Reggio di Calabria: Liberi di Ricominciare “I Commissari peggio di Equitalia. L’avviso TARES recapitato è illegittimo”

(164) La Commissione Straordinaria alla guida di Palazzo San Giorgio ha prorogato al prossimo 31 dicembre la scadenza per il pagamento della maggiorazione TARES precedentemente prevista per la data odierna.

 

Un provvedimento o meglio una “cura palliativa” che appare quantomeno opportuna solo perché, ancora oggi, moltissimi cittadini non hanno ricevuto i modelli di pagamento. Silenzio tombale invece per le procedure di calcolo che hanno portato la fantomatica Città Metropolitana priva di qualsivoglia servizio, a pretendere dai propri cittadini il pagamento dei tributi con un incremento pari al 121,1% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati forniti da Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL, Reggio Calabria passa dai 240,12 euro del 2012 alla stangata degli attuali 531. Cifra che ha conquistato il primato come valore medio per nucleo familiare più alto d’Italia. In una recente dichiarazione i commissari sulla TARES hanno affermato “ricordiamo che si tratta di un tributo dello Stato e i Comuni hanno l’esclusivo obbligo di trasmettere ai cittadini i relativi modelli di pagamento”. Nulla di più falso. I comuni hanno l’obbligo di effettuare le corrette “procedure di calcolo” ai sensi dell’articolo 14 del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, per poi comunicare mediante uno schema analitico dettagliato l’importo effettivo del tributo dovuto. Paolo Ferrara: “Nell’avviso di “saldo TARES anno 2013” recapitato ai contribuenti reggini vengono citate le deliberazioni 223 e 224 del 26.11.2013 con le quali la Commissione straordinaria ha approvato le tariffe relative alla TARES e il relativo regolamento per l’istituzione e l’applicazione del tributo.Dopo un’accurata ricerca sul sito del comune di Reggio Calabria è stato possibile visionare tali delibere  provviste di tabelle di calcolo illeggibili, incomplete e ricche di grossolani errori, tra i quali anche l’errata procedura di copia/incolla da un foglio di calcolo Excel che rendono così le tabelle incomplete e inutilizzabili. Tali errori non consentono neppure ad un professionista specializzato di effettuare le corrette procedure di calcolo per la determinazione del valore del tributo dovuto. In particolare nelle tabelle della deliberazione n. 224 “Approvazione Piano Economico Finanziario anno 2013 – TARES” gli errori grossolani impediscono la lettura delle variazioni in percentuale che consentirebbero le riduzioni del pagamento dei tributi, così come previsto nei 47 comma dell’articolo 14 del Decreto Legge n.201 del 6 dicembre 2011.L’inesistenza di questi valori annulla totalmente qualsivoglia forma di riduzione a danno dei poveri contribuenti che si vedono recapitare tributi con l’aliquota massima”. Eppure in calce della deliberazione n. 224 del 26.11.2013 viene riporta la dicitura “letto, approvato e sottoscritto” dalla Commissione straordinaria, dal Segretario Generale, con anche “parere favorevole” espresso dai responsabili di settore in merito alla regolarità tecnica e contabile ai sensi dell’art. 49 del T.U. 18.08.2000 n.267”. Ferrara prosegue: L’avviso di “saldo TARES anno 2013” recapitato a mezzo di posta ordinaria a pochi contribuenti reggini, inoltre non è conforme alla Legge n. 212 del 27 luglio 2000 “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente” in quanto viola in modo grave l’articolo 2 “chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie”, l’articolo 5 “informazione del contribuente”, l’articolo 6 “conoscenza degli atti e semplificazione”, l’articolo 7 “chiarezza e motivazione degli atti”. È da sottolineare anche l’incapacità gestionale di un’amministrazione oramai allo sbando, che pretende dal contribuente, come indicato nell’avviso recapitato, di ottenere il pagamento mediante un’unica soluzione senza in alcun modo prevedere la facoltà di rateizzazione degli oneri dovuti, violando ancora una volta principi giuridici di base oramai consolidati. Tali difformità non consentono al contribuente di conoscere in modo chiaro, corretto e dettagliato la rendicontazione dei tributi dovuti, rendendo incomprensibile qualsivoglia forma di apprendimento. A peggiorare la situazione è l’incapacità di calcolo degli importi dovuti. Tali limitazioni rendono illegittimo l’avviso recapitato ai contribuenti. Si chiede, pertanto, l’immediato annullamento della comunicazione e la programmazione di un Piano Tecnico necessario alla rimodulazione delle tariffe che consentano le possibili riduzioni del pagamento dei tributi, così come previsto nei 47 comma dell’articolo 14 del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011. In caso contrario con il Movimento Liberi di Ricominciare siamo pronti a scendere in piazza a difendere i nostri diritti e a far capire a chi oggi non è capace di ascoltare che a pagare non può essere sempre il cittadino.

 

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Reggio di Calabria: sabato 21 dicembre ore 17.30, Sala Auditorium N. Calipari, lavoro + legalità = libertà. Il secondo appuntamento di Forza Italia

(163) Il Presidente Berlusconi ha deciso di tornare a Forza Italia per un motivo che riguardava il nome “Popolo” della “Libertà”, fatto di due belle parole, mai usate in realtà, e perché come partito vorremmo, come ci riuscì 20 anni fa, rivolgerci ai giovani e ai protagonisti del mondo del lavoro per chiedere di interessarsi al nostro comune destino.

 

Lo faremo come partito a Reggio Calabria il prossimo 21 dicembre dandoci appuntamento alle ore 17.30 presso la Sala Auditorium N. Calipari di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria. Sabato 21 dicembre ci ritroveremo ancora una volta insieme, dirigenti ed eletti, militanti e simpatizzanti per discutere e conoscere le proposte e le iniziative che Forza Italia intende adottare in Calabria su Lavoro, Legalità e Libertà. Questi  i tre temi che verranno affrontati nel corso del prossimo incontro. Un trinomio che può leggersi come tutto unito o che può efficacemente essere inteso e tradursi anche in una formula matematica: Lavoro + Legalità = Libertà. Non é giusto che solo alcuni si interessino del nostro Paese e gli altri guardino da lontano criticando chi invece si impegna. Il rilancio di Forza Italia è la vera opportunità per quanti lo desiderano davvero di iniziare ad impegnarsi in prima persona per cambiare quello che non va in Calabria, in Italia ed è questo il nostro auspicio che possano aggiungersi a noi tanti italiani con il loro entusiasmo e loro passione. Appuntamento dunque a Sabato 21 dicembre a Reggio Calabria.

