Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto, SoGAS “Retromarcia Alitalia? Vigileremo”

(126) Se si è trattato di un equivoco, allora meglio così. Questo il commento del Presidente Porcino apprendendo dalla stampa le dichiarazioni dell’Assessore Fedele.

 

In fondo, a noi come Sogas interessa soltanto che i passeggeri dell’Aeroporto dello Stretto abbiano adeguate opportunità di viaggiare e ricorrere al mezzo aereo per i loro spostamenti e, soprattutto, che possano agevolmente scegliere di farlo in tutta comodità e sicurezza da e verso il nostro scalo. Non è interesse di nessuno alzare alcun polverone. – precisa Porcino – Men che meno da parte di Sogas SpA. Quali persone serie e oneste ci teniamo però a tutelare la nostra credibilità che riteniamo non possa e non debba essere messa in discussione da nessuno poiché basata su dati certi e comunicazioni ufficiali del vettore. In data 28 settembre ultimo scorso – ricostruisce Porcino – riceviamo infatti una comunicazione ufficiale da parte di Alitalia nella quale veniamo formalmente informati come Gestore Aeroportuale sulle cancellazioni dei voli Alitalia fino al 27 ottobre e, contemporaneamente sul Programma Operativo per la stagione winter a partire dal 27 ottobre. A conferma dell’autenticità di tale nostra affermazione, basti sapere che tale comunicazione veniva in indirizzo comunicata anche ad altri enti di stato e operatori aeroportuali (ENAC, ENAV, CAM, POLARIA, GUARDIA DI FINANZA, POLIZIA MUNICIPALE, VIGILI DEL FUOCO, DOGANA, CARABINIERI, finanche operatori privati di sicurezza, di trasporto pubblico compresi bar ed esercenti vari…etc..etc).  In tali comunicazioni ci veniva formalmente trasmesso che: “Alitalia informa che per motivi commerciali i seguenti voli da/per Reggio Calabria saranno cancellati”.  Di seguito in elenco gli identificativi dei voli e le relative destinazioni e date oggetto di cancellazione. Sul fronte degli ARRIVI i voli: AZ1155 ( FCO-REG nei giorni  06-13-19-20 OCT); VE7103  (LIN-REG  nei giorni 01-02-08-09-15-16-22-23 OCT);  AZ1159 (FCO-REG nei giorni 05-12-19-26-27-28-29-30-31 OCT); AZ1161 (FCO-REG nei giorni 26 OCT); AZ1195 (LIN-REG nei giorni 05-12-19-26 OCT). Sul fronte delle PARTENZE invece cancellati i seguenti voli: AZ1198 (REG-LIN nei giorni 06-13-20-27 OCT); AZ1154 (REG-FCO nei giorni 06-13-20-27 OCT);  AZ1156 (REG-FCO nei giorni 19 OCT);  VE7104 (REG-LIN nei giorni 01-02-08-09-15-15-22-23 OCT); AZ1160 (REG-FCO nei giorni 05-12-19-26 OCT). E tutto questo per il solo mese di Ottobre. Sempre nella stessa data 28 settembre e indirizzata agli stessi soggetti sempre Alitalia comunicava in un secondo allegato quanto segue (in basso, foto 1). Fin qui le certezze e le comunicazioni ufficialmente formalizzateci prima del nostro comunicato diramato alle redazioni in data 02 ottobre. Pertanto, da una attenta e scrupolosa analisi dei dati si evince facilmente quanto peraltro già oggetto di nostre precise comunicazioni, ovvero che sono ben 47 i voli cancellati da Alitalia nel mese di ottobre 2013 se raffrontati ad analogo periodo dell’anno precedente (in basso, foto 2, 3 e 4). Solo il giorno dopo della nostra comunicazione, esattamente il 3 ottobre alle ore 17.29, da un alto funzionario di Alitalia veniva trasmessa la seguente comunicazione ai nostri uffici, evidentemente analoga a quella cui fa riferimento l’on. Fedele nelle sue dichiarazioni, ecco quanto si legge nella email: “Si tratta di un equivoco, direi spiacevole visto il polverone che ha generato. L’operativo Alitalia dal primo al 27 oct è lo stesso del 2012 ad eccezione di una FCOREG del sabato e di una cancellazione il 19 di oct (tutti questi voli sono nei sistemi già dallo scorso aprile). La winter prevede invece le stesse frequenze della scorsa winter”. Premesso che dal primo al 27 ottobre in realtà a differenza di quanto affermato sono stati già cancellati ben 35 voli in più rispetto ai 12 voli cancellati nello stesso periodo l’anno precedente, per un totale appunto di 47 collegamenti non più operati, ciò nonostante anche noi come Sogas, così come ha fatto l’onorevole Fedele prendiamo atto che Alitalia, evidentemente dopo la nostra presa di posizione, ha ritenuto di ritornare indietro sui suoi passi e non effettuerà a suo dire nessuna cancellazione per la stagione winter 2013 rispettando lo stesso programma invernale di voli effettuato l’anno scorso.  Invitiamo pertanto adesso l’on. Fedele a vigilare proprio come faremo noi in Sogas affinché Alitalia rispetti tale impegno. Rimaniamo pertanto in attesa di una nuova comunicazione ufficiale che corregga la precedente  del 28 settembre e che, da quanto risulta simulando l’acquisto on line dei biglietti dal sistema di prenotazioni Alitalia, allo stato attuale dovrebbe vedere reinseriti dal 9 novembre i collegamenti Roma – Reggio Calabria precedentemente oggetto di tagli ma che ancora non vede operativi i collegamenti da  e con Milano Linate per il fine settimana. Stando alle nostre informazioni allo stato attuale i voli disponibili e programmati da Alitalia per la winter 2013 non vedono operare ad esempio l’ultimo arrivo del Sabato alle 22.30 proveniente da Milano Linate e nessun collegamento nella giornata di Domenica che consenta ai reggini di raggiungere il capoluogo lombardo. Mi sia consentito, infine, di offrire a tutti una riflessione. La sequela di accadimenti che stanno interessando il nostro Aeroporto deve far riflettere un po’ tutti. Due anni fa l’Aeroporto dello Stretto veniva incluso dal Governo dei tecnici, nel piano nazionale adottato dal Ministro Passera. Nonostante il pressante interessamento operato da parte della Regione Calabria, il principale vettore operante presso lo scalo continua ad operare di mese in mese molte cancellazioni che da un anno a questa parte si vanno particolarmente intensificando. In nome di precise strategie industriali a Reggio Calabria Alitalia si permette di mettere in discussione prima un collegamento come il volo da e per Torino, con un load factor superiore l’86% nell’ultimo biennio, quindi rotte consolidate come i voli da e per Roma e Milano, che certamente non possono e non hanno bisogno degli incentivi della Regione, o almeno si spera. Accanto a questo c’è la Sogas che non può rivolgersi liberamente al mercato delle altre compagnie aeree poiché si ritrova ancora con le mani legate poiché per colpa di limitazioni anacronistiche sulle quali Enac stenta a pronunciarsi, nonostante in 23 mesi siano state seguite pedissequamente tutte le indicazioni di volta in volta forniteci in sede di ripetute e diverse riunioni sul punto. Ci hanno finanche ciesto di realizzare un visual per l’addestramento dei piloti che abbiamo fatto proprio con Alitalia e con l’Università La Sapienza. Allora sembrava quasi dovessimo essere pronti con il provvedimento di superamento delle limitazioni, e invece nulla, mentre ancora tutto tace.

 

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Reggio di Calabria: anche in Città, sabato 5, presidi UGL davanti alla Prefettura

(125) Su iniziativa della Segreteria Nazionale Confederale UGL, sabato 5 ottobre a partire dalle ore 10.00, verranno organizzati presidi UGL davanti a tutte le Prefetture d’Italia. Scopo dell’ iniziativa è quello di sensibilizzare i Parlamentari di tutti gli schieramenti politici, sullo stato drammatico del nostro Paese e sulle reali condizioni di vita dei cittadini.

 

Per dire basta a questo continuo scontro politico ed istituzionale che, inserito in una situazione di crisi economica drammatica, sta producendo danni irreversibili all’ Italia. Per invitare tutta la politica ad impegnarsi per costituire un Governo forte, autorevole e duraturo, capace di occuparsi delle emergenze del paese, quali la legge di stabilità e per una seria politica economica ed industriale per rilanciare consumi ed occupazione. Serve un Governo in grado di affrontare i problemi dei lavoratori pubblici e privati, pensionati, disoccupati, esodati, famiglie ed imprese. Non è possibile che perduri un quadro politico così aspramente contrapposto che aggrava la già tanto difficile condizione in cui versiamo e presterebbe ancora di più il fianco ai tanti appetiti che si stanno riversando in maniera negativa sull’ Italia. Tutti i politici devono capire che non sono in gioco gli interessi dei partiti ma è in gioco l’ interesse del Paese Italia. Angelo Chirico, Segretario Generale Provinciale UGL.

