stato un partito capace di far sognare la gente. Sognare, ma non illudere come i malpensanti  vorrebbero farci credere. Oggi c’è di nuovo bisogno di avere questa speranza, per questo riteniamo quanto mai necessario che il progetto di far rinascere o risorgere Forza Italia venga attuato e su questo fronte spenderemo le nostre migliori energie partendo proprio da questo primo comitato, che muove le sue basi dall'interno del Coordinamento cittadino del Pdl, ma è da considerarsi aperto a tutti coloro i quali, riconoscendosi nei nostri valori, abbiano l’interesse, la voglia e l'entusiasmo di farvi parte. Vogliamo un partito moderno – continua la nota – che sia un luogo di confronto e di dialogo aperto con la città, che sia tra la gente e con la gente. Un partito che, intercettando il dissenso e le istanze della popolazione, costruisca proposte concrete e realizzabili per il bene comune. Un Partito che possa rianimare la partecipazione popolare alla vita politica, che discuta e che condivida collegialmente tutte le decisioni. Questo era Forza Italia, questa è la nostra casa, questi i nostri principi e questi i nostri valori, profondamente distinti e distanti da altre idee della politica che non possono rappresentarci. Al netto delle personali interpretazioni infatti oggi viviamo in una realtà, in cui il dramma occupazionale interessa grandi fasce della popolazione e dove tanti aspettano ancora lo stipendio degli ultimi mesi. In questo contesto l’immobilismo della politica, unito il più delle volte alla cattiva politica, alla politica degli sprechi e quella propagandistica finisce per allontanare ancora di più  i cittadini e le istituzioni facendo crescere invece nell’opinione il forte sentimento dell’antipolitica  e l’idea che chiunque si impegni in politica lo faccia per un proprio tornaconto. Tuttavia, nonostante il quadro che potrebbe apparire probabilmente è questo, noi non ci riconosciamo nel modo più assoluto in questa descrizione. Ci ritroviamo invece in quelli che sono stati i principi di Forza Italia. Grazie ai suoi valori, ispiratori e punto di riferimento, una larga parte degli italiani che si riconosceva in essi e nei suoi uomini, aveva ritrovato la fiducia nella politica. Siamo certi che il Presidente Berlusconi non dimenticando tutto questo, decida, com’è giusto che sia, di riappropriarsi di un partito che incarna i nostri valori, i valori di un popolo moderato, i valori del popolo di Forza Italia". I componenti del Comitato Spontaneo “Per Forza Italia”: Luciano Politi, Carmelo Vazzana, Pasquale Pizzimenti, Vincenzo Minniti, Giuseppe Ielo e Carmen Rosace.

 

Condividi sui social

Reggio di Calabria: Palestra Scuola Media Asprea di Gallina, Demetrio Marino (Pdl) “Terminati i lavori per la sostituzione del manto di copertura”

"Nella Scuola Media Asprea di Gallina sono terminati i lavori di risanamento e bonifica della copertura del blocco palestra e servizi annessi. I lavori di risanamento che fanno parte del progetto esecutivo “Lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione del manto di copertura nella Scuola Media Asprea di Gallina, Vitrioli, Elementare di Pellaro Lume, Cassiodoro, Alvaro, De Amicis e Scuola De Gasperi”,

 

hanno riguardato il manto di copertura del locale palestra e di una parte della scuola di via San Francesco da Sales, dove copiose infiltrazioni di acqua meteorica hanno, in passato, causato disagi ed impedito il regolare svolgimento dell’attività motoria sportiva degli alunni e delle associazioni presenti nel comprensorio. Oltre al risanamento del manto di copertura si è proceduto alla pulizia dei locali interessati ai lavori mediante tinteggiatura interna. I lavori, seguiti dalla direzione del “Settore Progettazione ed Esecuzione Lavori Pubblici – Servizio Edilizia Scolastica” del comune di Reggio Calabria sono stati realizzati dalla impresa Lagan & Altemps srl. <<In qualità di ex Presidente della XIV Circoscrizione ed ex Consigliere comunale delegato del territorio di Gallina, sono soddisfatto per la risoluzione del problema che si trascinava da tempo e che aveva reso necessario da parte dell’Ufficio comunale l’interdizione all’utilizzo della struttura. Ringrazio la Commissione Straordinaria e l’Ufficio tecnico dei lavori pubblici per aver proseguito e completato il progetto esecutivo dell’Amministrazione Arena approvato con delibera numero 233 in data 16/07/2012 in cui era incluso il suddetto intervento più volte segnalato dallo scrivente e dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Gallina all’Assessorato ai LL.PP.  La Scuola Media e la palestra scolastica, inaugurata dall’Amministrazione Scopelliti nella prima legislatura, è diventata negli ultimi anni non solo punto di riferimento della pratica motoria e sportiva per gli alunni ma anche, nelle ore extra scolastiche, la “casa sportiva” di alcune discipline come il tennistavolo, il taekwondo, il basket, la pallavolo, la danza ritmica, coinvolgendo un gran numero di ragazzi ed adulti di ogni rione della Città. Avere la possibilità di usufruire di impianti sportivi e praticare uno sport è diventato un importante elemento di cittadinanza sociale, che contribuisce a superare le consuete barriere di censo e di genere. L’auspicio è che le strutture scolastiche come le palestre circoscrizionali, concepite dalle varie amministrazioni comunali per rendere fruibile a tutti lo sport e soprattutto aggregare socialmente la comunità rionale, non siano utilizzate come strumento per ripianare il bilancio dell’ente comunale aumentando in maniera esponenziale le tariffe delle palestre scolastiche (nelle ore extra scolastiche) e degli impianti sportivi comunali, costringendo le associazioni e le società sportive a non poterle più utilizzare. Sarebbe opportuno, in una fase economica così difficile ed in un momento dove gli enti locali non sono più in grado di garantire contributi a manifestazioni sportive/eventi, che venga riconosciuto alle tante associazioni/società sportive che operano senza scopo di lucro e si occupano di volontariato attivo, quantomeno, una riduzione dei costi per poter portare avanti un lavoro sui giovani che ritengo abbia una valenza sociale oltre che sportiva>>". Demetrio Marino, ex Presidente della XIV Circoscrizione ed ex Consigliere comunale delegato territorio di Gallina.