 

 

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Reggio di Calabria: rigettato il ricorso avverso la propria incandidabilità, Curatola tuona “Nessuna legge vieta l’assegnazione della case popolari a chi ha precedenti penali. Ricorrerò in Cassazione”

(162) Stamane è stata notificata la sentenza di rigetto del reclamo alla sentenza di primo grado di incandidabilità all’ingegnere Walter Curatola. A dare la notizia è proprio l’ex assessore comunale al Patrimonio

 

che, senza “peli sulla lingua”, si sofferma e contesta il punto della sentenza sulla gestione del Settore. Nel dettaglio a pag. 15 della Sentenza si legge: “Ed invero, a parte che un simile approccio già di per sé tradisce un inadeguato modo di gestire il patrimonio edilizio comunale, inevitabilmente destinato a sfociare nelle criticità dinanzi segnalate, compresa la riscontrata e non contestata presenza in 73 casi di soggetti intestatari di alloggi con precedenti e/o pregiudizi di polizia per reati di natura associativa”. “Per l’ennesima volta, mi ritrovo a difendere i numeri già esposti in passato e che hanno caratterizzato la gestione del Patrimonio edilizio durante il mio breve mandato – afferma Curatola –. Proprio sulla dismissione è stato di recente pubblicato un libro della Maggioli Editore come Linea Guida degli Enti locali e la beffa è che l’assessore di riferimento viene proclamato incandidabile per inattivismo. Questa sentenza evidenzia ancora una volta, che si disconosce la legge regionale riguardante l’assegnazione delle case popolari. Premesso, che alla mia persona viene contestato non il fatto di aver  assegnato alloggi popolari ai mafiosi ma esclusivamente di non aver revocato tali alloggi a 73 persone con precedenti penali già residenti prima ancora che io fossi nominato assessore. All’articolo 10 delle Legge regionale n.32 del ’96, tra i requisiti per gli assegnatari non vi è menzionata alcuna richiesta riguardante reati penali di qualsiasi tipo. Quindi, se anche le autorità giudiziarie mi avessero informato della presenza di talune persone nulla avrei potuto legalmente fare utilizzando la normativa vigente per revocare l’alloggio popolare. A riprova di ciò – continua l’ex assessore Curatola -, è necessario da parte mia evidenziare che da oltre un anno ci sono i Commissari Prefettizi e i 73 alloggi sono ancora occupati da questi soggetti. E, per mia conoscenza, sino ad ora, non è stato effettuato alcuno sgombero. Tra l’altro di recente, sempre ai sensi della legge n.32, è stata approvata dal Consiglio Regionale della Calabria la proroga della data per la regolarizzazione degli occupanti abusivi. Quindi, coloro che al 30.06.2013 erano occupanti abusivi, possono presentare istanza di regolarizzazione al Comune di Reggio Calabria regolarizzando la loro posizione INDIPENDENTEMENTE dalla loro fedina penale. Ritengo per un semplice calcolo statistico, che oggi non sono più 73 i soggetti indicati con precedenti penali ma siano paradossalmente aumentati. Come Assessore al Patrimonio cosa avrei potuto fare in più nei 18 mesi del mio mandato? Nella sentenza, tra le altre cose, mi viene riconosciuto il mio impegno immediato ai controlli dei requisiti tramite la società Reges e la richiesta di “aiuto” alle istituzioni competenti per arginare il fenomeno abusivo ma poi tra le righe mi viene contestato che “avrei potuto fare di più” dimenticandosi forse che in quel momento stavamo gestendo la prima operazione di dismissione a livello nazionale del Patrimonio pubblico. Tra gli ex assessori sono l’unico che viene condannato senza alcuna contestazione personale, frequentazioni, fermi, intercettazioni ma, esclusivamente, per l’attività lavorativa del settore Patrimonio. Per chiarire meglio la situazione del settore Patrimonio Edilizio, convinti della bontà del lavoro da me svolto, i miei legali avevano richiesto nel ricorso, l’ammissione delle prove testimoniali dei soggetti, anche con ruoli dirigenziali, che avevano partecipato alacremente all’attività del settore ma il Collegio ha ritenuto opportuno non ammetterne nessuno. Come già detto per la sentenza di primo grado arriverò sino a Strasburgo per far conoscere la verità. Ho fiducia e rispetto nella Giustizia e in tutte le Istituzioni e nei prossimi giorni presenterò il ricorso in Cassazione”.

 

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Reggio di Calabria: si avvicina la notta di San Silvestro ed i Reggini chiedono al Prefetto l’emissioni di un’ordinanza che vieti i “botti”

(161)  Di seguito l'intervista effettuata ad alcuni cittadini della città di Reggio Calabria.

Signor Prefetto, da cittadino/a Le chiedo cortesemente di voler emettere una ordinanza che vieti su tutto il territorio della Provincia di Reggio l'uso di petardi e di fuochi d'artificio

 

(e altri preparati pirotecnici) che causano detonazioni o altri suoni di forte intensità nel periodo che precede e segue gli ultimi giorni dell'anno, compresi i colpi di arma da fuoco che vengono di consueto fatti esplodere durante la notte di San Silvestro; provvedere a organizzare mediante l'impiego del personale di polizia municipale e il coinvolgimento di altre autorità di controllo (Polizia Provinciale, Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza) un'attività adeguatamente pianificata di prevenzione (anche mediante controlli accurati del materiale in commercio) e di sorveglianza del rispetto dell'ordinanza, sia nei centri abitati che nelle campagne; provvedere ad informare la cittadinanza dell'ordinanza di cui sopra e delle motivazioni che la sottendono. I fuochi d'artificio e i colpi d'arma da fuoco impiegati nei festeggiamenti di fine anno, oltre a costituire un grave rischio per l'incolumità dei cittadini sono causa di morte, ferimenti e traumi per migliaia di animali domestici e selvatici. Se è a tutti noto infatti il consueto bollettino di guerra della notte di San Silvestro, con migliaia di persone che affollano i pronto soccorso di tutta Italia, riportando lesioni anche gravi e talvolta letali. Colgo infine l'occasione per farLe presente che ad oggi già 1200 comuni italiani, la maggior parte del centro-nord Italia hanno emesso ordinanze in cui sono vietati totalmente o parzialmente i botti di Capodanno. Grazie per l 'attenzione. Gaetano Andrea Amato, Tania Il Grande, Mary Pasciucco, Monica Schillaci, Fabiana Russo D’Andrea, Davide Cartisano, Angelo Il Grande, Laura Sommaruga, Filippo Armonio, Davide Cartisano, Alessandro Torlai e Domenica Moscato.

 

 

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Reggio di Calabria: vertenza PEO, Chirico (UGL) “Ai dipendenti non può essere addebitata alcuna responsabilità”

(154) Sulla questione PEO, riguardante più di mille dipendenti del Comune di Reggio Calabria si sta innestando una esposizione continua, anche mediatica, nella ricerca delle più diverse soluzioni per la vicenda stessa.

 

È evidente che le aspettative di conservazione del reddito maturato dai dipendenti stessi, sono assolutamente legittime, perché ad essi non può essere addebitata responsabilità alcuna. Le soluzioni, se non ricondotte nell’alveo della ricerca di una possibile soluzione condivisa, non produrranno altro effetto che trasformare una giusta rivendicazione di diritti acquisiti in una campagna dai connotati sempre più disparati che nulla hanno a che vedere con l’obbiettivo primario dei lavoratori di non vedersi ridotte drasticamente le loro buste paga. Al fine di porre fine a questo continuo incalzare di iniziative e proposte, allo stato ancora prive di qualsiasi carattere risolutivo,chiediamo l’autorevole intervento della massima istituzione regionale, ossia del governatore Giuseppe Scopelliti, al fine di individuare un possibile percorso che sia di tutela per tutte le parti in causa e che preveda il coinvolgimento delle parti sociali. Il Segretario UTL-RC, Angelo Chirico.