 

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto: stagione winter, Alitalia dimezza i suoi voli. Il presidente Porcino “Senza limitazioni ENAC avremmo reagito meglio. Costretti a garantire solo i servizi minimi indispensabili riducendo la forza lavoro”

(124) I più attenti ricorderanno la clamorosa azione di protesta denominata Aeroporto dello Stretto: Liberi di Volare. Correva l’anno 2011 e su iniziativa del Presidente della Provincia Giuseppe Raffa si avviò una poderosa raccolta firme per una operazione verità che culminò con la celebrazione di un consiglio provinciale aperto in Aeroporto. Due anni fa, sempre la stessa storia. Oggi la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto si ritrova nuovamente a fare i conti a fronte della formale comunicazione ricevuta da parte di Alitalia – CAI in ordine alla programmazione dei voli dal 1 al 27 ottobre.

 

Una data, quest’ultima, coincidente con il cambio dell’ora legale, che segna l’inizio della stagione invernale (winter) per tutte le compagnie aeree. Sulla base di quanto formalmente trasmesso, in soli ventisette giorni, sono ben 47 i voli non programmati da Alitalia rispetto a quanti invece venivano operati lo scorso anno. Il che comporta per lo scalo reggino una perdita netta di almeno 5000 passeggeri in un solo mese, con tutto quello che ne consegue. A ciò si aggiunga che, fino ad ulteriore e contrario avviso, lo stesso scenario pare essere destinato a riproporsi anche per l’intera prossima stagione invernale, fino a fine marzo 2014. Da qui la decisione della scrivente Società di Gestione di segnalare formalmente ad Enac quali provvedimenti si intendono adottare per “contenere e limitare” i danni, altrimenti irreparabili, soprattutto tenuto d’occhio il conto economico dell’azienda che da un lato vede mancati introiti e dall’altro un costo del personale di fatto reso improduttivo da tali scelte. Adesso che Alitalia programma meno voli, ci interessa sapere – si domanda il Presidente del Cda Carlo Alberto Porcino – se Enac responsabilmente si porrà prima o poi il problema su quali ricavi debba e possa contare il gestore dell’aeroporto dello Stretto per garantire l’equilibrio economico finanziario della società. Se non ci fossero le limitazioni avremmo sicuramente quantomeno potuto reagire meglio, invitando e convincendo altre compagnie ad operare presso lo scalo. Cosa che stiamo facendo comunque incontrando sempre le stesse obiezioni. Tali limitazioni assurde ancora imposte da Enac, oggi divenute di fatto anacronistiche, penalizzano il nostro scalo rendendolo scarsamente competitivo e quasi economicamente proibitivo per moltissime altre compagnie aeree che non siano Alitalia. Il risultato ottenuto è quello che vede l’ex compagnia di bandiera essere il principale vettore partner dello scalo operante la quasi totalità dei collegamenti esistenti. A tal proposito vale sapere che il Tito Minniti è l’unico aeroporto in Italia dove Alitalia ancora si auto produce i propri servizi di terra con proprio personale. Questo significa che Sogas di fatto già di suo non incassa dal suo principale cliente, Alitalia, almeno il 90% dei potenziali ricavi handling che altrimenti avrebbe potuto ricavare, limitandosi ad introitare solamente la propria quota dai diritti per i passeggeri e le royalties sui ricavi commerciali non aviation fatturati da esercenti e altri operatori aeroportuali. Decisamente troppo poco. Figuriamoci oggi con la mancata programmazione di cosi tanti voli da parte di Alitalia che, lo ricordiamo, rappresenta il 98% del traffico sull’aeroporto di Reggio Calabria, quale danno subiamo. Pertanto come può il Gestore, cioè Sogas, giustificare anche nei prossimi mesi il pieno utilizzo di tutta la forza lavoro attualmente impiegata per ogni turno lavorativo? Per carità – chiarisce Porcino – Alitalia segue giustamente una propria politica industriale che il nuovo Ad Del Torchio sta portando avanti un po’ dappertutto su scala nazionale. Tali scelte risponderanno pure a logiche di maggiore efficentamento aziendale necessario per il corretto andamento e forse addirittura per la sopravvivenza stessa della ormai ex compagnia di bandiera. Sappiamo benissimo però che tali scelte di Alitalia non possono tenere in considerazione anche le effettive esigenze della nostra utenza aeroportuale né si armonizzano con i compiti e con le responsabilità del Gestore. A rendersene conto piuttosto che Alitalia dovrebbe essere, secondo noi, semmai proprio l’Enac che non pronunciandosi sulle penalizzanti quanto anacronistiche limitazioni tecnico operative all’Aeroporto dello Stretto non consentono al nostro scalo di stare correttamente sul mercato ed attrarre nuove compagnie, incrementare la presenza di voli charter o di nuovi collegamenti point to point così da colmare eventuali defaillance come in questo caso da parte di Alitalia. E invece: tutto ancora tace. In altre parole Sogas SpA ritiene che mentre Alitalia legittimamente è libera di portare avanti le proprie scelte e le proprie politiche industriali, d’altro canto l’Ente Regolatore, l’Enac appunto, finalmente dovrebbe mettere in condizione chi ha il compito di gestire questo aeroporto di poterlo fare e di non rimanere come in questo caso in balia delle onde. Si invita pertanto Enac finalmente a pronunciarsi sulle ormai note e anacronistiche limitazioni – tecniche operative che non hanno più alcun senso di esistere se non quello di continuare a penalizzare l’Aeroporto dello Stretto. Dal nostro punto di vista, Sogas SpA riscontra purtroppo dei sostanziali “buchi” operativi durante l’arco delle giornate di ogni settimana. La scrivente Società di Gestione non è pertanto in grado di sopportare né intende continuare ad assorbire i costi improduttivi di un organico al completo in assenza di un adeguato numero di voli e quindi segnaleremo ad Enac la necessità di ridurre al minimo la nostra forza lavoro in tali periodi della giornata e della settimana garantendo unicamente i servizi del Gestore ai livelli minimi indispensabili richiesti ai fini della certificazione, fatti salvi ovviamente gli obblighi e le riserve di legge previste in tal caso. Sul punto a giorni convocheremo anche le organizzazioni sindacali affinché prendano coscienza ed insieme si trovi una soluzione idonea a garantire i diritti dei lavoratori Sogas che in assenza dei voli Alitalia in parecchie ore della giornata non potranno necessariamente tutti quanti sufficientemente trovare motivo di impiego. Una anomalia forse fino ieri sopportabile facendo ricorso, com’è accaduto in passato anche per Sogas, a continue e necessarie ricapitalizzazioni per ripiano perdite. Tanto pagava pantalone… Una soluzione gestionale non più possibile, non più ammissibile per legge. Oggi gli enti pubblici soci non possono più ripianare perdite o ricapitalizzare. Quel tempo è finito. Oggi i gestori aeroportuali, compresa la Sogas, devono farcela da soli, ogni aeroporto deve sorreggersi sulle proprie gambe, essere competitivo. In questo scenario va da sé che il superamento delle limitazioni per l’Aeroporto dello Stretto è indispensabile per aprirsi ad altre compagnie e maturare i ricavi necessari per garantire i costi minimi per la corretta gestione dello scalo, stipendi compresi. Questa è la nostra posizione comunicata anche ad Assaeroporti. La strada per il futuro di questa importante infrastruttura è ormai tracciata da tempo ed è una ed una soltanto. Risanare i conti e contenere gli sprechi, come stiamo facendo. Rimuovere le limitazioni per rendere competitivo l’Aeroporto. Concedere la gestione totale per privatizzare lo scalo con nuovi partner di settore. Com’è ormai evidente tutto passa e dipende ormai solo da Enac.


 

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Reggio di Calabria: Palermo (Giovane Italia) “I Commissari sbagliano sul nuovo progetto per piazza De Nava. La parola spetta ai reggini”

(121) La presunzione dei tecnici che senza tenere in considerazione la volontà popolare e privi di ogni legittimazione di rappresentatività decidono contro la volontà popolare di rifare una piazza connota una sordità aberrante. In una città civile e democratica quando si chiede un referendum per la realizzazione di un progetto (che non si capisce perché debba essere per forza quello) lo si concede e se ne accettano i risultati.