 

Condividi sui social

L’armonizzazione del bilancio degli enti locali e gli effetti per la cittadinanza

di Enzo Cuzzola*. Di questi giorni, negli enti locali, il dibattito si incentra sull’armonizzazione di bilancio. L’argomento è si tecnico, ma la sua attuazione comporterà dei riflessi anche per la cittadinanza, che meritano un tentativo di illustrazione. L’armonizzazione contabile si propone una serie di obiettivi che dovranno rendere meglio leggibili e confrontabili i bilanci degli enti locali.

 

Fra questi, alcuni avranno un effetto positivo, sia per la trasparenza e leggibilità, sia per la conoscenza della corretta gestione, da parte della cittadinanza. Come per esempio quello di rendere perfettamente coincidenti i residui attivi e passivi, con gli effettivi crediti e debiti dell’ente, o quello di evitare il finanziamento di spese attuali con accertamenti di entrate future. Poi vi è un altro obiettivo, molto tecnico, che è quello dell’avvicinamento tra competenza giuridica e competenza economica, che anche se di non semplice comprensione, per i non contabili, avrà l’effetto di rendere più facilmente controllabile la economicità della gestione. Per raggiungere gli obiettivi sopra citati, l’armonizzazione dei bilanci è strutturata su due principi, che possiamo definire cardini del sistema. Il principio della competenza finanziaria potenziata farà in modo da impedire, attraverso l’accantonamento in un apposito fondo svalutazione crediti, di spendere somme certe a fronte di entrate incerte. Evitando il tal modo la produzione di disavanzi nascosti. Il principio della contabilità integrata (basato sul fatto che gli accadimenti gestionali dell’ente contengono in sé la manifestazione dei riflessi economico patrimoniali che generano) consentirà finalmente l’implementazione vera dei sistemi di controllo della gestione, soprattutto con riferimento alla misurazione della economicità della stessa. Per raggiungere gli obiettivi sopra descritti, per il tramite dei principi sopra enunciati, l’armonizzazione dei bilanci degli enti locali, dispone di alcuni strumenti. Certi, come la nuova codifica di bilancio fino a sette livelli, la nuova struttura del bilancio, il riaccertamento straordinario dei residui, che interesseranno i tecnici. Altri, come l’utilizzo degli accantonamenti (tipico della contabilità economico patrimoniale) al fondo svalutazione crediti ed al fondo pluriennale vincolato, consentiranno anche al cittadino di avere una immediata percezione della incapacità di riscuotere dell’ente, come del finanziamento della spesa futura con entrate attuali e viceversa. Ma al di là dei tecnicismi, purtroppo obbligatori e dei quali mi scuso, l’effetto principale che l’armonizzazione produrrà è quello di rendere leggibile a tutti il bilancio dell’ente, grazie anche all’avvicinamento al bilancio aziendale. Non si farà più fatica a conoscere l’effettivo indebitamento dell’ente sia di parte corrente (per le spese gestionali) sia di parte capitale (per i mutui). Infatti oggi i residui, attivi o passivi che siano, dei quali abbiamo tanto sentito parlare, in questi ultimi anni nella nostra città, non sono facilmente leggibili e non sempre coincidono con debiti e crediti dell’ente. Domani questa coincidenza sarà realizzata, per cui, chi vorrà conoscere i debiti dell’ente controllerà i residui passivi dello stesso ed avrà il dato. I disavanzi nascosti, cioè quelli che si scoprono solo dopo una attenta analisi del bilancio dell’ente, effettuata peraltro da esperti, non saranno più possibili, in quanto il principio di competenza finanziaria potenziata, del quale abbiamo parlato sopra, renderà spendibili solo le somme che si incasseranno, quindi certe, nell’anno. Queste nuove tecniche contabili, forse richiederanno qualche sforzo in più, soprattutto nella fase di avvio, agli addetti ai lavori. Ma ne varrà sicuramente la pena, visti gli effetti in termini, se non altro, di leggibilità dei bilanci che produrranno. *Esperto in contabilità, fiscalità attiva e passiva degli enti pubblici e già dirigente Settore Finanze e Tributi Comune Reggio Calabria.

 

Condividi sui social