 

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Reggio di Calabria: vicenda PEO, i dipendenti comunali scrivono un’accorata lettera-appello ai Commissari Prefettizi

(153) Riceviamo e pubblichiamo. "Giunta Arena, Segretario Generale, Dirigenti, sono questi gli attori che hanno determinato in questi anni, tutti quegli atti (molti di questi illegittimi) che ci faranno subire ingiustamente le drammatiche conseguenze relative alla questione della PEO. E per questo non smetteremo mai di ringraziarli per le conseguenze degli errori che hanno commesso e che hanno cercato di caricare sulle spalle degli incolpevoli impiegati comunali. Adesso, però, ci siete anche Voi Signori Commissari.

 

Pensavamo e speravamo che con la Vostra presenza in questa Amministrazione, lo Stato era venuto a far vedere la sua immagine migliore. Quella di riappropriarsi finalmente delle Istituzioni facendo ritornare la garanzia e il rispetto delle regole democratiche. Ad oggi però, non è così! Il modo di distacco e l’insensibilità con cui si è affrontato il problema della PEO dei dipendenti comunali ci sta facendo vedere un’immagine diversa di quello Stato in cui tutti noi speravamo. Ancora prima come cittadini di questa nostra sfortunata città, adesso come dipendenti comunali questo lo stiamo verificando e subendo sulla nostra pelle. Le azioni portate avanti da codesta Commissione Straordinaria per risollevare le sorti di questa Amministrazione non hanno prodotto quei cambiamenti auspicati, tanto da far notare poco o niente la differenza tra l’Amministrazione politica comunale sciolta per contiguità mafiosa e il Vostro lavoro fin qui svolto. L’inspiegabile accanimento contro noi incolpevoli impiegati comunali per la vicenda PEO è la prova lampante, purtroppo, della mancanza di proposte che proprio da Voi ci si aspettava per stemperare ogni possibile tensione sociale e che avrebbe dovuto garantire la legalità, quella che però, ancora oggi, prendiamo atto continua a mancare. Non è certo con la chiusura del vostro comportamento che applicate il metodo giusto che serve per risollevare le sorti di una città già messa in ginocchio dal potere politico contiguo alla mafia. Voi, uomini dello Stato, siete stati chiamati, e avete il dovere, a cambiare registro. Non il compito di continuare a portare avanti quegli atti illegittimi adottati dagli Amministratori politici discussi. Altrimenti, le cose in questa città non cambieranno mai. E noi abbiamo motivo di non credere davvero più in queste Istituzioni che così non ci rappresentano. In tal caso, non si potrebbe che giudicare fallito il Vostro compito e quindi quello di uno Stato che, addirittura ancora di più, aggraverebbe la situazione di disagio in questa città. La nostra lotta è iniziata e continueremo civilmente, ma duramente, ad andare avanti senza mai fermarci, sino a quando non si scriverà la parola fine a questa vicenda. Avete già avuto un primo piccolo assaggio di quello che intenderemo fare. E da lunedì si ricomincerà con le azioni di protesta che prenderanno sicuramente sempre più corpo. Tuttavia, vogliamo ancora credere in un Vostro responsabile ripensamento. E l’appello accorato che Vi facciamo. Fate prevalere su tutto, il buon senso, come quello di un buon padre di famiglia che deve addirsi sempre agli uomini che rappresentano lo Stato. Sedetevi al tavolo con le nostre rappresentanze sindacali e ricontrattate l’accordo sulla PEO. Noi siamo disponibili a farlo sapendo che alcuni di noi lavoratori saranno per questo sacrificati. Voi fate ancora in tempo per dimostrare la Vostra concreta collaborazione. Vi si chiede solo di fermare quelle lettere di sospensione che altrimenti avranno effetti devastanti sulla vita di tutti i dipendenti, almeno per 30 giorni, così come era stato ufficialmente chiesto dalle OO.SS.. Dimostrerete di essere veri uomini di Stato, e non dei burocrati, capaci di lavorare con la piena volontà di risolvere i problemi, sapendo quanto è importante tutto ciò in questa Amministrazione. Tra un po’ di mesi andrete via da Reggio Calabria. Lasciare ai dipendenti comunali e alle loro famiglie (migliaia di persone) un cattivo ricordo di Voi, fa si che Vi porterete dietro, ovunque Voi siate, ovunque Voi andiate, una macchia indelebile: il pensiero dei dipendenti del Comune di Reggio Calabria e delle loro famiglie che giudicherebbero Voi, e con Voi lo Stato, la Vostra missione in questa città come un fallimento". I dipendenti comunali.

 

 

 

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Reggio di Calabria: Giovane Italia “Delicata la situazione che interessa il settore scolastico a San Sperato”

(152) Nella giornata odierna è stata protocollata presso l’ufficio competente di Palazzo San Giorgio una richiesta indirizzata ai Commissari del Comune di Reggio Calabria sulla delicata situazione, burocratica e strutturale, che interessa il settore scolastico a San Sperato.

 

Nella lettera viene apertamente denunciata la descolarizzazione cui è costantemente sottoposto il rione reggino. Il problema principale, scrivono Grazia Pellicanò e Luigi Amato, rispettivamente Presidente Giovane Italia della VII Circoscrizione e Presidente Giovane Italia della Provincia di Reggio, è rappresentato dall’assenza di un edificio che possa accogliere la scuola elementare; quello che un tempo svolgeva questa funzione, il plesso “Aristide Artuso”, è oggi occupato dall’asilo e da solo poche classi dell’istituto primario, mentre le restanti sono state dirottate presso la vicina Cannavò. L’idea di combattere lo spopolamento di alcune aree del Comune di Reggio, continuano i dirigenti del movimento giovanile del PdL, cozza proprio con questa procedura, che vede la stragrande maggioranza dei genitori costretta ad iscrivere i propri figli lontano dalle case di abitazione, confermando questa tendenza nei cicli scolastici successivi. Si paventa persino la riduzione ad una sola classe per l’anno prossimo della scuola materna, con il rischio che quest’ultima nel 2015 non veda più la luce. Quale la soluzione? La costruenda struttura progettata proprio per ospitare l’istituto elementare di San Sperato, i cui lavori, cominciati nel febbraio 2010, sono stati bruscamente interrotti per la mancanza di fondi. I proclami iniziali, che volevano la fine della cantierizzazione verso il mese di settembre 2011, sono stati puntualmente disattesi, ed oggi del sogno di un modernissimo edificio con dieci aule disposte su due piani rimane solamente un grande rustico composto da pilastri e travi. La Giovane Italia di Reggio Calabria si rivolge così ai Commissari affinché possano essere fornite una volta per tutte delle risposte soddisfacenti. Non sono però solo le risposte che interessano ai giovani esponenti del centrodestra, ma soprattutto la certezza che il rione non venga abbandonato a se stesso e che presto possa dotarsi di un istituto attrezzato e funzionale. La Giovane Italia di Reggio Calabria.

 

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Reggio di Calabria: vertenza PEO, “Basta con i soprusi” Liberi di Ricominciare non ci sta. Paolo Ferrara: “Piena solidarietà agli impiegati. La Commissione straordinaria ha fallito!”