 

Nella fattispecie come si fa a non tenere in considerazione tutte le segnalazioni pervenute dalle associazioni, dai commercianti e dai partiti politici continuando a testa bassa verso un obbiettivo di relativa importanza per la città? Il rifacimento forzato della piazza vale ulteriori divisioni sociali in città? Vale il muro contro muro che si sta portando avanti? Mi auguro che la commissione faccia un passo indietro e restituisca alla volontà popolare, attraverso il referendum, la possibilità di decidere in maniera democratica libera e partecipata su un opera tanto contestata. Vox populi vox dei. Salvatore Palermo, Dirigente Provinciale Giovane Italia.

 

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Reggio di Calabria: piazza De Nava, “New Deal” vuole che siano i cittadini a decidere

(122) di Angela Aiello*. L’approvazione del progetto di ristrutturazione di Piazza de Nava ha suscitato non poche polemiche e perplessità nella maggior parte della popolazione reggina. Lo stesso Assessore alla Cultura, Mario Caligiuri, ha incontrato a Roma il Ministro alla Cultura Massimo Bray, esponendogli la contrarietà della Regione Calabria nei confronti dello svolgimento del progetto senza un pieno coinvolgimento della città.

 

Il loro incontro ha permesso all’Assessore di ottenere la massima attenzione del Ministro Bray riguardo alla questione della ristrutturazione, che è impensabile portare avanti senza tener conto anche delle ragioni chiaramente espresse dai cittadini reggini. Questi ultimi, intanto, stanno combattendo contro un disegno che non hanno scelto perché non è stato loro permesso. Esplicando il loro pensiero comune e sentito ed il loro timore legato agli eventuali problemi di tipo economico, sociale, culturale, storico ed urbanistico che la città dovrebbe affrontare, i reggini hanno chiesto alla Commissione Straordinaria di rivedere il parere favorevole sul progetto. Non si è tenuto conto delle proposte concrete e delle argomentazioni presentate dalle varie associazioni, dai commercianti e dai partiti politici, nonostante fossero stati chiamati proprio dalla Commissione Straordinaria per discutere del progetto. Inoltre, è stata tolta ai cittadini di Reggio la possibilità di partecipare attivamente alla decisione, tramite referendum. I tecnici stanno abusato dell'assenza della politica e di una carenza di rappresentatività per prendere una decisione non curanti delle opinioni, delle paure e dei dubbi dei singoli cittadini, custodi del passato, del presente e del futuro di Reggio Calabria. E’ giusto che, in assenza di rappresentatività elettiva e nel mezzo di tanti veleni e polemiche, la parola torni ai cittadini per mezzo di un referendum e che sia la maggioranza dei reggini a decidere. *Addetto Stampa.

 

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Reggio di Calabria: piazza De Nava, Ribaudo (Giovane Italia) “Piuttosto che una piazza nuova meglio l’acqua potabile nelle abitazioni dei reggini”

(123) “Quale membro della Giovane Italia, movimento giovanile del PDL, esprimo la mia più assoluta contrarietà al progetto Di Battista che prevede la ristrutturazione di Piazza De Nava valutata nei 10,5 milioni di euro erogati dal fondo POIN (piano operativo interregionale), fondi che andrebbero perduti se tale progetto non vedesse mai la luce del sole, luce che “rischia” di vedere grazie al via libera che la Conferenza dei servizi di Reggio Calabria ha dato al piano.

 

Ben comprendo gli sterili meccanismi amministrativi che nel loro tecnicismo sono rivolti ad un pubblico interesse, ma un reggino preferirebbe una piazza nuova oppure l’acqua nella propria abitazione? Qualcuno ha proposto addirittura un referendum per poter dare voce ai cittadini, un angusto spazio di democrazia diretta; ma un referendum costa e non possiamo permettercelo, oggi siamo dotati di mezzi per cui è facile comprendere le opinioni senza mettere mani al “portafoglio” pubblico. Sarebbe l’ideale poter distrarre i fondi per sostenere quelle famiglie che hanno pagato 500 euro e più di acqua e che dalle ore 18 (spesso anche prima) in realtà pagano solo l’ennesimo servizio fantasma, ormai quotidianità nel nostro comune. Dobbiamo dimostrare responsabilità in questo momento politico ed economico in cui il cittadino pretende risposte valide, e la cultura ha il dovere di ripartire ma da quello che c’è, dai fondi POR FESR regionali che sostengono il turismo ludico nelle meravigliose zone grecaniche, le quali, abbandonate più volte dal mondo politico negli anni passati, ora riescono a creare arte e cultura senza ingenti risorse. Infine, come più volte ribadito, e per riprendere le parole adottate dal nostro Presidente Provinciale Luigi Amato nel corso dell’ultima riunione, la Giovane Italia sostiene il Governatore Scopelliti che nella sua lettera al Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray ha espresso la sua contrarietà e la sua indignazione per gli eccessivi ritardi nel far tornare a casa i nostri Bronzi, esiliati per troppo tempo e con un Museo Nazionale “profumatamente” ristrutturato. Dobbiamo ripartiamo da Reggio, dai reggini, dalla cultura intorno a noi, il momento di creare verrà ma adesso è tempo di valorizzare ciò che già possiede questa bellissima città. L’auspicio dunque che i Commissari comunali facciano un passo indietro sulla vicenda di Piazza De Nava”. Dalila Ribaudo, Presidente Giovane Italia XIV Circoscrizione.

 

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto, Comi “Bene i voli per Pisa, Torino e Venezia ma quello per Malta molto più importante dal punto di vista turistico-commerciale”

(120) Dalle notizie di stampa, una settimana si e l’altra no, appaiono i dati forniti dall’aeroporto dello Stretto’. Di esaltazione e di sconforto, dovuto al calo dei passeggeri. In contraddizione con se stessi. Si enfatizzano e pubblicizzano da parte dei responsabili del ‘T. Minniti’ i voli ‘stracolmi’ provenienti dalla Russia, i voli verso Pisa, Torino, Venezia. Voli dei quali nessuno ne avvertiva la necessità.

 

Rivelatosi invero un ‘flop’, atteso che i russi, scoperta la città, ovvero il ‘modus vivendi ed operandi’ si sono ripromessi di non metterci più piede, nel mentre alla scoperta della Torre di Pisa, e della Mole Antonelliana, o della Torre degli Asinelli, gli utenti non sembrano interessati. Si apprende come i responsabili stiano intensificando i rapporti con Volotea verso Genova e Venezia. E’ vero che a Genova si avrà l’occasione di visitare lo stupendo acquario e a Venezia la stupenda laguna (acqua alta permettendo). Si trascura invece e non sappiamo di chi sia la responsabilità di intensificare invero ciò che interessa agli utenti in maniera prioritaria ovvero i voli verso Roma e Milano a prezzi ragionevoli. Nel mentre, e qui invece se ne conoscono le responsabilità, soppressi i voli AirMalta verso l’isola di Malta se ne sono taciuti prima e dopo i motivi. Prima: come mai? E dopo sempre, come mai, non vengono ripristinati. Malgrado ripetute promesse da marinaio. Eppure vi è chi non vede e sappia come l’isola fosse e sia una realtà internazionale vicinissima ad appena 30 minuti di volo, destinato anche a Roma. Laddove si è stroncato irresponsabilmente ed inspiegabilmente un interessante connubio, oltre che turistico, commerciale. Con tutto il rispetto per la Russia, la Torre di Pisa e l’acquario di Genova e la Torre degli asinelli (e qui casca l’asino…). Avv. Francesco Comi, Consulente giuridico ed economico del Consolato Onorario di Malta.

 

 

 

 

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Reggio di Calabria: progetto piazza De Nava, Germanò “Sconcertante e vergognosa la decisione presa dai Commissari”

(119) La decisione della conferenza dei servizi di esprimere parere favorevole al progetto riguardante Piazza De Nava sconcerta e allo stesso tempo deve determinare una forte opposizione alla realizzazione di tale vergogna. Il parere positivo espresso dai Commissari in nome e per conto della città mi sembra piuttosto una ulteriore dimostrazione di come le decisioni al Comune di Reggio Calabria, in questa particolare fase storica, siano in capo ai soliti personaggi che tanti guasti hanno causato alla nostra comunità.