(151) Alcuni sognatori credevano che all’indomani dello scioglimento del Comune di Reggio Calabria per contiguità mafiosa, l’assidua presenza dello Stato avrebbe garantito il totale risanamento – da ogni presunta presenza contigua o, peggio ancora, organica alla criminalità organizzata – e il rilancio della futura Città Metropolitana.

 

Da allora, trascorsi appena dodici interminabili mesi, la nostra amata Reggio sembra aver subito un vero e proprio terremoto: società in liquidazione, incremento vertiginoso dei tributi spettanti per l’erogazione di servizi totalmente inefficienti. Sembrava che la nostra città avesse già toccato il fondo, ma invece, al peggio non c’è mai fine. Negli anni, sin dai tempi del compianto sindaco Falcomatà, i dipendenti comunali sono stati “valutati” dai propri dirigenti di settore ottenendo il giusto riconoscimento economico e la rispettiva progressione orizzontale della carriera. Tale riconoscimento, naturalmente, è stato “autorizzato” dall’amministrazione su indicazione dei giudizi di valutazione espressi dagli stessi dirigenti. Credevamo che l’incontro odierno a Palazzo San Giorgio – tra la commissione straordinaria, i dirigenti comunali e le rappresentanze sindacali – avrebbe sancito un verdetto a tutela dei dipendenti comunali più volte attenzionati negli ultimi tempi da illazioni che hanno leso la loro dignità ed il loro operato. Invece al termine dell’incontro i commissari, irremovibili, hanno confermato l’invio delle lettere relative alla sospensione della PEO sin dalla prossima mensilità. È giusto affermare che il riconoscimento economico è stato ottenuto negli anni secondo regole e dettagli stabiliti dai rispettivi superiori e non di certo perché “autoliquidati”. Scaricare quindi sui dipendenti la gravità della situazione economica dell’amministrazione è di fatto un vile gesto che affossa sempre più lo stimolo di far tornare a vivere la nostra città vittima di democrazia interrotta. Il Presidente, Paolo Ferrara.


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Reggio di Calabria: Giuseppe Marra è il nuovo segretario Pd di Tremulini

(150) Giuseppe Marra, esponente locale del Partito Democratico è stato eletto nuovo segretario di circolo del Pd, nel quartiere Tremulini di Reggio Calabria. Le consultazioni, svoltesi domenica 3 novembre hanno decretato la vittoria di Marra sull’altro candidato alla guida della segreteria di Circolo, Loddo, con 71 voti su 133 votanti.

 

Marra, iscritto ai Democratici di Sinistra dal 1998 ha da sempre ricoperto ruoli all'interno del partito, inoltre per due legislature, dal 2002 al 2011 è stato eletto come Consigliere della II^ Circoscrizione, di cui è stato anche Capogruppo in Consiglio. Soddisfazione è stata espressa dal nuovo segretario di circolo Giuseppe Marra: “Dopo un decennio di assoluto immobilismo presso il nostro territorio, rinasce il Pd. Questo è l'inizio di una nuova fase politica, la nuova sezione che dirigerò, dovrà diventare un punto di riferimento per tutto il quartiere. Una sezione aperta a tutti coloro che vorranno partecipare alle numerose iniziative politiche, culturali e ricreative che ho in programma di sviluppare.” Non manca il riferimento alla situazione politica nel Paese: “Gli ultimi governi continuano a parlare di equità e sacrifici che continuano sempre a colpire i più deboli. È ben chiaro che con questa politica i ricchi continuano ad aumentare le loro fortune e il ceto medio basso si impoverisce sempre di più. Quindi auspico l’introduzione di un reddito minimo garantito per tutti, con lavori socialmente utili prendendo esempio dalle proposte che provengono dal partito socialdemocratico tedesco. Le risorse se si vuole, si trovano. Infine bisogna puntare sulla green economy come stanno facendo molti paesi emergenti.”

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Reggio di Calabria: vertenza PEO, dipendenti sul piede di guerra

(148)  E’ proprio una pantomima. La Commissione Straordinaria che oggi rappresenta la città di Reggio Calabria (usiamo volutamente il termine città per indicare l’intera comunità reggina) continua a mantenere un comportamento altalenante e poco chiaro, senza assumere alcuna posizione netta nell’oramai annosa vicenda della PEO che vede coinvolti tutti i dipendenti comunali.

 

Da un lato ai tavoli sindacali si forniscono rassicurazioni, si condividono le preoccupazioni dei dipendenti, si sottolinea come questi non abbiano alcuna responsabilità diretta, se non quella di avere prestato fede negli atti contrattuali ed amministrativi adottati, dall’altro si agisce nel chiuso delle stanze del primo piano di Palazzo San Giorgio come la più subdola politica del passato. Pare difatti che l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria voglia dar seguito, nei prossimi giorni, alla procedura di trasmissione delle lettere ai dipendenti per la sospensione in busta paga delle quote di stipendio collegate alla PEO ( Progressione Economica Orizzontale). Registriamo ancora una volta la mancanza di chiarezza e l'accanimento della parte pubblica, in questo caso rappresentata dallo Stato (Commissione Straordinaria) nella paradossale gestione di una vicenda che si ripete, vede i dipendenti comunali vittime di una gestione della cosa pubblica complessivamente fallimentare che ha determinato, per ultimo, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Reggio Calabria. Ma ci chiediamo cosa è veramente cambiato nei rapporti istituzionali dall’insediamento della Commissione? Poco ad onor del vero: avremmo certamente apprezzato una maggiore stabilità e trasparenza nei rapporti tra le parti. Nei giorni scorsi, il Prefetto Chiusolo, dopo aver condiviso le preoccupazioni dei lavoratori, aveva manifestato una certa apertura a trovare soluzioni unitarie nella consapevolezza che solo dopo un’accurata analisi dei fatti e degli atti adottati nel tempo, si potesse addivenire responsabilmente a circoscrivere la reale entità del problema PEO, qualora questo sia veramente un problema. E invece si continua a sparare sui più deboli, più preoccupati di difendere posizioni ed evitare responsabilità personali che guidati dalla reale volontà di risolvere il problema nella consapevolezza che tutti, e dico tutti, i dipendenti comunali hanno più volte manifestato la disponibilità a discutere ed a condividere decisioni anche dolorose; ma la protocollazione della nota da inviare ai lavoratori è purtroppo l’ennesima riprova di quanto sopra. I toni usati dal Prefetto Chiusolo, giunto da poco a Reggio, avevano fatto ben sperare la RSU che il suo arrivo potesse contribuire a rafforzare il lavoro di tutta la Commissione per la garanzia di decisioni imparziali, condivise ed assunte con consapevolezza nel pieno rispetto della legge e dei contratti di lavoro. Solo questo auspicavamo, ma purtroppo non è!  Ed è solo per questo, al di là delle risultanze finali, che i dipendenti comunali si dicono pronti ad attuare ogni forma di lotta legittima, anche dura, se venissero lesi i propri diritti, come la certezza della  retribuzione legittimata dalla contrattazione aziendale, da una valutazione di merito da parte dei dirigenti e da successivi atti dell’Amministrazione comunale. E allora vogliamo vederci chiaro su tutto, convinti che la PEO non può essere la cortina fumogena sugli errori commessi nel passato, dovuti ad una cattiva gestione delle casse comunali. Vogliamo capire se e come la Commissione Straordinaria, a ciò pienamente deputata, stia riparando a quegli errori per ricostruire una condizione di praticabilità democratica delle Istituzioni, che passa anche attraverso una corretta gestione dei rapporti sindacali. E poi vogliamo capire se, come ed entro quando, chi si è reso responsabile delle peggiori nefandezze gestionali e contabili, restituirà  il maltolto alla comunità reggina. Per questo motivo, i dipendenti non sono più disposti a subire sulla propria pelle gli errori commessi da una classe politica inetta che ha sgovernato Reggio; non sono più disposti a sopportare l’accanimento su di loro da parte di quegli uomini dello Stato chiamati a far rispettare la legalità, mentre è sotto gli occhi di tutti che i veri responsabili che hanno causato il disastro in questa Amministrazione continuano impunemente la loro carriera politica. E' facile rimarcare che non può esserci equo provvedimento di alcuna natura senza ricostruire la catena di responsabilità dalla quale, per leggi, regolamenti e contratti, sono certamente esclusi i lavoratori. Valutino i Sigg.ri Commissari se la strada della legalità è quella diportare avanti una causa contro i dipendenti, avviata su atti che evidenziano un falso bilancio consuntivo 2010, prodotto nell’anno 2012, contestato anche dalla Corte dei Conti, che con delibera 294/2012 ha evidenziato testualmente quanto segue: “Ad ogni modo, quanto al credito di euro 22.493.699,94 “da recuperare a seguito della rilevata indebita corresponsione al personale dipendente”, che farebbe scendere il disavanzo di amministrazione riconosciuto dal comune da euro 140.955.984,76 a euro 118.462.284,82, si evidenzia innanzitutto che l’entrata medesima è stata direttamente iscritta tra i residui attivi (cod. 3053320) ad esercizio scaduto (non risulta infatti tra gli accertamenti nè agli atti della relazione ministeriale condotta nel 2011, dunque ad esercizio 2010 chiuso) e in assenza di previsione nel bilancio preventivo 2010 (e sue variazioni).” Valutino poi le conseguenze per le casse comunali di mille e più contenziosi, che avanzeranno i dipendenti a causa di questa evidente ingiustizia. Ci dicano se prima di firmare surrettiziamente una nota di recupero, queste conseguenze sono state ponderate, se sono state altresì ponderate le conseguenze nefaste che tale scellerata decisione produrrà al tavolo sindacale ed alla loro stessa azione istituzionale atteso che una cosa è certa: dell’apporto dei dipendenti nessuna Amministrazione pubblica può fare a meno. E poi è chiaro a tutti che i soldi della PEO non potranno mai e poi mai portare ad un ridimensionamento del buco di bilancio: sono e resteranno soldi dei lavoratori! A differenza invece del sicuro contenzioso che inevitabilmente porterà ad un aggravio di spesa sul bilancio comunale. Sia ben chiaro: i dipendenti, che già affrontano con fatica questo periodo di crisi, costretti a vivere già da alcuni mesi in uno stato di fortissima preoccupazione, con tutto lo stress che ne consegue per loro e per i propri familiari, non sono disposti a subire ingiustizie così clamorose, per essere indotti con le loro famiglie a scivolare inevitabilmente in vere e proprie condizioni di povertà. Vogliamo proprio vedere se i Commissari agiranno davvero nel rispetto della legalità facendo pagare i veri colpevoli della vicenda, oppure continueranno ad accanirsi, a dispetto di ogni corretta applicazione delle regole, di cui dovrebbero farsi garanti, contro i dipendenti che rappresentano la parte più debole della catena. Pertanto, si auspica ancora che sia attivato in tempi strettissimi qualunque tipo di tavolo tecnico, per trovare ogni soluzione, purché condivisa. Una soluzione di comune accordo che consenta di uscire da questa situazione paradossale in modo che possa tornare la serenità tra i dipendenti e le loro famiglie. L’alternativa? Constatata la bassa credibilità delle Istituzioni e della politica (tutta!), il mancato concretizzarsi di tavoli romani, regionali e comunali da più parti assicurati, porteremo all’attenzione del Paese la questione che ci riguarda, non solo per cercare un momento di condivisione, ma per sbugiardare chi, grazie al nostro consenso, rappresenta le Istituzioni nelle quali, nonostante tutto, riponiamo ancora fiducia. Un gruppo di dipendenti Comunali esasperati.

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Reggio di Calabria: la S.at.i. organizza il corso per Revisori dei Conti negli Enti Locali

(149) Organizzato dalla S.at.i. in collaborazione con l’Ordine dei dottori Commercialisti di Reggio Calabria, ha preso il via il Corso per Revisore dei conti negli enti locali, con la docenza di Enzo Cuzzola, esperto in contabilità pubblica e fiscalità attiva e passiva degli enti locali e collaboratore, tra l’altro, di numerosi quotidiani economici specializzati.

 

Il corso della durata complessiva di 20 ore di formazione è articolato su 4 incontri ed i prossimi appuntamenti si terranno il 22 e 23 Novembre. L’obiettivo promosso dalla Sati è quello di costruire e plasmare una formazione sempre più moderna dei Revisori dei Conti degli enti locali, specie in un momento storico particolarmente difficile dal punto di vista contabile con le normative in continuo divenire. Durante i primi due incontri ci si è soffermati sui controlli del Revisore sugli equilibri di Bilancio; La salvaguardia degli equilibri di bilancio, Il nuovo sistema dei controlli interni, il controllo degli equilibri finanziari, Le criticità evidenziate da Corte Conti sui bilanci degli enti locali calabresi. E ancora le fasi propedeutiche alla rendicontazione, L’accertamento dei residui, L’armonizzazione dei bilanci, La gestione delle entrate e l’importanza della riscossione, Le verifiche per il rispetto del Patto di stabilità. Gli ultimi due appuntamenti fissati per il 22 e 23 Novembre saranno incentrati nell’approfondimento degli aspetti riguardanti la fiscalità passiva degli Enti Locali. Enzo Cuzzola tratterà la normativa IVA nell’Ente Locale, le attività rilevanti ai fini IVA, Rapporti IVA Ente/Partecipate, L’applicazione dell’IRAP negli Enti Locali: il metodo retributivo e quello commerciale, la dichiarazione e il versamento IRAP, l’Ente Locale come sostituto d’imposta. Saranno inoltre trattati i principali adempimenti dei revisori degli Enti Locali nel corso dell'esercizio:  la collaborazione con l'organo consiliare ed i rapporti con gli altri organi dell'amministrazione, i controlli sulle procedure delle entrate e delle spese , le verifiche ordinarie di cassa sulla gestione di tesoreria e degli altri agenti contabili, il parere alla proposta di bilancio di previsione e la relazione al rendiconto della gestione, i controlli sulla gestione del patrimonio ed il referto a Corte Conti sul preventivo 2013. Il corso accreditato dal Ministero dell’Interno permette di conseguire i crediti formativi validi per la iscrizione nell’albo dei Revisori dei conti degli enti locali. Ivano Nasso, Amministratore Unico S.at.i. s.r.l..

 

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Reggio di Calabria: Aeroporto dello Stretto, prossima trasferta iberica SoGAS a Barcellona da Volotea

(147) di Vincenzo Minniti*. Sono numerose le telefonate e le email giunte in Sogas con la richiesta di maggiori informazioni sulla circostanza che vedrebbe il volo Venezia-Reggio Calabria non più in vendita sul sito on line di Volotea per il solo periodo compreso tra l’08 Gennaio e l’11 Aprile.