 

Siamo sicuri che gli uffici comunali competenti abbiano illustrato ai commissari le motivazioni tecniche per le quali avrebbero dovuto opporsi a un'operazione che sarà uno scempio? Piazza De Nava è un tassello del più ampio mosaico realizzato dal piano De Nava subito dopo il terremoto del 1908, che prevedeva il sistema alternato delle piazze, collocate sul Corso, assegnando ad ognuna di esse una funzione specifica e un ruolo ben definito. La De Nava ha sempre rappresentato la cerniera urbanistica tra il centro urbano del Corso Garibaldi, destinato a servizi pubblici e attività commerciali, e la zona di Tremulini, caratterizzata invece da una forte presenza di edilizia popolare. Cerniera non solo tra diverse funzioni svolte da parti di città, ma anche snodo importantissimo nell'ambito del sistema della mobilità cittadina. Voler riqualificare la piazza senza valutare tutto ciò significa voler calare dall'alto un progetto che non tiene conto inoltre della unanime volontà espressa dalle associazioni culturali, dalle forze politiche, dai cittadini. Nessuno in città vuole che si realizzi tale scempio, nessuno vuole, peraltro, che si determini in aggiunta una limitazione alla processione della Madonna della Consolazione. Nessuno, tranne qualche tecnico interessato forse più alla propria parcella o alla propria indennità che agli interessi della città. Tutto ciò non è tollerabile. La gestione di interventi così invasivi va condivisa con i cittadini, così come fu fatto quando, da assessore ai lavori pubblici dell'epoca, decidemmo, assieme al sindaco Scopelliti, di sottoporre al giudizio dei cittadini, con un sondaggio diretto, la scelta del progetto di riqualificazione di Piazza Carmine. I Commissari non possono e non devono avallare scelte così importanti senza ascoltare il parere della città. Attiviamo tutte le procedure legali per bloccare questa operazione violenta, calata dall'alto, urbanisticamente insensata, tecnicamente non immodificabile, che paralizzerebbe il centro della città per anni, che impedirebbe il ritorno dei Bronzi al Museo costretto peraltro alla non fruizione. Ma da dove sono venuti questi "scienziati" architetti che pensano di poter imporre le loro scelte dovunque e a chiunque? Chi garantisce loro legittimazione e autorità? Basta!!! La città ha un'occasione straordinaria per unirsi e opporsi. Partiti politici, associazioni, movimenti, Università, cittadini facciamo sentire alta la nostra voce. Chiediamo con forza ai Commissari di rivedere il loro parere favorevole e ai dirigenti comunali che li affiancano e li supportano dal punto di vista tecnico di attivare tutte le procedure affinché sia tutelata la storia della nostra città e si impedisca l'avvio di un'azione distruttiva. Franco Germanò, Urbanista, Coordinamento Regionale PdL, Vice Coordinatore PdL Grande Città Reggio Calabria.

 

 

 

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Diritto allo studio? Le amare riflessioni di chi continua a crederci

(118) di Tiziana Fortunato. Ammetto che non è facile e nemmeno bello, cimentarsi in questo scritto. Da docente che crede nella scuola come istituzione di formazione del pensiero, confesso che è stata una decisione dettata da profonda amarezza.

 

Sono note ai più le vicende dell’edilizia scolastica che hanno toccato l’edificio centrale della scuola primaria di Catona sin dall’inizio di questo anno solare, portando alla chiusura della struttura per inagibilità. Nulla da obiettare se si considera la sicurezza dell’utenza ma quello che lascia sgomenti e disarmati, sono le garanzie andate disattese. In sede di incontro aperto tra i rappresentati della Commissione Straordinaria del  Comune di Reggio Calabria e i Dirigenti di Settore  con i docenti ed i genitori rappresentanti sia del Consiglio d’Istituto sia delle singole classi, incontro realizzato per dare risposte alle domande che incessantemente giungevano al Dirigente Scolastico ed allo staff di collaborazione, si era stati rassicurati tanto in merito al trasporto scolastico per l’utenza coinvolta a frequentare le lezioni pomeridiane tanto all’avanzamento della pratica per l’avvio dei lavori. Non mi soffermo su quest’ultimo aspetto ma sul primo: il trasporto. Il nostro territorio è abbastanza vasto, tanto da richiedere per molti alunni l’utilizzo dello scuolabus. Tutto bene fin quasi al termine dello scorso anno scolastico ma con l’avvio delle lezioni a settembre il turno pomeridiano comincia a registrare assenze e disagi. Già, perché i nostri ragazzi CONTINUANO a dover frequentare la scuola di pomeriggio. I rientri pomeridiani CONTINUANO nonostante le rassicurazioni fatte dai rappresentanti del nostro Comune “per settembre ci sarà una sede sia pur provvisoria che eliminerà il disagio!”. Eppure, nonostante I.T. classe IV, scriva in un testo, il primo “giorno” (si fa per dire “giorno”, visto che l’inizio è slittato per la sua classe dalle 13,30 alle 17,30) “Quest’anno scolastico abbiamo iniziato con il pomeriggio ma per me va bene lo stesso. Sono felice di ritornare a scuola.”, eppure dicevo, non si può soprassedere sulla letterale e chiaramente desumibile violazione del diritto allo studio di tutti coloro per i quali il trasporto nel turno pomeridiano non è più contemplato! Che fine hanno fatto le garanzie all’utenza? Come possono questi egregi signori poggiare tranquillamente la sera la testa sul cuscino? Da sempre nelle periferie delle periferie vivono le fasce di popolazione più deboli, coloro che magari non hanno mezzo di trasporto proprio, coloro che comunque e in ogni caso tengono alla formazione dei propri figli. Perché questi ragazzi sono costretti a privarsi di un loro sacrosanto diritto? Ragazzi miei, niente scuola per voi se non avete vettura propria! Vorrei fare notare come tanto si è fatto, tanto si sta facendo e tantissimo altro si continuerà a fare a favore della frequenza di una cospicua fascia di utenza del nostro Istituto Comprensivo: i Rom. Forse non tutti sanno che la politica del nostro amato Comune ha dirottato su Arghillà già da diversi anni tantissime famiglie Rom e, guarda caso, nella periferia della periferia. Ora, la Scuola fa tanto per coinvolgere questa tipologia di alunni e portarli ad una frequenza costante e poi li si mette in condizione di non garantire il trasporto? Il tasso di abbandono e di dispersione scolastica di questa fascia è talmente alto da aver portato l’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri” di Catona ad essere individuato ed invitato a partecipare ad un Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti, progetto esteso solo ad una manciata di città sul territorio del nostro Paese. Alla formazione nazionale, per ogni città, erano presenti anche referenti dei vari Comuni solo Reggio Calabria non aveva il referente del suo Comune! Sono un’insegnante consapevole di svolgere la missione più delicata e più importante che la società possa assegnare, FORMARE, cioè contribuire alla forma del pensiero e, per conseguenza, del FARE, il che è essenziale per ipotizzare dei futuri protagonisti. Nel FARE il mio lavoro con totale abnegazione non posso accettare silenziosamente di subire però passivamente lungaggini che ledono i diritti degli alunni tutti. In questo momento, in questa circostanza, provo sgomento ma mai rassegnazione, nel confrontarmi con chi non ha proprio idea della “formazione”, mi riferisco a coloro per i quali l’istruzione è una sterile operazione di trasferimento di nozioni. La nostra responsabilità, quella degli adulti (amministratori compresi), sta nel prendere consapevolezza che far apprendere non significa riempire la mente di contenuti, quanto piuttosto di accenderla, come la scintilla che infuoca il legno; è così facendo che indirizziamo alla ricerca, all’amore per la verità, porgendo fattivamente non una ma tutte e due le mani per aiutare a costruire personalità, sentimenti, abitudini, Uomini e Cittadini!

 

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Reggio di Calabria: Amato (Giovane Italia) risponde a Castorina (Giovani Democratici)

(117) “Contrastare e prevenire la violenza di genere, sostenere le donne nel loro doppio impegno di madri e lavoratrici, aiutarle in caso di problemi fisici come l'endometriosi, avere pensato ad una mozione per il Governo a favore delle aziende.

 

Un elenco breve ma significativo che sottolinea l'impegno, da aprile ad oggi, del consigliere Tilde Minasi tra gli scranni di Palazzo Campanella, così come dell’intera squadra di governo regionale. Auspico che queste poche righe possano servire ad Antonino Castorina a comprendere il percorso intrapreso in pochi mesi dalla Minasi, oppure gli giovi da promemoria qualora dovesse decidere di indirizzare alla stampa altre informazioni imparziali e insufficienti di notizie sull'impegno della stessa a Palazzo Campanella. Decidere di intervenire su determinati argomenti (probabilmente in qualità di penna 'scelta' dai 'superiori') presuppone, infatti, un certo approfondimento sulle materie trattate senza affidarsi a commenti tra l'altro anacronistici e poco puntali. Consiglio all’esponente dei Giovani Democratici, quindi, prima di prodursi in note stampa contenenti inesattezze, di dedicare un po' di attenzione alle iniziative condotte e, ancor meglio, cogliere quello che voleva essere un input, da parte del consigliere regionale, ad abbandonare i rituali ritornelli di un centrosinistra avvitato sempre sulle stesse tematiche e per niente proiettato a fornire utili soluzioni. Tirare fuori le unghie è giusto. Lo facciano anche i rappresentanti dell’opposizione (al governo regionale per diverso tempo) per sostenere i calabresi, invece di parlare dei 'falsi' moralismi altrui, guardando magari attentamente in casa propria”. Luigi Amato, Presidente Provinciale Giovane Italia.