 

A tal proposito, la Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto precisa che, almeno allo stato attuale, non esiste alcuna comunicazione ufficiale da parte di Volotea in merito a tali cancellazioni. Pertanto, fino a prova contraria, ad oggi si considera assolutamente invariato il programma operativo, nonché le frequenze relative ai collegamenti operati dalla compagnia iberica in riva allo Stretto. Qualora, invece, dovesse essere confermata l'ipotesi della cancellazione temporanea di tale volo da e verso Venezia nel periodo sopra indicato, senza che alcuna comunicazione fosse stata preventivamente anticipata al Gestore, tale evenienza evidentemente mal celerebbe, secondo Sogas, un modus operandi unilaterale, pertanto scorretto e assolutamente non condivisibile. A tal proposito, i vertici di Sogas si recheranno nei prossimi giorni presso la sede spagnola di Volotea a Barcellona per conoscere le reali intenzioni ed i programmi futuri della compagnia iberica, soprattutto per quanto attiene il consolidamento delle rotte esistenti nonché per conoscere quanti e quali nuovi collegamenti Volotea prevede di attivare da e per l'Aeroporto dello Stretto nel breve, medio e lungo periodo. *Ufficio relazioni esterne SoGAS spa.

 

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Reggio di Calabria: Lamberti-Castronuovo “Risparmiamoci la solidarietà e sostituiamola con la prevenzione, l’individuazione dei responsabili e la loro punizione”

(190) "Esprimere solidarietà è divenuta ormai una consuetudine, stante l’alta densità di eventi delittuosi, contro qualcosa o qualcuno, tanto da farla diventare una stucchevole prassi priva di senso, di contenuti e ricca di ipocrisia e di inconsistenza.

 

Mi si dirà che è un fatto dovuto. Rispondo che potremmo risparmiarcela, sostituendola con atti concreti indirizzati verso la prevenzione, la individuazione dei responsabili e la loro punizione. Il tutto riservato alle Forze dell’Ordine ed alla Politica in senso lato. Agli Amministratori il compito di opporre all’atto delinquenziale una concreta iniziativa che annulli o attenui i risultati negativi. Oggi è il caso dell’incendio doloso ai danni del prestigioso Museo dello Strumento Musicale. Costituito, curato e gestito da una famiglia reggina che ha fatto della cultura una ragione di vita. Un emblema delle antiche tradizioni musicali calabresi, un luogo dove l’identità reggina si respirava a pieni polmoni. Una Istituzione che andava a colmare una grave lacuna nella città che, pur vantando grandi ed importanti tradizioni, non ne cura la conoscenza attraverso un Museo Civico. L’Assessorato alla Cultura della Provincia, in uno con la Presidenza, auspicano che le Forze dell’Ordine assicurino alle patrie galere i responsabili, al più presto. Ma in questa attesa non rimangono passivamente fermi né si limitano alla solidarietà di prassi. Mettono in atto un meccanismo, già in fieri, che ospiterà in un ala dell’istituendo Palazzo della Cultura, un rinnovato Museo dello Strumento musicale, affidandolo alla gestione della stessa famiglia che lo ha istituito. La famiglia Spagna. Questa è la risposta pragmatica e ricostituiva di un patrimonio che il malaffare dilagante, mandando in fiamme ogni cosa, non riuscirà mai a far scomparire fintantoché ci saranno uomini disposti a non arrendersi. Ci auguriamo che lo spazio occupato dal Museo dello strumento Musicale sarà, riservato per una struttura civica con una lapide che ne ricordi l’esistenza, come quella delle Torri gemelle, a futuro monito. I talebani li abbiamo anche alle nostre latitudini. Purtroppo". Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, Assessore.

 

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Reggio di Calabria: Confesercenti “Aeroporto dello Stretto occasione di sviluppo”

(146) Apprendiamo, finalmente, con vivo compiacimento, che all’aeroporto dello Stretto sono state tolte alcune limitazioni che ne impedivano il suo definitivo rilancio sia in termini di aumento di voli che di presenza

 

di altre compagnie, in special modo “low cost,” di cui tanto si sente la mancanza. La  vincente sinergia tra gli uffici della Sogas spa guidata dal Presidente dott. Carlo Porcino unitamente alla regia del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e della Provincia Giuseppe Raffa unitamente all’apporto dei tecnici e degli esperti di cui si sono avvalsi ha fatto si che il primo importante risultato  sia stato ottenuto. Ora, però, bisogna pensare non solo come fare atterrare e decollare gli aerei  ma anche e soprattutto come rendere agevole il raggiungimento dello scalo per aumentare in modo sostanziale la presenza dei passeggeri non solo reggini e messinesi ma,in special modo, dei turisti, vero volano di rilancio dell’asfittica economia della provincia. Sui successivi passi si misurerà tutta la capacità di visione e di apporto della politica sia regionale che provinciale. Occorre pensare alla stessa stregua di altre città e regioni ad una cabina di regia che attivi tutta una serie di consorzi per poter gestire tutti i servizi connessi allo scalo, al piazzale antistante lo scalo stesso, nonché ai bus che lo collegano sia al porto che, possibilmente alla città di Messina. La vera carta vincente sarà, a nostro avviso,l’attivazione in modo concreto ed efficiente della metropolitana di superficie, la sola capace di collegare in modo rapido i vari comuni della costa tirrenica ed ionica non solo allo scalo ma sopratutto a tutte le più rinomate località turistiche che nelle due coste insistono. Insistere sul  rilancio del porto con l’attracco di navi da crociera, rilanciare la montagna, il museo e tutti gli altri siti archeologici e paesaggistici della sua provincia. Presentare la città e la provincia non solo come una località di mare ma anche di montagna dove è piacevole godere della mitezza del suo clima, delle sue spiagge ma anche del verde e delle risorse culturali. Impegnare risorse, idee, pubblicità per attrarre quanto più turisti sia possibile. Un ruolo altrettanto importante sono chiamate a svolgere tutte le categorie economiche della città e della provincia. Dovremo impegnarci in uno sforzo corale e serio per approcciarci ai turisti consci che ad ognuno di noi è affidato il successo di quanti si stanno spendendo nel presente ma che su tutti noi poggiano  il successo e le future occasioni di lavoro dei nostri giovani. Ogni imprenditore dovrà essere al contempo artefice ed ambasciatore della cultura e della civiltà della nostra gente nonché custode delle tradizioni, della cultura e di quanto ci è stato tramandato e che dobbiamo consegnare alle future generazioni. p. Confesercenti, Benito Lisitano.

 

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Reggio di Calabria: Centro Pierre “Spazzatura, responsabilità verso le nuove generazioni”

(141) Dopo solo tre mesi si ripresenta il problema difficile della spazzatura e ci troviamo a discutere al centro pierre di poesia, cultura, narrativa in mezzo a cumuli di spazzatura che arrivano quasi in mezzo alla strada.

 

Siamo strabiliati di tanta indifferenza come se non riguardasse la collettività  e assistiamo  attoniti al modello  che si vuole  dare,  anche inconsapevolmente, alle nuove generazioni. Possiamo mai dire ai nostri figli: “Metti la carta nella spazzatura non buttarla per terra” o al vicino: “Non fare urinare il cane sul nostro portone o sulla ruota della nostra auto” quando la spazzatura ci invade in maniera romantica, spazzando via la poesia di quello che viene definito Reggio città turistica. Ripetiamo quello già detto in altre occasioni cioè che quello che sta succedendo nella nostra città, le brutture che ci vengono trasmesse resteranno indelebili impresse in noi  nei piccoli e negli adulti, attraverso montagne di spazzatura che si stagliano nel nostro animo e se continua cosi ci impediranno di sognare e di creare poesia unico mezzo per crescere e vivere meglio tra di noi. I sogni lavorano con odori, sapori, paesaggi chissà come si  comporterebbe Trilussa, o l’esteta D’annunzio o ancora il nostro poeta Giunta di fronte a cotanto scempio in via Santa Caterina 124. Se continua così non sforneremo poeti ma mostri di brutture e della città turistica rimarrà solo l’odore…di spazzatura.

 

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Reggio di Calabria: Giovane Italia “I precari dell’in…giustizia!”

(138) Dei problemi atavici e cronici della giustizia italiana è cosa risaputa. I tempi biblici che coinvolgono i cittadini, costretti ad aspettare per la conclusione dei processi sono cosa arcinota.

 

I motivi, altrettanto palesi: lavoro arretrato, in particolar modo nel civile, carenze di strumenti e mezzi, ma anche e soprattutto la grave assenza di personale ausiliario e amministrativo a supporto delle cancellerie. Proprio in tal senso, dal 2010, tramite bandi regionali, master universitari e attingendo dal bacino dei cassintegrati, oltre 3.000 persone in tutta Italia hanno svolto dei tirocini formativi presso gli uffici giudiziari. Il preziosissimo supporto di questi tirocinanti ha permesso di snellire l’enorme mole di lavoro arretrato all’interno dei tribunali italiani, oltre a formare professionalmente queste persone, che ad oggi sono a tutti gli effetti operatori della giustizia. Ma, purtroppo, il prossimo 30 novembre questa proficua e utilissima esperienza vedrà la sua conclusione, mentre queste professionalità rischiano di tornare mestamente a casa, vanificando in questo mondo la formazione acquisita negli ultimi tre anni e farebbe ulteriormente piombare nel marasma più totale il mondo della giustizia italiana. L’unica speranza che attualmente hanno questi tirocinanti è la legge di stabilità, la quale potrebbe accogliere l’emendamento che prevede la stipula di un contratto a tempo determinato per il 2014. Nella giornata di mercoledì 23 ottobre, si è svolto a Roma un sit-in di questi apprendisti della giustizia, i quali hanno avuto tra l’altro, la solidarietà e l’impegno da parte di alcuni esponenti politici affinché ci sia la continuazione dell’esperienza descritta. Il nostro è un appello che rivolgiamo ai Parlamentari calabresi, considerato il numero non indifferente di soggetti provenienti dalla città di Reggio che è coinvolto nella vicenda. Giovane Italia Reggio Calabria.

 

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Reggio di Calabria: la SoGAS, con il Presidente Porcino, abbraccia Lucio Dattola

(139) La Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto esprime massima solidarietà al dott. Lucio Dattola, Presidente di Unioncamere Calabria e della CC.I.AA. di Reggio Calabria, vittima suo malgrado di un vile attentato incendiario perpetrato in suo danno per mano di ignoti.

 

E lo fa tramite una nota del Presidente del Cda Sogas dott. Carlo Alberto Porcino. "Il Presidente Dattola é un figlio nobile della città di Reggio Calabria, da sempre distintosi quale interprete autentico e illuminato di valori come moralità, legalità e trasparenza. Punti cardinali che ne hanno ispirato e ne ispirano l'agire quotidiano in questi lunghi anni alla guida dell'Ente camerale che peraltro, lo ricordiamo, é uno dei nostri soci più attenti. All'amico Lucio Dattola – prosegue Porcino – ed a tutti i suoi cari giunga questo figurato ed affettuoso abbraccio da parte mia personalmente e dell'intero Cda che rappresento, gli giunga così, in modo sincero, in un momento certamente non facile, la nostra esortazione ad andare oltre e proseguire incessante nelle sue numerose battaglie a tutela e difesa degli interessi delle imprese del territorio. Per quanto ci sarà possibile – conclude Porcino – noi rimarremo sempre e ancora più convinti al suo fianco".

 

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Reggio di Calabria: attivato il primo asilo nido “Spazio gioco” sostenuto dalla fondazione “Aiutare i Bambini Onlus” in collaborazione con la “Ffondazione con il Sud“

(136) Si comunica che da giorno 7 ottobre 2013, è attivo a Reggio Calabria il primo “Asilo nido solidale” denominato ”Spazio gioco Eco Peace Village”. Si tratta del primo progetto sostenuto in Calabria dalla Fondazione “Aiutare i Bambini Onlus” in collaborazione con la  “Fondazione con il Sud”.

 

E’ purtroppo tristemente nota la situazione che sta vivendo il territorio di Reggio Calabria con l’assenza di asili nido e di servizi integrativi per la prima infanzia a carattere pubblico, e quindi accessibili ad un maggiore numero di famiglie  che necessitano  di servizi per l’infanzia al fine di conciliare i tempi di vita e lavoro.  L’asilo nido "Spazio Gioco" aprirà  le sue porte ad un massimo di 50 bambini  dai 12 mesi ai 36 mesi e sarà attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì in orario sia mattutino che pomeridiano. Lo "Spazio Gioco", sostenuto dalla Fondazione Aiutare i Bambini Onlus, darà la possibilità a 50 famiglie di accedere al servizio per la prima infanzia con: periodi ed orari giornalieri di apertura dei servizi particolarmente ampi e flessibili, in modo tale da favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro per i famigliari; offerta di servizi aggiuntivi per il sostegno alla genitorialità e al benessere della famiglia nel suo complesso; attenzione verso l’accoglienza di bambini provenienti da situazioni di fragilità sociale, con la possibilità di rette mensili agevolate in base al reddito ISEE. Il nuovo servizio per la prima infanzia sarà gestito dalla Cooperativa Sociale Pacesalus che ha promosso per la Città di Reggio Calabria l’istituzione di questo fondamentale servizio attraverso il Bando 2013 “Un asilo nido per ogni bambino – Area Mezzogiorno”. L’asilo nido “Spazio Gioco” è attivo presso il CCM – Centro Cristiano del Mediterraneo – in Via Vallone Croce n. 27 Località San Cristoforo di Reggio Calabria. La Segreteria dell’Asilo Nido è aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00. Per qualsiasi informazione e richiesta anche ai seguenti recapiti: 0965/899696 cell. 3423330325 fax 0965/1870334. Per maggiori info: www.pacesalus.com.

 

 

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Reggio di Calabria: Giovane Italia, Amato e Giusta “La Bindi inadeguata a presiedere la Commissione Parlamentare Antimafia)

(135) Potrà sembrare anomalo, ma nonostante i problemi in cui versa la nostra città, ultimo la riapparizione dei rifiuti nelle strade, l’incontro tenutosi ieri dalla Giovane Italia di Reggio Calabria presso la propria sede ha visto tra le discussioni quello dell’ormai nota vicenda dell’elezione a Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi.