 

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Reggio di Calabria: i Popolari e Liberali “Sulla difesa delle O.Me.Ca. unità di intenti e obiettivi definiti”

(116) “Lo stabilimento per la produzione di materiale ferroviario delle O.Me.Ca. di Reggio Calabria ha bisogno di essere inserito in una trattativa di ampio respiro, per questo proponiamo che la vicenda diventi argomento di un tavolo di confronto a livello nazionale”. E’ questa la proposta scaturita da una riunione del Coordinamento cittadino di Reggio Calabria dei Popolari e Liberali, alla presenza del Coordinatore regionale del Movimento Giovanni Nucera.

 

La professionalità, le competenze e la qualità dello stabilimento O.Me.Ca. di Reggio – è stato ribadito nel corso della riunione – non possono essere mortificate sull’altare di strategie aziendali che Finmeccanica intende avviare da qui a breve. L’audizione, in II Commissione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive” del Consiglio regionale, del Direttore centrale di Finmeccanica Marco Forlani non ha diradato i dubbi e i rischi su una possibile chiusura del sito di Torre Lupo. Per questo, è stata espressa forte preoccupazione sui contenuti di questa audizione che ha confermato – ha ricordato il componente della Commissione Bilancio di palazzo Campanella Giovanni Nucera – che il destino delle O.Me.Ca.  è legato a criteri di effettiva efficienza dell’impianto ed alla qualità del prodotto finito”. Valutazioni che Nucera ha definito speciose, perché consentono di rimettere pericolosamente in discussione meriti e riconoscimenti che lo stabilimento Ansaldo Breda di Reggio Calabria ha acquisito e salvaguardato negli anni, aggiudicandosi le più impegnative e importanti commesse per la fornitura di materiale ferroviario che circola nelle metropolitane di Madrid, di Miami, in Florida, a Copenaghen ed in numerosissime altre città del mondo”. Alla riunione è stato coinvolto  anche Domenico Serranò, Segretario Generale Cisl di Reggio Calabria che ha ribadito le perplessità espresse congiuntamente dalle Organizzazioni sindacali comprensoriali  di categoria sia in riferimento alle poco convincenti rassicurazioni fornite dal Direttore centrale di Finmeccanica, Marco Forlani in Commissione “Bilancio”, sia rispetto alle strategie globali che la holding pubblica intende perseguire nel programma di scorporo di alcune attività, definite dallo stesso Forlani “in perdita”. E non serve nemmeno  all’interno del normale confronto politico avviato in Commissione  – è stato evidenziato nel corso dell’incontro –  cercare di individuare colpevoli e indicare insufficienze, che se esistono sono frutto delle responsabilità di tutti. Serve invece aprire una stagione nuova, in cui la politica regionale, e la rappresentanza parlamentare calabrese facciano fronte comune per salvaguardare e difendere la dignità e il prestigio di un presidio produttivo conquistati con l’impegno e la professionalità dei  dipendenti O.Me.Ca.  C’è dunque la necessità – hanno condiviso i delegati del Coordinamento cittadino dei Popolari e Liberali – di sostenere l’idea del tavolo tecnico nazionale avanzata nel corso dei lavori della II Commissione del Consiglio regionale. Tavolo al quale, politica regionale e nazionale, istituzioni locali ed Ente Regione si devono mostrare forti negli obiettivi, uniti nella trattativa che gli stessi vertici di Finmeccanica hanno definito “complessa e difficile”.

 

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Reggio di Calabria: i Popolari e Liberali intervengono sull’aumento delle tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi cittadini

(114) Il nuovo regolamento comunale per l’uso temporaneo degli impianti sportivi e delle palestre scolastiche del Comune di Reggio Calabria è stato l’argomento affrontato nel corso di una riunione del Coordinamento cittadino dei Popolari e Liberali di Reggio Calabria, alla presenza del Coordinatore regionale del Movimento on. Giovanni Nucera, cui hanno preso parte i rappresentanti provinciali del Centro Nazionale Sportivo ‘Libertas’, Ente nazionale di promozione sportiva, ricreativa, turistica e del tempo libero con finalità assistenziali e con compiti di formazione professionale e di tutela previdenziale.

 

L’Assemblea ha preso atto delle difficoltà che hanno le società sportive cittadine nel continuare le loro attività di promozione sportiva, sia nel settore agonistico che ricreativo, dopo le nuove tariffe introdotte dalla terna Commissaria cittadina.  Francesco Scagliola, Presidente regionale della “Libertas” Centro Nazionale Sportivo, ha manifestato, a nome e per conto degli iscritti, le difficoltà economiche ed organizzative cui andranno incontro molte società sportive reggine. Basti pensare che la tariffa oraria fissata per l’utilizzo temporaneo del palazzetto dello Sport “Francesco Calafiore”, ammonta a 184,90, e può raggiungere quota 1849 € come tariffa giornaliera per una manifestazione sportiva  cui va aggiunto il 5% degli eventuali incassi nel caso in cui sia previsto l’ingresso a pagamento del pubblico. E non va meglio – è stato rilevato – per gli altri impianti minori, che variano dalle 98,00 € l’ora per il “Botteghelle”, i 55,47 €, orari per lo “Scatolone”, e le altre palestre comunali della città, da Gallico, a viale Messina, Gallina e Catona, Pellaro ed Archi. “Tariffe insostenibili per un gran numero di società, che a stento in questi anni sono riuscite a coprire i costi di gestione sempre più alti, con i ricavi delle iscrizioni e degli incassi derivanti dall’eventuale vendita di biglietti d’ingresso. Un equilibrio che è destinato a saltare di fronte alle ingiustificate decisioni dei Commissari prefettizi”. “Lo sport è  strumento di socializzazione e sensibilizzazione sociale – è stato ribadito nel corso della riunione -. Lo sport esprime  valori fondamentali che incarnano amicizia, lealtà, e rispetto delle regole, e in Calabria si è dimostrato l’antidoto più efficace contro la cultura mafiosa che spesso ha inquinato e condizionato la qualità sociale dei quartieri più popolari”. “Per questo – è stato detto – i Popolari Liberali della città di Reggio Calabria stigmatizzano le decisioni unilaterali imposte dai Commissari Prefettizi che penalizzano e potrebbero dare un duro colpo all’attività di molte società sportive reggine, ma soprattutto rischiano di desertificare il territorio cittadino dall’attività sportiva che si è dimostrata lo strumento più efficace per l’affermazione della pace, la socializzazione e l’integrazione”.  

 

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Reggio di Calabria: SoGAS, Porcino “Attendiamo ancora che vengano definitivamente rimosse le limitazioni tecniche imposte dall’ENAC”

(115) Torna a farsi sentire la voce di Sogas SpA. E lo fa tramite una nota a firma del Presidente del CdA Carlo Alberto Porcino. “La Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto attende ancora che vengano definitivamente rimosse e superate le limitazioni tecniche operative applicate da Enac affinché lo scalo reggino sia finalmente in grado di proporsi e stare in modo corretto e competitivo sul proprio mercato di riferimento.

 