 

Perché, tra un’emergenza ed un’altra, ci è sembrato opportuno dedicare una certa attenzione a quella che a nostro avviso è comunque un segnale di pericolo, vale a dire far perdere di credibilità ad un’istituzione e di conseguenza ad un intero Paese, già di per sé scarsamente considerato. Quella antimafia è una commissione di grande rilievo, non per i poteri che possiede, anzi limitati, ma per la funzione di garanzia e simbolo della lotta alla criminalità organizzata che incarna da sempre. E’ per questo che in passato, vedi da ultimo l’attuale Presidente del Senato Grasso, la presidenza è stata attribuita a personalità ritenute imparziali dal punto di vista politico ed autorevolmente impegnati nella diffusione della cultura della legalità. Avremmo sull’argomento potuto fare parecchia satira, rifacendoci magari a qualche simpatico post dei social, ma reputiamo serio ed alquanto preoccupante l’aver voluto “regalare” ad un soggetto come la Bindi un ruolo di cotanto peso sociale. Non ci rifacciamo alla pessima figura che l’esponente democratico ha donato al suo PD alle ultime elezioni candidandosi in Calabria come capolista alla Camera dei Deputati, dovendosi in seguito dimettere da Presidente del partito per le risapute vicende del Colle, e neppure alle violente gaffe concepite anche in campagna elettorale e culminate con il palese maltrattamento del giornalista reggino Monteleone. La questione è molto più importante, di sostanza, quella che manca al neo Presidente della commissione parlamentare, perché nella sua carriera politica (fatta anche di grandi parentesi ministeriali) Rosy Bindi si è limitata ad una cattiva amministrazione della cosa pubblica, dimenticandosi persino di inserire nella propria agenda la parola antimafia. La manovra attuata dunque ci sa tanto di lotta interna al Partito Democratico in vista del prossimo Congresso, che punta a far sopravvivere e dunque evitare l’estinzione dei dinosauri democratici voluta dal favorito Matteo Renzi. L’Italia non è a disposizione del PD; siamo sempre stati convinti che il nostro Paese ha bisogno in questa fase di un Governo, anche di larghe intese. L’elezione della Bindi però mette a dura prova la maggioranza e può, e forse deve, essere il motivo decisivo per far cadere l’esecutivo Letta, evitando così che anche l’ultimo baluardo antimafia diventi l’ennesima bagarre politica. Luigi Amato (Presidente Provinciale Giovane Italia) e Biagio Giusta (Dirigente Regionale Giovane Italia).

 

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Reggio di Calabria: censimento della popolazione, un’odissea senza fine

(134) di Barbara Latella. Ancora disagi a rilevatori e coordinatori del Comune di Reggio Calabria per un errore nel saldo dei compensi. È trascorso più di un anno dalla conclusione delle operazioni relative al “XV Censimento della popolazione e delle abitazioni” indetto dall’Istat nel 2011 a livello nazionale e poi attuato dai numerosi Comuni italiani chiamati a parteciparvi attivamente mediante reclutamento di rilevatori e coordinatori da impiegare sul campo.

 

Tra i numerosi comuni, anche il Comune di Reggio Calabria, a mezzo dell’U.O. Statistica e Qualità dei servizi, che ha diretto e coordinato le attività censuarie. La liquidazione dei compensi spettanti ai numerosi operatori reclutati tramite Albo dei rilevatori statistici del Comune, per “vestire” i panni di rilevatore, addetto al centro comunale di raccolta o coordinatore comunale, ha davvero assunto i connotati di una vera e propria odissea. A onor del vero non si tratta del primo e sporadico episodio di ritardi e mancati pagamenti per indagini statistiche espletate sempre col medesimo sistema, poiché già da diversi anni, molti degli stessi operatori coinvolti anche nell’attività di Censimento, vantavano crediti per compensi mai pagati dal Comune e ad oggi ancora insoluti. Tutto questo nello stupore più generale considerato che le somme per i detti compensi – “somme vincolate” – sono state sempre regolarmente versate dall’Istat al Comune per ogni singola indagine, non giungendo tuttavia mai ai legittimi destinatari, nonostante la regolare trasmissione all’ufficio competente dei provvedimenti di liquidazione. Ciò che è sempre mancato, dunque, è il famoso “mandato di pagamento”, nonostante la liquidità per i pagamenti fosse stata sempre e puntualmente erogata e fosse giunta nelle casse comunali con quel fine. Stessa triste sorte è stata riservata, dunque, agli operatori del Censimento. Addirittura con un percorso assai più tortuoso nel tentativo di recuperare i propri compensi. Un percorso che oggi arriva ad assumere risvolti quasi tragicomici, tanto da non  poter essere sottaciuto. Eh si! Perché dopo un iniziale respiro di sollievo tirato nel marzo scorso (e già comunque dopo un anno dal termine) in seguito al pagamento in acconto del 70% dei compensi, dopo varie vicissitudini, rinvii o risposte quasi sempre negative, finalmente due settimane fa arriva il saldo del restante 30%. Una manna dal cielo che, considerati i pregressi ritardi, lasciava intravedere uno spiraglio di luce. Forse l’idea che qualcosa cominciasse davvero ad andare per il verso giusto! E’ bastato davvero poco a cancellare quella già flebile idea! Una e-mail giunta ai “malcapitati” che, notiziandoli di un errore commesso nella procedura di emissione dei mandati, invitava gli stessi a recarsi all’Ufficio di riferimento per la regolarizzazione della procedura. La natura dell’errore, per come appreso in seguito, è relativa alla corresponsione del 20% della somma che il comune avrebbe dovuto invece trattenere a titolo di acconto sui compensi, per effettuare le ritenute previste per legge. Da qui parte la vera e propria corsa del Comune al recupero delle somme indebitamente ed erroneamente sborsate, mediante telefonate, email, e avvisi sopraggiunti ai destinatari addirittura durante il viaggio di nozze … con il consiglio, per coloro i quali non fossero prontamente reperibili, di mobilitare interi rami della parentela perché provvedessero a questa restituzione al posto dei diretti interessati. Eh già, perché “urge” il recupero di tali somme e bisogna “collaborare”!!! Il Comune ha delle scadenze da rispettare, e se tali soldi non venissero restituiti si rischierebbe di diventare degli “evasori fiscali”. E poco importa, nella città in cui tutto è concesso, se chi dovrà restituire questi soldi è a sua volta ancora creditore del comune da diversi anni e per somme quadruple rispetto a quelle chieste in restituzione … se l’errore commesso dall’ufficio (scusabile in altri contesti sociali e con altri trascorsi) comporterà un’ulteriore spendita di tempo, disagi per file agli sportelli bancari, mobilitazione di parenti e amici per quanti per loro fortuna risiedono o lavorano fuori città … se chi alza la voce o semplicemente scrive un articolo su un quotidiano lo fa perché, come tanti altri, è legittimamente stufo e mortificato da questo modo di fare … se lo stesso Comune che è ancora debitore, e lo è comunque stato sino ad oggi,  minaccia un’azione legale nei confronti dei propri creditori!!! Null’altro da aggiungere, il commento ai lettori…

 

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