L’Aeroporto dello Stretto vede oggi operati, prevalentemente da parte di Alitalia ed in parte anche dai vettori Volotea e Blue Panorama Express, i collegamenti con gli aeroporti di Roma, Milano, Torino, Genova e Venezia. Una situazione quella delle limitazioni ancora esistenti che oltre ad essere penalizzante appare ormai non più giustificabile né conforme alla realtà dell’infrastruttura. Sono passati tanti anni da quando le limitazioni sono state applicate allo scalo reggino. Da allora, solo per fare alcuni esempio, le infrastrutture di volo sono state ampliate per garantire maggiori caratteristiche prestazionali e superiori standard di sicurezza, migliorando gli aspetti inerenti il drenaggio e la canalizzazione delle acque meteoriche nonchè implementando gli impianti di segnalazioni visive.  Le compagnie aeree operanti presso lo scalo, Alitalia in primis, non impiegano più i “gloriosi” DC9 ed i vecchi MD80, modelli aerei ormai andati in pensione da tempo. Le prescrizioni causa vento trasversale, limitante appunto il peso massimo al decollo, oggi non hanno più motivo di esistere considerato il diffusissimo e largo impiego dei Boeing e degli Airbus Family. Tutto ciò appare  quindi quantomeno paradossale. Addirittura poi, paradosso dei paradossi, capita di leggere sulle colonne di un noto quotidiano nazionale, all’interno di un ampio servizio giornalistico che offriva una panoramica sullo stato di salute dei rapporti di Alitalia con lo scalo di Torino Caselle, uno stralcio dove viene scelto come esempio  pratico proprio il volo di collegamento con il nostro aeroporto. Un volo quello da Torino a Reggio Calabria operato da Alitalia (ndr: nei giorni scorsi al centro di tante polemiche) che rappresenta – si legge nell’articolo  – una delle rotte che a Torino fa più parlare di sé …una rotta particolare: per le caratteristiche dell’aeroporto serve un’abilitazione per atterrare. Tra i piloti che fanno base a Torino questa abilitazione è rara. Così per volare a Reggio devono arrivare da Roma pilota ed equipaggio, e le spese aumentano. A settembre Alitalia ha pagato 430 notti in un hotel del centro, denaro che si poteva risparmiare…. Uno scenario che forse restituisce in modo concreto l’esatto quadro plastico di quanto ogni giorno si vive in aeroporto. Se anche Alitalia, che rappresenta il 98 % dei voli domestici nazionali operati presso lo scalo reggino, lamenta questa situazione di grave disagio, perché Enac non accelera questo iter emanando definitivamente il provvedimento necessario per la rimozione di tali limiti penalizzanti per l’Aeroporto di Reggio Calabria? È questo l’appello che rivolgiamo appunto ai vertici di Enac, l’Aeroporto per sopravvivere ha bisogno che tali limitazioni vengano rimosse. Ci sono tutte le condizioni perché questo accada in assoluta tranquillità e sicurezza. Basta valutare serenamente tutti i lavori svolti per adeguare le infrastrutture di volo. Sarebbe bene poi osservare che ci sono altri aeroporti in Italia che presentano caratteristiche peggiori delle nostre e che comunque sono in una migliore classificazione. E occorrerebbe valutare in modo obiettivo lo studio elaborato e condotto da importantissimi esperti di settore, quale l’ingegnere e comandante pilota Giancarlo Molteni nonché il comandante Antonino Pugliatti unitamente ai nostri uffici tecnici coordinati dal nostro Post Holder Ing. Giuseppe Visicaro. Un aeroporto finalmente senza limitazioni. Questo serve per attivare nuovi collegamenti con nuove destinazioni. Per far sì che questo accada, noi come Sogas abbiamo rispettato tutti gli impegni presi con Enac. Sul punto sono bene informati ormai tutti quanti gli addetti ai lavori.  Sempre sullo stesso argomento so che c’è molta attenzione – sottolinea Porcino . anche da parte dei vertici di Assaeroporti, che ringrazio per l’attenzione e la sensibilità dimostrataci. Tutti sanno quanto è stato fatto dalla Scrivente Società di Gestione per tagliare i ponti con il proprio passato, per rigenerarsi e per risanarsi. Sforzi e sacrifici compiuti dalla Sogas per presentarsi con tutte le carte in regola in Enac per poter ambire a pieno titolo e pretendere che questo provvedimento sulle limitazioni si definisca al più presto. Da ventuno mesi continuiamo a porre in essere tutti i correttivi che di riunione in riunione ci sono stati affidati e pedissequamente richiesti da Enac. In quasi due anni abbiamo investito notevoli risorse, uomini e tempo a tale scopo. Adesso formulando pubblicamente il mio personale augurio e quello di tutta la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto al Presidente Vito Riggio per l’avvenuto nuovo incarico alla guida del nostro Ente Regolatore, non possiamo che dichiararci fiduciosi sul fatto che unitamente alla definizione dell’iter per il rilascio della concessione totale, peraltro com’è noto già in discussione in CdA Enac, si superi la situazione di stallo in cui si trova tale pratica e si proceda anche in  modo logico e diretto anche all’altro provvedimento quello necessario per il superamento delle limitazioni tecniche operative”. Carlo Alberto Porcino.

 

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Reggio di Calabria: il messaggio dell’ex Assessore alla Pubblica Istruzione Nociti in occasione della riapertura dell’anno scolastico

(113) di Emilia Condarelli. “Ogni anno scolastico che inizia è un pilastro della nostra storia umana e collettiva, giacché la scuola erige le fondamenta della Repubblica italiana: è una fucina di sapere e cultura che ogni giorno trasforma i giovani di oggi nei cittadini di domani”. Esordisce con questa considerazione il messaggio augurale che l’ex assessore comunale alla Pubblica istruzione, Vincenzo Nociti, indirizza al mondo dell’istruzione in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico.

 

“Sono cultura, saperi, ma più ancora coscienza individuale e collettiva, etica della comunità, che la scuola con i suoi insegnanti ha il fondamentale compito di stimolare nei giovani, affinché divengano cittadini consapevoli e responsabili non soltanto di se stessi, ma della società in cui vivono”. Sottolinea ancora, Nociti proseguendo: “Pertanto, il primo pensiero va agli insegnanti: a queste donne e uomini cui affidiamo il futuro dei nostri figli e della nostra Patria. Professionisti ai quali è doveroso esprimere tutta la gratitudine per il lavoro che svolgono, giacché l'insegnamento non è per tutti, ma soltanto per coloro che sono dotati di una forte passione pedagogica, una grande preparazione culturale e una forte tensione sociale che spinge a voler contribuire al fondamentale percorso di costruzione di una nazione migliore. E nella mia esperienza di insegnanti così ne ho conosciuti molti”. Quindi, l’ex assessore alla Pubblica istruzione si rivolge agli studenti: “A voi ragazzi dico: andate a scuola con passione, afferrate quest’opportunità non come una fatica, o come un obbligo, ma come un trampolino che vi permetterà di tuffarvi nella vita, dopo avervi aiutato a crescere e diventare degli uomini migliori. I banchi di scuola sono come una palestra che prepara i muscoli ad affrontare gli sforzi dell’esistenza. Così, i libri alleneranno l’energia del vostro cervello e vi renderanno capaci della libertà e del pensiero necessari per costruire il futuro che desiderate. Lo studio vi renderà cittadini coscienti della realtà che vi circonda, vi permetterà di raccogliere il testimone delle nostre tradizioni, e della nostra storia e di proseguire il cammino di progresso che da millenni l’umanità sta compiendo”. In ultimo, ma non per importanza, Vincenzo Nociti sottolinea il ruolo fondamentale svolto quotidianamente dal personale non docente: “Figure professionali che con forte senso del dovere accompagnano e supportano il compito di insegnanti e studenti”. Concludendo l’ex assessore comunale afferma: “Nel formulare a tutti: insegnanti, studenti, famiglie, personale non docente i migliori di auguri di buon lavoro per questo nuovo anno scolastico ripongo in questi giovani la speranza e affido loro il compito di essere cittadini migliori. A noi dico che è necessario proseguire nell’opera già avviata per sostenere l'aggiornamento della scuola, seguendo quei principi di garanzia del diritto all'istruzione e all'equità sociale che sono propri della sua funzione pubblica”.

 

 

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Reggio di Calabria: Ciccone (Ass. Atlantide) “S.at.i., una delle poche realtà di rappresentanza istituzionale che si batte per far valere l’eguaglianza di trattamento e per riconoscere i diritti delle persone con disabilità”

(112) "L’ignoranza, il pietismo, la paura e l’indifferenza sono mali sociali che isolano le persone con disabilità e ritardano la loro emancipazione verso una piena integrazione nella società in cui vivono. La collettività si dimostra reticente ad imparare che la disabilità è una risorsa e non solo una sofferenza per chi la vive quotidianamente, direttamente o indirettamente; fortunatamente, sono molteplici i sintomi di una diffusa consapevolezza delle “diverse” capacità delle persone con disabilità e del valore che questi possono donare alla vita di ciascun essere umano.

 

A dimostrazione del fatto che il disabile è, come tutti, patrimonio di cultura, capacità, attitudini e vitalità, la S.At.I ha sostenuto con rispetto ed operosità l’Associazione Atlantide nell’ambito dell’evento “Il sapore della libertà”, dimostrando così di essere una delle poche realtà di rappresentanza istituzionale che, sensibile alle tematiche sociali, si batte per far valere l’eguaglianza di trattamento e per riconoscere il diritto delle persone con disabilità a godere delle stesse opportunità degli altri cittadini. «Ci teniamo soprattutto a mettere in evidenza l’impegno morale dell’Amministratore Unico della S.AT.I. Ivano Nasso che, come già ribadito nella targa a lui dedicata, è un insigne custode di alti valori. Come lui la Società che rappresenta, diventata ormai nostra amica e compagna d’avventure. La passione e la serietà messa a nostra disposizione per realizzare gli eventi dei giorni scorsi provano come le piccole realtà possano diventare grandi ed è questo che ha fatto la S.AT.I. condividendo la nostra stessa volontà assumendola socialmente, impegnandosi ad eliminare qualsiasi ostacolo burocratico, giuridico e fisico per aiutarci a diventare soggetti attivi e vitali, come qualsiasi altro cittadino. L’impegno che richiedono i disabili è enorme, considerando la presenza di numerose barriere architettoniche che impediscono una mobilità autonoma, ma le location scelte con la S.AT.I. per la realizzazione delle manifestazioni hanno dato onore e decoro all’iniziativa e ai partecipanti che hanno potuto muoversi in piena libertà tra il Teatro Cilea e l’Arena dello Stretto». È innegabile che ci siano ancora grosse difficoltà che impediscono alle persone disabili di esercitare apertamente i propri diritti e le proprie libertà e che rendono difficile la piena  artecipazione alle attività messe in campo. Ma bisogna capire che il vero handicap sta nell’impedire l’incontro tra i disabili e l’ambiente socio-culturale che li vede crescere e diventare esseri umani autonomi ed indipendenti". Rocco Ciccone, Associazione Atlantide.



 

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Reggio di Calabria.: Eroi (Comitato Forza Italia) avvia la raccolta di firme per i Referendum promossi dai Radicali

(156) "In Italia il sistema giudiziario presenta gravi anomalie ed inefficienze che vanno assolutamente sanate per poter garantire a tutti i cittadini procedimenti più equi e corretti. Abbiamo condiviso in pieno quindi la campagna referendaria dei Radicali che prevede, tra  le varie proposte, la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle loro carriere ed un deciso intervento contro l'abuso della custodia cautelare, temi da sempre oggetto della nostra azione politica".

 

E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento cittadino per Forza Italia di Reggio Calabria. "A tal proposito – continua Antonio Eroi, responsabile organizzativo per il nuovo comitato di questa raccolta firme – nella sola città di Reggio Calabria, sono state allestite tre postazioni in Piazza Camagna, Piazza Italia e su Via Marina dove ci si potrà rivolgere per sottoscrivere i quesiti referendari e tantissime altre postazioni sono state allestite in tutta la Provincia dal Comitato Intercomunale per Forza Italia sotto il coordinamento di Roy Biasi. Abbiamo ritenuto opportuno dare ai cittadini la possibilità di sottoscrivere l’adesione ai referendum anche nelle sedi delle Case Comunali della Provincia, lasciando la gestione della raccolta firme direttamente agli amministratori, soluzione questa che ci da ancor più fiducia nella riuscita della raccolta. E’ un’altra iniziativa della nuova Forza Italia che sta nascendo – continua la nota – e che nel nostro territorio si è già riorganizzata riaccendendo l’entusiasmo del Popolo dei moderati come testimoniato anche dalle tante adesioni pervenute nei vari comuni della Provincia o dal successo della manifestazione a sostegno del Presidente Berlusconi, organizzata lo scorso 4 agosto a Roma, dove i nuovi comitati per Forza Italia della Provincia di Reggio Calabria hanno partecipato con grande entusiasmo. In questi giorni molto difficili, anche il Presidente Berlusconi ha voluto sottoscrivere tutti i quesiti referendari specificando che quelli sulla questione giustizia sono “sacrosanti” oltre a ribadire che “è giusto che agli italiani sia dato il diritto di esprimere il loro voto, con un sì o con un no, sui problemi che gli vengono sottoposti.” Esprimiamo pertanto un plauso per l’iniziativa e un sentito ringraziamento per il loro fondamentale lavoro agli amici del Partito Radicale e dei Socialisti Uniti e invitiamo tutti gli interessati a recarsi presso i punti allestiti ed esprimere la loro opinione su questi importanti temi proposti nei quesiti referendari. Domani, Giovedì 12 Settembre – conclude Eroi – alle ore 18, presso lo stand allestito in Piazza Camagna per la raccolta firme, si terrà un incontro nel quale personalmente illustrerò alla cittadinanza i sei quesiti per la giustizia giusta perché siamo convinti che la lotta per il diritto e la legalità, siano principi vitali della democrazia e costituiscano veri e propri obblighi e non semplici “doveri” di uno Stato. Riappropriamoci del nostro Stato, fermiamo i “processi interminabili” al termine dei quali i responsabili non pagano mai e garantiamo al cittadino tempi rapidi nei quali poter ottenere il giusto risarcimento per i danni e per le ingiustizie patite. Una giustizia migliore in uno Stato migliore è possibile". Comitato cittadino per Forza Italia.

 

 

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Reggio di Calabria: Notaro “A Gallico Superiore la Piazza dei morti viventi…”

(111) Egregio Direttore,
le foto che Le invio non hanno bisogno di commento. Per cui, potrei fermarmi qui. Tuttavia, da cittadino, ritengo sia doveroso spendere qualche parola sullo stato in cui versa l’intera città di Reggio Calabria e, nel caso specifico, la periferia nord. Ecco l’attuale condizione della Piazza delle Grazie di Gallico Superiore, area che dà accesso al frequentatissimo Parco della Mondialità.

 

Rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, illuminazione pubblica fatiscente, lampioni funzionanti interamente coperti da alberi mai potati con conseguente spreco di energia e pericolo per l’incolumità delle persone, copiose perdite di acqua più volte riparate (almeno in tre occasioni da inizio 2013) e puntualmente ripresentatesi (mentre dai rubinetti di casa il prezioso liquido scorre a singhiozzo). Adesso basta! I cittadini sono stanchi di subire in silenzio! Sono stanchi di segnalare all’infinito i numerosi disservizi senza ottenere risposte. E intanto, nell’indifferenza di chi ci governa e nell’incapacità della classe politica che ha retto questa città per quasi dieci anni, Piazza delle Grazie è sempre più la piazza dei morti viventi… Sergio Notaro, residente in Piazza delle Grazie – Gallico Superiore, Reggio Calabria.

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Reggio di Calabria: D come Differenziata

(110) di Enzo Cuzzola. La piazza è sempre stato il posto dove si discute di tutto, di politica compresa, di amministrazione locale. Noi della Associazione Dialogo Civile abbiamo realizzato una piazza virtuale, nella quale discutiamo di come vorremmo diventasse la nostra città: vivibile e turistica. Il gruppo è aperto a tutti, senza distinzione politica, partitica, di sesso, di religione, e di quant’altro.

 

Unica condizione è esprimersi come si vuole, purché nel rispetto della persona umana, senza scambiare queste pagine per un campo di battaglia personale e politica, e con l’obiettivo di offrire un contributo di idee, per la realizzazione di un “manuale per il futuro amministratore cittadino”, una sorta di abbecedario, che espone i problemi e le possibili soluzioni, almeno secondo noi. Chi volesse richiedere di essere ammesso: https://www.facebook.com/#!/groups/101869893340616/. In questi giorni abbiamo affrontato l’argomento D, come Differenziata, in questa sede riportiamo una sintesi delle conclusioni alle quali siamo giunti. Trattando l’argomento D, come Differenziata, ci siamo soffermati sulla assoluta esigenza di avviare questo tipo di gestione dello smaltimento dei rifiuti. Anzi abbiamo rimarcato che il comune deve assolutamente attivarla, anche per ridurre il costo Tares per il cittadino, se poi a valle gli altri enti coinvolti nella filiera non provvedono di conseguenza allora va utilizzata la D, come denuncia delle omissioni. Non v è dubbio che la raccolta differenziata ed in genere lo smaltimento dei rifiuti sia, specie per i Paesi industrializzati, il problema per eccellenza. Su di essa, quindi, devono misurarsi gli enti locali, sia in termini di sistema che di efficienza. Al pari di tanti Paesi specie del Nord Europa, la raccolta deve basarsi su taluni elementi che ne divengono punti di forza sia in termini di efficacia che di modello gestionale. La proposta è che si lavori su tre diverse direttrici: sistema di differenziata "porta a porta"; conferimento rifiuti con registrazione dell’utente e scheda di registrazione delle quantità ( conferimento "utile"); tassazione dei rifiuti con scomputo dei bonus relativi alle quote di conferimento "utile". Sarebbe un modo per coinvolgere i cittadini e rendere equo e sostenibile il costo sociale di questo servizio che, altrove, non rappresenta un costo bensì una risorsa. I cittadini dal canto loro dovranno riscoprire la cultura del rispetto del bene comune e la cultura della corretta gestione (e smaltimento nei cassonetti) del rifiuto differenziato, magari anche attraverso una azione formativo/divulgativa della amministrazione, che si spinga anche al monitoraggio del corretto comportamento, tramite opportuna videosorveglianza delle zone “cassonetti”. Occorre, quindi, individuare modelli e sistemi sostenibili ed attuabili che, nonostante il nostro livello "arcaico", possano essere adottati nel volgere di qualche anno, guardando, con il sentimento delle grandi scommesse pubbliche, ai modelli di smaltimento organizzati su scala industriale per garantire il riciclo e la rigenerazione delle risorse e delle materie prime. Ci siamo poi spinti a trattare anche l’argomento D, come Depurazione, giungendo alla conclusione che, il sistema di depurazione della nostra città va arricchito e completato, ma soprattutto va ricostruita la rete di smaltimento delle acque piovane, che una volta avveniva in superficie, grazie al naturale sistema di valloni e torrentelli esistenti, ma che sono stati soppressi nel tempo. Abbiamo bisogno di separare le acque reflue da quelle piovane, sia per garantire un più corretto ed efficiente funzionamento dei depuratori, sia per contenerne i costi di gestione e di conseguenza la bolletta per i cittadini.

 

 

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SoGAS ringrazia, incassa e rilancia. Sull’annuncio della Regione circa l’intesa sul mantenimento del volo diretto per Torino Porcino: “Adesso per l’Aeroporto rimuovere le limitazioni”

(109) In fondo, era proprio quello che volevamo. Adesso aspettiamo solo che Alitalia riprenda le vendite e le prenotazioni del volo diretto da e per Torino. Questo il primo positivo commento del Presidente della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto, Carlo Alberto Porcino, autore proprio nei giorni scorsi di una durissima missiva indirizzata ad Enac e Assaeroporti nella quale si denunciava il gravissimo disagio che la manifesta decisione di Alitalia di sopprimere il volo per Torino avrebbe comportato a migliaia di passeggeri in riva allo Stretto.

 

Proprio da tale iniziativa nacquero le prime reazioni della Politica in particolare del Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, fino all’avvenuto incontro risolutivo svoltosi ieri a Roma tra il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e l’Amministratore Delegato Del Torchio. Arrivati a questo punto – prosegue Porcino – speriamo di poter presto aprire un sereno tavolo di discussione con Alitalia per trattare in modo complessivo su tutti i servizi e le problematiche che l’Aeroporto dello Stretto si trascina dietro ormai da tempo per intensificare il fondamentale rapporto di partnership tra la scrivente Società di Gestione con l’ormai ex compagnia di bandiera. Proprio in tale direzione intenderemo muoverci come Sogas alla ricerca di soluzioni condivise che finalmente vedano garantito in pieno il totale ruolo che per legge ci compete nella gestione operativa dello scalo. Sta di fatto  – sottolinea Porcino – che l’intesa di massima raggiunta con Alitalia, come annunciato da parte della Regione, che prevede anche  la prosecuzione del collegamento diretto dall’Aeroporto dello Stretto da e verso l’Aeroporto di Torino Caselle è decisamente una notizia rassicurante per la nostra Società di Gestione ma, soprattutto, per le migliaia di passeggeri interessati a questa tratta.  Speriamo adesso decidano di aprire nuove tratte, ma soprattutto finisca la politica dei tagli selvaggi. Dalle reazioni avute da parte della politica in questa vicenda – conclude Porcino – ritengo che sia emerso chiaramente quanti in città ed in Calabria hanno davvero a cuore le sorti dell’Aeroporto di Reggio Calabria. Spiace dover constatare che ancora esiste qualche persona assolutamente disinformata sulle attività che svolgiamo che si lascia andare a critiche assolutamente prive di fondamento che si contraddicono anche solo semplicemente osservato la realtà dei fatti.  Ad ogni modo adesso ci godiamo il buon risultato raggiunto e per questo, a nome di Sogas, ringrazio quanti hanno sentito di intervenire pubblicamente in difesa dell’Aeroporto. Da domani serve continuare difendere gli interessi del nostro aeroporto e di quanti ogni giorno qui operano e scelgono di viaggiare. Adesso non fermiamoci qui, occorre  chiedere a gran voce ad Enac di decidere in fretta e di rimuovere le anacronistiche limitazioni tecnico – operative che non hanno più senso di esistere e, purtroppo, ancora oggi penalizzano l’Aeroporto dello Stretto. Carlo Alberto Porcino, Presidente SoGAS.

 

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Reggio di Calabria: SoGAS ufficializza i dati di traffico del volo da e per Genova. Volotea partner serio ed affidabile per l’Aeroporto dello Stretto. Dopo il volo per Venezia ottimi risultati anche il collegamento con la città ligure

(108) La Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto ufficializza i dati di traffico relativi al collegamento da e per l’Aeroporto di Genova operato dalla compagnia aerea Volotea. Ottenuti in soli tre mesi degli ottimi risultati. Dal 31 maggio al 24 agosto, infatti, i venticinque voli fino ad oggi operati sulla tratta da e per Genova registrano ben 2488 partenze e 2646 arrivi in città.

 

Numeri di tutto rispetto che attestano la tratta attorno ad una media di oltre 100 passeggeri a bordo per ogni volo, equivalenti ad un load factor medio pari a circa l’80%. A tal proposito vale precisare che Volotea utilizza per questo collegamento aeromobili del tipo Boeing 717 con una configurazione a 125 posti. Tutti dati e scelte operative che rappresentano per Sogas una assoluta conferma della serietà e della affidabilità della compagnia Volotea quale partner ideale per l’Aeroporto dello Stretto. Attendavamo questo primo positivo riscontro – dichiara il Presidente Sogas Porcino –  già da fine Luglio quando, su iniziativa del Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, abbiamo avuto modo di incontrare a Reggio Calabria l’International Business Development Manager di Volotea, Loredana Tramontano. Dopo due anni avvertivamo, infatti, la necessità di tirare un po’ le somme per pianificare nuove iniziative di promozione del territorio provinciale e per programmare insieme eventuali nuovi collegamenti da operare presso lo scalo reggino nel prossimo futuro. Proprio in tale occasione (nota bene: anche se ancora non sapevamo delle paradossali intenzioni di Alitalia di sopprimere il volo da e per Torino!) ci veniva manifestata l’intenzione da parte della compagnia di proseguire nel proprio percorso di crescita all’interno dell’Aeroporto dello Stretto. D’altronde – ricorda Porcino – in tale sede fu appunto lo stesso Presidente Raffa ad esortare Volotea per continuare a scommettere sull’Aeroporto dello Stretto. Tale disponibilità per come manifestata ci fa ancora oggi ben sperare. Una collaborazione quella tra Sogas e Volotea – precisa Porcino  – nata proprio grazie all’intuito del Presidente della Provincia, nostro socio di maggioranza, primo fra tutti a scommettere e credere nella bontà dei progetti di espansione della compagnia iberica.  Un accordo perfezionatosi in due successive fasi – prosegue Porcino – una prima in Bit 2011 a Milano, presenti unitamente ai rappresentanti di Volotea e di Sogas anche il Presidente Raffa e l’allora componente della Commissione Trasporti Nino Foti. Anche se la collaborazione prese poi definitivamente le sue prime mosse solo a seguire del successivo incontro svoltosi a Venezia che vide protagonista ancora una volta il Presidente Raffa con l’Amministratore Delegato nonché socio fondatore della compagnia iberica Carlos Muňoz. Una presenza quella di Volotea destinata ad espandersi in Calabria. Considerato, ad esempio, che subito dopo l’avvio del collegamento con l’Aeroporto di Venezia, Volotea ebbe subito modo di espandere il proprio raggio di azione anche sugli altri aeroporti calabresi. Fino ad arrivare ai giorni nostri, ai mesi di Aprile e Maggio ultimi scorsi, con la scelta della compagnia iberica di partecipare all’ultimo bando emanato della Regione per l’attivazione di nuove rotte sugli aeroporti calabresi, l’avvenuta aggiudicazione di tali oneri e la conseguente attivazione del collegamento su Genova, un aeroporto che peraltro quotidianamente accoglie buona parte dell’utenza anche del basso Piemonte oltre che della Liguria. Scelta rivelatasi assolutamente positiva. Almeno questo dicono i numeri. Un esempio concreto del fatto che se una compagnia aerea vuole crederci davvero può tranquillamente investire sulle reali potenzialità del bacino di riferimento dell’Aeroporto dello Stretto che, lo ricordo, interessa la città di Reggio Calabria e l’intero territorio provinciale dei suoi 97 comuni nonché la città di Messina, il suo hinterland compreso l’Arcipelago delle Isole Eolie, autentico volano di sviluppo dal punto di vista turistico per l’intera area. Ma questo siamo certi che Volotea lo sappia benissimo tanto che siamo certi continuerà ancora a credere e garantire la sua presenza presso il nostro aeroporto. Mentre altri scappano, lasciando a terra migliaia di passeggeri… Ufficio di Presidenza, Relazioni Esterne e Istituzionali.

 

 

 

 

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